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lunedì 31 marzo 2014

UN CONSIGLIO














IL SINDACO 
DISPONE di convocare il consiglio comunale In sessione straordinaria - seduta di I° convocazione per il giorno Venerdì 04 Aprile 2014, ore 18.00.= presso Palazzo Municipale, Sala Canonica in sessione straordinaria -
Per deliberare il seguente

ORDINE DEL GIORNO 

Seduta pubblica.

1. Lettura e approvazione verbali sedute precedenti. 
2. Istituzione dell' imposta di sbarco e determinazione tariffa. 
3. Esame ed approvazione Regolamento per l' applicazione dell' imposta di sbarco. 
4. Esame ed approvazione Regolamento Comunale per la disciplina del contributo di costruzione. 
5. Esame ed approvazione modifica Regolamento sul funzionamento della Biblioteca Civica A. Zapelloni. 
6. Convenzione L.R. 28/2007 Comune di Stresa - Asilo Infantile M. Ostini di Stresa. Nomina rappresentanti del Consiglio Comunale. 
7. Convenzione L.R. 28/2007 Comune di Stresa - Asilo Infantile C. Bassetti di Carciano. Nomina rappresentanti del Consiglio Comunale. 
8. Convenzione L.R. 28/2007 Comune di Stresa - Asilo Infantile di Magognino. Nomina rappresentanti del Consiglio Comunale. 
9. Gruppi Consiliari Insieme e Lega Nord. Mozione - Accordo di Programma per il rinnovamento dell' impianto funiviario di trasporto a fune Stresa-Mottarone. Estensione delle condizioni di bando (prot. N. 3197 dell' 8.3.2014). 
10. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza - Concessione per la gestione del compendio immobiliare Lido di Carciano. Stato di attuazione e relativo contratto (prot. N. 3198 dell' 8.3.2014). 
11. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza - Applicazione normativa di P.R.G.C. in materia di piantumazione delle aree pubbliche a parcheggio (prot. N. 3199 dell' 8.3.2014). 
12. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza - Concessione per la gestione del demanio idrico. Attuazione (prot. N. 3200 dell' 8.3.2014).
13. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza - Progetto di apertura di Gaming Hall. Previsioni e prospettive (prot. N. 3201 dell' 8.3.2014).
14. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza - Costruzione porto turistico. Stato di attuazione delle opere. Piano di caratterizzazione. Imprevisto imprevedibile (prot. N. 3221 del 10.03.2014). 
15. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza - Riadozione del Piano Paesaggistico Regionale. Consultazione degli Enti Comunali in relazione allo stato dei vincoli (prot. N. 3663 del 18.03.2014). 
IL SINDACO
(avv. Canio Di Milia)

domenica 30 marzo 2014

L'OPERETTA


 



Il titolo cui oggi dedichiamo questo post è quello cui appartiene un'altra delle promesse rinviate o manco fatte. Opera che passerà alla storia, ci disse Canio nell'ormai lontano esordio; poi poco mancò che fosse anche scordata. Comunque, come in un recente post  noi sostenemmo, tra accordi stipulati, quelli poi rifatti e i fatti odierni, non è che molto sia cambiato; semplicemente allor non c'era  nulla ed oggi non c'è nulla. A legger le notizie a mezzo stampa, sarebbe stato proprio Canio a tentar di smentir le nostre  affermazioni. Infatti ha detto Canio che l'attesa non solo non è per nulla vana, ma che nel lungo tempo, ormai passato, i soldi sarebbero cresciuti. Insomma; se è vero che Villa Aminta, nell'ormai lontano anno 200 e zero 9, non ebbe a versare neppure un euro di tutti i 215 mila che erano dovuti, la stessa ebbe a impegnarli  con diligenza pari a quella del buon padre di famiglia, tanto da ora disporne di più per fare quell'opera che passerà dentro la storia, se un giorno mai sarà poi fatta. Dov'è che Canio abbia poi tratto sta storia dei soldi che da un parte son cresciuti e dei costi d'altra parte pure, questo, per vero, rimane un gran mistero  poiché, e questo è proprio vero, ad oggi non c'è nulla nelle carte, trasmesse da Villa Aminta a quelli del Palazzo, da cui risulta quanto quest'opera fantasma, alla fine, poi ci costa. Se quindi è vero che permane un po' questo mistero, intorno alla vicenda c'è pure altro mistero. Le carte infatti non sono ancor del tutto chiare, ma pur anche trapela un qualche cosa che non par sia  molto a posto. Ma qui non vorrei guastar la festa e quindi, per ora, è meglio stare un poco zitto. Certo è che, arrivati a questo punto, non par neppur sia poi troppo difficile che quest'operetta si trasformi, presto, in una farsa.

sabato 29 marzo 2014

DAL FORUM SALVIAMO IL PAESAGGIO




Lungolago di Stresa: a rischio il paesaggio del Lago Maggiore e le sue ville storiche

by salviamoilpaesaggio on mar 24, 201422:03 3 commenti

 


Si tratta di una richiesta – di cui è promotrice Italia Nostra – al Ministero dei Beni Culturali, affinché una tratta della costa del lago Maggiore in Comune di Stresa, venga sottoposta al regime del vincolo indiretto previsto dall’articolo 45 del Codice dei beni culturali.

Scopo della richiesta è quello di evitare che avventati progetti urbanistici che il Comune ha, purtroppo, in animo di approvare, portino a sconvolgere uno dei tratti più caratterizzanti un pregevole esempio di unità di paesaggio, testimonianza dell’insediamento, sulla costa del lago Maggiore e nel IXX secolo, delle ville signorili con i loro grandi parchi.

La presenza in questo compendio di Villa La Palazzola, di proprietà pubblica, già dichiarata bene culturale, è motivo per chiedere che attorno ad essa si realizzi, attraverso il vincolo da porsi con l’articolo 45 del Codice, un’ adeguata cornice di tutela atta a garantirne la sua completa integrità entro un contesto unico e irripetibile che si affaccia sul golfo delle isole Borromeo.

Sul Lungolago di Stresa, zona sensibilissima sotto il profilo della tutela del paesaggio si alternano belle ville con i loro giardini e due splendidi alberghi ottocenteschi: l’hotel “Regina” e il “Grand hotel Des Iles Borromées” (quest’ultimo recentemente alterato da un nuovo inguardabile portale di accesso), pure loro circondati da giardini tenuti magnificamente. Poi ci sono anche, purtroppo, alberghi “casermoni” costruiti negli anni 60, l’“Astoria” e il “Palma” che sono un affronto per il paesaggio circostante.

Nel tratto di costa più incontaminato, quello prospiciente i giardini dell’Isola Bella non interessato dalla strada litoranea, si alternano ville e parchi. Due di esse, in particole rivestono un’assoluta rilevanza: Villa la Palazzola, bene monumentale, dimora ottocentesca con annesso ampio parco di circa 15.000 mq., da un paio di decenni di proprietà pubblica, sempre in attesa di finanziamenti per il suo restauro e per una destinazione a contenitore di mostre ed esposizioni; l’altro, limitrofo al primo di circa 12.500 mq., è Villa Castelli, dimora del primo novecento, ora di proprietà di alberghieri locali, lasciato in assoluto degrado in attesa che le norme di un piano regolatore più permissivo e, attualmente, in gestazione ne consentano lo sfruttamento intensivo con l’inserimento di alcune decine di miglia di nuovi metri cubi a destinazione turistico alberghiera.

Villa Palazzola e Villa Castelli, residenze private sino alla metà degli anni 70 del secolo scorso, erano quindi, sia per l’omogeneità del contesto in cui giacevano, sia per l’invidiabile posizione in cui erano collocate, sia per la cura con cui i parchi e le ville erano tenuti, un invidiabile intatto esempio di quelle unità di paesaggio dei parchi e delle ville della fascia costiera nord del Lago Maggiore, testimonianza storica, non ancora compromessa, delle trasformazioni cui la costa del lago è stata soggetta con l’insediamento, durante prevalentemente il IXX secolo, di grandi dimore signorili.

Pur essendo tutta la fascia costiera del Comune di Stresa interessata dal vincolo paesaggistico posto nel 1953, la dichiarazione d’interesse culturale, già intervenuta nel corso dell’anno 2006 nei confronti di Villa “La Palazzola”, richiede che il processo vincolistico si completi attraverso una adeguata, coerente e necessaria individuazione di un ambito di tutela indiretta (ex articolo 45 del Codice dei beni culturali) che, con i suoi precetti immediatamente operativi, valga a scongiurare l’irrimediabile perdita di un’unità paesaggistica non sostituibile (perdita niente affatto da escludersi, considerati gli scriteriati intenti delle amministrazioni pubbliche locali).

Il vincolo indiretto, previsto dal Codice, è in questo caso lo strumento funzionale a evitare che sia messa in pericolo l’integrità del bene principale culturale vincolato, ne sia danneggiata la prospettiva, la visione che si gode dal lago, ne siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro anche attraverso un’adeguata azione di sollecitazione nei confronti delle proprietà inadempienti limitrofe.

Non tanto si tratta, quindi, di accertare l’esistenza di un pregio paesaggistico che, nel caso, anche c’è, ma si chiede che venga posta un’adeguata cornice di sicurezza e di protezione a servizio di Villa “La Palazzola” dichiarata, quella sì per le sue intrinseche caratteristiche, bene culturale.

Tale cornice, sempre ad avviso dei promotori la petizione, non può che essere individuata, per intero, dentro i confini di un compendio unitario indicato nella residua parte del parco della stessa Villa “La Palazzola” ora da essa separata per vicende successorie, nell’intero parco di Villa “Castelli”, nella porzione di area a residenza condominiale interposta tra le aree delle due ville, necessariamente, nella porzione di terra demaniale compresa tra i confini dei parchi e il lago stesso e si aggiunge, per organicità e al fine di offrire più ampia e tutela al bene, che siano individuate, quale oggetto di vincolo indiretto, anche tutte le restanti aree comprese tra la Strada Statale n. 33 del Sempione e Villa Palazzola, così da disegnare un ambito più vasto, per lo più occupato da ville e villini con annesse aree a verde privato di diversa ampiezza.

In tal modo “Villa la Palazzola” risulterebbe racchiusa entro un’ ampia cornice di tutela compresa tra il lago, la Strada Statale di cui si è fatto cenno e il corso terminale del torrente Roddo che ne preserverebbe la futura integrità.