Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

venerdì 29 maggio 2015

SILENZIO






Or si può dir che sia finita; quel che era da dire è stato detto, quel che c'era da fare è stato fatto. Inizia il tempo in cui gli incerti riflettono su come dare il loro voto; il voto incerto che potrebbe persino far pesare l'ago della bilancia elettorale a destra o a manca. C'é poi l'incognita astensione, nell'ultima prova non ebbe quasi luogo, ma il quinquennio ormai passato ha visto cambiare il volto del consenso nazionale ed anche questo è un fatto che può decidere la sorte cittadina. C'è poi sto dato sul numero di liste concorrenti; una scelta che è dunque variegata; c'è quella che sarebbe un' amara conferma del passato; c'è la lista, un poco effervescente, che mette insieme, ma solo sperimenta i più giovani e le donne; c'è la lista del noto ormai Piervalle, un poco radicale, che a suo modo è assai pur tosto; e c'è un ritorno preannunciato che promette di applicar la dura legge e fare l'ordine annunciato. In questo ventaglio di tendenze, ci stanno le proposte presentate al popolo elettore nei tanti appuntamenti dopo cena. Si è fatto sto popolo un'idea ? Si è chiesto se è meglio confermare o forse ormai cambiare? Si è chiesto in che direzione sarebbe meglio poi cambiare ? Ha chiaro in testa, sempre sto popolo elettore, il profilo di ognuno dei quattro candidati ? Conosce le proposte presentate ? Se a ognuna delle domande qui prodotte ci fosse una risposta positiva, l'esito del voto sarebbe poi quello perfetto. Sarebbe, appunto, ma qui rimane poi l'incognita intorno al nostro popolo elettore a cui dalle sette del 31, sino alle ore 23 di stesso giorno, affidiamo la sorte del prossimo quinquennio e confidiamo.


giovedì 28 maggio 2015

ULTIME BATTUTE










Ultime ore dunque, ma l'impegno che vedo sulla rete non tanto mi par che sia per commentar, quanto piuttosto per polemizzare intorno a quasi un nulla. Onestamente non pare questa campagna sia andata al vetriolo e tanto accanirsi a ritenersi denigrati è fuori luogo; le vere campagne sono ben altre che questa tranquilla passeggiata quasi estiva. Comunque è pure quasi andata ed era ora; se stanca gli elettori, abbiate un po' di pena per tutti i candidati. Finita che è, comunque ormai, questa campagna, mi piace ricordar le cose più curiose che, leggendo o ascoltando i proclami elettorali, i nostri candidati han raccontato. Non me ne vorranno dunque lor stessi candidati se metterò sotto la lente un po' di lor difetti e diventerò il loro competitor per almeno questa volta. Inizia dunque il solito Bottini che, a pagina non so che del suo programma, ricorda, come fosse motivo di suo vanto, di aver approvato, per altrettante volte, ben tre diversi progetti per il porto. L'esempio più eclatante del più grande fallimento di almeno tre governi dov'era lui presente, diventa così materia da vendere al popolo elettore come fosse il suo personale curriculum prestigioso. Passiamo a un altro caso; il Comandante prevede la chiusura di Stresa Servizi srl. Può darsi che sta cosa sia anche giusta, ma invoca una ragione assai curiosa, l'ingiusta Lui la chiama, maggior retribuzione dei suoi dipendenti rispetto a quelli che lavorano al soldo diretto del Palazzo. Il fatto esiste, ma dar quasi la colpa a chi lavora solo perché un contratto di lavoro, peraltro nazionale, paga di più rispetto a un altro, non par possa invocarsi e farne la ragione di un tal drastico progetto. Passiamo ora al terzo candidato; sempre in pari tema, essa ci dice che invece è diventata favorevole a mantener Stresa Servizi, questo perché la società non ha il vincolo di patto e quindi è libera di spendere e, forse, indebitarsi. Sarei felice anch'io fosse così, purtroppo non è così, o comunque più non è; quindi ora nel programma si è aperta questa falla. Sempre poi sul tema che tocca il problema dei parcheggi, degna di nota e di attenzione è l'affermazione di sempre quest'ultima nostra candidata, secondo cui dovranno, forse, essere fatti un po' di qua e un po' di là, perché dice: "attenzione" che la Gabbiola è poi sempre un bene di proprietà privata e quindi non può esser espropriata. Or che l'esproprio invece serva ad altro, io onestamente, avendone anche fatti, questo poi ancor non lo sapevo, ma durante la campagna ora lo apprendo. Cosa servirà dunque mai questa legge che venne varata nel già lontano 1865 per risanare la città di Napoli invasa dal colera, questo ci verrà poi rispiegato meglio nella prossima tornata elettorale ancor che sarete voi alle prese con la medesima Gabbiola.

mercoledì 27 maggio 2015

AVVISO AI NAVIGANTI


















STA SERA, ORE 21, SI RIPROVA. LA LISTA 20 20 SI PRESENTA IN SALA ROSMINI ALL'ORATORIO. ILLUSTRA IL SUO PROGRAMMA, PRESENTA LE PERSONE, DA SPAZIO ALLE DOMANDE, PROMETTE A TUTTI LA RISPOSTA. L'ENTRATA COSTA NIENTE, LA SOSTA DURA FORSE UN PAIO D'ORE, L'INVITO E' PER TUTTI, AMICI, NON AMICI E SPETTATORI.

martedì 26 maggio 2015

L'ULTIMO SEGRETO









Ordunque il segreto ora è svelato. La cifra da Canio segretata è ora pubblicata: 505.106,07 son gli euro che si buttano, di nuovo, dentro il porto. Nel pozzo senza fine ci va ancor questa sommetta. La notizia sta scritta nell'atto della Giunta numero 40, assunta in data diciotto di marzo di quest'anno, ma andata in albo solo ieri. In data 31, stesso mese, si svolse una seduta del Consiglio. In quella circostanza Canio veniva interrogato, ma in punto misura della spesa per il porto che mancava, non volle rispondere per niente. Negò quindi l'accesso alla notizia, negando persino di conoscerne ancora l'entità. Passati che son, ormai, quasi due mesi, si scopre l'amara verità che non sta tanto nell'entità di questa nuova spesa, ma nella conferma di come l'Alcade fosse poco avvezzo a dir la verità. La scadenza elettorale era già in vista; annunciare che la spesa per il porto saliva ancora un altro botto non era una cosa poi tanto popolare; confessare ed annunciare l'ennesimo errore commesso in quel progetto che mai vede la fine, mai e poi mai sarebbe stato gradito al nostro Capo, più che altro impegnato a infarcire di retorica paesana i suoi sermoni che a raccontar al popolo sovrano le amare verità del suo già lungo regno. Ora comunque il dato è pubblicato e alla vigilia di lasciare il seggiolone, Canio impegna questo ultimo tempo che è rimasto a mettere la firma nel mucchio di carte ancor tutte giacenti, lasciando in eredità agli eredi un po' di spese e tanti guai. Non ultima rimane la questione che gira intorno alla piscina; altra vicenda questa sulla quale l'Alcade evitò, con ogni mezzo, di affrontar le domande nel Consesso. Anche in tal caso infatti, la risposta era a lui poco gradita. Confessar che, dopo trascorsi già tre anni, si discuta ancora se, come, dove e quando mettere la firma su un contratto, la dice lunga di come traballava il seggiolone dal quale, ormai, solo gridava.



lunedì 25 maggio 2015

ULTIMO GIRO








Ordunque ormai ci siamo; l'ultimo giro ora riparte, un tour di force settimanale che impegnerà i candidati e loro seguaci un giorno sì, quell'altro no e poi gli ultimi tre giorni tutti quanti sono pieni. Finirà così di venerdì questa campagna straordinaria lanciata circa un mese fà per trovare a chi affidare il prossimo mandato a governare. L'esperimento dunque è quasi fatto, o meglio, per tre quarti è belle fatto. Sin qui senza incidenti di percorso; il clima è sempre stato temperato, non è che si è surriscaldato, paradossalmente, si è perfino un poco, via via, anche raffreddato. L'uscita di scena del Califfo ha già giovato, la democrazia fasulla che ha regnato al tempo del primo e del secondo di mandato è forse già un passato. Se questo è solo il primo risultato, ben venga, e orsù noi ben altro ci auguriamo. Comunque si metta alla fine questa gara, di certo, indietro nel tempo non si torna; infatti il tempo di un solo imperatore è ormai finito; il popolo elettore domenica farà ben la selezione; dei quattro candidati, almen tre sarann quelli prescelti ed uno, quasi con certezza, starà fuori; si spera che scelgan solo il meglio e il meglio sarebbe riportar la democrazia dentro il Consiglio; da luogo di un voto comandato, a un luogo di un voto ragionato e un po' pensato. Ordunque, almeno cambia lo scenario del futuro e visto cosa è stato il tempo ormai passato, non è poi neppure poco. Quanto alla campagna ancora in corso, la vasta gamma delle liste in selezione moltiplica gli incontri col popolo elettore che, per una volta almeno, diventa un poco attore. Non tutti i candidati, questo è vero, hanno usato lo stesso modello di confronto; persino lo strumento più moderno ha un poco taluno intimorito, così che la democrazia non corre ancora in rete. Rimangono però ancora soltanto pochi giorni; un invito rivolto ai candidati a ritrovarsi ancora a confrontarsi è stato dato; vedremo se l'offerta sarà accolta, sta volta non c'è il rischio di cader dentro la rete.

giovedì 21 maggio 2015

TOMBE CON VISTA




Sta sera la storia è un po' diversa, ma poi non tanto. Alla vigilia della prova elettorale quinquennale, visibile anche a tutti è in costruzione un monumento. Non fosse bastata la storia del portone con la guarnizione dei suoi grossi telamoni, sta volta sta sorgendo anche un sepolcro. Luogo deputato è un cimitero, o meglio, con vista al cimitero; non c'è male, e come l'altra volta anche sta volta qualcuno dirà chi se ne frega. Che c'entra poi il Governo di città con sta cosa in costruzione ? Non si sa; qui si entra nei misteri di Palazzo, del fantasma che aleggia e che volteggia in qualche stanza; se una mano lancia il sasso, poi assai lesta si nasconde. Detto questo, un bel drappo lo nasconde, sino ad ora, tutto quanto sto sacello grande e bello. Di nascosto, mica tanto, viene avanti, troppo avanti; di nascosto, mica tanto, sal pian pian mica poco, al terzo piano. Detto questo lo sveliamo e lo scopriamo; nella foto riportiamo. Villa in vista di tre piani, confinante su di un lato al cimitero, vista lago su altro lato, tetto piano, classe ok, trattativa riservata . Non c'è male; cambia il gusto con il tempo; il mercato poi si evolve, ciò che piace sino a ieri, non più piace già da oggi. Si fa in fretta a dire un no, ma la fretta è traditrice, non soddisfa la richiesta; il Palazzo è previdente, guarda i tempi, ormai si aggiorna, sente il gusto del cliente, asseconda questo gusto e soddisfa pienamente. Il Governo è assai contento; c'è una classe dirigente che è all'altezza ormai dei tempi, non si perde in tecnicismi, stride pure sta parola, è fastidiosa, anzi è poi pure noiosa; il cliente innanzitutto, di sti tempi poi più d'altri, sono tempi elettorali, non si scherza con il voto, quindi se con vista al campo santo è la richiesta, si risponda presto e sì.          
 

mercoledì 20 maggio 2015

TORNO SUBITO


 
 
 
 
Sta storia che mettiamo oggi nel post è una storia che va avanti già da un po'. Poi dire che va avanti già da un po' è solo un eufemismo, va avanti, o meglio non va avanti ormai da più di tanti anni. Lavori fatti male, lavori progettati anche un po' peggio, comunque la storia è sempre di soldi buttati dentro l'acqua. Morale, la vicenda prende avvio col solito interpello di Piervalle cui ebbe a dar risposta il Vice delegato; poi segue un altro appello che ebbe per risposta quasi niente; si passa, pertanto, alla Regione che ci aveva messo i soldi per fare gli inutili lavori oggetto d'interpello. Passarono pertanto un altro po' di mesi, sin tanto che spiegando e rispiegando che se i soldi spesi si buttano c'è un danno, si ebbe, finalmente, ad ottener un sopraluogo. Morale ci vengono anche in troppi il 30 di luglio dell'anno che è passato; c'è il Vice Delegato che par che sia scocciato, c'è l'autore del progetto che nega l'evidenza dell'errore, ci sono pure quelli che sarebbero l'utenza dell'opera più inutile mai fatta, che sono anche un poco incavolati, c'è chi rappresenta l'Ente che ci mise i soldi finiti tutti in acqua; finale, si stende un bel verbale e in calce a sto verbale sta scritto che l'Ente Comunale verifichi il mal fatto e dica cosa fare a rimediare. Da allora ne passa anche di tempo, succede sempre niente. Il quattro di settembre la Regione spedisce quel verbale, il sedici febbraio sollecita risposta che non c'è, il sei di questo maggio, di nuovo, spedisce una richiesta anche pressante a quelli che stan dentro il Palazzo. L' incollo qua di sotto se mai qualcuno dubitasse. La prova sta volta è anche eclatante, il Vice Delegato che pure ha il mandato per materia è dunque latitante. L'Ufficio a lui diretto dipendente, per lo più, sta fuori stanza. Sta storia racconta lo spreco inefficiente che sta dentro il Palazzo. La data della fine di sto mese è quella che sembra indicata per far dunque la grande pulizia e tutti mandar via.


 

 

 

martedì 19 maggio 2015

IL TOUR



 
 
 
 

Ordunque ormai è iniziata la volata; partita la serata del Gemelli, nei giorni che rimangono e son pochi, si avvicendano sul palco gli oratori. E' il tour delle frazioni; si fanno vedere i candidati, si presentono i nomi della lista, s' illustra un po' il programma, si chiede se avete le domande, si risponde, s' intavola un colloquio e dopo un due o tre ore si va a casa. Si passerà da Stresa un'altra volta, chi prima e poi chi dopo si mette quasi in fondo al calendario; comunque che nulla sia intentato, si prova sino a quando scatterà l'ultima ora a raccogliere anche l'ultimo consenso. Il tour è impegnativo, si esplora un giorno o due anche prima il luogo del convegno, si cercano contatti, si passa a distribuir pure l'avviso e all'ora programmata si affronta la serata. La gente che s'incontra è meglio del previsto; ci pare interessata, ha fame di sapere, ascolta per benino, in fonda ci vede tutti quanti una volta ogni cinquanni. La fine di sto tour saranno più di trenta le serate che verrann tutte occupate e quindi, quanto a sforzo non c'è poi tanto male. Il popolo elettore ha da star, dunque, del tutto soddisfatto; gli sfilano davanti in passerella i candidati, si espongono al giudizio, raccolgono richieste e danno le risposte; che siano convincenti non sappiano, vedremo poi chi sarà quello vincente. Perde però quota un po' la novità di questa rete, quella che sembrava dovesse sta volta sbaragliare; complice che so, sembra per taluno che sia meglio anche evitare. Ritornano invece un po' anche i soliti comizi e pure, inaspettate, le feste popolari e così qualcuno inizia, comunque, a festeggiare.



 

lunedì 18 maggio 2015

VERBA VOLANT







Sta volta son spariti i tabelloni; una volta, lo ricordo, ci mettevano pure gli striscioni, poi ci han riempito di tanti tabelloni ed ora, come ho detto ci hanno tolto in tutto, o quasi, pure questi benedetti tabelloni. Così cambia nel tempo propaganda e se qualcuno anche li cerca non li trova, ce n'è uno soltanto, confinato poverino lungo uno stradino, tutto lì. Sta volta invece, ed è per noi la prima volta, c'è la novità di questa rete. Si corre, pertanto, dentro in rete; ci corrono all'inizio i candidati tutti quanti; qualcuno parte prima, qualcuno parte giusto, qualcuno parte dopo, nessuno comunque pareva intenzionato a starne indietro. Pareva, dunque, che fosse sta volta quella buona; si clicca un po' qua e là, si scrive un pensierino, si legge la domanda, si mette un commentino, si arriva dentro a casa dei tuoi fans, si entra, persino, dentro stanza a quelli che ti stanno anche un po' contro, e mai come sta volta hai avuto tante changes di dir solo la tua, ma mentre la cosa prende quota, si assiste, di botto, a un inversione. Partiti che son già sti concorrenti, qualcuno si ferma al primo box, un altro si ferma al primo giro, un altro s'imballa alla partenza; la corsa è ormai deserta e il pubblico reclama ma non serve. Lo speaker si affanna anche a provarci, ci tenta a richiamar in pista i concorrenti; l'effetto è quasi nullo, la pista ormai è semideserta. Il popolo elettore si lamenta e mormoreggia, il costo del biglietto non è giusto, è stato già pagato, men che meno verrà mai neppure rimborsato. Si grida dagli spalti; nessuno più li ascolta, la rete adesso è ormai belle che vuota. Venuti allo spettacolo, si sentono traditi, nessuno li ha avvertiti, lo speaker sì, sì affanna, gli invita alla pazienza, c'è un guasto forse alle macchine, ma intanto passa il tempo e gli unici due in pista sono uno un candidato e l'altro un ultimo gregario un poco ormai spaesato. La gara, per ora, sulla rete è ormai finita. Non so proprio trovare una risposta al perché chi è interrogato, ormai, più non risponde. Parrebbe la nuova strategia supervincente: non si risponde se la domanda non piace e si risponde solo se la domanda, invece, piace, o meglio è preferibile il silenzio. La rete, insomma, pare sia stata un po' sottostimata, ossia i suoi rischi e dopo i primi sperimenti, si è scelto di starsene, un po' o del tutto, alla sua larga; In fondo verba volant et scripta manent.

venerdì 15 maggio 2015

SONDA





E' aperto il sondaggio sui programmi presentati dai candidati alle elezioni Stresa 2015. Collegandoti al blog potrai trovare, in prima pagina, il luogo dove mettere il tuo voto, rigorosamente anonimo e segreto. Approfitta di questa opportunità  di seguire in diretta il gradimento elettorale.  

SU IL SIPARIO










Allora, è arrivata l'ora X ed è poi passata l'ora X. La sala è piena, è molto piena, saranno ormai 300 e quattro gli imputati. Giudice di gara il buon Gemelli che della serata è l'inventore. Tiranno, su un banchetto, il conta tempo che tirerà subito il primo suo sgambetto. Si siedono in fila sul palchetto, Gemelli li introduce parlando dal leggio. Si parte; è il primo errore, Gemelli sorteggia la domanda, ma per vero toccava a un'altra cosa. Pazienza, si riparte. Sta volta si sorteggia il primo sfortunato, gli tocca a sto Piervalle di fare il suo discorso, ma il tempo è malandrino, lui ha fatto delle prove, sperava di sforare solo un poco, invece è andato lungo, Gemelli lo tocca già sul tempo, va avanti ancora un poco, ma poi gli tronca tutto il resto. E' andata male, pazienza, sarà forse un'altra volta. C'è tempo per gli altri candidati, lo scontro più diretto lo porta il Comandante che preme su Bottini, tra i due non sono complimenti. Va avanti infatti sto sorteggio, gli tocca al Vice Delegato ancor per poco; si arrangia col discorso e poi arriva il Comandante che preme su quel tasto tutta sera. Sto giro lo chiude Severino, spigliata passa anche la prova e il primo round sta volta è quello suo. Arrivan le domande, la prima è sulle tasse, si passa anche al sorteggio, Piervalle lo pesca un'altra volta. Gemelli lo perdona e pesca un altro nome. Più o meno si chiude in un pareggio. Adesso si pescano non solo i candidati, ma pure le domande. La prima riguarda le frazioni, Marcella è sempre allegra, il Vice Delegato ha qualche primo inciampo, persiste nel suo stile il Comandante, Piervalle non convince. Avanti col pescaggio, si chiede sicurezza, poi il tema è la cultura e insieme sta il turismo. Ognuno ha la ricetta, ma in sala la gente è già un po' stanca. Si parla, un poco di traverso, di Gabbiola, qualcuno lo dice con certezza, sta volta la Lega è meno certa,e visto che è turismo si arriva a parlar di funivia. Riprende ora la quota il solito Piervalle, Il Vice delegato è sempre verso il basso, non cambia l'altro stile, ma è proprio verso il fondo che si anima un po' tutto. Piervalle va all'affondo sul caso Funivia, sta volta la sala lo perdona, poi arriva il gran finale; la solita domanda sui primi 100 giorni; Bottini si impapina, Marcella farà un poco di spunta della spesa, il comandante va avanti come un masso, Piervalle sta volta cambia tona, non vuole 100 giorni, ma chiede due anni a preparare e tre per fare. Ricorda tuttavia che una cosa sa subito da fare, il bilancio che questo Governo si è pure anche scordato e qui c'è un bell'affondo e il round sta volta è quasi suo. All'ultima domanda, a quale candidato daresti anche il tuo voto, soltanto Piervalle prende un voto. Marcella preferisce dare un voto rosa e il Comandante, fedele anchea se stesso, si auto vota. Piervalle sta volta lui non vota, ma indica il profilo di chi avrebbe voluto che fosse candidato e indica pure dei nomi che ha cercato: Romana Ottolini, un avvocato, e Alberto Gozzi che è stato al Quirinale. All'ultimo minuto c'è l'appello, Bottini è il primo sorteggiato e legge, in qualche modo, il suo biglietto, poi viene il Comandante che pronuncia la promessa con la formula di rito; Marcella presenta la lista in quota rosa; sta volta è fortunato, è infatti ultimo Piervalle che lancia il suo appello che è anche appassionato. La sala lo premia con, forse, l'applauso anche più lungo.

mercoledì 13 maggio 2015

KERMESSE












         
Allora sta mattina è arrivato, per posta, il compitino. Totale sono 20 le domande redatte, io penso, dal Luca Gemelli; 18 finiranno nel cestino per farne oggetto di sorteggio, mentre 2 verranno, con certezza, formulate. Non sveliamo qui tutto il segreto; toglieremmo un po' troppo l'attesa che si concentra intorno alla kermesse di domani al Grand Hotel, ore 21. Sta lista preventiva di domande garantisce che non vi siano sorprese ai candidati; ognuno sa già prima le domande e ognuno sa già prima le risposte. Se così avessimo potuto fare a scuola, ne saremmo sempre usciti col massimo dei voti. La storia del sorteggio poi non cambia, se si starà dentro nel tempo, le 18 domande saranno tutte quante sorteggiate e dunque, a questo punto, d'ignoto rimane quasi niente, soltanto l'ordine con cui verranno fatte. Il format quindi, a ora, è più completo; si sa che il popolo elettore starà zitto, mentre il popolo da eleggere, invece, già sa tutto: domande e anche risposte; un gran cerimoniere pensa a tutto. Chi ora già ci ha letto sino a qua, di certo penserà che abbiamo raccontato barzellette e forse riderà. C'è poco poi da ridere, la storia è quella vera, vedrete poi domani sera. Intanto si studia sta lezione, domande da un milione, domande da far mandare a stendere il più bravo e preparato e dunque, avanti accomodatevi, l'ingresso, sta già scritto, che è libero e gratuito e dunque approfittate.

martedì 12 maggio 2015

SHOW
















Si avvicina dunque l'evento ormai più atteso. Registra, come detto, il gran Gemelli, la sala offerta dai padroni, gli attori son sol quei quattro, l'ingresso è libero per tutti, silenzio in aula si tira su il sipario. Su questa storia del silenzio ne abbiam già lette un po' di tutte. C'è la versione data anche alla stampa, c'è quella che sembra proprio sia la vera e che rumoreggia tra il popolo che gira sulla rete, ci son gli addetti stampa candidati che fan solo silenzio, comunque il format è quello che sapete; inizia la serata un primo giro, ognuno dei quattro vi illustra il suo programma; si passa poi a fare loro un poco di domande. Infatti si pesca una domanda che viene presa, a sorte, da un mucchio che è riposto in un cestino, Gemelli apre il fogliettino lo legge ad alta voce e uno per uno gli danno la risposta. Finito questo giro si riprende, si pesca un'altra volta nel cestino e via sino alla fine. Che tutte le domande saranno rese note e anticipate ai candidati è pure confermato; la prudenza è sempre necessaria e la parte, a memoria va studiata. L'ordine del giro è quello che si sa, a Bottini, suo malgrado, tocca il primo, arriva poi Macrì, il terzo è il solito  Piervalle, la quarta Severino è fortunata. Si andrà così verso la fine, c'è modo che ognuno di quei quattro possa pure qualcosa precisare o replicare e poi ci sarebbe un gran finale; l'appello al voto generale. Al popolo presente sarà concesso fischiare o applaudire, ma quello più importante è che non abbia modo di dire ciò che pensa e neppure che faccia una domanda. Lo impone la legge della politica spettacolo e che fosse una legge fissata o meno a maggioranza poco importa, l'ha imposta l'impresario che ha curato la serata, o meglio l' ha accettato, l'ha imposto qualcun altro/a.

lunedì 11 maggio 2015

CAMBIO DI SCENA







Adesso è certo, la vita consiliare è ormai finita e con oggi si chiude il tempo necessario. Archiviate le ultime iniziative elettorali, nessuno più si sogna di chiudere il mandato con uno straccio del bilancio. Il tempo può aspettare; il prossimo che arriva, se è un amico, si trova un qualche bilancino mezzo pronto, se no ci perde un po' di tempo e per dispetto. Sino all'ultimo minuto è stato Canio; ci ha messo in un bilancio che non c'è, un milione e più di un mezzo. Ci ha impegnato di lustri quasi tre usando sti sistemi per crescere un po' ancora di consenso, mentre il buco del porto da colmare l'ha celato. Quel pacco di soldi che ancor serve per riaprire il cantiere che sta fermo, li doveva trovare nel bilancio, ma poiché il saldo elettorale sarebbe un risultato un poco negativo, ha rinviato il tempo del bilancio. In questo gioco di prestigio che è mettere dei soldi laddove non si può, ma invece è conveniente, e non mettere i soldi laddove è necessario, ma un poco sconveniente, si chiude il sipario davanti al suo Consiglio. Rimangono inevase le domande per le quali da mesi le risposte sono state, via via, sempre rinviate e se avremo ancora modo le proporremo all'erede designato, se no, per altri, è tempo guadagnato. Si chiude, pertanto, sto sipario, ma tempo di 3 giorni si apre il sipario elettorale; regia Luca Gemelli, attori i quattro candidati, silenzio imposto a quelli del loggione, è il nuovo format che sembra andar per la maggiore e come avvio della stagione non ci par che sia poi tanto male.