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mercoledì 30 maggio 2012

CONSIGLIO LAMPO




Quello di sta sera, ore 18 e non 21, pala dei congressi, è stato uno dei consigli più veloci  del mandato, due soli punti, notificati all’ultimo minuto,  un paio, anzi anche tre di votazioni e tutti a casa. Altra storia sarà domani sera quando alla mezza, certamente, si arriverà e manco, forse, quel consiglio finirà. Comunque oggi la cronaca, anche lei un po’ lampo, è poca cosa, Canio, bontà sua, si accorge all’ultimo minuto che il Palazzo spende forse troppo e allora, prende un po’ di  avanzo per diminuire la spesa per il debito. Ok, va bene, ma poi perché non l’ abbia fatto l’anno ormai passato che già l’avanzo ce l’ aveva e abbia aspettato  l’ultimo utile minuto, alla domanda non risponde . Saluti e arrivederci, domai sera ore 21, pala congressi.      

martedì 29 maggio 2012

INCORREGGIBILE CANIO



Aliquote IMU al minimo: “ Abbiamo deciso di fare questa scelta che sicuramente comporta sacrifici per l’amministrazione, perché in un momento in cui si sente forte l’effetto della crisi, per quanto possibile, il Comune non deve appesantire ulteriormente il carico fiscale”. Aggiunge sempre Canio: “L’ IMU al minimo è un segnale di attenzione  anche ai proprietari delle seconde case, che rappresentano assieme agli alberghi e al turismo in generale  la più importante  risorsa economica della citta “. “ Con lo status di comune virtuoso……blà, blà, blà……..”.
Fin qui quindi Canio sulla “ Stampa”, ma è, come sempre, incorreggibile questo Canio che sarà anche un gran comunicatore, non c’è dubbio, ma per comunicare, troppe volte, la verità ce la nasconde. Cosa c’è dunque che non va in quello che racconta ?  Intanto non è vero che mette le aliquote dell’IMU giusto al minimo; mette di due punti sopra il minimo quelle della prima abitazione e di tre punti sopra il minimo quelle delle seconde abitazioni ed ad altri usi destinate. Poteva far di meglio ? Per le prime lo poteva, per le seconde forse non di tanto, ma intanto lui racconta che ha fatto tutto al minimo  e non quello possibile, ma al minimo assoluto: balle. C’è anche di più, perché Canio poi non ci racconta che pure la detrazione prima abitazione poteva salire sino a concorrenza dell’imposta; non lo dice, così che tutti credono che lui sia un buono, quasi un santo, mentre invece, non lo è. Neppure poi dimentica di far sapere a tutti che l’amministrazione così fa sacrifici, cosa che tradotta vuol dire, solamente, che  continuerà a non fare proprio niente, salvo che a spender tutto per mantenere una baracca e naturalmente, alla fine, ci ricorda  di essere il capo di un comune che è anche virtuoso. Se governare è quindi sol comunicare, dieci e lode al nostro Premier, ma se anche venderla  un po’ giusta, fate voi; da zero a sotto zero tutti i voti sono buoni.
  


lunedì 28 maggio 2012

CONSIGLIO BLIZ




Se quello del 31 è un Consiglio verità, quello del 30  è  un Consiglio novità.  Premier Canio oggi lo convoca per mercoledì 30 ore 21. Motivo dell’urgenza, certo non attesa, sono soltanto due punti all’o.d.g. . Con il primo dei due punti chiede il voto d’esecutività d’urgenza per una delibera, la 22, con la quale è stato già votato ed anche approvato il rendiconto dell’anno ormai passato, mentre con l’altro ci propone di abbattere un po’ il debito, ma poi  manco più di tanto. Tutto qui, quanto poi ai motivi di  questa grande e somma urgenza da non aspettare neanche un solo giorno, Canio su questo sarà in aula a riferire; c'è solo quindi da aspettare.

CONSIGLIO VERITA'


Quello programmato per l’ultimo di maggio, oltre che un po’ lungo causa l’ingorgo che Canio si è cercato, dovrebbe ed il condizionale comunque è sempre d'obbligo, dovrebbe, quindi dicevamo, consentire di sapere, una volta poi per tutte: se, come, quando e a quanto, queste due opere ormai eterne, la vasca per il bagno e quella per il porto, si faranno e finiranno. Per non rovinare la sorpresa non siamo neppure andati a cercare di sapere qualche notizia, ma le aspettiamo di ascoltare in diretta e in anteprima dal  nostro super auto delegato, il premier Canio. Vi saranno nuove buone o magari meno buone o ancora niente nuove, questa volta non si sa, ma aspettiamo e giovedì lo si saprà. Certo che non è la prima delle volte che si va in aula per sapere novità e non sarebbe poi la prima volta che si esce poi dall’ aula con un rinvio di novità.  Questa volta però Canio qualche cosa ci dirà, altrimenti è lui che va e questo è certo che lo sa. Rimane poi anche il dubbio se la storia che udiremo sarà l’ultima o solo, un’altra volta, un po’ la prima di un ennesimo capitolo di un libro senza fine ? Dubitare è sempre lecito e legittimo, tanto più per noi che in patria non siamo dei profeti, comunque pazienza e venerdì mattina leggerete e anche saprete. Però la lista è lunga e se arriva sino al fondo, di cose da sapere c’è ne sono proprio tante e allora, giusto a caso; sarà curioso ascoltare la risposta alla domanda perché per far manutenzione al verde pubblico la spesa corre del + 90% solo in un sol anno; perché questo Comune non incassa un mare di arretrati dei canoni delle concessioni demaniali; che fine ha fatto la cascina di Carciano, chiusa per gara; quali poi sono le cifre, quelle  giuste, che la polizia locale incassa, o non incassa, sulle strade; e poi sui soldi spesi, anzi buttati dentro l’acqua, per i pontili sulle Isole. Dulcis in fundo, per il vero è al sesto posto dell’ o.d.g., la parola, se presente, è al Professore: il tema è sempre il giallo di Palese. Come vedete, serata ricca e non è tutto.



sabato 26 maggio 2012

CANIO L'ESATTORE



Ci prova Canio a partir basso, mantiene 0,76 per le seconde, ma non fa sconti e non scende a 0,2 per le prime che tornano, perciò, col 0,4. Queste son quindi le aliquote % proposte per l’IMU di quest’anno che andranno in Consiglio giovedì, l’ultimo di maggio. Duemilioni trecento ottantotto e rotti mila euro, questo sarà il gettito stimato per l’anno che è già in corso, mentre, il gettito cacciato sarà di, quasi, quattromilioni trecento mila euro, circa il doppio dell’anno che è passato. Metà dell’IMU seconde abitazioni e ad altri usi destinate se ne andrà infatti tutto allo Stato, mentre il Comune si terrà, per l’intero, quello da prima casa,  che stima un gettito di 231 mila di euro, e l’altra metà del gettito diviso con lo Stato e poco più. Queste sono le macrocifre che troveremo poi anche nel bilancio che, quest’ anno, ormai va lungo e lo vedremo, se va bene, verso la fine del mese che verrà o verso l’inizio di quello ancora dopo. Bisogna però dire che sono ancora aliquote un poco provvisorie, potrà salire ancora lo 0,76%, vuoi per effetto dello Stato, vuoi per effetto del Comune, ultima data utile il 10 di dicembre, giusto sette giorni prima la scadenza per fare il versamento, quello di saldo. Vedremo dunque come andrà, per ora registriamo che Canio, la cicala, di sconti ai residenti non ne fa, poteva andar giù sino a punti 0,2% e invece proprio no, le spese non le taglia, l’imposta di soggiorno, comunque, se la incassa, quella di sbarco se la sogna, il patto gli incombe ancora sulla testa, le soluzioni che ha inventato per scavalcare il patto sono quei rimedi peggio anche del male, ma poi la storia è sempre quella, non ha tagliato in tempo utile le spese e ora noi gliele paghiamo.     

venerdì 25 maggio 2012

CONSIGLIO DI FINE DI MAGGIO



CITTA’ DI STRESA
Oggetto: Convocazione straordinaria del Consiglio Comunale.
IL SINDACO
DISPONE
di convocare il CONSIGLIO COMUNALE
 in sessione straordinaria – seduta di I convocazione, per il giorno di
Giovedì 31 Maggio 2012, alle ore 21.00
presso il Palazzo dei Congressi, Sala Consiglio Comunale
Per deliberare il seguente
ORDINE DEL GIORNO
Seduta pubblica.
1. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti.
2. Esame ed approvazione Regolamento Comunale sull’ Imposta Municipale Unica (I.M.U.).
3. Esame ed approvazione aliquote Imposta Municipale Unica.
4. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in materia di contratti di manutenzione del verde pubblico (prot. n. 4567 del 30.03.2012).
5. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Comune/Navigazione Laghi. Convenzione per la realizzazione di strutture di imbarco passeggeri in località Lido e Isola Bella. Affidamento in house a Stresa Servizi S.r.l. Stato di attuazione (prot. n. 4568 del 30.03.2012).
6. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza all’ Assessore delegato in materia urbanistica in relazione alla vicenda Comune/Palese ed aventi causa (prot. n. 4569 del 30.03.2012).
7. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. ANIT Associazione dei Comuni Italiani aspiranti a diventare sedi di casinò. Organigramma segreteria, compatibilità (prot. n. 4570 del 30.03.2012).
8. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Appalto integrato per la realizzazione del porto turistico. Esito del processo di verifica progettuale e di quello di validazione (prot. n. 4571 del 30.03.2012).
9. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Concessioni del demanio lacuale. Stato della riscossione. Riserva di posteggio per la sosta di natanti in transito (prot. n. 4572 del 30.03.2012).
10. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Piano disciplinante l’ utilizzo del demanio lacuale. Integrazione (prot. n. 5473 del 30.03.2012).
11. Gruppo Consiliare Lega Nord. Interpellanza su Servizio S.U.A.P. (prot. N. 6541 dell’ 8.5.2012).
12. Gruppo Consiliare Insieme! Mozione in materia di opere di attracco in località Isole Pescatori e Bella (prot. N. 6930 del 15.05.2012).
13. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in materia di sospensione e ripresa lavori di costruzione piscina comunale (prot. N. 6929 del 15.05.2012).
14. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in merito alla corretta interpretazione dell’ articolo 23 del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale (prot. N. 6932 del 15.05.2012).
15. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in merito all’ intervenuto affidamento di contratto di locazione commerciale (prot. N. 6933 del 15.05.2012).
16. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in materia di affidamento in concessione di beni pubblici (prot. N. 6934 del 15.05.2012).
17. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in materia di attività del servizio di Polizia Municipale anno 2011 (prot. N. 6935 del 15.05.2012).
IL SINDACO

giovedì 24 maggio 2012

CANIO IL BURLONE



E’ sfortunato, non ne infila manco una, gli capitan tutte solo a lui; è tutto giusto e purtroppo, tutto vero, ma che nonostante le disgrazie e le sfortune gli fosse rimasta ancora la voglia di far ridere, questa era l’ultima che da Canio noi anche si aspettava. Eppure è proprio vero, Canio è un gran burlone, un mattacchione che non perde il buon umore e la voglia di battute e barzellette. L’ultima che va per la maggiore e che tutti hanno creduto è la storia messa in giro sulla tassa per lo sbarco. Forse non erano passate quarantottore, che dico, forse manco appena ventiquattro e già correva la notizia che per mettere  piedi sulle Isole del lago Canio era pronto a far  sborsare un euro e mezzo a testa. Fatti rapidi conti, in un sol anno si incassava un milioncino ed anche un altro mezzo, giusto in euro, quasi una manna piovuta giù da cielo a sistemare le finanze del Palazzo ormai alle strette nella morsa di quel patto. Così la notizia è poi girata senza smentite e senza dietro front e ancor oggi, molti ci credono e l’aspettano. Fin qui quindi sta la storia raccontata, mentre da ora in poi bisogna anche raccontare un’altra storia, quella vera, quella che ci dice che la tassa sullo sbarco qui non c’è ora e qui non ci sarà neanche domani. E’ stata, quindi, tutta un’ invenzione, uno scherzo messo in giro dal nostro mattacchione, perché le isole minori è vero che esistono, ma esistono sul mare, sono 36 o forse 37, stanno in solo sette su tutte le regioni ,così è stato deciso prima da una legge che è dell’anno 2007 e poi corretta da un qualche solito decreto. Tutto qui, ma ormai ci gioca e si diverte, così per un po’ cavalca la notizia, poi si stufa del suo gioco e tutto quanto tornerà nel solito silenzio.



mercoledì 23 maggio 2012

MAXI ALBERGO


A legger la cronaca, a sentire i commenti e le opinioni, sembra di coglier che, più o meno tutti, abbiano capito che la storia del maxi grande albergo è ormai decisa, tanté che i più già pensano che il permesso è belle rilasciato e, quattro e quattro otto, l’albergo è anche belle fatto. Non è certo così, volesse Canio fosse la cosa già così, ma la realtà che è anche verità, è tutta un’altra cosa. La cosa, allora lo ripetiamo un’altra ed ultima volta, la cosa vera è che , gira e rigira, siamo ancora e sempre al punto di partenza. Partiva la variante durante il primo mandato,il Canio I, partiva e si fermava, anzi tornava giusto a capo. Ripartiva allora un’altra volta nel secondo anno del mandato, il Canio II, ripartiva si, ma sta ancor ferma nell’armadio dove dorme, forse nell’attesa che arrivi un tempo un po’ migliore. Riparte allora e siamo ormai alla terza, questo stralcio di variante per la SIAV srl , quella ad personam, riparte appunto, ma siamo sempre alla stazione di partenza e quanto a quella dell’arrivo, beh….. se vi descrivo tutto il giro che deve ancora fare, non mi basta l’articolo di oggi, quello di domani e anche quello post domani. Insomma; una cosa è poi  informare un po’ benino e un’altra cosa è costruire la notizia come si crede, quasi mai come poi è; questo è dunque il punto e il chiarimento che va dato.   Calma quindi, non si brinda, la strada è ancora tutta da fare ed è tutta soltanto anche in salita, quanto poi a credere che questo “stralcio” semplifichi le cose, lasciamo pure che Canio anche lo creda, ma si ricordi che finiti nelle sabbie che son mobili, più ci si sbatte e meno si viene fuori.

martedì 22 maggio 2012

PERCHE' UN' ALTRA VOLTA NO




Pubblichiamo oggi, per chi avrà voglia e tempo di leggere, alcune delle motivazioni che, ancora una volta, hanno giustificato il no allo stralcio di variante alberghiera. Non sono tutte qui, ma le altre sono un po' le stesse che usammo quando presentammo le osservazioni alla variante principale, mentre quelle che trovate qui sono quelle nuove e che affondano il dito proprio sulla possibilità di condurre in porto una variante "stralcio". Altre osservazioni, invece, quelle che troverete in coda, riguardano il cambio d'uso dell'edificio attuale sede dell' alberghiera. Buona lettura, sperando che non vi addormentiate prima della fine, come invece, è successo durante l'ultimo consiglio a qualche autorevole esponente della gran maggioranza.  


L’amministrazione dopo aver presentato al Consiglio ed aver ottenuto  dal medesimo l’approvazione di un documento programmatico relativo ad una variante strutturale di PRGC a contenuto, essenzialmente, alberghiero, nelle more del procedimento così avviato, che peraltro non risulta, pur essendo ampiamente trascorsi i termini indicati dalla legge, aver ancor iniziato il processo di esame presso la conferenza di pianificazione, ha depositato una nuova proposta di variante strutturale, denominandola “stralcio prima fase”. I contenuti di tale stralcio prima fase si traducono; da un lato, nella semplice riproposizione di una previsione di espansione alberghiera in area H2 già contenuta nella prima versione di variante e dall’altro, nella introduzione di una nuova previsione collegata ad una diversa destinazione d’uso da attribuire a fabbricato, oggi scuola alberghiera, con nuova previsione a destinazione residenziale.
Quanto alle motivazioni che, formalmente, sono inscritte nella proposta e sorreggono l’apertura di una corsia preferenziale riferita alle due ipotesi contenute nel nuovo documento, esse si riconducono: nel caso della  previsione di espansione alberghiera H2, al fatto che il progetto predisposto dalla proprietà avrebbe beneficiato di un finanziamento pubblico, concesso ai sensi della legge 488/1992, il cui termine di utilizzo, pena la sua perdita, è indicato entro la data del luglio 2014; mentre per quanto riguarda il secondo degli interventi inseriti nel medesimo stralcio, non è dato conoscere quale mai sia la ragione dell’urgenza laddove l’attuale utilizzo dell’edificio adibito a scuola alberghiera si protrarrà, almeno, ma certamente oltre tutto l’anno 2016, né la proposta introduce degli elementi di motivazione particolari che ne abbiano a giustificare l’inserimento in tale fase procedimentale, salvo il rinvio all’ accordo di programma Comune/Provincia .
Se queste sono tuttavia le uniche motivazioni formali che sorreggono la proposta, esse si prestano a valutazioni e considerazioni che ne mettono in serio dubbio la loro capacità di costituire delle valide ragioni, tali da resistere a  fronte di contestazioni che muovono sul terreno più propriamente giuridico ed amministrativo, tanto da invalidarne la portata e rendere l’atto che si propone, illegittimo per carenza o difetto di motivazione, per eccesso di potere e per disparità di trattamento.
Per quanto allora riguarda la prima delle due ipotesi previsionali inserite in stralcio, occorre, innanzitutto, accertare la effettiva fondatezza della richiesta avanzata dalla SIAV srl e qui non è dato conoscere se e come la richiesta di aprire  per essa una corsia preferenziale sia stata, o meno, accompagnata a una qualche documentazione probatoria comprovante l’avvenuta assegnazione di contribuzione. Tuttavia anche se ciò fosse avvenuto, e sarà cura dell’amministrazione proponente  comprovarlo, occorre che l’istruttoria attorno a quella richiesta sia penetrante e sostanziale, acquisendo, non soltanto, la graduatoria di bando al quale SIAV srl ebbe a partecipare, ma  anche elementi costitutivi del dossier di candidatura con il  quale ebbe a partecipare, ed in particolare copia del progetto presentato  e dello studio di fattibilità sempre prodotto ai fini dell’ammissibilità al bando, tutti elementi indicati nel Decreto Ministeriale del 03/07/2000 contenente le direttive per la concessione e la erogazione dei benefici previsti dalla legge 488/1992. Ulteriore utile elemento istruttorio da acquisire risulterà altresì una copia della istruttoria tecnico/amministrativa compiuta dal soggetto deputato all’esame delle candidature di finanziamento. Solo in possesso di tali, verificati, elementi potrà, ragionevolmente, concludersi circa la ammissibilità formale della richiesta avanzata da SIAV srl a questo Comune e solo a quel punto ritenersi la richiesta anche esaminabile nel merito. In assenza, invece, si ritiene che la richiesta non abbia pregio neppure di esame per grave carenza documentale. Sulla scorta degli elementi forniti insieme alla proposta deposita  dall’amministrazione si ha, comunque, da ritenere che gli elementi richiesti non siano disponibili e che, tanto meno, sia stata compiuta una valutazione istruttoria che li abbia presi in esame e in alcuna considerazione con la, ovvia, conclusione che il Consiglio viene chiamato ad esprimersi non tanto sulla base di una obbligatoria istruttoria, ma unicamente su elementi desunti da una semplice manifestazione di desideri espressa dalla parte istante. La carenza istruttoria, quindi, costituisce già un primo elemento che pone in dubbio la legittimità del prosieguo della proposta stessa.
 Dato per avvenuto, come invece non lo è, un positivo esito istruttorio,occorre analizzare, nel merito, la valenza di una motivazione, unicamente, sorretta dagli elementi formalmente espressi all’interno della proposta deposita dall’amministrazione. Tali elementi, o meglio, l’unico elemento fornito fa, quindi, riferimento all’esistenza di una richiesta sorretta dall’esigenza di fronteggiare, in tempo utile, un’ “urgenza” determinata dalla necessità, al fine di evitare la perdita di benefici finanziari, di poter attuare entro la data certa del luglio 2014 il progetto finanziato.  
E’ del tutto evidente che il progetto che si afferma essere stato finanziato con i benefici della legge 488/1992 è, ad oggi, un progetto urbanisticamente non conforme, né a strumento approvato, né a strumento adottato. Ciò assunto, occorre quindi domandarsi se tale motivazione è adeguata e sufficiente a legittimare l’avvio di un percorso procedurale “ speciale” che  consenta un acceleramento delle procedure di adozione ed approvazione di una variante strutturale finalizzata ad assentire la realizzazione di un progetto che beneficia di un finanziamento pubblico, ma che non è conforme a norma esistente e che avvantaggi, per così dire, uno soltanto dei tanti soggetti che hanno manifestato intenti recepiti nel documento programmatico di variante  già passato al vaglio consiliare.
Ferma restando la singolarità di una inversione logica che vede la scelta urbanistica locale condizionata dal dichiarato esito di una positiva partecipazione ad un  bando pubblico di finanziamento di un progetto non conforme, la risposta che ci pare di dover dare è quella che è lo stesso strumento dello stralcio che appare del tutto anomalo ed atipico in quanto si insinua all’interno di una procedura più ampia ed organica di revisione dello strumento urbanistico, il cui esame complessivo ha preso da poco avvio e che, pertanto, da questo non può prescindere. In altri termini qui si vuole affermare l’impossibilità di un esame e di una conclusione per stralci di una revisione di uno strumento urbanistico in quanto l’esame di una singola parte non è pensabile possa essere correttamente condotta  senza  riferimento al contesto e ai contenuti generali di variante.
Esemplificando ci si chiede come sia possibile svolgere l’esame di uno stralcio senza disporre dei dati di analisi che risultano necessari per la variante più complessiva e qui ricordiamo di aver già sollevato forti osservazioni circa la mancanza proprio di quei dati. Se mancavano, quindi, nell’ ambito degli studi di variante, tanto meno è pensabile di poterne qui evitare o rinviare l’acquisizione ed integrazione.
Esemplificando ancora, e con riferimento ai dati di espansione quantitativa della variante, non è certo pensabile poter valutare l’incidenza quantitativa di un  singolo progetto senza considerare il dimensionamento complessivo che alla variante, già in corso, è stato dato.  Nel caso di esame per stralcio si determinerebbe, infatti, un indubbio, ma anche indebito, vantaggio, di un solo soggetto su tutti i restanti. L’esame di quest’ uno sfuggirebbe ad una esigenza, eventuale, di ridimensionamento quantitativo cui invece gli altri, solo perchè cumulativamente considerati, non potrebbero sfuggire.
Le esemplificazioni potrebbero però continuare ed allora: a fronte di  temi sensibili, quali sono i sistemi dei vincoli ambientali che agiscono nel contesto territoriale di riferimento, si chiede come sarà possibile valutare, compiutamente e pienamente, l’incidenza di un solo progetto e quindi di una sola trasformazione d’area rispetto all’incidenza che la complessiva variante arrecherà al fronte costiero ? Anche in questo caso è evidente la condizione di vantaggio, non solo cronologica, che oggettivamente verrà ad ottenere chi potrà presentarsi, da solo, all’esame, prescindendo  dal contesto complessivo della variante. Neppure vogliamo dimenticare come le previsioni ipotizzate dalla variante strutturale complessiva, sia in tema di monetizzazioni degli standard, sia in tema di reperimento delle stesse aree standard, sia ancora in tema di sostituzione degli strumenti esecutivi attuativi con altri che tali non lo sono, cioè non possiamo dimenticare come i nodi rilevantissimi, che nella avviata variante assurgono, anche a fronte del suo dimensionamento complessivo, a elementi di forte sovvertimento del sistema urbanistico ordinamentalmente, ben diversa valenza acquisiscono in un singolo o in un complessivo esame. Anche qui, dunque, come non rilevare l’evidente rischio di vantaggio attribuibile al soggetto cui una corsia preferenziale o un percorso procedurale solo, o quasi soltanto, ad esso dedicato conferisce. Ne varrebbero giustificazioni atte a, comunque, ritenere il giudizio sullo stralcio potersi condurre anche con riferimento al contesto complessivo della variante principale e quindi superabili le argomentazioni sin qui svolte. Non varrebbero infatti tali giustificazioni in quanto la variante stralcio, per espressa affermazione contenuta nella proposta, è destinata, nelle intenzioni degli autori, a seguire un percorso procedurale indipendente ed autonomo che precederà quello della variante principale e quindi le due procedure non sono destinate, né a incontrarsi, né a riunificarsi in un qualche momento del loro percorso. D’altra parte se così non fosse, a che scopo si aprirebbe una corsia preferenziale e per definizione accelerata ?
Se quindi le osservazioni sopra esposte hanno un loro fondamento, come non rappresentarci il vizio dell’eccesso di potere che traspare con evidenza nel tentativo di avviare una variante stralcio dove non tanto e non solo assume evidenza l’aspetto e l’esigenza di velocizzare una ordinaria procedura, ma quanto e soprattutto la necessità, simulata, di svincolare la previsione della variante H2 dal complesso della variante principale e ciò proprio per evitare, in ogni modo, di condurre l’esame della variante H2 insieme a tutte le altre previsioni. Troppi gravi e pesanti sono i rischi di insabbiamento che la variante originaria, concretamente, sta incontrando  nel suo percorso che si presenta arduo, lungo e difficile, rischi cui si vuole, invece, sottrarre, con la corsia preferenziale, la previsione H2. Non solo quindi come, formalmente, dichiarato e motivato, una esigenza di accelerazione sta alla base della proposta, ma e forse soprattutto, una esigenza non espressa ed invece occulta, ma pur evidente ad un attento esame della proposta stessa, di sottrarre questa sola previsione al giudizio comune cui tutte le altre saranno poi soggette. Eccesso di potere quindi come sviamento dai fini dichiari in atto e disparità di trattamento,conseguente,  tra tutti i soggetti che concorrono con le loro, più o meno non importa, sostenibili richieste a costituire il contenuto della variante principale nella sua parte di previsione di città privata.
Si aggiunge un ultimo elemento che introduce un’ulteriore motivo di forte perplessità a fronte di una proposta che realizza una frammentazione, in più tronconi, di una procedura unitaria. Qui ci si vuole riferire alla valutazione ambientale strategica, VAS,  che non si comprende come possa essere attuata, a comparti, perché se così fosse l’analisi ne verrebbe, inevitabilmente, alterata, non solo nei suoi presupposti, ma anche nelle sue conclusioni. A tale proposito, l’estratto del documento tecnico preliminare di VAS della variante strutturale generale è,  assolutamente, un documento privo di alcuna  autonoma significanza se non viene corredato con l’analisi più generale contenuta nel documento redatto nell’ambito della variante principale. La conclusione logica conferma, quindi, la impossibilità, strettamente tecnica, di condurre analisi ed istruttorie parziali nell’ambito della svolgimento di un processo di revisione  di uno strumento urbanistico e quindi ne deriva, altresì, la illegittimità della proposta medesima.  


Per quanto invece e più propriamente attiene la seconda delle previsioni inserite in stralcio, quella che riguarda il mutamento di destinazione d’uso dell’immobile ora destinato ad ospitare l’ attuale istituto  alberghiero, già si è fatto cenno della sua inattualità essendo previsione destinata ad attuarsi in tempo non affatto prossimo , tuttavia lascia assai perplessi la destinazione d’uso di progetto  che viene proposto di conferirgli. In un ambito oggi specificatamente alberghiero, una volumetria, dichiarata , di 10.000 metri cubi, viene destinata a residenza.
Anche in questo caso manca alcun elemento di indagine atto a documentare la necessità di tale espansione residenziale che si realizzerebbe, altresì, all’interno di un comparto urbano privo di spazi da destinare a standard pubblici, certamente necessari considerato il tipo di mutamento d’uso che si intende realizzare, ma  forse e anche privo di spazi  da destinare a standard privati per parcheggi. 
All’interno di una variante complessiva dove è stata enfatizzata l’esigenza di espansione ricettiva alberghiera, l’esistenza di una relativa consistente cubatura edilizia viene, per così dire, sprecata a favore del mercato speculativo delle residenze , sottraendola ai dichiarati “ bisogni” alberghieri, sempre invocati voler privilegiare.
Alla luce di questa osservazioni di interesse generale, si deve ritenere che la previsione proposta sia, non  solo, intempestiva, ma anche inopportuna, mentre si ritiene non si sia valutato, con adeguato approfondimento, l’esigenza di un riordino del comparto edilizio in esame, anche attraverso la previsione di concessione di strumenti di interventi più adeguati, quali quello della sostituzione edilizia, finalizzati a consentire, sia un autonomo razionale utilizzo del lotto in funzione, solo, alberghiera, sia un possibile accorpamento di esso ad aree alberghiere contermini, al fine di consentire poi, soluzioni progettuali  compositive che ne abbiano a poter valorizzare l’uso razionale ed architettonicamente compatibile, senza pressioni ed interferenze con il fronte lago e, quindi, in maniera paesaggisticamente compatibile.  

Scusateci ancora, ma se non si scrive così non si porta a casa proprio niente.  
 

        

lunedì 21 maggio 2012

I SUPERCONSIGLIERI



Per carità, succede un po’ dovunque, ma come ovunque magari la gente, il popolo elettore non lo sa o comunque non lo crede. Passata che è la serata inaugurale, le presenze di pubblico vanno in calo, anzi, vanno a picco e, da lì a poco, le sedie stanno vuote o, quasi sempre, tutte vuote. Rimangono soltanto i consiglieri a discutere, questo si crede, degli affari che loro sono affidati, questo si crede per l’appunto che quei signori passino il tempo in discussioni e che, alla fine, si facciano loro una ragione e diano un voto, magari un po’ anche pensato. Ben altra è la realtà; essa è ben più triste e più senza speranza, perché la grande maggioranza che siede in quei consigli e, certamente, anche nel nostro di consiglio, non discute, forse manco è informata quanto basta, qualcuno si siede per dormire, qualcun’ altro, anzi, si annoia, quell’altro si distrae, questo è già scocciato prima ancora di iniziare, qualcuno arriva dopo e va via prima e  quanto poi a prender la parola, per dir come la pensano, manco ci provano. Fa tutto o quasi tutto, nel nostro gran Consiglio, quel caro Presidente, tal Di Milia detto Canio che apre ed anche chiude, illustra, replica e magari controreplica ed, alla fine, ordina il voto ai suoi  fedeli. Così è successo anche due volte giusto fa, quando su una mozione del solito Piervalle, Canio Di Milia e il Vice delegato, tal Bottini detto il Giuseppe, vanno in totale confusione e, dopo aver con tenacia ed anche con vigore, sbattuto il naso contro l’evidenza, taglian corto, chiudono i battenti con l’ordine di Canio dato ai suoi di bocciare la mozione. Fu con un sol scatto, quasi schizzati sull’attenti che ubbidirono i fedeli e così, la mozione fu sepolta. Morale: passano da lì un poco anche di giorni, poi quel tal, detto Giuseppe, vede Piervalle e gli si scusa per quella scena capitata nel Consiglio: “ Scusa, scusa, avevi proprio tu ragione, ci siamo soltanto anche sbagliati, ora saremo noi a dovervi rimediare portando un’altra volta la mozione nel Consiglio”. Rivedremo quindi, fra non molto, l’argomento andar dentro il Consiglio, ma la questione poi, di fondo, non è questa, ma di quei loro sudditi fedeli che alzarono le mani senza capire proprio niente, ma solo per  obbedire all’ordine, sbagliato, venuto, come sempre, dal banco del capo di Governo: quel tal Di Milia detto anche il Canio.


sabato 19 maggio 2012

IL SEMI ACCORDO


L’accordo sembra fatto, o meglio anche rifatto, parliamo di quello di programma tra il Comune e la Provincia per fare l’alberghiera e, già che ci siamo, visti i tempi fortunati in cui viviamo, per disfare e poi rifare il campo per il calcio. Così, almeno, dice quell’accordo che il nostro Canio ci ha portato nell’ultimo Consiglio e, come è suo solito, si è fatto approvare, ma questa volta, con qualche defezione dei seguaci.  “ Sembra fatto”  quell’ accordo, così ci siamo espressi e non a caso perché dentro l’accordo ci manca ancora qualche cosa, o meglio, qualche euro, o meglio, tutti gli euro per il campo, quello nuovo. Chiunque lo capisce che l’accordo è un poco strano, quando ci dice che, entro l’anno del 2014, le due opere, la scuola ed anche il campo, hanno da iniziare i lavori tutte insieme, ma né si scrive quanto costa questo campo tutto nuovo, né dove stanno i soldi a finanziarlo. Canio quando non sa come rispondere è lesto a scaricare tutto quanto sull’altro partner dell’accordo, la Provincia, ma questo non  lo assolve proprio in nulla. Se è un accordo, l’accordo è fatto in due e se uno dei due solleva le  questioni, si tratta e si negozia sino alla fine, quando l’accordo si raggiunge. No, neanche questo il nostro Canio è stato capace di ottenere e così ha firmato ancora un’ altra sua cambiale, di quelle tutte in bianco che ormai, da anni, semina in giro facendo poi credere a tutti noi suoi creditori che, prima o poi, le pagherà. Quanto al prima, ormai è passato e quanto al poi, facciamo gli scongiuri.

venerdì 18 maggio 2012

REPLICANDO A DOTTOR CANIO



Così scrive il Gruppo " Insieme " a proposito delle argomentazioni che Canio ha diffuso per giustificare la scelta di avviare una variante ad personam: 
"Lo  stralcio della variante è ufficialmente e formalmente  motivato  dal fatto che l'operatore privato, un benemerito che ha lasciato deteriorare le due ville storiche sul lungolago, perderebbe un finanziamento di fondi comunitari per realizzare un megahotel di 46.000 mc. da realizzare immediatamente alle spalle delle  ville storiche, compromettendo, irrimediabilmente, un tratto di  lungolago.  Tuttavia non abbiamo avuto risposta dal Sindaco di come l'operatore sia riuscito ad avere un finanziamento pubblico per realizzare un progetto non conforme al PRGC vigente, cosa assai o perlomeno, strana. Ma la cosa che impressiona è che il Sindaco mentre invoca l'interesse pubblico per fare un danno irreparabile al nostro lungolago, nello stesso momento si dimentica  che avrebbe dovuto incassare 1.560.000 euro, dal medesimo operatore  per l'asta dei 13.000 mc. poi invece cancellata, mentre  oggi  pensa di mettere il medesimo operatore nella condizione di realizzare lo stesso hotel nella stessa area, ma senza che debba versare i soldi offerti con la partecipazione all’asta. L’interesse pubblico viene, quindi, una volta invocato dal Sindaco a sproposito e un’altra volta, a proposito, dimenticato totalmente, mentre pensiamo che i 90 posti di lavoro promessi ci sarebbero ugualmente anche se l'operatore pagasse al comune quanto, a suo tempo, offerto. 

giovedì 17 maggio 2012

EUROURBANISTICA



Con il titolo di oggi vogliamo riferirci alla nuova scuola di pensiero in scienze urbane che incarna il neoassessore, auto delegato, superalcade e non so cosa altro ancora. La scienza non è di quelle esatte, è molto spannometrica, comunque la scuola ha illustri predecessori, molti allievi, docenti anche valenti, è anche “ popolare “ , fa tendenza, si potrebbe, osare anche di dire; comunque, e questo è anche importante, appartiene a quel filone, oggi di moda, che, per così dire, raggruppa le discipline poco solide, insomma quelle liquide o solubili. Abbiamo letto anche il messaggio al popolo sovrano uscito, a stampa, dal Palazzo dove si da un po’ conto di questo nuovo indirizzo di governo in scienze urbane. Certo che lì il linguaggio trae in inganno, è quello del trionfo che si annuncia, purtroppo o per fortuna, ormai da sempre e mai che  viene, comunque la neoscienza, il nostro Alcade la divulga a pieni mani come la soluzione della soluzione dei problemi. Tirata per i piedi, la formula è assai semplice: avete tanti soldi ? Aprite la borsa della spesa e fate un po' vedere, ok non c’è problema;  il disegno della città nuova verrà fuori da quei soldi, chi ha più soldi,  più  parte della città si prenderà, sarà sua, non c’è proprio problema e quel consiglio che si addormenta intorno al tavolo, Canio lo assicura, alzerà  le mani  come a una resa.  Questo è quindi l’ultimo Canio, quello peggiore, ma per lasciarvi ancora una speranza, adesso vi dico cosa scrive, a proposito dell’esercizio dei poteri urbanistici,  l’ avvocato del  Comune, proprio quello da Canio delegato in una causa avverso altri potenti:
“ ….. frutto dell’esercizio di una attività discrezionale volta alla cura e tutela di interessi superiori della collettività, ad un ordinato ed equilibrato assetto urbanistico ( vale a dire, interessi -per definizione- non riconducibili ad interessi egoistici dei privati…)”.
Cosa c’entri tutto questo con l’eurourbanistica che ha inventato, il nostro Alcade se lo faccia spiegare dal suo avvocato.
                  

mercoledì 16 maggio 2012

ALTRO CONSIGLIO



Visto che Canio tira in lungo e non par si decida a chiudere un consiglio che , ormai  va avanti, o meglio dire non va avanti e non si chiude, ecco che arriva dal gruppo “Insieme” la richiesta per un altro ancora nuovo consiglio. Sei sono, soltanto, questa volta le domande messe sul tavolo di Cannio e tempo quindi, di giorni fanno venti, ci rivedremo in aula per parlarne. Richiesta quasi obbligata questa volta è quella di sapere se, prima o poi, quella piscina riprende i suoi lavori, quant’ è che poi costa di più e quando, finalmente, finirà.
Ne abbiamo già fatto anche un cenno, i gioielli di famiglia non sembrano stati molto fortunati ed allora ed anche qui, ci dica Canio come stanno le cose alla cascina di Carciano e quanti soldi ha perso al lido sempre di Carciano. Poi viene il Bolongaro; lì sembrava invece andato tutto bene, ma rigirando un po’ le carte, forse le cose non sono tutte come brillano, questione comunque un poco delicata e, prima di strillare,  è meglio sentire la risposta che verrà. Poi  c’è una questione forse un po’, ma solo in apparenza, anche noiosa: riguarda i conti delle sanzioni fatte sulle strade ed anche qui, prima sentiamo la risposta e poi, se sarà  nascerà  forse anche un altro caso. C’è un interpello che riguarda quello che regola il lavoro consiliare. Bisogna dirla tutta, ma questo Canio ci ha rotto adesso un poco anche di troppo: taglia sui tempi o ne concede  all’infinito, nega il diritto anche di replica e via così, insomma  gestisce tutto a modo suo e se potesse metterci un cerotto sulla bocca lo farebbe. Quindi, norma  alla mano, ci risponda , comma dopo comma, chi  a diritto a cosa, quando e quanto e poi si attenga. Aveva fatto una scenata delle sue  proprio in  Consiglio, quando un anno fa, gli si chiedeva conto perché mai e cosa mai c’entrasse Stresa Sevizi con la costruzione delle stazioni della navigazione laghi a Isola Bella e Lido di Carciano. E’ passato ormai anche l’ anno, delle stazioni neanche un’ombra, mentre la ragione era invece proprio quella: fare più in fretta.  Non  c’è verso, è proprio sfortunato, ma adesso, su,  risponda.

martedì 15 maggio 2012

DOKTOR CANIO



Non gli bastava fare il Sindaco, ora si assume anche la delega, forse, quella più ambiziosa, lasciando un po’ da parte il Professore. Viene nel Consiglio e tiene la lexio magistralis: titolo del tema: “ Basta avere i soldi ed ordinare, la città è pronta ad eseguire”. C’è poco da stupirvi, perché proprio questo è stato il tema della tesi di ieri sera: chi ha tanti soldi e vuole spenderli, la città non guarderà per il sottile, ma aprirà, generosa, le sue porte, modificherà le regole e le norme, spalancherà corsie preferenziali, stenderà tappeti al suo passaggio, supererà gli ostacoli, i veti e i contro veti, guiderà la corsa  allo sviluppo, sarà un modello cui gli altri prenderanno ad inseguire; importante è avere i soldi, tanti soldi, tutto il resto non importa. Per uno cresciuto un po’ dai preti, non è che per caso si è confuso e ha letto un testo anche sbagliato? Sempre possibile è l’errore quando poi con la serata si inaugura anche la nuova investitura e viene anche da pensare, con tristezza, al deposto Professore, pur lui cattolico devoto, cui i soldi sono stati le sterco del demonio, sentirsi nelle orecchie quest’eco irripetibile, quasi di un blasfemo. Eppure Canio sta ormai ultimando l’ultima delle sue tante metamorfosi  politiche; cambia la veste secondo l’aria e la stagione, angelo e demone, demonio ed acqua santa, mister Hyde e dottor Jekyll, muta identità secondo le sue necessità, ma i suoi fedeli, ovunque poi lui vada, gli van dietro e par manco se ne accorgano di essere, soltanto, strumenti di manovra, scudieri dell’ alcade, il condottiero senza macchia e senza la paura, sempre lanciato  al gran  galoppo verso la sua vana di gloria, sventura nostra et amen, così sia.            

CONSIGLIO E NON FINISCE



Un’altra volta senza fine, Canio ci gioca e lascia poco spazio agli interpelli, ne fa giusto solo un paio e poi chiude la serata. Così è finita anche sta sera a un quarto prima della mezza; era iniziata puntuale, qualche assenza, di rilievo mancava il Professore, Canio ne annuncia l’arrivo un po’ in ritardo,invece poi non viene. Comunque si anticipa il punto sullo stralcio di variante, parola all’architetto per quattro parole introduttive, poi poco spazio alle domande e Canio ha così modo  di  svolgere  la prima orazione da assessore. Sono parole sue, ecco giusto parole, sono un poco buone in tutte le occasioni, sta in piedi come è suo solito quando pensa di darsi più importanza, ma quanto solo a mettere il naso nella materia un po’ complessa, l’esame da assessore è rimandato ad altra circostanza. Una cosa, tra le righe, però chi non è scemo la capisce: che Canio la variante alberghiera l’ha già data ormai per persa e , allora, tira un salvagente ad uno soltanto che, invece, vuol salvare. Andranno a fondo tutte e due. Tocca a Vecchi ricordare a Canio neoassessore cosa mai ne aveva combinate quando mise all’asta i volumi per gli alberghi, qualcuno li comprò, poi invece Canio le cose le disfò e i soldi dell’asta all’acquirente gli lascio. Ora rimette, invece, i cubi al medesimo acquirente di quell’asta, ma i soldi questi se li tiene. Canio non ribatte, sta zitto e allora c’è l’arringa del solito Piervalle che va via, punto per punto, spietato come un killer, con le parole come pietre che vanno nel segno e non lasciano a Canio la speranza. Lui sta zitto e soffre nel silenzio. Anche la Lega dichiara un voto contro, non gli vanno le varianti a pezzettini e solo per qualcuno. Siamo alla fine Piervalle rilancia una proposta per stracciare, non stralciare,  la variante, farne solo una micro e condivisa, maggioranza non raccoglie, comunque il voto è quello ormai scontato, ma la storia non finisce questa sera, sarà lunga , ancora molto, molto lunga. Nuovo argomento, si fa quasi per dire, è l’accordo di programma con Provincia che dopo sei anni si rifà giusto da capo. Canio gli gira in tondo, tira e molla,  ha il Vice delegato che è contrario, cerca di scaricare tutto ciò che può sulla Provincia, comunque non convince minoranza e il vice delegato che al voto si allontana e con la lega che sostiene, un altro che si astiene, “Insieme” che si oppone, Bottini fuori aula, approvano l’accordo che per fare la nuova opera, ne disfa un’altra e ne fa due, tanto non si sa , neppure, quanto costa. Superveloce viene approvato il testo, ora emendato, del regolamento mortuario, quello, tanto per ricordare, dove Canio aveva dato un poco di spettacolo, che ora invece è da tutti quanti anche approvato. Breve notizia che da Canio sulla fine senza gloria del noto Professore: degno di nota, neanche con una parola lo ringrazia. Poi ci sono 11 interpelli , Canio ne fa due e poi chiude il Consiglio e un’altra volta non  annuncia quale sarà la data prossima. Comunque, così impara, domani sul tavolo di Canio c’è la richiesta di un nuovo consiglio. Gli argomenti sono altri solo sei, nove rimangono inevasi e fanno ancora, almeno, 15.

lunedì 14 maggio 2012

SERATA AL PALA dei CONGRESSI



Serata fresca e serena, il cielo è terso, la temperatura quella della prima primavera, ore 21, sempre un po’ troppo sul tardi, pubblico pochino, comunque quel poco è sempre quello interessato, la brezza dell’ inverna già cessata; queste saranno dunque le condizioni meteo lacustri che faranno da cornice all’incontro programmato del Consiglio. Se poi tutti risponderanno all’interpello di Canio novello anche assessore, questo non si sa e solo allora si vedrà, comunque una cosa, poi più nulla, ve la possiamo anticipare: vi saranno anche le pubbliche scuse che il Vice delegato indirizzerà verso un banco, quello da Canio il meno amato. Quanto ad andare in stampa con la cronaca, dipende a che ora si tira giù il solito sipario.  

domenica 13 maggio 2012

DEBUTTO


La novità quindi, della settimana che si avvia è questo debutto in prima fila di Canio tuttofare che, subito, affronta il gran Consiglio e porta in discussione lo stralcio di variante. In un sol colpo ha perso l’ Assessore Professore e la variante, quella intera, eppure, stiamone certi,  tenterà di cambiare un po’ le carte e farà passare come vittoria due sconfitte. Quanto al Professore, qui non ne parliamo, prendiamo solo atto, mentre l’altra questione è quella che ci intriga. Anche Canio l’ha capita  che la variante, quella confezionata su misura  per alberghi non va in porto; infatti tutto è fermo, i sondaggi sul terreno devono avere suonato come rintocchi per i morti, l’umore è quello nero, il prodotto preparato risulta impresentabile, i tecnici chiamati al capezzale non danno più le garanzie, il Professore si è sfilato, Canio è disperato. Lui si è speso di persona, ha mosso i mari e i monti, ha imposto le sue di soluzioni, si è inventato tutta una urbanistica bizzarra,  poi,  e questo ora gli brucia, si è impegnato con la lobby. Ora gli rischia che tutto salti in mano e non sopporta la figura che andrà a fare con quelli con i quali si è impegnato come un matto. Se l’ ha pensata nel sonno o neIla veglia, questo non si sa, comunque la pensata per uscir dalla odierna situazione è questa qua: simula un’urgenza, ne prende uno per caso, sempre poi il solito, e porta in Consiglio solo un pezzo di variante, dicendo che c’è sta urgenza e deve andare avanti.  Lui lo sa che tutti gli altri mai più che seguiranno , ma questo adesso non lo dice, così pensa di fare una furbata  garantendo il successo solo ad uno.  Cos’è allora che non va, proprio solo questo, quella che pare una furbata sarà, invece, un’altra scivolata. Domani sera,ore 21, glielo spieghiamo anche al nostro  CANIO,  poi vediamo.  


venerdì 11 maggio 2012

2006-2012



 Le due date che abbiano oggi messo nel titolo sono: l’una l’inizio andato buco e la seconda l’altro inizio di una storia proprio uguale. Dietro quelle due date ci sta sempre poi la stessa firma, quella di Canio il vincitore che, era l’ormai lontano 2000 e solo sei ed è adesso il 2000 e già due volte sei, lui sigla quindi due volte  quell’ accordo per fare la scuola agli alberghieri. Poi la prima delle firme si perde nelle sabbie, passano i governi provinciali, lui rimane, ma è tutto da rifare; la storia si ripete un’altra volta e adesso, è di nuovo pronto a metterci una firma. Sei anni son passati, giusto per starci un po’ a pensare, ancora almeno 4, se va bene, dovranno poi passare per vedere finita e, forse, funzionante quella scuola. Che sia un turbo il nostro Canio non pare averlo qui noi mai sostenuto e se la metafora meccanica sta in piedi, a noi pare piuttosto che usi, ancora, i motori , ma a pedali; se pedali vai veloce e se no proprio non vai. Comunque sia siamo alla vigilia del successo, per far la nuova opera scolastica hanno pensato bene di farne almeno due, disfare un campo di pallone che c’è già, portarlo un poco altrove ed al suo posto metterci la scuola. Di questi tempi disperati dove il pubblico non spende per garantire il patto fatto con Angela la Merkel, questa ci sembra, comunque, una pensata venuta fuori da menti raffinate e sopraffine. Di questo ed altro ancora sarà ricco il debutto di Canio il superautodelegato, lunedì 14 ore 21 pala dei congressi.




giovedì 10 maggio 2012

BATTESIMO DEL FUOCO


Lunedì 14 che viene c’è il debutto, il Professore ha lasciato la materia delicata ed, al suo posto, ecco che arriva Canio, lui in persona. Come se fosse un cadetto d’accademia al primo giorno, prende posto in prima fila, si aggiusta la cravatta, si allaccia e slaccia un po’ i polsini, si schiarisce un po’ la voce, si aggiusta sullo scanno  e quando, finalmente, è tutto a posto ecco che ordina l’inizio del consesso. La materia nella lista è quella giusta, riguarda un pezzo del progetto della città, insomma di tutta la famosa variante per alberghi, ne prende un pezzettino, forse a caso, e ci viene a raccontare che quel pezzetto ha solo fretta, non può mica stare ad aspettare come fanno tutti gli altri, e quindi, indietro gli altri e quello fortunato va davanti. Certo che la spiegazione ce l’ aspettiamo un po’, forse, più fine, magari più sottile, anche più colta perchè, nell’occasione, Canio dovrà cercare di dare il meglio anche di se. E’ la serata del debutto ed il debuttante non può tradire le attese e le speranze che in lui sono riposte. Già ce lo vediamo armeggiare con uno dei suoi tanti discorsi preparati, dritto in piedi, quasi sull’attenti, come quando vuol esser anche solenne, pontifica e arringa la sua truppa già schierata, quasi compatta, pronta al voto e a rinnovargli il giuramento. E’ ancora ignoto se però i ranghi  saran tutti al completo, se il Professore, disarcionato dalla sedia, sarà presente in aula in mezzo ai tanti cavalieri e, se poi mai anche vi sarà, se mai vorrà farci un sermoncino di commiato, chi lo sa? Intanto, mentre il giorno e l’ora si avvicina, noi ci prepariamo a sto duello in campo aperto che Canio ora ha voluto e si è cercato.  Sarà un po’ uno scontro tra cadetti e veterani, rapidi i primi, ma imprecisi, più lenti gli altri, ma come i cecchini, sparano un colpo e vanno a segno. Certo che già alla sua prima uscita rischiare di farsi impallinare e proprio nel giorno del battesimo, non è che marca troppo bene il nostro Canio e, forse, era meglio davvero il Professore.                              


mercoledì 9 maggio 2012

SALUTI AL PROFESSORE



Rimpasto: bruttissima parola d’altri tempi un poco oscuri, eppure questo ci pare quello combinato da Canio che prende per se la delega più tosta della Perla. Ragioni di salute sta scritto, ma a noi pare che se di salute c’è, forse, da parlare sia poi sempre di quella pubblica e non privata. Comunque getta la spugna il Professore, si tiene, ancora, il turismo e l’edilizia, mentre rinunzia all’urbanistica. I tempi son certo poi sospetti perché tutto è avvenuto alla vigilia della nuova prova di forza sul progetto di città che Canio illustrerà lunedì prossimo 14 al gran Consiglio. Coincidenza si dirà, certo che si, ma intanto a noi spetta registrarla, anche perché non è che poi moriva se il Professore  quella delega se la teneva ancora dieci giorni. Comunque adesso è fatta e lunedì sarà la serata del battesimo del nuovo supersindaco assessore coi pieni poteri a grandi opere, mai fatte, e all’urbanistica, inventata. Non perderemo dunque altro del tempo e subito dovremo mettere alla prova il nuovo superasindacoassessore. Canio, comunque, una cosa  l’ha capita: che rischia di perdere la gara e allora vuol mettere il turbo ai suoi motori, cambia il pilota, si mette lui alla guida, schiaccia, da di gas e parte via sgommando: tempo due giri e andrà già fuori di pista; forse era meglio il Professore.
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NUOVO CONSIGLIO



I L S I N D A C O
D I S P O N E
DI CONVOCARE IL CONSIGLIO COMUNALE
in sessione straordinaria – seduta di I convocazione, per il giorno di Lunedì 14 Maggio, alle ore 21.00
presso il Palazzo dei Congressi, Sala Consiglio Comunale Per deliberare il seguente
O R D I N E D E L G I O R N O
1. Approvazione bozza accordo di programma tra la Provincia del Verbano Cusio 
Ossola, la Città di Stresa, l’Hospes per la realizzazione della nuova scuola alberghiera “E.
Maggia” e del nuovo campo sportivo e contestuale variante urbanistica.
2. Approvazione ex-art. 31ter c. 4) L.R. 56/77 e s.m.i. del nuovo documento 
programmatico, stralcio 1° fase relativo a variante strutturale urbanistica P.R.G.C.
3. Esame ed approvazione modifiche al Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria.
4. Comunicazione modifica decreto sindacale n. 103 del 13 aprile 2010 di nomina della 
Giunta Comunale.
5. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza – Sicurezza della navigazione nelle acque del 
lago comprese nel territorio comunale .
6. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza all’ Assessore delegato in materia turistica in 
relazione ad interpellanza del Gruppo Insieme su apertura invernale dei giardini delle Isole 
Borromee.
7. Gruppo Consiliare Insieme!  Interpellanza in materia di contratti di manutenzione del 
verde pubblico.
8. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Comune/Navigazione Laghi.  Convenzione 
per la realizzazione di strutture di imbarco passeggeri in località Lido e Isola Bella. 
Affidamento in house a Stresa Servizi S.r.l. Stato di attuazione .
9. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza all’ Assessore delegato in materia urbanistica 
in relazione alla vicenda Comune/Palese ed aventi causa .
10. Gruppo Consiliare Insieme!  Interpellanza.  ANIT Associazione dei Comuni Italiani 
aspiranti a diventare sedi di casinò. Organigramma segreteria, compatibilità .
11. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Appalto integrato per la realizzazione del 
porto turistico. Esito del processo di verifica progettuale e di quello di validazione .
12. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Concessioni del demanio lacuale. Stato 
della riscossione. Riserva di posteggio per la sosta di natanti in transito .
13. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza. Piano disciplinante l’ utilizzo del demanio 
lacuale. Integrazione .
14. Gruppo Consiliare Lega Nord. Interpellanza su Servizio S.U.A.P. .
IL SINDACO
(avv. Canio Di Milia)

martedì 8 maggio 2012

ANCORA SUI GIOIELLI



Ne avevamo parlato proprio ieri; non passa un nuovo giorno ed ecco che un altro dei gioielli di famiglia va giù in pezzi. Tocca, questa volta, al bar Imbarcadero, un pezzo che, da solo, valeva circa 48 mila euro l’anno. Niente, non paga è ormai moroso e Canio da lo sfratto. Su cinque pezzi della preziosa collezione, ben tre son quelli che cadono in rovina, aprendo un buco nel bilancio già mezzo tartassato dal patto e dal  governo dei super docenti. Comunque, anche sta volta, si conferma e si rafforza quella voce che vede Canio “soltanto”  tanto sfortunato.  C’era il re Mida che tutto quello che toccava in oro poi mutava, ma quello era un mito del passato, mentre al nostro re Di Milia mica si chiede così tanto, già saremmo ben contenti che non mandasse in pezzi i suoi gioielli e ne infilasse almeno una tra tutte quelle in cui ci prova. Per ora, comunque, ancora niente: la piscina è in alto mare, per il porto  prepariamoci a farci mettere le mani nelle tasche, la variante sta diventando un giro tondo mezzo impazzito, la Palazzola è, ormai, sparita dall’ agenda di governo, stessa sorte ha fatto la Gabbiola, forse va in porto l’Alberghiera, quanto ai gioielli di famiglia, avete visto come vanno, e quanto allo storico accordo con il Principe Domenico, questa si che è una fortuna, ormai, è dato belle e morto. Si, forse, sarà anche un po’ vero quello che dicono i suoi amici che è, soltanto, tanto sfortunato; ma proprio a noi ci doveva capitare ?                     


lunedì 7 maggio 2012

L'ASTA DEI GIOIELLI



Così Canio li aveva presentati a mezzo stampa da sembrar dovessero andare tutti a ruba, roba insomma di valore, bastava battere le aste e i prezzi sarebbero saliti su, sino alle stelle. Stiamo parlando, lo avrete già capito, dei quattro pubblici esercizi del Palazzo che andavano a scadenza:  il Bolongaro, il pezzo forse forte, quello centrale, il pezzo più pregiato; concorrono giusto in due, l’uscente che offre un euro più del prezzo messo all’ asta e un altro concorrente che l’offerta la lancia di oltre seimila oltre la base. Morale:  se lo prende, al prezzo più alto, quello uscente perché ha la prelazione, poi lo cede, accordo è fatto. C’è  l’asta del gazebo lungo lago ed anche qui la sala d’aste è superaffollata di un solo concorrente, comunque il prezzo sale di 3.600 euro l’anno perché il concorrente è quello uscente, ma non ha la prelazione. Manco c’era la piscina e manco c’è, comunque Canio è previdente e fa la gara per il lido con la spiaggia e la piscina. Chiede un prezzo e tanti investimenti, morale gli va buca, c’è forse anche e ancora il tempo di trovar una soluzione di tampone e, allora, prende tempo e quando  la stagione è ormai alle porte e non c'è più il tempo o chiude tutto o prende e tace. Così infatti succede e il bilancio del Palazzo prende un botto e saranno, forse, ben circa 25 mila gli euro persi tutto l’anno. C’è ancora un gioiellino, il cascinino di Carciano, anche qui Canio vuole un prezzo e vuole  investimenti. La prima gara va deserta, la seconda non sarebbe, c’è un solo concorrente, ma l’effetto non pare andar molto diverso da quello della prima. E’ proprio vero quello che dicono i suoi amici: “ la fortuna Canio non lo assiste”.

domenica 6 maggio 2012

I TAGLI DOLOROSI




Ieri abbiamo dato la notizia sugli sprechi della spesa che troviamo sulla rete, oggi guardiamo dentro la notizia di quei costi occulti intorno alla politica che, non contenta dei “rimborsi elettorali”, mette a libro paga delle istituzioni, dove si insedia, la lunga schiera dei suoi nulla facenti  cortigiani. Tremilioni e 800 mila euro, mal contati, sono infatti tutti quei soldi che utilizzati nell’arco, quasi tutti, del biennio 2010-2011, sono stati destinati dalla Regione subalpina ad una lunga schiera di soggetti: noti, meno noti o manco noti, chiamati ed assegnati a tutti i gruppi consiliari regionali e agli uffici che, bontà loro, chiamano di “comunicazione”. Finito che sarà questo biennio e questi soldi messi a spesa, c’è da giurarlo, vedremo un’altra lista dei nomi e della spesa, tutta e soltanto completamente proprio inutile. Ma quanto costa quel parlamentino regionale subalpino ? Un Consigliere e son 60, costa mensili lorde €. 8.631,00, poi ogni giorno che va a far riunione ha una diaria di 122, 00 euro per le spese, poi prende un rimborso mensile forfettario di euro 976,00, poi ha un rimborso fisso, che li faccia o non li faccia,  pari a km 3000 di viaggi in auto tutti i santi mesi, poi ha un altro rimborso, sino a 8 viaggi, sempre ogni mese, per andare e  tornare da casa sino alla sede di “ lavoro”, poi quando finisce si prende il TFR  che son 8.631 per anno di mandato, poi se è anche presidente di gruppo Consiliare la indennità mensile sale  un poco e diventa di 10 mila 324 di euro, poi se è vice presidente va a, " soltanto", 9.195,00 euro, poi se presiede commissione, di euro, ne prende 9.760,00.  Quando vanno poi a riposo e di anni ne compiono 65  hanno l’assegno vitalizio che fa: 30% se han "lavorato" 5 anni , 60% se gli anni sono 10, e 80% se gli anni di "lavoro" sono 20. Poi quando passano a miglior vita e hanno pagato il contributo volontario di cinque punti su 100 della loro  indennità, quel vitalizio, ma solo pro/quota di un 60%, lo prende il coniuge superstite e/o  i figli, i poveri orfanelli. Dulcis in fundo, per il vitalizio questa legislatura, che è la IX, sarà l’ultima, mentre dalla prossima, per i nuovi consiglieri cesserà. Piccolo trucco, aumenterà la loro netta indennità recuperando ben 25 punti su cento dei contributi per essa ora dovuti, un paio di miglia d’euro in più netti in busta paga. Ultime voci : cosa costa il Presidente della Giunta e anche del Consiglio ? Sono mensili ciascuno euro 12.580,00,  per il Vice del primo sono 12.016,00 e per gli Assessori son 10.880,00. E’ proprio vero che non si sa più dove tagliare.

sabato 5 maggio 2012

CO. CO. CO.



Sbirciando sulla rete si trovano, ogni tanto, o meglio troppo spesso, anche cose interessanti. E’ di questi giorni la richiesta del governo ai cittadini di dire loro dove tagliare la spesa dello Stato, di indicare loro anche dove stanno poi gli sprechi; insomma sarebbe come dire a chi governa di indicarci dove andare a fare spesa per risparmiare nel vitto e nel vestire. Comunque torniamo sulla rete, dove troviamo come un tal Marco Maltauro sbarca il suo lunario e allora ecco che scopriamo che questo già illustre manager di Stresa dei Servizi, già allora al costo, contenuto, di oltre 90 mila euro, circa, l’anno, adesso è al servizio di Cattaneo detto Valerio, Presidente del Consiglio Regionale. Meglio dire è a servizio di Cattaneo e a libro paga dell’Ente Regionale. Almeno tre sono i contratti stipulati per prestare collaborazioni coordinate e continuate, co. co. co.; iniziano il primo ottobre del 2010 e, per ora, andranno a terminare il 31/12/2012. Particolare interessante è che, se nel frattempo il Cattaneo Presidente perde il posto, comunque l'intero compenso pattuito è assicurato. Veniamo allora al giusto compenso concordato che, per il periodo sopra indicato, è una somma che fa in euro  46.760.  Quanto all’oggetto del contratto, è presto detto : “ organizzare le relazioni interne, esterne all’ufficio di comunicazione del Presidente …..”, cioè tanto fumo e poco arrosto. A onor del vero, Maltauro è un fortunato, ma la lista è molto, molto lunga poiché sono già circa 190 le collaborazioni esterne affidate per “curare” le comunicazioni del gruppi consiliari del parlamentino regionale  e chi ha voglia e tempo di darci una sbirciata vi troverà nomi a noi noti e nomi meno noti o nomi sconosciuti, tutti comunque pagati dall’Ente regionale e a servizio dei partiti, la somma poi totale fa qualche milioncino in euro dove un tal Francesco detto Salute è al top della gran lista con euro diconsi, appena, 268.018,00: evviva.

venerdì 4 maggio 2012

INGORGO URBANO



Questo che metto oggi nel titolo è quello che sta avvenendo quale effetto del governo di Palazzo che sforna varianti, o meglio, tentativi di varianti di città che già a farne il conto si rischia di perdersi nei numeri. Comunque, a onore del vero, ed anche per aiutare Canio a ricordare e mettere  un po’ d’ordine, è bene farne un piccolo riassunto. L’arco del tempo è il settennato, ormai trascorso, del nostro caro Alcalde ed allora, messe in fila tutte le varianti e i loro vari tentativi, dovrebbero essere soltanto una di meno, cioè dico almeno sei. La prima fu mettere all’asta i cubi per alberghi. Ne prese un tot, rinunciati a utilizzarli, ne fece cinque ceppi, ne stabilì un prezzo e, come fanno gli incantatori nel giorno del patrono, tentò di metterli all’incasso. Non è che l’asta andò deserta, ci fu soltanto uno solo di acquirente che li comprò tutti per metterli insieme e farci il maxi albergo. Poi la cosa andò un poco di traverso  causa, si disse, della vicenda delle ville, nel frattempo vincolate, e l’asta finì un poco tagliata ed anzichè 13000, ne pagò, molto più avanti, solo circa 5000.  Poi venne la variante detta "perequata", un po’ di cubi per alberghi a chi voleva e, guarda il caso, per averli c’era da acquistare e cedere al comune l’ area del Principe Domenico, proprio lui quello che poi con Canio siglò il patto scellerato. Comunque c’era anche la soluzione di riserva, bastava versare un po’ di soldi e così fu. Si avvicinava la fine del primo dei mandati, e l’occasione era di fare con la storia delle case e degli alberghi, il raccolto elettorale. Partì la prima e siamo già alla terza, delle varianti dette per alberghi. Tanti, forse troppi bei propositi scritti sugli atti del Consiglio e poi ci fu il raccolto di tutti quelli che chiedevano di fare. Duecento e 95 furono tutte le richieste, non certo solo per alberghi, anzi per tutto e  tutte ben catalogate e raggruppate. Quella variante non fece un passo avanti,fu subito bocciata alla prima conferenza, ma tutto fu celato perché c’era il turno elettorale. Altro che turno, un superturno cui la variante simulata ci aveva messo un suo bel turbo.  Si torna allora e un’altra volta dall’inizio per quella nuova per alberghi e qui la storia è più recente; va in Consiglio, è super contrastata,  adesso  se ne sta dentro un armadio. La scusa è che c’è la “PAI “, che è la quinta di variante. Senza Pai non si fa nulla e la cosa la danno condivisa e belle fatta. Morale è arrivata alla seconda riunione della prima conferenza, se va bene torna in Consiglio, poi va in pubblicazione, poi va in osservazione, poi va in controdeduzione, poi va alla adozione, poi va alla seconda conferenza, poi, torna in Consiglio e, se questi condivide, la cosa poi si chiude, altrimenti si va avanti e non finisce. Ma se la quinta è ferma dentro un grande armadio perché c’è il Pai, perché ci sono opposizioni, perché, su diciamo questa santa verità, perché è troppo, proprio troppo tanto indecente, si inventa la sesta di variante, quella del sorpasso alla partenza, quella del solito noto maxi albergo, quella ad personam e ultima, delle tante novità, quella che siccome hanno fame di cubi per alberghi, prendono la scuola, l'attuale, l' alberghiera  e per il prossimo futuro ne fanno una previsione per 40 residenze. Chissà poi chi mai sarà il fortunato vincitore dell'asta quando poi questa verrà ?