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martedì 31 maggio 2011

Il fatto non è reato
Questa è la formula con la quale, in data odierna, il giudice per le indagini preliminari, ha mandato a casa e in piena libertà il capogruppo di superminoranza, accusato da Canio di aver certificato l’autenticità di 17 firme di elettori senza essere  presente. Era stato infatti Canio che, non pago di vittoria, aveva pensato di impossessarsi anche delle spoglie  di noi vinti quale bottino della guerra appena vinta, anzi stravinta. Aveva svolto le sue indagini come fosse il procuratore dello Stato e non soltanto l’Alcalde della nostra cittadella e, appena terminate, preso dal sacro fuoco di giustizia, si era cimentato a stendere e firmare l’atto di accusa. Terminato, lo aveva imbustato, chiuso e sigillato e quindi, soddisfatto,  spedito alla Procura, già pregustando la nuova fine del nemico appena vinto. Certo non glielo era andato a raccontare, anzi nel privato mostrava sempre di esser solidale quando il capogruppo denunciato era incappato in altra vicenda personale, poi però le carte vennero lette e il nome e la firma di Canio, anche senza autentica, era la sua sotto la denuncia dell’accusa. Bene, la giustizia è stata anche veloce e circa un anno dopo arriva il verdetto, pronunciato in sede di rito abbreviato e, salvo che il PM faccia appello, tutto è finito. Il nostro Canio, rispettando il protocollo, potrà stringere, un’altra volta,  la mano soddisfatto al capo del gruppo che gli è avverso, mostrando così tutta la sua soddisfazione per il pericolo scampato.          

lunedì 30 maggio 2011

La commedia all’Italiana

Forse ci siamo e, a leggere quanto meno le interviste, già nel 2012 la Palazzola sarà sede del festival della commedia all’Italiana. Nessuno lo smentisce, ma nessuno, salvo che si tratti di una cinematografica finzione può, in verità, crederlo davvero. C’erano i soldi, poi però non bastavano, poi potevano bastare per almeno il primo lotto, poi invece i soldi erano spariti, poi sono ricomparsi, ma solo pochi, pochi. Ci sono tutti gli elementi per iniziare a girare già le prime scene di questa lunghissima, questa si, commedia all’italiana, dove gli attori sono tutti già ingaggiati e volti molto noti, mentre  ora spetta soltanto radunare le comparse, poi si gira. Vien quasi già da ridere ad immaginare le scene, a veder muoversi i nostri bravi attori, protagonista il  nostro Alcalde, che un giorno ci raccontano che dentro la villa vi faranno la raccolta dei pittori Vigezzini, poi se ne dimenticano e ci raccontano che faranno mostre d’arte, poi però, visto che è tutta una finzione, si orientano sull’arte in movimento e il genere sarà quello della commedia all’italiana. Ci sembra quindi che la soluzione sia stata finalmente poi trovata, dei soldi sembra invece che a nessuno gliene importi proprio niente ed infatti parlano, parlano, parlano, ma di quest’ultimi non ne abbiamo ancora sentito pronunciare la parola. Anche questo silenzio è da commedia, sta infatti scritto nella sceneggiatura che i nostri bravi attori sembra abbiano già imparato per bene tutta a memoria tanto che la commedia rischia di sconfinare in po’ nel genere assurdo ed irreale. Bene comunque, di palcoscenico sempre si tratta e si ragiona e, come sappiamo, questo è il campo prediletto del nostro attore preferito.                    

domenica 29 maggio 2011

Gli incredibili
Chi sono non è difficile da immaginare, sono quelli che siedono in Palazzo, braccia incrociate, voglia di fare:  poco e quasi niente. Tempo fà, solo per un esempio, superminoranza produsse una delle sue tante proposte, essa riguardava la possibilità di istituire un, così chiamato, micronido per bambini. Non è che la proposta fosse tanto generica, tutt’altro essa era argomentata e articolata, forse sin troppo; indicava costi, modelli di gestione, sperimentazioni in atto da poter anche vedere, luoghi possibili dove insediarlo. Bene, trattandosi di materia inserita anche nei programmi della grande maggioranza, l’accoglienza fu possibilista  e Canio disse che avrebbe  aperto un tavolo di confronto e di verifica dove far accomodare anche la superminoranza. Passarono i mesi senza notizie, poi convocò un bel tavolo che terminò con l’impegno  di, ulteriormente, approfondire e di riconvocare un’altra volta il tavolo. Sono passati già diversi mesi e tutto pare scomparso, tanto che sollecitato in aula, Canio , non ha detto, ma ha fatto capire che non si farà più nulla.
Sempre per fare un altro esempio, molti mesi fa e sempre la solita superminoranza propose al delegato al Turismo, noto Professore, di predisporre un progetto che avesse quale tema: giardini invernati aperti. Anche in questo caso la proposta era abbastanza articolata ed anche qui, per non dire proprio di no, il Professore si impegnò a prendere una qualche iniziativa. Passarono quindi i mesi ed anche l’inverno, poi non appena venne primavera, si ripetè l’interpello per sapere cosa mai avesse, nel frattempo, combinato il nostro Professore. Anche in questo caso la risposta fu che non aveva fatto proprio niente, ma  che , da li a poco, si sarebbe dato da fare. Quel da li a poco non sappiamo quanto sia, comunque nel frattempo non è che non aveva fatto proprio niente, ma aveva cambiato la proposta, riproponendo un tema vecchio come il mondo e che non passerà: quello di prolungare la stagione.
Insomma sono così poco credibili che sono diventati anche incredibili.

venerdì 27 maggio 2011

Promozione ?
Questa è la questione che si mette sul piatto di Canio e del Professore Suo delegato nel campo del turismo perché se si spendono 2 milioni e 800 mila euro da quando è salito sullo scanno di città, mica è uno scherzo. Un po’ Canio ci ha già dato una risposta, dicendoci che, se era per Lui, di soldi ne avrebbe spesi almeno il doppio perché gli sembrano un po’ pochi. Si dirà che siamo cattivi, forse maligni, certamente diffidenti, ma la domanda che gli facciamo è molto “ personale “, la riportiamo qui di seguito, pari pari, come è stata inserita nell’interpello depositato per il prossimo Consiglio:

Non  ritiene il Sindaco e quindi l’Assessore con delega,  che la politica dei grandi eventi,  condotta o tentata in questi anni, con anche notevoli impegni finanziari da parte dell’Ente, abbia anche una finalità diversa da quella dichiarata e cioè promuovere non tanto la località turistica che, peraltro, a sentir Longo Dorni, non  ne avrebbe molto bisogno, quanto a promuovere un’ immagine, quella  del suo primo cittadino attuale sempre nella affannosa ricerca di una visibilità da acquisire quale credito per il proprio personale percorso da svolgersi nell’ambito di una agognata futura carriera politica sostenuta così con i soldi dei cittadini contribuenti ? »

Certo, in questo mare magnum ci sono dentro cose spese bene, altre forse meno, altre spese male, altre proprio buttate e quelle buttate o spese male sono tante, ma non soltanto sotto la voce dell’effimero, tanto che la lista dello spreco è molto lunga. Ma  qui si parla dell’effimero e la domanda della relazione tra  la promozione personale e quella della città che il suo Capo rappresenta è sicuramente una domanda non gradita a chi è diretta.  A Canio comunque tocca dare la risposta anche se sarà difficile convincerci che non è vero; poi per il futuro dovremo stare un poco più attenti  e giudicare, volta per volta, le spese,  la loro qualità ed il loro effetto. Nel secondo dei mandati  c’è sempre il rischio di un bel calo di performance di governo ed, in effetti,   sta avvenemdo, tanto da non mancare la tentazione di coprire il fallimento correndo dietro la promozione dell’immagine.

giovedì 26 maggio 2011

Prossimo obiettivo
 
Il Governatore Canio, giustificandosi per gli investimenti che non fa, dice che c’è, l’ormai famoso, patto della stabilità che non lascia spendere di cassa. Come contraddirlo, il fatto esiste ed il vincolo di patto è assolutamente certo e vero, quindi rassegniamoci e moriamo, fine del mandato.  Però, sempre il Governatore, nei documenti che ha fatto approvare dal Consiglio dice anche un’altra cosa, che  poiché c’è il patto, occorre pensare di utilizzare altri strumenti  ed al proposito cita il progetto di finanza. Per chi non lo sapesse, questo progetto di finanza è un investimento proposto da un’impresa che, vinta una gara,  mette di suo per costruire un’opera che è pubblica e per remunerare il capitale che ci mette, la gestirà per qualche anno incassando le tariffe ed, alla fine del periodo, lascia l’opera al Comune e se ne va. Ora è notorio che qualche investitore ha fatto una preliminare proposta ed ha offerto di investire per p.za Marconi per farci un parcheggio in sotterranea ed una piazza vera, senza auto, in superficie. Chi ha visto la proposta diventare un progetto del Comune? Nessuno, perché il Governatore non lo vuole. Ma come ! Se aveva raccontato giusto il rovescio e adesso che c’è l’occasione proprio Lui è quello che  si oppone. Proprio così, Canio non vuole. Canio non vuole perché vuole tenersi Stresa Servizi e per far questo deve mantenerla, lasciandogli le entrate di P.za Marconi che faranno, quest’anno, 400 mila euro, mentre se perde quelle entrate essa può chiudere battenti. Ora, quando c’è crisi industriale, una azienda, in sei mesi cambia strategia, si ristruttura, butta anche le scelte fatte nel passato e poi torna sul mercato. Quando la crisi invece è quella pubblica succede quasi il rovescio e , nel nostro caso, Canio se ne sta braccia incrociate ad aspettare che l’aiuto arrivi giù dal cielo, pur di non cambiare. Superminoranza su questa storia qualche cosa sta per mettere in cantiere e sarà, probabilmente, uno dei prossimi obiettivi, ma qui ci vuole che un qualche delegato, di quelli un po’ di peso, se la cosa l’ ha capita, sbatta la delega sul tavolo di Canio e faccia sentire la sua voce, forte e chiara.


mercoledì 25 maggio 2011

Tregua già finita
L’ultimo Consiglio lo hanno fatto tutto loro, quelli di grande maggioranza e non è che gli sia andata troppo bene, allora adesso riprendiamo noi di superminoranza con un altro bel pacchetto di interpelli, mozioni ed anche proposte. C’è un po’ di tutto, sono undici argomenti che vanno da quelli anche leggeri a quelli un po’ più indigesti. Insomma bisogna tener sempre desto il Governatore e la sua corte e chissà che, dagli oggi e anche domani, qualche cosa si riesca, dal nulla,  cavar fuori. Comunque e, nei prossimi giorni ne parleremo magari un po’ più diffusamente, si parte da un bell’interpello sulla politica turistica che sembra andare in rotta di collisione con il Distretto, quello dei laghi, e che certo spende e ha speso una montagna di denaro. Argomento parallelo è fare il punto sulla gestione del Pala congressi. C’è un contratto che prevede certe cose, allora bisogna sapere se è tutto rispettato e se questo palazzo funziona ancora come motore del turismo dei congressi o invece mica tanto. E allora il dubbio è che mentre da una parte si spende una montagna di denaro per l’effimero, dall’altro ci si dimentichi di fare la revisione del motore che va in stallo.
Un interpello riguarderà la gestione delle soste degli autocaravan che la città sembra dimenticare e lasciare  che si trovino lo spazio dove capita e c’è posto; poi si vuole fare il nuovo punto sull’appalto della costruzione ancora del porto, giusto perché non lo si dimentichi un’altra volta ancora; una semplice mozione chiede di dare più sicurezza a due passaggi pedonali mezzo nascosti; una cosa un poco più intrigante chiede invece che il Revisore dei conti del Palazzo vada a casa. Perché vi chiederete, ma perché, questo Commercialista che deve controllare, si fa aumentare il compenso quando la legge  obbliga a ridurglielo e Canio l’aumento lo ha concesso. Si torna sulla questione dei buchi nelle strade che oltre che  pagare i danneggiati, hanno schizzato in alto i costi delle polizze rc e allora si propone di farli pagare a chi li ha fatti; altrimenti ? Altrimenti qualcuno che doveva controllare pagherà. Si torna sulla convenzione per l’assistenza a domicilio perché, come recita lo statuto del Consorzio, sia fatta rientrare nelle funzioni  generali di quell'Ente e non pagate a parte.
Si chiede poi al Governo che faccia una qualche nuova modifica alla regolazione dei parcheggi a pagamento per dare spazi sufficienti  il giorno di mercato, insomma che si torni come prima perché così gli spazi liberi sono stati ridotti di circa la metà. Si vuole una modifica della recente convenzione con la Pro Loco perché, nella stagione dell’inverno, l’ufficio del turismo ora chiuderebbe il giorno di  sabato e quello di domenica, mentre poi aprirebbe dal lunedì al venerdì e forse questo non va poi molto bene. Ultima cosa, riguarda noi consiglieri, ma anche tutti i cittadini, si chiede una cosa che non costa proprio niente e toglie lavoro agli uffici del Palazzo; che gli atti pubblicati, quando è finito il tempo previsto dalla legge , rimangano archiviati  dentro il sito così da poterli sempre  vedere e consultarli. Molti già lo fanno, qui da noi le innovazioni arrivano un po’ tardi.    
 

martedì 24 maggio 2011

Piano di città: II partenza
E’ successo forse il miracolo ed ecco che il sei di giugno prossimo, giusto con sei mesi di ritardo dalla penultima promessa, verrà presentata ai Consiglieri la seconda bozza del piano di città. Sono passati  quasi due anni dalla prima partenza, era servita a fare il pieno in elezioni e, dopo la bocciatura che, lo ricordiamo, era passata sotto il silenzio elettorale, ora ricompare, riveduta e si spera anche corretta. Anticipazioni non ne abbiamo perché, nonostante l’impegno, il Professore ci ha fatto recapitare giusto l’invito senza le quattro pagine promesse. Si sarà dimenticato e glielo abbiamo fatto ricordare, così se ci saranno novità ve lo diremo. Per ora quindi nulla, ma il giorno sei ci terranno la lezione di urbanistica applicata e se non andremo preparati potremo solo ascoltare i relatori che, bisogna dirlo, generalmente sono bravi a raccontarle, specie se non hanno i controrelatori preparati. Comunque questa e la data e li vedremo cosa nel vaso di Pandora c’è rimasto dopo la cura dimagrante. Meno è rimasto  meglio sarebbe, questa è la regola per chiudere un po’ in fretta, ormai si fa per dire, questa vicenda del piano di città. Noi lo dubitiamo che abbiano smagrito a sufficienza perché, lo sanno anche i bambini,  un nuovo piano è un occasione troppo grossa per fare sempre anche un pieno elettorale e l’impressione è che ora non ci sia più tanta fretta, in attesa  che si avvicini il nuovo turno di mandato. Poi e ne parlavamo proprio ieri, c’è anche la storia del campo per il calcio e se la soluzione è stata trovata, lì bisognerà metterla dentro, altrimenti chissà dove e chissà quando.

lunedì 23 maggio 2011

Sembra facile
Prendiamo la scuola da lì e la mettiamo di là, prendiamo il campo da dove è e lo mettiamo dove non è, tutto a posto. Sembrava  un gioco da ragazzi dove tutto si risolve. Questo almeno era stato a leggere le dichiarazioni sulla questione del localizzare la nuova scuola alberghiera. Nessuno, almeno in pubblico, si era lasciato andare a dire quali fossero i problemi e che forse non era proprio un gioco da ragazzi.  
Primo problema è che il nuovo campo non potrà essere la fotocopia di quello  attuale, ma va realizzato a norma Coni e qui cominciano i primi guai perché insieme al terreno per il gioco, si devono fare i suoi accessori , ma non solo perché insieme ai suoi accessori si devono fare le opere che sono di contorno; vedi parcheggi, viabilità e tutto va dimensionato secondo parametri precisi  che sono quelli per il gioco nel girone superiore in cui la squadra adesso gioca, altrimenti non si gioca.  Noi i numeri non li conosciamo, ma se quello del campo è di circa 5000 mq., bisognerà moltiplicarli per un coefficiente che sarà almeno 2 o peggio 2 con una virgola per dare l’opera finita. Insomma ci vuole tanto spazio da trovare e tanto spazio pianeggiante, quindi devono cercarlo e quando mai lo troveranno lo diranno. Se poi si mangia tanto spazio, il nuovo campo si mangia anche tanti soldi, perché lo spazio e poi da costruire. Quanto mangi non si sa, ma basta aspettare e qualcuno lo dirà. Se poi si mangia tanti soldi , qualcuno li dovrà, forse, anche versare e quando sapranno quanto costa  vedremo dove finirà la generosità della nostra piccola Provincia e allora  tutto rischia il punto e a capo. Non sono tutti qui questi problemi, ma siccome bastano e avanzano, il resto lo tralascio. Da quel che abbiamo detto la soluzione ora tentata potrebbe quindi essere anche  peggio del male da evitare, mentre  la soluzione vera che sarebbe quella di cercare per la scuola il posto giusto, senza baratti, non si trova perché manco la si cerca.

venerdì 20 maggio 2011

 Meno fanno, meno danno.

Dove danno non è voce del verbo dare, ma del verbo danneggiare e questo ci sembra l’unica consolazione che ci possiamo prendere quando registriamo l’immobilismo, subito o voluto non si sa, del nostro governo Canio. Questo almeno a leggere i programmi che il Governatore aveva, in qualche modo, abbozzato nel piano triennale degli investimenti e poi, invece e in parte per fortuna, cancellati incolpando il povero Tremonti. Rotatorie milionarie al ponte Roddo, parcheggio per gli autobus alla Pallavicino per oscurare il lago, per P.za Marconi un’altro mezzo milione di euro per lasciare le auto in bella mostra in superficie. Insomma tanti soldi, poco risultato e quanto a qualità, meglio lasciar perdere. Intanto e proprio in questi giorni un altro appuntamento sta saltando. Era l’invito che il Professore ci aveva diramato per illustrarci, in quattro fogli, il piano di città. Salvo miracoli dell’ultimo minuto, sino ad oggi ancora niente, eppure qui Tremonti proprio non c’entra, ma ora sarà sorto il problema di dovere mettere lo stadio, sempre che ci sia il posto.  Il Professore si è però distinto nell’ultimo Consiglio per la lezione che aveva preparato e poi illustrato. Alle domande rispondeva, sulla materia che è poi la sua, che non sapeva. Forse si è confuso, Lui è il Professore e  noi i suoi allievi. Comunque dopo la lezione siamo andati a ripassare i testi. Conclusione è che il Professore non li aveva manco letti. Per continuare la rassegna non possiamo non ricordare il nostro Canio che, nell’ultimo Consiglio, si è distinto, pure Lui, gridando agli altri di tacere. Insomma si va in aula per tacere, questo infatti sembra l’ordine che hanno quelli della grande maggioranza e, dobbiamo dire che sono tutti molto obbedienti, così  non fanno nessun danno. E’ per concludere, questa storia di tacere deve essere diventata un poco anche un’ossessione, oggi infatti  Canio ci ha presi e ha detto di smetterla di scrivere sul blog insulti a Lui rivolti. Strano, perché a sentire sempre Lui, manco lo guardava.
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mercoledì 18 maggio 2011

Macchine ferme, indietro tutta
 
Ci ricordiamo, ed è passato un anno e poco più, quando il Professore ci intrattenne col sermone  il giorno dopo la vittoria, ricordandoci, con il tono delle occasioni più importanti, come quella vittoria tanto grande e, diciamo pure immeritata, era un impegno a fare di meglio ed anche di più, un onere pesante che maggioranza non avrebbe certo mai tradito. Canio sul trono era raggiante e forse disattento alle lezione che il Professore stava impartendo. Comunque così andò ed il quinquennio prese avvio e, sempre il Professore, non passò poi tanto tempo che, alla prima nuova occasione, ricordò ancora a noi di minoranza che solo a maggioranza spettava dettare la strada del cammino e non a noi, mentre con un tono diventato, alla fine, un po’ saccente, chiuse il discorso affermando la loro completa ed assoluta autosufficienza. E’ passato un anno e poco più, il patto allora c’era, c’era anche prima e c’è anche adesso, ma forse non se ne erano avveduti, mentre ora lo tirano fuori ogni minuto per, in qualche modo, giustificare  il loro stato comatoso. Ben inteso non è che non sia vero, ma  a mali estremi si cercano i rimedi, anche quelli estremi, mentre ancora ieri sera ci siamo sentiti dire da un Sindaco che forse vive sulla luna che Lui per le feste spenderebbe almeno il doppio, solo lo potesse. Verrebbe dirgli giusto una cosa  che forse non si può, ma avete tutti capito cosa intendo. Comunque questo è lo stato ora dell’arte, stanno seduti sempre in poltrona ad aspettare che il patto, forse, passi e se non passa è sempre colpa di quel patto, intanto si fanno qualche festa e  ne pensano qualche altra. Povera cittadella senza una speranza di aggiustare le sue toppe, diventata solo un parcheggiometro per auto e per un Sindaco in attesa di carriera.  

martedì 17 maggio 2011

Consiglio breve
 
Tutti presenti, ore 21 e qualche minuto si comincia. Doveva essere breve, tre formalità  da disbrigare in tanta fretta, è durato quasi tre ore. Inizia Canio e la parola la da subito al dottore messo alle finanze e Lui, con meticolosa precisione, inizia le lettura della  lunga  sfilza dei suoi numeri. Se era la guida  telefonica era lo stesso, ci tiene addormentati per almeno un quarto d’ora e poi finisce senza aver detto manco una parola per illustrarci  il conto che rendeva. Pazienza, arriva Canio e da la Sua benedizione, cinque minuti, scarsi scarsi, per liquidare un anno di gestione. Tocca a Piervalle fare le pulci a tutti i conti presentati, qualche osservazione un po’ tecnica, qualche frecciatina al Revisore che, anche Lui scrive numeri e non spiega, e poi la lista degli sprechi con in testa l’effimero che vola. Sono duemilioni ed 800 mila quelli già spesi nei primi sei anni di governo e Lui, Canio, ci dice che vorrebbe spenderne anche il doppio, gli sembran infatti troppo pochi. Allora si va all’affondo contro il capo del governo, reo per superminoranza di utilizzare il palcoscenico, pagato dal Comune, per la Sua personale promozione nella speranza della corsa alla politica. Interviene il Professore , smorza anche i toni , ma poi Canio non demorde e l’argomento si chiude con un altro duro affondo perchè maggioranza si svegli e non subisca solo il patto che ha ridotto la città ad investire quasi niente. E’ come sparare alle nuvole. Minoranza vota contro.
Nuovo argomento, sembra leggero, in realtà  ci sono risvolti interessanti , infatti Canio è sempre un po’ nervoso. E’ la vendita di un pezzetto che era strada, poi, ma nessuno sa mai quando, occupata da privato ed ora si vuol vendere per “ regolarizzare”. Alla fine prendono nota che se ci sono sopra abusi la vendita va nulla e il prezzo comunque si raddoppia altrimenti il Comune finisce di pagare più di quanto forse incassa. Minoranza se ne astiene.
Ultimo argomento, la parola è al Professore delegato che ci illustra la delibera legata al piano casa regionale. Per farla semplice e breve, Lui dice che la proposta è di non consentire gli aumenti nelle altezze, ma che questo piano, che va in deroga e consente  gli ampliamenti a tutta quanto l’edilizia, tanto non si applica sotto la linea ferroviaria, perché c’è il vincolo paesaggio. Ma qui si apre una nuova discussione perché il testo di legge non è così certo e sicuro, anzi la lettura porterebbe ad altra conclusione; che si applica. Il Professore dice che l’Ufficio invece così lo ha garantito, poi però legge in aula il testo e si capisce che non è più tanto sicuro, e qui viene incalzato perché non è possibile  che non si abbia certezza su cosa si delibera. Il Professore allora va un po' in difficoltà anche perchè  la questione non è poi tutta lì e ne vengono fuori di nuove. Arriva allora Canio che in suo soccorso cerca di chiudere l’esame in malo modo e scoppia con Piervalle una  bagarre a sciabole sguainate. Torna la calma e Canio si rassegna a lasciare argomentare in santa pace. Finisce con il voto di una maggioranza che non  sa manco cosa mai  vota e finisce anche il Consiglio, un po’ forse nervoso, ma ci voleva per tentare di dargli una scossa ai troppi addormentati.


lunedì 16 maggio 2011

Mani bucate

Domani sera, l’invito è esteso a tutti tanto è veloce e divertente, si va in scena a recitare una puntata della soap opera che durerà il decennio, durante la quale Canio e il Suo Dottore alla finanze illustreranno, davanti agli altri attori, le fatiche consumate nel sesto anno trascorso di mandato. Cosa ci diranno, oltre ai numeri che già tutti conosciamo, noi ancora non sappiamo, ma immaginiamo che ci sentiremo dire  che la questione è tutta nel patto scellerato imposto da Tremonti che impedisce di tener fede alle promesse. Insomma pare proprio successo come dopo la storia delle torri due gemelle che, venute giù, hanno poi occupato il mondo ad affaccendarsi in altri affari, tanto da potersi poi giustificare ogni governo per quello che non riusciva a combinare. Sarà anche vero, sarà anche questa la ragione, ma quel che è sicuro ed anche certo è che, con i conti che Canio ci presenta, questa cittadella e fino a quando non si sa, va soltanto da una parte: nessuna. Spiacenti; questa sarà un’amara verità, ma è la sola verità che vien fuori dai conti che Canio ci presenta. Canio, mani bucate,  insieme al solito Tremonti è il duo dei responsabili di questa triste verità. Ed ecco perchè Canio c’entra in questa storia,  perché mentre Tremonti lanciava i suoi segnali a tagliare di qua e di la, lasciando perdere l’effimero, Canio, con  la scusa del turismo, si lanciava alla conquista del primato della spesa per: feste, spettacoli, convegni, tagliando, nell’anno che è passato, il traguardo, poco invidiabile, dei 552 mila euro, tutti di un fiato e che sommati ai 5 anni precedenti fanno 2 milioni e 805 mila euro, forse un po’ troppi. Insomma tutte le risorse che arrivavano, Canio le spendeva a divertirsi e a farsi, insieme, un po’ di promozione per la tanto desiderata sua personale crescita politica. Qua ci fermiamo, perché il resto lo dobbiamo dire in aula , ma questo è  forse il nodo del problema, come il buon governo non si concilia mai con l’ambizione personale, perchè  il prezzo lo paga la città.

sabato 14 maggio 2011

Aspettando Godot

 Questo del titolo è, forse, il motivo vero e vincente dell’avventura iniziata da Canio e che, passata ormai da molte miglia la boa di mezza via, sembra essersi arenata nelle secche dove la caravella, con tutta la sua ciurma, è stata condotta dal suo comandate che, pare, abbia perso anche la bussola. Ogni tanto la vedetta, arrampicata  sull’albero maestro, lancia anche un grido: “ terra, terra”. Tutti accorrono a guardare oltre le mura e c’è chi giura di vederla quella terra; altri invece non la vedono, ma ugualmente si convincono che c’è,  messa in fondo all’orizzonte di un mare che è liscio di bonaccia, senza manco un refilo di vento che porti una speranza. Poi sale sul ponte  il primo comandate, l’ammiraglio, anch’egli  butta lo sguardo oltre l’orizzonte e, dopo averlo scrutato, bene bene, dentro il suo lungo cannocchiale, chiede il silenzio e da la conferma tanto attesa: “ terra”. Partono subito gli ordini per preparare l’imminente sbarco di conquista della terra che fu quella promessa e per un po’, tanto è il fervore, che anche la navicella  sembra  ballar sul mare così calmo e senza onde. Il comandate è forse quello più raggiante, subito si butta dentro la cabina a preparare il suo bagaglio per lo sbarco e tanto sono tutti indaffarati e tribolati che nessuno più guarda verso terra. Sarà per il sole che picchia al tropico del cancro, sarà per il caldo che arriva anche a 40, sarà per la brezza che non spira manco un filo, quando giunge l’ordine di calare le scialuppe e prender terra, la terra non c’è più. Chi è stato ? Grida l’ammiraglio comandante, vuole che gli portino il colpevole che se ne è andato con la terra, insiste, chiama a rapporto gli ufficiali, raduna tutta la ciurma sotto il castello della poppa, tiene un’arringa perché si trovi il reo cui strappar la confessione e riprender il mal tolto: la terra che non c’è.
Fine della storia; la navicella colorata, con tutta la sua ciurma mercenaria variopinta, se ne starà in balia del mare senza vento, ad aspettare la terra, promessa di conquista, che l’ammiraglio comandante vedeva dentro il  cannocchiale mezzo truccato dal suo secondo, un gran burlone.

Micro Consiglio
 
Via le proposte di superminoranza che le tiene in cantiere ancora qualche giorno, il 17 prossimo venturo arriva il Consiglio dedicato a sola grande maggioranza e , come si vede, non c’è molto nel carniere. La scadenza peraltro è anche obbligata perché maggioranza vuol metter mano al piano casa regionale e l’ultimo giorno  utile è il 18. O entro quella data si delibera qualcosa o la nuova legge regionale n. 1/2011 sugli ampliamenti in deroga delle abitazioni, ma non solo,  entra in vigore così com’ è. La maggioranza vuole che siano mantenute le limitazioni che già aveva messo per il primo piano casa, quello delle Bresso ed ora con Cota fa lo stesso.
C’è poi la resa del conto dell’anno già trascorso e se Canio e il Suo Dottore alle finanze pensano di liquidare la faccenda dando qualche numero per buono, chiamare al voto favorevole tutto il loro squadrone e andare a casa, bene, questa volta lo scordino. C’è tempo, la serata è lunga, c’è tempo e non c’è fretta,  ma  c’è da fare l’esame, serio e puntuale, delle cose che non vanno. Il patto di stabilità, per dare fiato al piccolo comune, obbligava ad una svolta, alla riforma della spesa di bilancio, così non pare essere stato e allora sarà giusto chieder conto e fare di questo passaggio, anche formale  e necessario,  un momento di serrato confronto sulle cifre e su quello che sta dietro le cifre , altro che votare in fretta e andare a casa. Manco per sogno.
Quanto al terzo punto messo nel carniere  dovrebbe essere, questo si, un passaggio senza storia, ma a dir la verità non ho ancora visto la proposta.
L’invito comunque è rinnovato tanto il biglietto costa niente e l’ora è il dopo cena, Palacongressi.

mercoledì 11 maggio 2011

I  conti di Canio
 
Ancora una puntata, breve breve, e poi chiudiamo questa storia dei numeri di Canio. Bene e sempre sul suo blog Lui ci racconta che in quest’anno vi sono in bilancio investimenti per la non modesta cifra di €. 2.351.626,00. Alla faccia del patto di stabilità ci verrebbe quasi da dire ed, infatti, anche qui Canio non spiega. Allora ve lo spieghiamo noi ed il fatto è che quella cifra c’è si in bilancio, ma togliete 2 milioni di euro, tonti tondi, con i quali, utilizzando i soldi che giacciono per costruire il porto, si  comprano i pronto contro termine e da spenderne di nuovi per qualche mezzo investimento ne rimangono 351.626,00 . Tutto qui, e un elefante diventa un topolino.
La storia è sempre la stessa, i numeri bisogna spiegarli altrimenti servono solo per raccontare quello che si vuole.

martedì 10 maggio 2011

I conti fatti da Canio
 
Sul Suo blog, Canio ci dice che è stato bravo, che ha ridotto in un sol anno, pensate un po’, la spesa corrente del 2010 da 5.430.000,00 euro ad una previsione di €. 4.879.739, 00 per il 2011. Poi Canio va avanti e ci dice che è ancora più bravo perché non mette l’addizionale IRPEF e non aumenta la TOSAP, la tariffa dei rifiuti.
Primo c’è un errore, la spesa corrente del 2010 non si chiude con 5.430.000,00 euro, ma con €. 5.332.676,75, sono 102 mila euro in meno, si sarà sbagliato, ma intanto la differenza vera, in meno, diminuisce. C’è anche un’ altra cosa e che quando approvò il bilancio preventivo del 2010, la spesa corrente messa a bilancio era più bassa di quella che adesso mette in preventivo per l’anno in corso, era infatti di soli €.  4.799.619,00, poi durante l’anno essa si gonfiò ed arrivò alla cifra che sappiamo. Di quella grossa cifra, bisogna dire che si gonfiò strada facendo per 150 mila euro dati dalla Regione per l’off shore e di un altro 100 mila euro per pagare debiti fuori bilancio fatti con i legali del Comune. Tolti quindi questi 250 mila euro che, forse, non si ripeteranno e corretta la cifra data da Canio sulla spesa 2010, salta fuori che la spesa preventivata nel bilancio 2011 che chiude ad €. 4.879.739,00, è di 80.120,00 euro più alta di quanto era stato messo a preventivo 2010 e più bassa rispetto al dato consuntivo 2010 di circa 203. mila euro, ben diversa quindi  da quella che appare leggendo i dati, in parte sbagliati ed in parte grezzi dati da Canio. Capisco  che vi ho annoiato, ma portate pazienza, i numeri non sono mai tanto allegri. Quanto poi all’annunciata astensione fiscale che Canio ha diramato, vi devo solo ricordare che nel documento che accompagna il bilancio, Canio ricorda che è in arrivo la tassa di soggiorno, quella meno federale di tutte e che appena può la metterà.


lunedì 9 maggio 2011

Canio presenta il suo conto   
 
Ne avevamo già  fatto qualche cenno, ora si va in Consiglio il 17 di questo mese e all’ordine del giorno, insieme a un altro paio di cose ( questa volta superminoranza non ha nulla presentato) c’è  il conto dell’anno finanziario che si è chiuso al 31/12 dell’anno che è passato. Formalità qualcuno penserà, certo che è anche un atto   dovuto e necessario, ma è anche un’opportunità di guardare dentro le spese del governo e , magari, scoprire ciò che non va. Intanto è l’anno certo dei records, perché  Canio arriva al traguardo del 31 di dicembre come non mai. Infatti ha impegnato, solo per spese correnti 5.332.676,75 euro in un anno e mai questo era successo prima d’ora. Dentro c’è di tutto, il personale, le indennità di carica, le pulizie dorate del Palazzo e dei suoi annessi, le mense per le scuole, gli interessi sui debiti dei mutui, la luce e il gas, i premi assicurativi, le manutenzioni ordinarie del patrimonio e del demanio, lo sgomberare anche la neve, l’assistenza alle persone, i debiti legali e l’effimero. Insomma la lista è molto lunga e non si esaurisce nell’elenco che sopra abbiamo un po’ tentato, ma l’idea l’abbiamo data. Ora se ben abbiamo ancora la memoria, quando Canio si vece votare il primo dei governi che presiede, disse che avrebbe anche ridotto le spese appunto correnti, d’altra parte lo dice ogni governo, ebbene Lui riesce ad aumentarle di un 35% che fa circa di euro un milione. Così nell’anno della stabilità, sfonda il traguardo mai prima raggiunto dei 5 milioni. Non  c’è male, così come l’anno che si chiude consuma, credo, e qui Canio si appella invece al patto, un altro record, quello dei pochi impegni per migliorare la città, perchè se togliamo la piscina che però nell’anno finanziario incide solo euro 55.000,00 e  non so ancora se è un migliorare la città e un giro conto finanziario di  euro 2.448.995,92 che non sono certo investimenti, ciò che rimane sono soltanto 680.000,00 euro, messi un po’ di qua e un po’ di la, quasi come un comunello di qualche centinaio di residenti. Nella sessione di bilancio che si è chiusa di recente, abbiamo ascoltato Canio  raccontarci che per far quadrare il bilancio di quest’anno , non sono stati chiesti sacrifici ai cittadini, ma che i sacrifici sono tutti e solo loro. Poi gli abbiamo detto, fate un sacrificio, riducetevi l’indennità dentro la soglia di 5000 residenti, non se ne parla. Il vero sacrificio è invece questo qui, quello che vien fuori dal conto di un bilancio che Canio ha governato a modo suo, giusto il rovescio delle promesse ormai passate.

sabato 7 maggio 2011

Pulizie dorate   
 
Nel Palazzo è tempo di conti consuntivi, infatti da qui a poco vedremo in Consiglio quello dell’anno che è trascorso. Il conto ci è già stato consegnato ed abbiamo incominciato a spuntare le cifre che si trovano segnate. Qualcosa emerge che non ci pare proprio tanto a posto e  per fare solo un esempio, citiamo quale è il costo del servizio delle pulizie del Palazzo principale e della dependance, la biblioteca ed  il magazzino comunale. Sono in tutto 1.505 mq. di superfici "dorate", così almeno sta scritto ed il prezzo è di una cinquantina di mila euro l’anno, cui si aggiunge l’IVA dovuta e il conto torna a sessantamila euro. Il prezzo in gara, senza l’IVA, era stato un po' più alto: 65 mila e 500 euro per ognuno dei due anni di durata del contratto, poi c’è stato il solito ribasso del 23% ed il prezzo finale è quello che ho, sopra, indicato.
Ma andiamo avanti, nel contratto ci sta scritto che il prezzo posto a base di gara è stato calcolato per prestazioni di lavoro pari a un monte di  5.800 ore ( segnatevele bene) per anno di contratto.
Se togliamo le domeniche e le feste comandate, i giorni di lavoro all’anno sono poco più che trecento e se  quindi dividiamo le 5.800 ore per le giornate, viene fuori che la fortunata impresa delle pulizie si impegna per quasi 19 ore tutti i giorni a pulire uffici, scale, servizi, vetri, porte, finestre e tutto quello che vi trova, insomma lavora quasi l'intero giorno e metà della notte. Non c’è nulla da dire, il Palazzo splende e luccica come d’orato. Se poi facciamo un’altra ipotesi e anziché metterci un’impresa si ricorresse alla gestione in economia, poichè l’orario di lavoro dei dipendenti pubblici è di 36 ore a settimana, ne verrebbe fuori che si impegnerebbero 3,35 dipendenti, a tempo pieno, per le fare la polvere al Palazzo. Se poi qualcuno non è convinto di quello che qui dico, navigando sulla rete , si trova il contratto per le pulizie fatto da un Comune non poi lontano, ve lo incollo e fate voi i raffronti ( 1505 mq. contro 2821 mq.) Comunque Canio vigila su tutto e anche questo è uno dei  risultati.
   
  Città di Samarate
Provincia di Varese
ART. 01 – OGGETTO DEL SERVIZIO
Il servizio ha per oggetto la pulizia degli immobili di seguito elencati:
1. PALAZZO MUNICIPALE – Via V. Veneto 40 Mq. 950
2. Sede BIBLIOTECA COMUNALE Via Borsi mq. 602
3. Spogliatoio e servizio igienico MAGAZZINO Mq. 94
4. VILLA MONTEVECCHIO - Ufficio Comunale e bagno di pertinenza mq.35
5. SEDE POLIZIA LOCALE – Via V Giornate Mq. 170
6. UFFICI AREA TERRITORIO – P.za Donne della Resistenza mq 520
7. SALA CIVICA A. POZZI – Via Gelada –Mq. 160
8. MMOBILE ex scuola elementare DI CASCINA ELISA – solo SALA RIUNIONI,
AMBULATORIO, SALA ASPETTO E BAGNI DI PERTINENZA Mq. 125
9. CENTRO DIURNO ANZIANI di Via Dante – solo n. 2 salette Mq. 25
10. IMMOBILE COMUNALE EX MUNICIPIO di Via Dante – solo SALA PRELIEVI E BAGNI Mq. 58 .
11. IMMOBILE  COMUNALE EX MUNICIPIO di Via Dante – solo SEGRETERIA – INGRESSO E SALA ATTESA Mq. 82
SUPERFICI TOTALI MQ. 2821 

ART. 03 – CORRISPETTIVO CONTRATTUALE
Il corrispettivo contrattuale sarà determinato in sede di aggiudicazione, e non potrà essere pari o superiore al valore stimato del presente appalto.
Il valore stimato del presente appalto è di € 62.000,00 oltre IVA annuali che è dato dalla somma di € 61.400,00 oltre IVA soggetto a ribasso e dell’importo di € 600,00 oltre IVA relativo agli oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, risultando l’importo per il biennio di € 124.000,00 IVA esclusa.

Dimenticavo un particolare che, forse, è la ragione del maggior costo pagato dal Comune di Stresa: nel contratto vi è anche l’onere di provvedere ad aprire e chiudere, tutti i giorni, il portone del Palazzo.

venerdì 6 maggio 2011

Il Mister  
Già ne abbiamo fatto un cenno a proposito delle iniziative, non condivise, poi finite subito male, per portare a Stresa Miss Italia, edizione 2011. Non è che ci volesse molto per capire dove sarebbe andata anche a finire. Tremonti ha tagliato e di molto,  proprio le spese per l’effimero e Salsomaggiore si è dovuta conformare, ma come è Suo solito Canio ci ha provato facendoci, magari, credere anche l’impossibile. Fine trasmissione, non era ancora incominciata. Dopo trasmissione, arriva però la stroncatura  di chi presiede l’Agenzia di promozione turistica dei laghi. Essa è un “no” senza se e senza ma e, stando così le cose, di questa estemporanea e solitaria iniziativa non ne sentiremo più parlare, anche nelle edizioni che verranno.
C’è però in questo correre di Canio a cercare grandi eventi, un risvolto meno esplorato, un suo segreto inconfessato e che mai verrà riconosciuto. Insomma ad esser un poco, ma guardate proprio solo un poco, maliziosi, a noi sembra che se c’è qualcosa che, forse,  ricorderemo di questo Sindaco è il Suo cercare la propria esposizione, un correre sopra un palcoscenico su cui stare a recitare e ricevere gli applausi. Ora va bene anche l’ambizione, però ad una condizione, che non diventi il solo fine per cui stare a comandare. Tutti lo sappiamo che gli piacerebbe correre in politica e il non avere ancora scelto con chi stare è proprio la prova che, forse, sta a guardare quale sarà il miglior carro sul quale poi saltare al momento più opportuno. Per ora però deve crescere di più nella visibilità della persona e il palcoscenico di Stresa sembra quello adatto alla bisogna. I grandi eventi sono allora l’occasione per cercare la tanto agognata esposizione, la città paga credendo di incassare e Lui raggiunge il proprio scopo.
Trascorsi già sei anni però il nostro Canio non ha riempito il carniere delle promesse fatte e il prezzo che sta facendo pagare alla cittadella incomincia ad essere un po’ alto, forse anche un po' troppo.
Dopo la storia delle Miss ci voleva proprio anche questa del Mister .

mercoledì 4 maggio 2011

Quelli che il calcio  
 
Così ci vien da intitolare questo resoconto, a tempo ormai scaduto, del primo anno del nuovo campionato. Giocano in cinque contro gli altri 12, quando ne mancano due, la prima squadra è belle dimezzata, l’altra è piena di riserve così il problema non si pone e qualche giocatore può stare quasi sempre fuori campo. L’arbitro è Canio che è anche il capitano della squadra che detiene la coppa dei campioni. Questo è già un problema, ma proprio non c’è verso, Lui vuole giocare ed arbitrare. Il suo ruolo sarebbe quello di una punta, ma sino ad ora non si è mosso, quasi mai, dal centro campo, visibilmente non è  in una forma atletica smagliante, avrebbe bisogno un po’ di preparazione, qualche allenamento in supplemento, andare in un ritiro, star fuori per qualche domenica dal campo; niente da fare non vuol sentire neanche una ragione e quindi sta lì in mezzo al campo, seduto sul dischetto ad aspettare qualche pallone sfuggito all’avversario. La squadra poi è tutta schierata sempre a metà campo, ma il campo non è mai quello del temibile avversario. Infatti giocano in difesa, fanno il vecchio catenaccio, hanno le ali, quelle di destra e quelle di sinistra, ma sembra che non volino. Hanno anche un libero, che ha già fatto 40 campionati, essendo un veterano corre poco, ma qualche volta gioca anche di testa,  non proprio sempre con la testa, e da un po’ di tempo per fermare l’attaccante sbatte il pallone  fuori campo. In porta ci hanno messo un Professore, è l’ultimo dei ruoli che stanno ora provando dopo che in gioventù era stato anche un attaccante, ma mai  in classifica di grandi cannonieri. Ha un bel impegno, Lui che pensava di starsene a dormire sotto la traversa. L’allenatore, ma l’allenatore è sempre Canio che insomma è proprio quasi tutto, infatti è anche  Presidente della squadra. Poi c’è la tifoseria, tanti sono i tesserati, infatti fecero il pieno soltanto a vendere più di 2000 abbonamenti per gli spettacoli allo stadio, ma le tribune, dopo poche partite, visto come gioca la squadra che è del cuore, sono deserte.
Finito il campionato, comunque niente sosta, la palla è già piazzata sul dischetto e l’arbitro fischia il nuovo avvio con il poco fiato che il gioco gli ha lasciato.

martedì 3 maggio 2011

Fine trasmissione  
 
Questa sera è finito all’ora di cena, era iniziato con qualche minuto di ritardo passato in attesa di qualcuno, poi è partito e, senza sosta, è volato via, ore 20, tutti a casa. L’agenda è quella che vi avevamo già annunciato, ma all’apertura c’è Piervalle che vuole la parola per fatto personale, giusto per ribadire che, sulla questione delle miss e del Presidente Longo Dorni, non è proprio un conta balle come Canio sembrava insinuare e, a comprova, fornisce i minuti ed anche i secondi per andare ad ascoltare quanto Longo Dorni ha raccontato. Canio è un po’ scocciato e allora inizia subito ad illustrare la proposta delle piste da sci sul Mottarone. Sembra che non vi siano novità, ma solo un giusto adeguamento alla legge regionale, tutti la votano. Si passa alla scissione di ConSer VCO Spa, scissione per fare poi una fusione con la società che già opera, in gran rosso, nell’Ossola a raccogliere rifiuti. La domanda è qual' è lo scopo che sta in fondo a questa operazione prima scissione e poi fusione. Canio tergiversa, ma poi lo dice che il tentativo è quello di salvare le società pubbliche dalla concorrenza del mercato. Se va in porto, nessuno poi lo sa. Comunque il voto è unanime, con la sola opposizione, personale, del solito Piervalle.
Si passa già la mano, arriva superminoranza che, subito, chiede se il Professore ha mantenuto la promessa di avviare il tentativo di un progetto che si chiamava giardini per l’inverno. No non  lo ha fatto, ma promette di convocare, a breve,  un altro tavolo e tornare e riparlarne. E’ ancora la volta di Stresa Servizi e qui è Canio che ha contato, l’altra volta,  solo  balle  prendendo in giro tutto il Consiglio. Non c’è storia, Piervalle glielo ricorda, la delibera ufficiale diceva  una cosa ben precisa e Lui poi  l'ha girata a modo suo. Non può scappare, deve cambiare versione, siamo alla terza, e così, alla fine, superminoranza è soddisfatta perché Canio ha dovuto smentirsi un’altra volta.
Sulla questione delle terre al Mottarone, gravate da diritti di uso civico, alienate nel lontano secolo passato e da riportare a casa, tutti d’accordo, sembra che la pratica cammini. Arriverà anche la delibera per l’applicazione, attenuata, del piano caso regionale. Lo assicura il Professore, la scadenza è quella del 18 prossimo venturo e per quella data arriverà l’altro Consiglio.
Anche sulla variante di città, il Professore  rassicura. E’ vero è in gran ritardo, ma la colpa è sempre di qualcuno ed ora promette che, entro questo mese, verrà illustrata la nuova bozza del documento di programma. Ma è qui che Canio non sembra avere più grande fretta, certo e  lo diciamo qui, le elezioni sono lontane e queste cose, di solito,  si tengono in caldo per poi vincerle. L’altra volta ha funzionato e la prossima funzionerà lo stesso. Intanto e infatti una delibera del piano di variante venne approvata nel luglio dell’anno che è passato ed è andata in pubblicazione soltanto il  4 del mese dell’aprile che è passato. Perché mai, non ce lo sanno dire. Siamo alla fine, c’è ancora la richiesta di apertura del parco di villa Palazzola, Bottini ne parlerà domattina con la Stresa dei Servizi, è una promessa, lo stesso per quanto riguarda la ricerca di parcheggi d’emergenza in zona Lido, quanto a soluzioni strutturali, confessa, sempre Bottini, che l’idea di minoranza non l’aveva mai pensata.
Così finisce anche questa volta e l’ appuntamento sarà, forse, il 18. Domani minoranza prepara , al volo, il suo nuovo pacchetto: 8 questioni.
Questa sera si replica
 
Si replica alle 18,30 e si finisce, questa è infatti l’agenda di oggi 3 di maggio quando l’assemblea viene riunita per terminare l’ordine del giorno cui si aggiungono due, non tre, nuovi argomenti. Questi due nuovi, se Canio fa quello che ha detto, saranno messi in  testa alla seduta e poi a seguire ed a finire sono gli argomenti di superminoranza. Ci sarà anche un piccolo preambolo che non si trova nella lista pubblicata, ma rimane una piccola sorpresa.
Andiamo quindi per ordine, si tratterà di dare applicazione alla legge regionale che prevede che vengano individuate le aree sciabili e quindi protagonista è il Mottarone, comunque non cambia circa niente, salvo un nuovo inquadramento, anche giuridico, alla materia.
Si parla poi di società pubbliche e questa volta è la ConSerVCO Spa che si fa viva chiedendo una scissione di un ramo societario in vista di possibile prossima fusione con l’altra società pubblica che opera in provincia e che si occupa di gestione dei rifiuti. Insomma, grandi manovre per salvare poltrone e poltroncine.
Il terzo punto è superato dagli eventi e quindi salta. Si passa quindi ad esaurire l’O.D.G. di Superminoranza. Al primo dei sei punti, che son rimasti, c’è un interpello per sapere se e cosa ha fatto il Professore Delegato al turismo circa il progetto : “ giardini aperti nell’inverno”, poi viene un altro interpello, questa volta è a Canio destinato, perché ci spieghi, un po’ meglio ed anche di più, questa storia di Stresa Servizi per cui una volta si dice che si applica una legge e l’altra volta che se ne applica giusto un’altra; c’è un veloce interpello tanto per non lasciar cadere sempre le cose che anche maggioranza aveva approvato ed è la questione delle terre gravate di diritti di uso civico in cima, o quasi, al Mottarone. C’è ancora interpello sulla applicazione del nuovo piano casa regionale, ma viste le date, pensiamo che la risposta sia scontata, però non si sa mai. Su di un’altra domandina, il Delegato Professore dovrà metterci un pochino più di impegno e la storia è quella dei continui ritardi rispetto alle promesse. Anche qui c’è di mezzo una piccola sorpresa che domani, o questa sera tarda, vi diremo. Siamo alla fine e minoranza vuole sapere perché il parco della Villa Palazzola è sempre chiuso, mentre si torna ancora sui parcheggi in zona lido con proposte , temporanee, ma non solo. Entro le 21 o poco più la previsione è di finire.