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venerdì 28 novembre 2014

CONSIGLIO 2000-14 ULTIMO ATTO



 



CITTA’ DI STRESA



(Provincia del Verbano – Cusio – Ossola)

SERVIZIO SEGRETERIA







Stresa, 28 Novembre 2014
Oggetto: Convocazione straordinaria del Consiglio Comunale.






IL SINDACO

DISPONE




di convocare il CONSIGLIO COMUNALE



In sessione straordinaria – seduta di 1° convocazione per il giorno




Mercoledì 03 dicembre 2014, ore 18.30





presso Palazzo Municipale, Sala Canonica






e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione,

in sessione straordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno di






Mercoledì 03 dicembre 2014, ore 19.30





presso Palazzo Municipale, Sala Canonica






Per deliberare il seguente






ORDINE DEL GIORNO

Seduta pubblica.
1. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti.
2. Ratifica deliberazione G.C. N. 164 del 12.11.2014 ad oggetto: "Esame ed approvazione 4° variazione al bilancio di previsione, esercizio finanziario 2014" .
3. Ratifica deliberazione G.C. N. 169 del 28.11.2014 Esame ed approvazione assestamento generale di bilancio 2014, 5° variazione al bilancio di previsione 2014, modifica prospetto contenente le previsioni annuali di competenza mista degli aggregati rilevanti ai fini del patto di stabilita' interno
4. Società V.C.O. Servizi S.p.a. – Approvazione scioglimento anticipato e messa in liquidazione.
5. Modifica deliberazione Commissario Straordinario N.40 del 16/02/2005 con individuazione di posteggio a destinazione specifica per vendita prodotti ittici non surgelati in area mercatale di Piazza Cappucci. Aggiornamento tabella riepilogativa.
6. D.L. 69/2013 art. 56-bis. Federalismo Demaniale. Attuazione procedure di trasferimento immobili dallo Stato agli Enti Locali.
7. Esame ed approvazione convenzione con l’ Unione Comuni del Vergante per l’espletamento delle funzioni di " centrale unica di committenza " ex-art. 9 c. 4) L. 89/2014 – periodo 01.01.2015/31.12.2017.
8. Acquisto area di proprietà Enel su cui insiste struttura prefabbricata destinata a sede e ricovero mezzi Distaccamento VV.FF. Volontari di Stresa.
9. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza. Modalità e partecipazione alle sedute di Giunta. (prot. N. 15037 del 14.11.2014).
10. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza. Opere di costruzione attracchi di soccorso presso le isole. Esito dell’ intervenuto sopralluogo congiunto. Iniziative dell’ Amministrazione. (prot. N. 15038 del 14.11.2014).
11. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza. Gestione liquidazione spese tecniche di progettazione e direzione lavori porto turistico, primo progetto. (prot. N. 15039 del 14.11.2014).
12. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza. Valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale iscritto a catasto terreni. (prot. N. 15040 del 14.11.2014).
13. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza. Convenzione Comune/Provincia V.C.O. – Criticità di localizzazione campo calcio in ambito previsto. (prot. N. 15042 del 14.11.2014).
14. Gruppo Consiliare Insieme. Interpellanza. Passeggiata pedonale lungoago. Ponticello Rio Roddo, chiusura. Modalità e tempi di ripristino. (prot. N. 15043 del 14.11.2014).
15. Gruppi Consiliari Insieme e Lega Nord. Interpellanza. Pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande. Mancata regolamentazione dei criteri applicativi della normativa (prot. N. 15076 del 15.11.2014).
16. Gruppo Consiliare Insieme. Gestione demanio lacuale. Aree in occupazione Grand Hotel del Iles Borromées (prot. N. 15501 del 25.11.2014).
IL SINDACO
(avv. Canio Di Milia)

















 







































































































mercoledì 26 novembre 2014

SORPRESE



Dopo la soap opera andata in onda per circa un paio d'anni raccontandoci le storie sulla salvezza dell'impianto funiviario che unisce o meglio univa la costa fino alla vetta, arriva l'ultima più fresca, datata 12 del mese di novembre che sta in corso, con cui quella Provincia, appena uscita dalle urne, come fosse la  sorpresa di un coniglio uscito da un cilindro, ordina che sia chiusa la strada nel tratto che unisce la vetta alle altre strade che arrivano in cima a questa vetta. L'ordine, per vero, è in previsione che si attivi a intermittenza; in caso di neve o di gelo va in funzione; se poi scioglie la neve o il ghiaccio torna acqua, s'interrompe. Ferme che stanno così le cose, chiuso che sta chissà sin quando l'impianto funiviario, l'ultima e unica via d'accesso vien pure anche sbarrata perché quell'Ente, appena rinnovato, non ha più un soldo per mantener la strada sempre aperta. Svelato così che adesso sta lo stato di dissesto non ancora dichiarato, sembra che la finanza pubblica si appresti a trascinar dentro la fossa, in cui da tempo versa, anche coloro che se ne stanno fuori, colpevoli semmai di pretender che la Provincia faccia soltanto un po' questo mestiere di cui da sempre si è occupata: il cantoniere. Continua dunque la serie nera di disgrazie che, da un poco d'anni, colpiscono la vetta; una volta erano le piste, l'altra l'impianto funiviario, ora che questo è chiuso, si chiudono le strade e buona notte. Manco a programmar tanta sventura si andava a segno con maggior bravura. Difficile pensar ora cosa augurare che sia peggio, ma mentre sino a ieri la preoccupazione era che non cadesse poi la neve, ora per paradosso sembra doversi augurar che questo accada, cioè che faccia sole e bello durante tutto quanto il prossimo d'inverno. In questa situazione di fine regno, che cosa farà mai, in concreto, l'Anatra zoppa che ha in corso il trasloco da Palazzo nessuno ancora, meglio di lui, ora lo sa. Vedremo dunque, prossimamente, se uscirà mai la solita soluzione del coniglio che, per ora, sta ancor dentro il cilindro.                   
 

martedì 25 novembre 2014

QUOTA 226







In vista del Consiglio che arriverà lunedì primo di dicembre prossimo venturo, arricchiamo la lista degli oggetti in discussione  e le domande da mettere sul tavolo al governo. C'è dunque ancora tempo per questa che postiamo. Le altre le faremo come regalo per Natale.  
 
 
 



lunedì 24 novembre 2014

IL VIZIO


E' il vizio che lo rode, non demorde. Lo sapevamo che c'era pure questa. E' l'ultima, per ora, con cui Canio pensa, arrivato a questo punto, non tanto di far fuori chi si oppone, ma di fargliela pagare. Ci prova e ci riprova e anche chi non è abile di mira può essere che, per sbaglio, faccia centro. Finita appena ieri un'avventura che gli era andata male, inizia adesso questa di avventura. Un manifesto, dunque, diventa subito un pretesto per prendersela con chi non è con lui d'accordo. Se avete del tempo da sprecare leggete le storie che racconta. Non posso postare la difesa perché sarebbe un punto a suo favore conoscerne già ora il contenuto; comunque, come sempre, per lui sarà pur tosto spuntarla anche sta volta. A me rimane, comunque,  di aprire un'altra volta  il portafoglio.  

  








 

venerdì 21 novembre 2014

EMERSIONE





Ora la piena sta calando, tempo un po' di giorni e anche questo lago tornerà nell'ambito del suo alveo regolare. Finita questa fase d'emergenza dovrebbero finire anche le scuse e quindi si aspetta di vedere se, un giorno o l'altro ancora, inizia sto lavoro nel porto dei misteri. Tempo che sono neanche dieci giorni sono ben undici mesi che l'impresa ha preso un po' di soldi, un dieci per cento del totale, ma com'è stranoto, per una ragione o l'altra, non è stato fatto ancora neppure un euro di lavoro. Ora è anche noto, seppur non arcinoto che, se questa impresa non ha fatto ancor un euro di lavoro, però qualcosa ha pure fatto. Ha infatti steso e prodotto le "riserve". Che sono ste riserve che, al terzo progetto pur pagato, compaiono ancor per dire che questo non va bene, che quello è da cambiare, che altro è meglio fare, che ……? Per verità di cronaca non vi possiamo dire molto, anzi quasi niente, perché sino a tutto oggi la copia non ci è data di prenderla in esame, comunque vi basti che circola la voce che sono assai corpose. Son dunque ste riserve sempre un po' una grana, con cui ci sta sto strano vizio delle imprese di prendere più soldi e di far meno lavoro. Si tratta comunque di aspettare ancora qualche giorno, così che poi vedremo se e con quale lena iniziano i lavori e di leggere, magari, le riserve. Comunque intanto nessuna notizia che esca dal Palazzo; ligio da sempre alle consegne, dice alla sua gente il men che sia possibile, ossia niente o tante balle e tratta il popolo elettore da cretino. Sta storia comunque la si prenda crediamo dimostri, ormai senza più nessun appello, che i soldi della gente sono niente; si possono buttare, si possono giocare, insomma, si possono sprecare che tanto poi succede proprio niente. L'unica notizia positiva che però vi diamo sta mattina è che, a furia di sprecare, il porto è sotto inchiesta. Ci informa, proprio ieri, la Procura Corte Conti con la nota che postiamo accanto alla medesima notizia. Lo sforzo di controllo cui abbiamo profuso qualche ora, magari, vedrà quel risultato che vorremmo, cioè che tornino a casa un poco di quei soldi spesi troppo male. Il nostro disincanto ci induce alla prudenza, ma anche poi ci insegna a non mollare mai la presa.








giovedì 20 novembre 2014

L'ORDINE




Cerca un po' in rete e anche sta volta è uscito il perentorio ordine di Canio per abbattere il pericolo. Lo pubblichiamo per un dovere di chiarezza e per dovuta informazione. Per quanto a me riguarda segue lo schema di tanti altri ordini impartiti; quanto all'urgenza estrema ed imprevista sono balle, un anno fa era lo stesso, due anni fa lo era ancor pure, si fa però più in fretta e senza storie, si firma, si sigla l'ordine e prima che qualcuno possa dire qualcosa è belle fatta. Ora però attenzione, anche sta volta, sta scritto a chiare lettere che occorre provvedere a un buon ripristino del verde pubblico perduto. Non l'ha mai fatto, ma ora ne sono testimoni tutti quanti: i critici, gli scettici, gli agnostici, i favorevoli e i contrari, la lunga lista che ha detto anche la sua dentro la rete. Ordunque vigilate, bussate alla porta dell'Alcade se, anche sta volta, non si muove manco mai una foglia. Avete quest'arma, non è un impegno che Canio ha formulato, è un ordine che proprio a lui si è persino dato, anche se non ha scritto quando.


mercoledì 19 novembre 2014

DARE UN TAGLIO

















Avviene un altro taglio ordinato dal Palazzo; però non è la spesa, ma le vittime son solo quattro piante; succede un finimondo sulla rete; c'è chi da l'annuncio, poi seguono i commenti; gli uni un po' indignati, altri un po' più moderati ed altri ancora giustificano l'evento, ma ad occhio e croce, i più sono incazzati. Non è la prima volta, bisogna ricordarlo; però sta volta non si è vista ancora l'ordinanza da cui, di solito, partiva quell'ordin perentorio, cui Canio disponeva di far piazza pulita; si vede che non c'era tanta urgenza, ma il tutto avrà seguito le vie normali ed anche "regolari". Comunque, qualunque sia la causa, l'effetto finale è poi lo stesso; arriva qualche impresa e taglia il tutto al piede. Per verità occorre anche pur dire che non sempre il taglio è stato fatto raso terra; guardate per esempio 5 tigli che stanno messi accanto l'ingresso del parco di Villa Palazzola, lì sono andati un po' più cauti e adesso rimangono dei pali mozzati a un quarto di quella che era loro altezza. In questo caso l'effetto è andato anche più perfetto, perché manco c'è posto di metterne degli altri, così rimangono sti pali malandati che gridano vendetta. Nel caso più recente, qualcuno poi anche dice che questi quattro alberelli, soltanto un poco storti, erano una grave minaccia per auto ed elettori, ma nessuno che abbia visto lo stato di morte dichiarata in cui, proprio lì accanto, ci sta tutto un filare di piante tutte secche ancora in piedi, mentre nessuno, che si sappia, abbia però, in natura, mai visto un pino marino essere dritto. Eppure non cadono mai a terra, ma resistono al vento più impetuoso e se qualche rametto traballava, bastava col seghetto dargli anche soltanto un po' un taglietto. Nessuno a oggi ancora sa se al posto lasciato dai quattro sventurati qualcuno qualcosa metterà; ne dubitiamo. Perché ne dubitiamo è presto detto; di solito, l'Alcade quando emette un ordine di taglio, dispone che venga rimpiazzato, ma a oggi, crediamo che mai sia stato fatto. Chiudiamo la rassegna ricordando quell'ordine di Canio che, un paio d'anni fa, ordinò per taglio al piede con la scure, la morte di un singolo magnifico esemplare di platano cresciuto, suo malgrado, nel parco del Grand Hotel che sta lì molto vicino. La causa dichiarata era lo stato di salute malandata; l'effetto fu che tolto fu di mezzo, ci fecero una scala per scendere nei nuovi sotterranei alberghieri. Ma così vanno le cose nella Perla che, accanto alla porta d'ingresso del Palazzo, espone una targa di città fiorita al merito europeo. Boh ?!

 

martedì 18 novembre 2014

SEMPRE PRO MEMORIA




Mentre ristagna o meglio sembra morta la nuova pianificazione urbana, pensata, voluta, abbandonata, ripresa e poi, forse per sempre, ormai dimenticata dal solito Canio di governo, ecco che, ancora una volta, ci riprova Italia Nostra a riprendere in mano le fila di un discorso a cui pochi o nessuno vi dedica attenzione. Riprende quindi vigore la proposta che vuole che il vincolo indiretto si estenda intorno e oltre la Villa Palazzola per fare che l'ultimo lembo di costa sia salvato. Da qui la nota che postiamo che chiede al Ministero di darsi una mossa e una risposta.       






                                                                 




                                                                                                            ITALIA NOSTRA onlus

                                                                                                            sezione Verbano Cusio Ossola 



                                                                                                             Domodossola 13/novembre 2014
                                                                               


                                                                     Spett. Ministero Beni Culturali
                                                                     Direzione generale per il paesaggio e
                                                                      le belle Arti
                                                                      Servizio II Tutela del patrimonio
                                                                      architettonico
                                                                      Via San Michele,22
                                                                      00153 ROMA

                                                                 
                                                                     Spett. Ministero per i Beni Culturali
                                                                      e Architettonici
                                                                      Direzione generale per il paesaggio e
                                                                      le belle Arti.
                                                                      Servizio IV Tutela e qualità del
                                                                      paesaggio
                                                                      Via San Michele,22
                                                                      00153 ROMA

              
                                                                    Spett. Ministero per i Beni e le
                                                                     Attività Culturali
                                                                      Direzione Regionale per i Beni culturali
                                                                      e paesaggistici del Piemonte
                                                                      P.za S. Giovanni 2 
                                                                      10122 TORINO

                                                                     Spett. Ministero per i Beni e le
                                                                     Attività Culturali
                                                                      Direzione Regionale per i Beni culturali
                                                                      e paesaggistici del Piemonte
                                                                      Soprintendenza per le Province di
                                                                      Novara-Verbano/Cusio/Ossola-
                                                                      Alessandria
                                                                      C.so Cavallotti 27
                                                                      28100 Novara

                                                                                                             

                                                                     E p.c. Al Sig. Sindaco della città di
                                                                     Stresa
                                                           Preg. mo Avv. Canio Di Milia
                                                           Sede Municipale
                                                                     STRESA





OGG: Comune di Stresa: Vincolo monumentale di Villa "La Palazzola". Proposta d'imposizione di vincolo indiretto sulle aree limitrofe il compendio del Parco Villa " La Palazzola": Serre e aree di pertinenza- area del parco di Villa Castelli.


                              Questa Associazione, con propria nota prot. 314 e in data 14/02/2014, aveva posto all'attenzione dei soggetti tutti in indirizzo la questione dell' opportunità, se non necessità, che l'area tutta limitrofa a "Villa Palazzola", proprietà pubblica sottoposta a vincolo architettonico, potesse venire soggetta ai disposti dell'articolo 45 del Codice dei Beni Culturali, individuando così una cornice di ampia tutela che il bene merita, inserito com'è in uno degli ambiti costieri del Comune di Stresa che meglio rappresenta quell'unità di paesaggio storicamente definita di cui un 'ampia letteratura tratta.
 La presenza di un adeguato ambito sottoposto a vincolo indiretto, ove opportunamente regolato mediante prescrizioni, immediatamente cogenti, garantirebbe un'adeguata tutela al bene principale vincolato, sottraendo quell'ambito a interessi e aspettative, che pur esistono e che si pongono in assoluto contrasto con le finalità di tutela e salvaguardia del bene Villa La Palazzola.
Maggior urgenza assume poi la richiesta che questa Associazione aveva promosso, ove si consideri la, quanto meno, poca attenta pratica pianificatoria di cui i Comuni si sono fatti, troppe volte, autori e di cui neppure il Comune di Stresa va esente.
A fronte comunque della proposta avanzata, ampiamente motivata e documentata, dobbiamo registrare che l'unico esito, di un qualche rilievo, che ci è pervenuto è stato quello della Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Piemonte Soprintendenza per le Province di Novara-Verbano/Cusio/Ossola-Alessandria.
Nella nota pervenuta veniva preso atto della proposta, rimandandone tuttavia l'esame sine die e rappresentando le difficoltà di ordine giuridico che pareva contenere una proposta che estendeva il vincolo indiretto ad un ambito non strettamente limitrofo il bene principale vincolato.
Al proposito la nostra ricerca giurisprudenziale ha, tuttavia, evidenziato che le riserve formulate possono trovare anche una loro smentita proprio dalla stessa giurisprudenza: vedi (Cons. Stato, IV, 9 dicembre 1969, n. 722; VI, 18 aprile 2011, n. 2354) "Il vincolo indiretto concerne invero la c.d. cornice ambientale di un bene culturale. Esso è legittimamente imposto quando è riferito non solo alla tutela diretta non di un singolo bene culturale, ma anche di un intero insieme.."
Non sembra quindi che impedimenti assoluti si pongano a fronte della proposta di questa Associazione che, proprio perché ha un contenuto espressamente propositivo, ben può essere oggetto di rimodulazione e di ridefinizione da parte degli Organi competenti, solo volessero istruirla. 
Alla luce delle considerazioni svolte preme, comunque, la necessità che i soggetti in indirizzo avviano un approccio concreto al problema posto e, in tale senso, si pone la presente richiesta sollecitatoria che questa Associazione, nel pieno rispetto dei propri scopi fondativi, si consente di indirizzare a tutti gli Organi coinvolti.           

     

Il Presidente
Dr. Italo Orsi