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sabato 30 luglio 2011

Nel mirino

Mentre si affilano le armi per quella che sarà la gran battaglia della fine dell’estate  per la difesa, a oltranza, della città contro il piano di conquista ideato da Canio e il Professore, si rompe la tregua estiva e si chiede la riunione di Consiglio. Lunedì le carte saranno sul tavolo di Canio e la sorpresa, se così vogliam chiamarla, è che nel mirino tornano ancora e un’altra volta la convenzione tra Canio e il Principe Domenico e la dimenticata Stresa Servizi. La prima, che da mesi sta in stallo sul tavolo di Canio, questa volta vien presa di mira su di un fronte un po’ diverso, insomma non sarà una discussione fatta sul merito, ma tutta concentrata sugli articoli del codice, minuziosa e puntigliosa, magari meno interessante per il pubblico, tanto non c’è, ma da mettere anche a dura prova il duo associato dello studio: Canio/Falciola e  probabilmente, alla fine molto più efficace. Ora non chiedeteci di più altrimenti la sorpresa  c’è la siamo già tutta rovinata. L’altra questione che ritorna è, come abbiamo detto, Stresa Servizi. C’è stato il referendum sui servizi che ha cancellato quell’articolo 23/bis che ne imponeva la cessione delle quote, Canio, per ora, pensa così di starsene in gran pace e lasciar correre il tempo per mettere tutto nel gran dimenticatoio e tirare la volata sino al finale di mandato. No, Canio non deve proprio avere pace, ma deve lavorare ed ecco allora che, forse inaspettata, arriva, in confezione, la proposta per risolvere, una per tutte e con vantaggio, questa questione di Stresa Servizi: mezza da cedere e mezza da mettere in sua liquidazione. Anche qui, abbiamo già sin detto troppo, non chiedeteci di più perché altrimenti salta la sorpresa. Dirà di no anche questa volta la grande maggioranza seguendo l’ordine del Capo? Ma certamente, visti i precedenti, la risposta è quasi data per scontata e non farebbe  meraviglia, ma poiché le proposte sono invece molto serie e anche  interessanti, tutti quei no faranno anche pensare che, forse, il governo proprio non c’è. D’altronde,  sempre a proposito del tema del futuro della nostra cittadella, chi oggi decide come si  governa il territorio ? Forse Canio ? Ma fatemi piacere.       

venerdì 29 luglio 2011

Salvagente

Notizia proprio recente è che la nostra cittadella, candidatasi nella lista dei comuni regionali bisognosi di un aiuto per non soffocare nella stretta della stabilità del patto, l’aiuto l’ ha ottenuto, o meglio un primo aiuto, ed ora potrà spendere di più, con la  sua cassa, entro la fine di quest’anno,  la somma di 779 mila euro. Sono infatti 250 milioni di euro che la regione del Piemonte  quest’anno rinuncia a spendere di cassa e invece assegna, non in denaro, ma in titoli per spendere , alle sue Province e ai suoi Comuni che hanno chiesto aiuto perché rischiano lo sfondamento di quel patto. Per ora abbiamo detto, si perché la distribuzione di questi bonus per la spesa riprenderà anche dopo ottobre a chi ancora chiederà. Così va il patto, detto verticale e quello che le regioni si impegnano a non spendere,  lo possono spendere Province e Comuni, importante è che i saldi poi finali torneranno. Comunque la cifra assegnata alla città non sembra  neanche poca e come va il porto e le altre spese del niente messo ad investire, anche quei titoli di spesa forse manco serviranno e se non escono di cassa entro dicembre , tutto si azzera nuovamente e si torna belle a capo un’altra volta ed un altro anno. Vedremo dunque se ora, con un poco meno di paura di uscire fuori patto, qualche cosina un po’ di più si metteranno a fare, tanto, giusto qualche giorno, e si capirà dove la storia del porto va a finire.

mercoledì 27 luglio 2011

Incontri
 
Cittadella, appunto, piccola ed anche un po’ pettegola, non passa molto che una notizia fa il giro della piazza, ecco che oggi ci imbattiamo giusto con Canio che è sempre tranquillo e rilassato e ci promette, che ci capiterà, giusto, un male ingiusto. Pare contrariato per gli articoletti scritti in questi giorni sulla sua variante di città, poi  precisa meglio il suo bersaglio che è invece quell’articoletto sulle “frequentazioni pericolose”, dove proprio Lui non c’entra nulla, ma invece il Professore. Non importa, non gli va e la minaccia di un male ingiusto, la querela, si ripete, si proprio ingiusto e quindi una minaccia perché quella notizia non l’abbiamo certo noi inventata o andata a ricercare, ma è stata raccontata ad una nostra fonte superaffidabile, proprio da uno dei due soggetti interessati dagli incontri raccontati, tanto che semmai è lì che  bisognerà girare la domanda, non certo proprio a noi, umili cronisti senza colpa e senza dolo. Noi poi della notizia pure andammo a dargli anche un taglio, tralasciando altre cose trapelate che, forse, se sapesse, potrebbero inquietare molto di più il nostro caro Canio. No, si tranquillizzi, e lo vogliamo dire a tutti, nulla, proprio nulla che riguarda, diciamola così, l’etica pubblica, ma solo la sua sopravvivenza dentro la politica. Comunque che la situazione fosse seria ci è parso di indicarlo proprio in questi giorni, ora questo nervosismo sembra un poco ancora in crescita, ribolle infatti il vaso di Pandora col Professore seduto sul coperchio nel tentativo disperato di tenerci tutto dentro e in questa situazione Canio va in  giro a prendersela con noi che siamo proprio niente e anche nessuno.   


martedì 26 luglio 2011

Le ali di Canio
 
Penso che non sia difficile a capirsi, sono quelle che lo hanno, non solo sostenuto, ma anche fatto volare nelle ultime elezioni, raggiungendo in classifica la vetta. Ora siedono in Consiglio, un po’ stanno alla sua destra, un po’ se ne stanno anche alla sinistra; ad essere un esperto d’analisi partitica, trovare le differenze non è facile, anzi in quella sede è proprio quasi impossibile, al più forse se ne stanno senza pronunciare neppure una parola, ma quanto ad alzare entrambi anche le mani, sono sempre tutti pronti e, sino ad ora, non hanno mai spagliato neanche mezzo colpo. La conclusione, provvisoria, è che Canio sarà quel che sarà quanto a governare, ma quanto invece a cercare e mettere insieme un gruppo a Lui fedele, non lo supera nessuno. Sono passati 16 di mesi, certo era l’inizio, la fedeltà era più stretta, le cose combinate proprio pochine, quelle contrastate molto di più, ma quelle erano della cattiva superminoranza e tenerli insieme tutti quanti contro gli attacchi del nemico è sempre cosa facile. Comunque ora Canio è ben rodato e, come sappiamo , ha pensato essere venuto il tempo del gran passo. Questo gran passo è la conquista di tutta quanta la città, prima la costa e poi su, anche la collina. La cosa poi è quella che, in un paese quasi normale, dovrebbe dividere le parti; la destra e la sinistra si sarebbe forse detto un’altra volta, quelli che speculano e quelli che conservano, quelli del fare e quelli del pensare, i  sognatori del passato e quelli del futuro. In questo quadro che col tempo è poi mutato, Canio gioca a rialzo la partita e se alza la posta quasi a mille,  penserà  che quelle ali, quella di destra e quella di sinistra, gli saranno a Lui di aiuto un’altra volta. Questa infatti è la domanda che, alla fine, ci poniamo ed anche che ci intriga, cioè sapere se quel piano, quasi uno sconcio, della conquista di tutta quanta la città avrà tutti quanti quei voti: di destra, di centro e di sinistra ( si fa  per dire), se insomma le sue ali protettive lo sosterranno sempre ad ogni prezzo ed  ogni volta che va in volo.


lunedì 25 luglio 2011

Ferie d’agosto
Gli hanno riconosciuto indennità che sono stipendi veri e propri, per il gran capo c’è poi anche il TFR , si la indennità di fine rapporto di lavoro che va all’incasso ogni 5 anni di servizio ed è pari ad un dodicesimo per anno di servizio. Le ferie, no, alla casta queste ancora non le hanno ancora riconosciute e allora bisogna approfittarne e farla lavorare anche d’estate durante il mese delle ferie. Così, dopo una tregua durata mica tanto, ecco che la superminoranza, tempo qualche giorno, presenterà la sua nuova richiesta di chiamata al gran consiglio. Gli argomenti non mancano di certo e non mancheranno quasi mai, basta avere un po’ di tempo per metterli nero su bianco, confezionare un bel pacchetto, metterlo sul tavolo di Canio ed aspettare che ci chiami. Non rispetta mai i tempi della legge il caro Canio, questo è vero, cerca di prender sempre tempo, guadagnare qualche giorno di respiro, noi lo possiamo anche capire, ma non esageri perché dopo rimane castigato. Ecco allora che quasi ci siamo, un’altra volta, non sarà un ordine del giorno proprio leggero, anzi ci saranno anche sorprese, almeno un paio che per ora le teniamo un po’ per noi, per il resto qualche mozione e qualche nuovo interpello. L’utilizzo dell’ex asilo di Vedasco, la deroga concessa per l’ ampliamento  dell’ La Palma, la convenzione con Navigazione Laghi e Stresa Servizi che non c’entra proprio nulla, lo stato sconveniente di gestione dell’area di raccolta dei rifiuti, le condizioni di abbandono del cimitero di Carciano, quelle del parco giochi di via Verdi, la delimitazione delle aree di balneazione che non c’è e lo stato di riscossione dei canoni del demanio della costa, dove invece c’è evasione. Poi ci sono le sorprese, ma per questo occorre che aspettiate qualche giorno. Qualche giorno pure e ancora vi chiediamo per conoscere notizie sulla variante di città.

sabato 23 luglio 2011

La situazione è seria

In questo scorcio d’estate, ma che non sembra, mentre la cittadella è comunque indaffarata e certo non ci sta a discuter del Palazzo e le sue grane, Canio lavora come pochi, il Professore poi è libero dagli  impegni della scuola e può dedicare tutto il suo gran tempo dentro il Palazzo; non c’è quindi miglior momento, se si vuole, per combinare qualche guaio e, magari, nessuno se ne accorge. Così devono aver creduto i due reggenti la città e aver pensato essere giunto il momento di lanciarsi all’avventura. Se va bene, questa volta, è tutto fatto, i potentati che tengono le chiavi di ingresso delle porte alla città, saranno tutti accontentati e soddisfatti e il popolo elettore poi, non appena risolta la questione ancora in corso, avrà presto la sua parte, con la  promessa che, questa volta, verrà tutta quanta mantenuta. Ecco che allora non c’è miglior stagione per far passare, quasi in silenzio e senza comunque fare alcun rumore, le cose sconvenienti,  basta non dirle, basta chiamare al voto silenzioso in assemblea entro l’agosto e quando qualcuno se ne accorge, la cosa è belle fatta e combinata. Furbizia contadina, ipocrisia democristiana, opportunismo da strapazzo, appartenenze giusto a parole, coerenze inesistenti, quaraquaquà scriveva Sciascia, ognuno si ritrovi come vuole in questa lunga serie messa in fila  che poi abbasserà tutti gli occhi e voterà. La scena quindi la vedremo in una sera tra quelle degli ultimi di agosto, quando il nostro Canio, ci chiamerà tutti a gran raccolta e allargherà sul tavolo le carte del disegno di città per spiegare, mezzo orgoglioso e mezzo imbarazzato, ma  come sempre  a modo suo,  cioè mezzo dicendo e mezzo nascondendo, come ha deciso di fargli un cambiamento. Ma intanto Lui non ha deciso proprio niente perché il cambiamento lo vogliono ben altri,  Lui ha fatto soltanto da notaio che passa le carte di richieste al suo ministro, il Professore che , invece, ci mette un timbro con la firma e non le guarda, e poi, alla fine, ci sono 12 persone che alzano le mani come per la resa e  questa è la barzelletta dell’estate che va verso la sua fine, buone vacanze.              


venerdì 22 luglio 2011

Offshore addio

Così sembra proprio arrivata la notizia, quella ufficiale, costa troppo e quest’anno non si fa. Già  forse che l’altro anno era costato tanto  meno? No di certo, la cifra , presa dalle tasche del popolo elettore, era stata di 250 mila euro come quella che ci vorrebbe anche quest’ anno. Qualche cosa di meno era costato il primo anno, poi gli emiri  ci presero anche gusto e la posta era salita. Comunque, non facciamo più polemiche, perché oramai sono cose del passato, Canio ha avuto per due anni, l’uno dietro l’altro, i suoi momenti di gran notorietà sulla scia di quel gran premio, era quello che voleva, adesso si deve rassegnare o cercare un altro obiettivo dove fare un po’ di show che, tra l’altro, ha già subito trovato.  Infatti, come abbiamo già annunciato, vuol distruggere quello che resta della costa, a colpi non certo di cannone, ma con le colate di cemento, vuol cambiare i connotati alla città e anche vendere i gioielli di famiglia ed, alla fine, farsi incoronare Bonaparte. La questione è un poco seria perché c’è da decidere il futuro di due secoli della storia che verrà della città. L’occasione è quindi quella lo manda circa a mille e fermarlo, giusto in tempo, sarà una faticaccia non da poco. Noi ci proveremo, alla guida di nessuno, faremo barricate in aula ed anche  fuori, li incalzeremo senza tregua, Lui e il suo Professore di storia cittadina, di parchi, di ville, di Rosminiani e di  Duchesse anche di Genova. La vicenda inizia quindi solo ora e questo ci conforta, sarà una gran fatica, ma alla fine Canio perderà; segnatelo pure.
  

giovedì 21 luglio 2011

Assalto alla città II parte

Ieri abbiamo visto come si muoverà la prima ondata, colpendo la costa con 145.000 mc. di cemento. Sotto tale fuoco poco si salverà, l’occupazione sarà massiccia e totale, per le truppe da sbarco la conquista sarà facile e la debole resistenza verrà spezzata al primo assalto, insomma sarà una rapida occupazione. Una volta consolidata la conquista della costa, inizierà la penetrazione del territorio anche collinare, ma i tempi di questa operazione verranno dettati dalla stato maggiore in funzione della prossima scadenza elettorale. Obiettivo è quello di arrivare a ridosso di quella scadenza con il pieno di promesse così che anche se il territorio non sarà in quel momento ancora tutto conquistato, lo saranno gli elettori che invocheranno, a gran voce, il conquistatore, novello imperatore.  Ma questo sarà il domani, torniamo invece all’oggi ed ai prossimi passi che, su richiesta tardiva del nostro condottiero, ci vedrà impegnati a presentare , in tutta fretta ed all’ultimo minuto, le nostre informali osservazioni sui piani di attacco alla città e poi, dopo un ultimo incontro con gli estensori, strateghi del progetto, si andrà in Consiglio entro la fine dell’agosto per approvare il nuovo documento programmatico. Quanto agli altri contenuti del piano che verrà, dobbiamo smentirci e dire che la soluzione pubblica  della gabbiola invece c’è. Noi chiederemo che venga potenziata al massimo possibile perché la sua realizzazione possa essere allettante per il mercato. Poi ci sono le, così dette, tre porte di accesso alla città, porta nord, sud e quella ad ovest. Quanto a quella nord  sarà , quasi ad esclusivo servizio della zona del lido di Carciano, quella poi a  sud è la famosa Pallavicino che noi sempre avverseremo e quanto a quella ovest è quella all’uscita autostradale con l’idea di un trenino che scenda sino a riva. Il trenino rischia però di essere una cosa tanto lontana nel futuro da non essere credibile ed allora forse è anche meglio pensare di fermare a quella porta solo i torpedoni e con le navette scendere lungo la strada provinciale che Canio non vorrebbe fosse riadeguata, ma invece  forse  alla fine val la pena. Comunque, dateci due giorni e leggerete qui , integralmente, tutte le osservazioni che stiamo formulando e che faremo omaggio a Canio e al Professore delegato.
          

mercoledì 20 luglio 2011

Assalto alla costa
Oggi è stato il giorno della presentazione, a porte chiuse, del documento della nuova variante di città che un paio di giorni fa ci hanno messo tutto  in mano. E’ stato un pomeriggio comunque interessante e formativo che ci ha consentito di chiarire, insieme agli estensori, l’esatta portata di questa santa variante e di dire, per quasi un paio d’ore,  anche la nostra. Gli architetti, lo sappiamo, sono bravi ad indorare anche le pillole più amare e a presentare le cose impresentabili come le più belle al mondo che ci sono. Comunque siamo stati chiamati quando le carte erano pronte e noi che dobbiamo alzare anche la mano in assemblea per dire un si od anche un no, siamo stati gli ultimi ad essere ascoltati. Questo è il metodo di Canio che non va, ma che mai più oramai Lui lo cambierà. Cosa c’è dentro questo piano di città; intanto non ci sono nuove residenze e non perché Canio e il Professore non vogliono, ma perché, diversamente, la variante  stava ferma; si tratta solo di aspettare e le metteranno dentro un’altra volta. Si può aspettare ancora un poco perchè le elezioni sono lontane, poi la casta riprenderà l'assalto al territorio. Quello che c’è sono invece i nuovi alberghi con una volumetria  che, concessa, lascerà fare circa 145.000 metri cubi di edilizia vista lago. Pensate un poco a un solido geometrico che abbia una base di un  chilometro, una larghezza di metri circa 15 ed un’altezza di quasi 10 metri e questo è tutto il nuovo volume che ci sarà da distribuire un po’ di qua e un po’ di la, ma più della metà si abbatterà sul lungo lago e,  precisamente, in soli tre edifici lungo il lago faranno circa mc. 70.000, metà di quel solido geometrico. Così l’assalto a quel che resta dell’identità della Stresa del turismo degli albori è consumato e la povera città è  tutta quanta bella svenduta da questo Canio e dal suo caro Professore che tiene conferenze sulle ville e sui parchi che distrugge. Così va il mondo e noi siamo impotenti a fermare ciò che di nuovo viene avanti che è moderno, vincente e travolgente. Noi siamo il passato, Canio ha ragione, Lui vuole il monumento, essere il Sindaco dei nuovi 1.100 posti letto a caro prezzo stroncati dal Raspelli che per dormire ne ha pagati di euro 400. La prossima volta andremo avanti a raccontarvi le cose un po’ meno dolorose.

martedì 19 luglio 2011

Frequentazioni pericolose

 Il momento è delicato, Canio gioca un’altra volta la carta della variante di città, la prima volta l’ha sbagliata sul piano tecnico urbanistico, ma su quello elettorale l’ha invece proprio indovinata. Ora è arrivato il secondo dei due tempi, quello imposto dalla doccia, tutta gelata, che si era preso in conferenza quando il progetto del suo piano venne infilzato e rimandato al nastro di partenza, era la fine dell’anno 2000 e forse 9. Ora, però, delegato alla materia è il noto Professore che entrò dentro il Palazzo quando uscì dal ricreatorio, causa l’età non rischia come il Capo su di una materia scivolosa per non dir pericolosa. Poi alle sue spalle questo Professore delegato ha un’esperienza favolosa che lo portò a mettere la firma, senza rischio, sul piano che ancor vige, quello, per chi ha un poco di memoria, fatto con le  stecche e le mazzette.  Autore di quel piano era stato infatti un altro esperto delegato che, dopo aver trascorso anche lui tanti anni nel Palazzo, uscì dalla scena della politica locale per entrare 18 volte in tribunale a patteggiare, altrettante volte, le condanne maturate durante la sua lunga permanenza dentro il bel Palazzo. Di quel che avvenne durante quella lunga permanenza, però, il Professor non ebbe mai sospetto e mai sentore, Lui d’altronde si era formato al ricreatorio dopo giocava in ruoli a centro campo e mai d’attacco ed improntò così anche la sua successiva esperienza a un ruolo un poco defilato che gli consentisse l’eterno galleggiare. Come dargli poi anche torto, la vita successiva gli ha sempre confermato di esser nel giusto se dopo quasi 7 od 8 lustri è ancora un superdelegato. Fin qui va allora tutto bene, ma cosa ci sta a fare quel titolo un poco anche sospetto che oggi abbiamo messo in testa alla notizia. Ci arriviamo; perché quel noto delegato, ormai dai più dimenticato, invece il Professore ancora lo ricorda e, a sentire, quello che dice, sempre quel vecchio delegato, ogni tanto, il nostro Professore sale su per la collina ad incontrarlo e a fare  4 chiacchere con lui per farsi  dare dei consigli, quelli buoni, sulla materia appunto delegata. Ora qui lo dico e qui lo nego, perché se non è vero è quel grande vecchio che millanta e con lui se la veda il Professore , ma se invece è proprio vero, il nostro Professore dovrà magari anche spiegare che cosa mai ancora ha da imparare durante quei momenti di incontri collinari con il suo vecchio esperto e  delegato.

lunedì 18 luglio 2011

Consiglio come un lampo

E’ durato giusto un’ ora o poco meno, ranghi completi in minoranza e fors’anche quasi in maggioranza. Formalità d’appello subito espletate, dati per letti anche i verbali, si passa al piano del demanio senza che manco maggioranza ci metta un relatore a presentare la questione. La parola va quindi a minoranza e Piervalle ha un suo bel dire e sostenere che quello non è un piano, ma solo la foto dello stato lungo il lago, che manca quasi tutto ed è un’altra occasione che va persa come pure i soldi dei canoni di un’evasione che è di massa. Su questo gli danno anche ragione, i soldi non entrano in bilancio, ma per il resto Canio, anche se sa che minoranza ha tutte le ragioni , non vuole cambiare  proprio niente, d’altronde è come sua abitudine, mentre invece si lamenta perché la Regione ha trasferito ai Comuni questa grana e ci vuole la struttura per gestirla e, insomma, anche se quello che è stato fatto non va bene, bisogna ugualmente approvarlo e poi , magari, si vedrà. Così maggioranza e solo lei, se lo approva in santa pace.  Ci sono due altri argomenti che riguardano l’assistenza alle persone nel bisogno, l’uno è un regolamento sulle modalità per richiedere e per dare l’assistenza e l’altra proposta ridefinisce le fasce dei livelli, cosi detti, equivalenti del reddito per accedere ai diritti di assistenza. L’argomento, per il vero, era già stato trattato dall’Assessore delegata con un invito rivolto alle due Consigliere di minoranza quasi che le quote, quelle rose, abbian da valer solo in questi casi. Comunque con qualche emendamento ben accolto, le due proposte raccolgono il voto unanime dei presenti consiglieri. Mancano solo 4 minuti alle ore 22, la seduta viene tolta e si va a casa. Nuovo appuntamento è quindi mercoledì prossimo venturo per il benedetto piano di città, mentre minoranza, in settimana, chiude e presenta il suo nuovo bel pacchetto per un prossimo Consiglio. Per ora anticipiamo che a Canio non molto piacerà, pazienza, a noi si e questo è sufficiente.

Consiglio lampo
Questa sera ore 21 palazzo di città, un Consiglio molto breve quanto agli argomenti, sono infatti solo tre, più la lettura dei verbali precedenti. Più impegnativo l’incontro invece post domani, ore 15, palazzo di governo e a porte chiuse per illustraci quello che sarebbe il nuovo piano di città che, ve lo diciamo subito dopo aver guardato, in fretta, le 180 pagine che ci hanno regalato, a me non piace proprio niente, anzi mi sembra una bella fregatura per quelli che si aspettavano il miracolo. Comunque non mettiamo troppa carne sopra il fuoco e concentriamoci sul poco che il menù questa sera già ci offre e se chiudiamo presto già ci leggerete nella pagina di cronaca della  notte che verrà.

sabato 16 luglio 2011

Piano di città : crolla la Gabbiola


Abbiamo incominciato la lettura dei nuovi documenti di questo piano di città e infatti, piano piano, vengono fuori le magagne e le furbate. Certo c’era da tagliare l’eccesso di domanda che faceva esplodere il coperchio di quel vaso che ben ormai lo conosciamo, diversamente, il piano stava al palo e lo smacco era eccessivo, quindi con grande malincuore devono aver preso le forbici e, chiudendo tutti gli occhi, fatto un bel zack. Sarebbe comunque troppo bello e infatti mica finisce qui la cosa. Infatti cosa mai dicono a tutti gli sfortunati che così vedranno il sacrificio dentro il cestino della loro bella domandina ?  Non c’è  nessun problema perché per voi sacrificati vi faremo un’altra variante strutturale. Prendiamo il calendario, archiviata quella in corso, si arriverà, giusto giusto, proprio per tempo, alla prossima tornata elettorale ed ecco allora un altro piano per fare un pieno di voti e di consenso. Insomma al nord come al sud ed anche al centro, a destra come a manca ed anche al centro un'altra volta, i piani di città servono, innanzitutto, per far voti, mentre il resto è solo propaganda. Intanto questa sera ci giunge, fresca fresa, la notizia che è venuto giù il tetto alla Gabbiola, proprio quella della mitica promessa elettorale, quella strategica che a furia di aspettare ha fatto un bel tonfo e adesso è giù per terra. Poco male, ve lo stavamo comunque per dire pure noi, perché lo stesso tonfo la Gabbiola l’ha fatto nel nuovo piano di città dove è nascosta dentro un ibrido di norma, scritta con così grande arte levantina che quel che si farà, o quel che si potrà, o  quel che si vorrà, nessuno capirà.

venerdì 15 luglio 2011

Piano del demanio

Dopo il ritiro avvenuto durante la prima seduta dell’ultimo consiglio, torna in aula, lunedì prossimo 18 e  un’altra volta, il piano del demanio della costa lungo il lago. Il ritiro era avvenuto senza neppure che l’opposizione dovesse sprecare le parole  perché in quelle carte, depositate per l’esame, gli errori e le dimenticanze erano tali e tanti che approvarlo, anche volendolo, non lo si poteva proprio fare . Ora torna in aula corretto e riveduto grazie anche al salvagente che minoranza le ha lanciato e di errori o di dimenticanze non ce ne sono (quasi) più. Il problema però non è risolto perché il piano, così titola nel nome, invece non è un piano, neppure un semipiano, forse assomiglia piuttosto a un falso piano. La questione infatti è che con questo che dovrebbe essere un piano, demandato ai comuni dalla legge regionale di delega, si dovrebbe andare a fare la foto dello stato delle coste per rilevare tutto ciò che c’è dentro la fascia del demanio: boe d’ormeggio, darsene, passerelle per gli approdi, moli e scivoli d’alaggio, attracchi della navigazione laghi, corpi d’opera nuovi, vecchi o abbandonati,…. e tutte queste cose sono in parte in concessione, in un’altra parte ormai dismesse dagli originari concessionari, altre cose sono poi d’uso del pubblico. Da tutto ciò dovrebbero e qui il condizionale è proprio un obbligo, arrivare nelle casse e tutti gli anni, gli importi concessori, ma l’impressione è che l’evasione sia di massa, ma qui il piano ha il primo dei suoi buchi perché nulla ci dice tra la stato di diritto di quei beni e i proventi concessori. Poi se è un piano deve appunto programmare e far pianificazione e allora dire che fare di tutti i corpi d’opera che non più in uso sono in degrado sulle rive? Che fare di quelle attrezzature, quasi tutte di epoca remota, che d’uso del pubblico hanno bisogno di manutenzione e di ammodernamento per renderli fruibili alle esigenze di oggi e non di ieri ? Quanto  costerebbe tutto ciò ? Anche di queste cose manco  se ne parla in questo piano che par proprio faccia troppi buchi dentro l’ acqua. Si potrebbe continuare perchè di cose ce ne sono pure tante altre, ma l’esigenza editoriale ci obbliga a fermarci e crediamo di aver reso l’idea. Il resto poi lo lasciamo al prossimo Consiglio dove vedremo se anche questa volta si faranno consigliare per il bene e ci chiederanno ancora di lanciargli un salvagente o se invece andranno a fondo, volendo fare tutto da soli.


giovedì 14 luglio 2011

Piano di città: la presentazione


Dopo tanti rinvii ed altrettanti annunci, ora è ufficiale e mercoledì 20 del mese che è in corso, ore 15, il governo Canio ci presenterà a porte chiuse la variante del piano di città, quella vera, non quella che invece ci mostrarono circa un mese fa. Cosa contiene, per ora non anticipiamo più di tanto, ma basta dirvi che non c’entra proprio niente con la variante tentata in tempo elettorale e bocciata in conferenza. Questa variante sarebbe molto limitata, ridimensionando e di gran lunga il sogno che Canio aveva in testa di ridisegnare tutta quanta la città. Insomma sembra proprio che il Professore delegato abbia imparato la lezione del vaso di Pandora e abbia cercato, suo malgrado, di chiudere il coperchio che rischiava sempre di saltare. Certo che molti, meglio moltissimi  dei 295 postulanti che presentarono richieste a edificare saranno un po’,  anzi molto, delusi, ma intanto hanno votato e questo può bastare. Comunque una notizia ve la possiamo anticipare e la notizia è che nella variante di città il nuovo stadio non c’è ancora, così come non c’è il nuovo sito dove metterci l’alberghiera. Poco male, si può sempre rimediare anche all’ultimo minuto, ma intanto questo è un segno che le cose sono ancora in aria e non in terra.  Comunque lasciateci studiare un po’ le carte e qualche notizia presto ancora vi daremo.

Nuovo Consiglio



Non era ancora chiusa l'ultima assemblea e già ciascuno aveva in tasca la chiamata per il prossimo che , qui sotto , vi trascriviamo:

Seduta di I convocazione  per il giorno di:

 Lunedì 18 Luglio 2011, alle ore 22.00

presso il Palazzo dei Congressi - Sala Consiglio Comunale
Per deliberare il seguente

ORDINE DEL GIORNO

Seduta pubblica.

1. Lettura e approvazione verbali sedute precedenti.

2. L.R. n. 2 del 17.01.2008, art. 6 - Piano disciplinante l' uso del demanio lacuale. Approvazione.

3. Esame ed approvazione Regolamento delle prestazioni e dei servizi sociali.

4. Esame ed approvazione modifica criteri attuativi Regolamento Comunale I.S.E.E. per il riconoscimento di prestazioni agevolate.

mercoledì 13 luglio 2011

Fine dell’intervallo: atto secondo

A ranghi un po’ ridotti riprende il Consiglio di Palazzo per portare a conclusione i suoi lavori, lasciati anche loro un po’ sospesi dopo l’ultima chiamata del 21 giugno scorso. Ci sono da concludere gli interpelli presentati da superminoranza sulla politica turistica, la gestione del pala dei congressi, il disordine dei camper lasciati per le strade e fare il punto sul contratto per il porto, mentre la grande maggioranza porta in ratifica due atti della Giunta .
Sotto il diluvio universale che affonda la città, alle 18 e 30, passati da minuti, si  inizia con le due ratifiche che sono atti che variano il bilancio. Insomma si incomincia, nuovamente, ad incrementare un poco quelle già correnti, quelle che a noi sembravano anche troppe, ma è un pozzo senza fondo dove si mettono altri 55 mila d’euro. Ci legge, come sempre, la lezione il dottore messo alla cura del bilancio . Finita la lettura, il Dottore torna muto e dopo le dichiarazioni di astensione di minoranza, la maggioranza approva.
Arriva il documento sulla politica turistica che, superminoranza ha presentato: fitto, fitto e pieno di domande. La lettura e il suo commento si prende tutto il tempo, mentre Canio ascolta in gran silenzio. La risposa è del Professore che , però , precisa è soltanto per la propria competenza e quindi di rispose ne tralascia in grande numero. Insomma sulla materia ci sembra un delegato un po’ amputato che, magari, non tutto condivide della  politica che cerca miss e grandi eventi, ma che in tali occasioni si fa un poco da parte e lascia invece fare a Canio,  gran comunicatore di Palazzo. E infatti è Canio che difende, a spada tratta, tutti  i grandi eventi: quelli già fatti e quelli annunciati e poi non fatti, ma poco gli importa se il Presidente del Distretto non la pensa come Lui, tanto, dice infatti,sempre Canio, che quella è un’opinione come un’altra, infatti cita l’altro Presidente, quello che in Provincia lo chiamano il leprotto, che fece dichiarazioni a favore dell’evento per le miss ma, in questo caso, non è più soltanto un’opinione. Si va comunque in fretta a conclusione perchè il cronometro è  sovrano, giusto per ricordare a maggioranza come, in tempi come questi, più che l’effimero, a promuover la città dovrebbero essere la sua qualità urbana che non c’è e le infrastrutture pubbliche che pure loro mica ci sono, ma i soldi non si possono dividere o si mettono nell’effimero o nelle cose che hanno a rimanere e Canio la sua scelta ormai l’ha fatta.
Argomento parallelo è l’interpello sulla gestione del pala dei congressi. C’è un contratto con clausole precise, si chiede conto del loro rispetto ed osservanza, del grado di utilizzo di una struttura che almeno quella c’è, che insomma  maggioranza faccia il punto sullo stato di gestione. Risponde il Vice delegato e l’ impressione è che la carte le abbiamo raccolte giusto l’altro ieri per dare le rispose. Non c’è monitoraggio del contratto, questo lo si capisce troppo bene,  il concessionario presenta un rendiconto dove,  in un anno, ha un giro di oltre  900 mila euro e , tolte le spese, gliene rimangono in mano giusto 8 mila di quegli euro, insomma lavora per la gloria; siamo oltre metà anno e il programma di attività sempre per l’anno in corso, anche lui un obbligo scritto nel contratto,  non è stato presentato. Certo anche  Canio prende la parola e ci dice che per il turismo congressuale è ancora tempo di gran crisi, salvo, noi aggiungiamo, gli alberghi concorrenti magari fare il pieno. Conclusione: quello che non c’è: pazienza; mentre per quello che invece c’è ci si dimentica che esiste.
Questione degli autocaravan lasciati per le strade nei fine settimana, pacifica invasione, non si possono scacciare, ma cosa intende fare la città anche per loro. Qui la risposta è troppo breve , non farà , per ora e poi, proprio un bel  nulla.
Si va alla conclusione con l’interpello sullo stato del contratto di costruzione del gran porto. Qui Canio va cauto, non vuole più fare previsioni sul suo inizio, fa scongiuri, certo che questo inizio non è ancora dietro l’angolo. C’è questa storia del progetto esecutivo rivoltato che arriverà non alla metà, ma verso la fine del mese che ora è in corso; mostra cautela il grande Capo, la decisione sulla direzione dei lavori non c’è ancora e minoranza ricorda che ci vuole anche il collaudatore in corso d’opera, e poi  ci sono altri problemi senza sapere ancora quale sarà il conto che l’impresa presenterà insieme con il progetto esecutivo, appunto rivoltato. Canio conclude, con tono bipartisan e conciliante, che non ci si può sbagliare perché questa volta se va male, si perde tutti quanti. No Canio, gli dice minoranza, avrai perso solo tu.
Questa volta comunque la tempesta è rimasta fuori dall’aula e alle 20 e 30 primi c’è ancora tempo per la cena. Lunedì 18 ore 21 però nuovo Consiglio, ma ne parleremo un'altra volta.


Fine ferie-ripresa consiliare


Finita la pace per coloro che nel Palazzo non vanno mai in ferie, siamo quindi tornati e già questa sera si ricomincia per portare a conclusione l'ultima seduta del Consiglio che non era stata completata. Questa qui sotto è la convocazione che ci siamo trovati e ve la passiamo pari pari. Domani quindi la cronaca della serata sempre su queste pagine e , a seguire, gli aggiornamenti sullo stato delle condizioni del Palazzo arrivato, un'altra volta, a mezza estate. Come sempre l'invito è di assistere alla serata che, questa volta, non finirà a ora tarda, ma non per questo mancherà di interesse.  

Mercoledì 13 Luglio 2011, alle ore 18.30
presso il Palazzo dei Congressi – Sala Consiglio Comunale
Per deliberare il seguente
ORDINE DEL GIORNO
Seduta pubblica. 1. Ratifica deliberazioni giunta comunale nn. 67 del 18.05.2011 ad oggetto "Esame ed approvazione prima e variazione al bilancio di previsione - esercizio finanziario 2011" e 84 del 08.06.2011 ad oggetto "Esame ed approvazione seconda variazione al bilancio di previsione e contestuale variazione di PEG - esercizio finanziario 2011"

2. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza su politica del turismo/grandi eventi. Presidente Distretto Turistico dei Laghi e Sindaco di Stresa. Non compatibilità politiche turistiche (prot. N. 8173 del 26.05.2011).

3. Gruppo Consiliare Insieme! Concessione gestione Palacongressi. Interpellanza in merito alla efficacia dell’ attuale conduzione (prot. N. 8178 del 26.05.2011).

4. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza sullo stato di avanzamento del contratto di appalto di costruzione del porto/direzione lavori (prot. N. 8179 del 26.05.2011).

5. Gruppo Consiliare Insieme! Posteggio autocaravan in aree non dedicate. Interpellanza per individuazione area da attrezzare allo scopo e regolamentazione attuale delle soste (prot. N. 8180 del 26.05.2011).