Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

giovedì 29 dicembre 2016

RINVIO


Risultati immagini per RINVIO


Si chiude dunque anche quest' anno, ma contrario a previsione, l'opera del porto non finisce; è l'incompiuta. Sbagliava or dunque il Borgomastro che, non più di un qualche mese fa, ripreso dalla Stampa, osava anche annunciare che l'opera finiva anche un po' prima del previsto. Di qual poi fosse il tempo già previsto, di questo non era precisato e per fortuna. Comunque, scordiamoci il passato; se avessimo creduto non solo alle promesse, ma anche e più ai contratti stipulati, ben oltre da due lustri questo porto già sarebbe ormai concluso. Scordiamoci or dunque tutto il passato; va bene tutto questo, ma ricordiamoci almeno sto presente e quello che vediamo é che ancora non ci siamo. Le opere son ferme, notizie dal Palazzo non ne danno o forse non ne hanno, o meglio le hanno e non le danno. Di certo ora sappiamo che di quel progetto, che era quello perfetto, per intenderci il secondo andato in gara, poco o nulla si é salvato, o meglio proprio niente. La parte strutturale lo sappiamo, é stata cambiata tutta quanta; della parte architettonica, é in corso lo smontaggio pezzo a pezzo. Il muro della diga sembra plastica, uscita da una stampante 3 con D, la parte di allestimento per attracchi verrà pure cambiata, la parte invece ad archi e murature tutto in torno con tanto di passeggio sopra il molo, pure lei sarà cambiata, mentre il mistero aleggia ancora intorno alla parte che è sommersa. Qui le voci si confondono e moltiplicano; c'é che dice che mancano anche i soldi, c'è chi pensa che ci sia anche dell'altro; comunque la storia del dragaggio va indagata per scoprir cosa nasconda. Se dunque il Borgomastro pensava di festeggiar la fine di quest'anno inaugurando quest'opera infinita, or bene se lo scordi e già si può pensare che il tutto sia rinviato ad altro anno. Se poi sono un po' saggi, si scordino di inaugurar quest'opera che è soltanto una storia brutta, lunga e sporca.

martedì 27 dicembre 2016

"DOLCE" VIA

LRisultati immagini per C.SO ITALIA STRESA



L'accordo non c'è manco su cosa mai che siano le scatole di vetro e di metallo che occupano, da più di un mezzo secolo, la via che corre fronte lago davanti la cortina di case con negozi e con alberghi. Un tempo era la via più intensa e frequentata, ai tavoli dei bar o dentro i suoi locali passavano a migliaia turisti ed avventori, difficile trovare un posto che era un posto ancora libero, ma il tempo lì scorreva di quella dolce vita ormai finita. Or dunque ancora si discute, una volta per ogni cinque anni, di quelle tre strutture che occupano la via che è ancora nel ricordo di chi l'ha vista viva ed ora é malandata. Rimangono i rappezzi, le toppe sul sedere, le stanche pensile un poco arrugginite e sempre più sbiadite. Qualcuno anche ci prova a darsi un po' un rinnovo, ma i tempi son passati, difficile che tornino. In tutto questo tempo l'assente in eccellenza è sempre poi il Palazzo che seppur ci stia lì avanti, non sembra che gli garbi. L'Alcade, quand'era un ragazzino, appena venne eletto, lui prese il risultato di un esito di gara di un progetto per farci della via qualcosa di eccellente. Lui prese il risultato e per farci anche un dispetto lo fece a pezzettini, lo mise in un cestino e rinnovò le scatoline, o meglio pensiline. La storia poi sempre si ripete; lo fece pur l'Alcade un'altra volta quand'era già cresciuto, la fa adesso il Borgomastro che non é di certo un ragazzino. Nessuno del Palazzo che sembri abbia la cura dei beni a lor da noi affidati; le toppe stan per terra, la ruggine per aria, ma a lor non sembra che gli freghi più di tanto. La cosa più importante che a loro gli riguarda è dunque sempre e solo la storia dei rinnovi di quelle "pensiline" che di tutto si può dire, ma men che siano soltanto pensiline. I tempi son passati, l'ho scritto appena sopra, difficile che tornino, mettiamo il cuore in pace; se ha detto il Professore che occorre ora studiare su come rinnovare la via del fronte lago, sicuro non vedremo neppure il risultato.

venerdì 23 dicembre 2016

CONSIGLIO NATALIZIO

Risultati immagini per CONSIGLIO COMUNALE


E così inizia un po' in sordina sta riunione di vigilia e l'ultima dell'anno che si chiude. Si attende qualche tempo che occupino i lor seggi i tanti consiglieri ancora assenti, ma dopo s'inizia per davvero. L'appello va spedito e il Borgomastro concede la parola ad un ministro. Sta volta le tocca alla ministra, la nota delegata alle finanze, che legge in quattro righe il testo dell'ultima manovra di bilancio dell'anno che sta in corso. La cosa non si vota, è solo informazione, così si passa oltre, ma è sempre la ministra interessata, sta volta é delegata all'istruzione e in questa nuova veste espone le proposte che attengono i rinnovi di quattro convenzioni che regolano i rapporti tra l'Ente comunale ed altrettanti asili. Son soldi e manco pochi che ogni anno si prendono per gestire i quattro asili. Nel merito e nei soldi non c'é poi discussione, ma l'unica questione la pone Severino. Riguarda un altro tema un po' più di traverso a quello in trattazione, cioè se in convenzione si metta la questione dell'obbligo che i bimbi all'asilo ci vadan vaccinati. Quest'obbligo c'è già, per quanto è obbligatorio, ma è bene ricordarlo, concorda il Professore, magari con na nota, non tanto in convenzione. Su questo anche concorda lo stesso Comandante che pure lui ricorda che a ognuno il suo mestiere, non tocca a sto Comune far ciò che tocca ad altri, al più lo si ricordi e questo basti e avanzi. C'é il tema che, più o meno, na volta per mandato ritorna in discussione. Son dunque le tre scatole, qualcuno le chiama pensiline, ma altri lo contesta, son proprio costruzioni, son chiuse da tre lati, ma sempre pensiline precisa il Borgomastro, comunque non c'è accordo ma manco su che sono e dunque è un po' battaglia che scalda la serata. Espone il Professore, ma già qui lui precisa che ha perso anche le carte per cui chiedergli tutto, ma quanto alle risposte, pazienza, non le sa. Riassume però il tutto dicendo nel consesso che propone in fotocopia il testo già approvato da anni e anni or sono, con l'unica eccezione, aprite qui le orecchie, che viene aggiunto un comma per cui se mai quest' Ente dovesse far lavori in casa propria sul suolo delle strade davanti a quei signori, potrà pure anche farli senza chiedere permesso. Vien qui quasi da ridere, ma attacca il Comandante che infila le domande cui è pronto il Professore a dire che non sa. Continua il Comandante ponendo la questione in punto di diritto. Almeno così afferma; contesta che la cosa rispetti il codice stradale, contesta che il regime cui l'Ente si è attenuto sia pure quello giusto. Sostiene infatti che trattandosi in effetti di edifici, non valga regolarli con semplici occupazioni di pubblico suolo a uso privato, ma occorra pure avere il diritto in superficie. Se questo è poi vero, qui mi tocca da notista ricordare che forse la questione potrebbe diventare di sostanza ed anche il diritto a mantenerle andare in discussione. Comunque su questo non c'è accordo, si allunga la polemica, taglia corto il Borgomastro che in tema di diritti o meglio di diritto la sa lunga. Morale non si cambia, il testo andrà poi al voto di sola maggioranza col gruppo in quota Lega che abbandona. C'è solo, all'ultimo minuto, un'apertura. Lo dice il Professore che, svegliandosi di botto, riconosce che potrebbe esser discussa, rivista e dibattuta una nuova sistemata del fronte tutto intero che corre sulla strada. Coglie l'apertura il Comandante che ringrazia, ma avverte di temere che alle intenzioni non seguan poi mai i fatti. Finito dunque il pacchetto che era del Governo, rimango gli interpelli. Sta volta sono tre, il gruppo in quota Lega è in astinenza, li firma pertanto il solo Comandante. Il primo contesta il trattamento economico riservato ai dipendenti di Stresa Servizi. Sostiene essere questo un trattamento che, a parità di mansioni, sia superiore a quello percepito dai dipendenti comunali. Ritiene essere ingiusto e chiede che l'Ente provveda a rimediarvi. L'interpello è bocciato senza appello. Prima il Borgomastro, e poi il Vice Delegato respingon la richiesta, sostenendo tutto essere a posto. Secondo interpello, il ponticello. La favola di sto ponte sul rio Roddo é senza fine o vi sarà poi fine ? Ci tenta la risposta il Borgomastro: sui costi esorbitanti, su quelli del ponteggio, sui modi della gara. Dimentica alla fine di dire solo i tempi. E l'ultimo interpello è l'alberghiera. La storia ormai è stravecchia, col rischio che si perda nel tempo la memoria. Sta volta l'accento è sopra il campo; se disfan prima il campo si rischia che alla fine non ci sia né l'uno e neanche l'altra. Si chiede che cambi un po' il programma, o meglio il crono programma. Risponde il Borgomastro che in queste circostanze ha sempre da dare un'ultima notizia che non dice. Comunque sta volta ci sono pure i soldi che avevan tralasciato; un paio di milioni che servon agli arredi della scuola son ora assicurati. C'è tutto quasi pronto per, si spera, ora iniziare, ma il campo va levato da subito e non dopo; gli scavi serviranno per colmare il nuovo campo e dunque va levato, comunque lui vigila e ci spera.                                       


lunedì 19 dicembre 2016

FINE ANNO: NULLA O QUASI


Risultati immagini per CONSIGLIO COMUNALE

Non c'è molto nel prossimo interpello che precede poi tutte le feste. Si replica l'accordo con gli asili, non penso vi sia nulla di nuovo; si torna nuovamente a sospendere la tassa sullo sbarco, immagino non vi sia nulla di nuovo, ma comunque si insiste nel cercare la soluzione che non c'é. Si rinnova, immagino anche qui senza cambiare, la storia delle note pensiline lungo lago, rimanendo per sempre insoddisfatta la richiesta di tentare di cambiare. E quindi, non solo non c'è molto questa volta, ma quel poco è la replica del vecchio e nulla più. Esausto da fatica consumata l'altra volta, sta volta anche il gruppo in quota Lega non ha nulla, neppure il cimitero ha preparato, si è forse già dimenticato. Ritorna il Comandante con tre appelli. Del primo abbiam capito non poi tanto, riguarda il trattamento economico riservato ai dipendenti di Stresa Servizi. Se è giusto o non è giusto il contratto di lavoro che a lor viene applicato io questo non lo so, ma presumo, che poi sia più vantaggioso di quanto percepisca un dipendente comunale, questo è certo. Dell'altro, il tema è il ponte d'oro. Si tratta com'è noto del piccol ponticello che ancora manco c'è sul rio del Roddo al Lido di Carciano. I costi lì non tornano anche a me. Dell'ultimo, é l' ormai dimenticata nuova alberghiera. Una replica del porto e i suoi misteri che sembrano ormai l'unica certezza. Con questo ed ultimo interpello si cerca di metterci una pezza, almeno sul campo di pallone, prima che sparisca poi nel nulla.

venerdì 16 dicembre 2016

Risultati immagini per CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE



IL BORGOMASTRO
Visti l'art. 50 del D.Lgs. 18.8.2000, n.267;

Visto l'articolo 13 dello Statuto Comunale; DISPONE di convocare il consiglio comunale In sessione straordinaria - seduta di 1° convocazione per il giorno Giovedì 22 Dicembre 2016 - ore 18.30 presso Palazzo dei Congressi, Sala Iacono e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione straordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno Giovedì 22 Dicembre 2016 - ore 19.30 presso Palazzo dei Congressi, Sala Iacono Per deliberare il seguente ORDINE DEL GIORNO 

Seduta pubblica

1. Comunicazione D.G.C. N. 144 del 30.11.2016 ad oggetto "Esame ed approvazione prelievo dal fondo di riserva - esercizio finanziario 2016".
2. L.R. 28/2007 - Esame ed approvazione convenzione tra il Comune di Stresa e l' Asilo Infantile M. Ostini di Stresa - triennio 2017/2019.
3. L.R. 28/2007 - Esame ed approvazione convenzione tra il Comune di Stresa e l' Asilo Infantile C. Bassetti di Carciano di Stresa - triennio 2017/2019.
4. L.R. 28/2007 - Esame ed approvazione convenzione tra il Comune di Stresa e l' Asilo Infantile di Magognino di Stresa - periodo 1 Agosto 2016/31 Luglio 2019.
5. Esame ed approvazione convenzione tra il Comune di Stresa e l' Asilo Infantile M. Ostini per il funzionamento della sezione Primavera - triennio 2017/2019.
6. Esame ed approvazione ulteriore sospensione applicazione del contributo di sbarco e del relativo regolamento e contestuale ratifica D.G.C. N. 148 del 30.11.2016.
7. Rinnovo concessioni per occupazione demanio stradale con pensiline - periodo 01.01.2017-31.12.2022.
8. Gruppo Consiliare Uniti per Stresa - Interpellanza ad oggetto "Stresa Servizi Sr.l. - Trattamento economico del personale dipendente superiore a quello dei dipendenti comunali. Ingiustizia manifesta e necessità di perequazione" (prot. N. 16770 del 24.11.2016).
9. Gruppo Consiliare Uniti per Stresa - Interpellanza ad oggetto "Passerella Lido di Carciano e cumulo di materiali litoidi. Promesse non mantenute e spreco di denaro pubblico" (prot. N. 17099 del 01.12.2016) 10. Gruppo Consiliare Uniti per Stresa - Ordine del Giorno in merito alle sorti della costruenda Scuola Alberghiera sull' area del Campo sportivo comunale (prot. N. 16370 del 17.11.2016).


IL BORGOMASTRO
(Giuseppe Bottini)

mercoledì 14 dicembre 2016

FINE STORY

Risultati immagini per RIMESSA QUERELA



Finisce dunque in niente la rivincita tentata pur da Canio ed oggi, davanti al tribunale, rimette la querela che quando era l'Alcade promosse contro i tre che, a detta di Lui solo lo avevan diffamato a mezzo stampa. Rimette la querela a tutti e tre, sebbene pur del terzo mancasse anche la firma sul testo pubblicato con tanto di distinguo e di una scusa. Stamani era di buona il nostro Canio; l'assenza dal potere gli fa bene, lo rende più simile agli umani e meno ai sovraumani. Ringrazia persino per il gesto di avere pubblicato il manifesto. Per vero ricordiamo che alcune mani ignote, sul testo pubblicato, hanno pur loro diffamato. Di questo non pare che Canio si sia accorto. Lui cade dalle nubi e prende le distanze, ma è il brodo di cultura o meglio sub cultura che per anni Lui al potere, ha pure alimentato. Può darsi non si sia accorto di quanto è diffusivo, di quanto sia infettivo e poco educativo l'immagine che esce da Palazzo, ma questo è il risultato, lo vedi anche su scala più ampia e più diffusa; comunque Lui si scusa, non sono amici suoi, ma non son neppure amici nostri e dunque qualcuno pure sarà stato. Ma Intanto che é di buona, c'è pure un'ultima questione ancor sospesa. Un'altra querela, sta volta è senza stampa, è al Giudice di Pace da più anni, son cinque gli imputati, la toglie o la mantiene ? Lui, davanti a un buon caffè che manco poi lo offre, dichiara che ora basta, non vuole più saperne di queste storie e quindi... dovrebbe chiuder lì. Finisce così anche questa storia che, a dire di chi scrive, non era manco il caso che avesse da iniziare, ma del senno poi del dopo son piene sol le fosse.

lunedì 12 dicembre 2016

REGALI DI NATALE

Risultati immagini per REGALI DI NATALE


Arriva or dunque la fine di quest'anno e come l'altro anno il ponte sul rio Roddo rimane sulla carta. L'abbiamo pure visto e chi si aspetterebbe, visto il prezzo, un piccolo gioiello, ahimé sarà deluso. Il ponte è proprio brutto, due travi con l'assito e un parapetto; siccome poi è un poco poi più alto di quello che era prima, due orrendi corpi d'opera raccordano anche il tutto. Comunque é proprio brutto; eppure sui cataloghi che giran sulla rete, ne trovi di carini: ad arco, leggeri e lamellari, ne trovi quanti vuoi, li offron chiavi in mano, li mettono anche in posa, ti offrono il progetto, il tempo di portarli ed ecco sono pronti. Si vede che in Palazzo non giran sulla rete, ma girano altre cose; è un mondo rovesciato, dobbiamo rassegnarci. Intanto quel bel mucchio di ghiaia e di detriti rimane sulla foce, nessuno che lo voglia,si aspetta ora la piena, nel tempo di un annetto forse arriva così ci pensa l'acqua a farlo scomparire. Dobbiamo rassegnarci anche a sta cosa, d'altronde non c'è limite al peggio e a tutto ci si abitua. Intanto cammina ormai verso il traguardo il porto dei misteri. Nell'ultima delibera ci aggiorna sto Governo lo stato delle cose. Al netto dei lavori buttati col primo dei contratti, una cifra di circa 1,2 milioni tutti in euro, son ora 4,995 i soldi che mettiamo con questo appalto in corso. Peccato che all'inizio di sempre questo appalto, la cifra era diversa: 3,874, poi come sempre accade la somma si è gonfiata, ma a leggere un po' meglio la nota del Governo, se è vero che la somma rimane sempre quella di 4,995, quello che a noi sembra è che l'opera dimagra. Non più la diga é fatta in opera, ma ora vien tutta fatta prima e solo in luogo poi viene montata, ma la spesa é poi sempre la stessa; idem sembrerebbe per poi la passeggiata sulla diga; una formula un po' oscura si legge nel testo del Governo, ma certo non é com'era nel progetto andato in gara; ora é solo una leggera passerella fatta in legno e ferro e niente d'altro. Un altro mistero e poi più nulla.

mercoledì 7 dicembre 2016

SEGNARE UN PUNTO



Risultati immagini per segnare un punto



Lo stato del degrado cittadino segna un punto, ossia si compie un passo, pur piccolo che sia, perché su questo degrado che viene  alimentato da attese e aspettative sempre un po' fuori le righe, si possa ragionare per davvero. Le acque per vero si erano un poco mosse sulla rete tempo fa, puntando il dito accusatore su quella che era stata la nota pensilina del trenino da Stresa al Mottarone. Regnava allora Canio che com'era sua costume, appena ricevette la richiesta di muovere il Comune alla conquista di quel sito in stato di abbandono e di vergogna, se l'era data a gambe e morta lì. Riprese questa cosa Italia Nostra che mosse al PPR allora in pubblicazione, la questione. Più sotto riporto la richiesta che venne formulata e, notizia di sti giorni, la Regione, con atto della Giunta, ha contro dedotto le tante osservazioni che aveva ricevuto riguardo al PPR. Nel merito di quella che qui io vi racconto, la stessa è stata accolta nel testo che sotto pur vi incollo. Morale, sul sito ora in degrado nessuna altra funzione con quanto in precedenza già esistente potrà ora prevedersi. E' un piccolo obiettivo ora raggiunto, un tassellino, ma senza questo probabile che ancora qualcuno facesse ed alimentasse altre illusioni. Il prossimo obiettivo è dunque il Borgomastro. Vedremo se come l'Alcade si gira daltro lato e si da a gambe.           

Osservazione :
Si chiede di prescrivere sul sito della ex Stazione, attigua a quella esistente, il mantenimento di una destinazione d’uso congrua con la percezione dell’originaria funzione.

 Esito  osservazione.

Accolta:
 In riferimento alla linea ferroviaria dismessa Stresa‐ Mottarone, si prende atto del rilievo e si provvede a integrare l’elaborato, si fa presente che tale aspetto è già stato normato nell’art. 22 delle NdA e nelle prescrizioni specifiche delle schede A173, A174, A175 e B056.

lunedì 5 dicembre 2016

MILES GLORIOSUS

Risultati immagini per MILES GLORIOSUS


Sta volta l'oggetto di sto post va un poco altrove. Si sposta dalla cronaca locale a quella nazionale. Bersaglio del commento è dunque il premier ragazzino che di botto si trova avere già finito l'avventura che, con tanta audacia e intraprendenza, pareva avere preso in mano. Servito con nemmeno un tante grazie il suo predecessore, rottamati con modi non men bruschi i "vecchi" compagni di partito, pensava cambiando lui la Carta di correre trionfante, tagliando poi il traguardo senza intoppi. Se questo era il disegno e il sogno di un premier ben disposto, ma anche ambiziosetto, é vero pur che spesso i sogni troppo audaci non sempre poi si avverano e quanto poi il risveglio, esso è amaro e doloroso. Così infatti é pure stato. Il popolo elettore, chiamato troppo in fretta a dare il suo giudizio, invece che alla Carta ha dato il suo parere al Capo del Governo, bocciandolo poi senza l'appello. Insomma si è sbagliato; credeva questo popolo sovrano di votare Matteo Renzi, mentre l'oggetto del quesito era ben altro. Nessuno in questo lungo tempo di un gran bombardamento  di balle e contro balle si fosse sognato di spiegarlo. Neppure il diretto interessato lo aveva ben mai precisato, al punto che più volte aveva detto che votando per il no l'avrebbero mandato certo a casa. Così infatti é stato. Esultano i nemici che, uniti in un cartello, si eran messi insieme per fare fuori il premier giovincello. Esultano ma per poco; il tempo di smaltire la sbornia elettorale e presto si azzufferanno ancora più di quanto già fecero prima. E quanto allo sconfitto, trafitto e ora deriso, è giovane e deciso, occorre un po' di tempo, curare le ferite, raccogliere gli amici, riarmarsi ancor di nuovo e certo, prima o poi, ancora lo vedremo.

venerdì 2 dicembre 2016

TRANSARE


Risultati immagini per TRANSARE LITE






Almeno per un paio dovrebbe concludersi così sta storia che ha visto Canio cavalcare con l'arma giudiziaria, sguainata a mo di scimitarra, e fendere con l'aria anche le teste dei poveri avversari sventurati. Almeno per un paio, perché le firme che oggi compaiono in calce al manifesto son solo sol di due e manca il terzo. Il terzo si è infatti poi sfilato dal gruppo più compatto scrivendo a Canio una missiva chiarendo che non c'era l'intenzione di certo diffamarlo, disposto a renderla anche nota, sperando che l'accetti, se no che il Giudice poi si esprima se è vero o non è vero che le frasi incriminate contengono gli estremi del reato. Ordunque, il prossimo 14 del mese che c'è in corso, il giudice di nuovo ci rivede. Se Canio è dunque un uomo di parola rimette la querela per noi due; potrebbe rimetterla anche al terzo, ma potrebbe per questo mantenere la richiesta e allora il Giudice sin'ora assai restio comunque stilerà la sua sentenza. Il testo che da oggi è pubblicato é quello concordato. Non c'è un punto, una virgola o una sillaba che non sia quella che è stata allor transata. Si afferma di nuovo quel diritto alla critica anche aspra, dura e pura che fecero i soggetti avverso la " Zanetta" ; si afferma che se Canio poi si è offeso non era l'intenzione e sol per questo ci si scusa. Insomma un compromesso, un giusto mezzo. Giudicate voi. 



In relazione a un manifesto pubblicato nel mese di
ottobre 2013 che dava conto dell’avvenuta approvazione
della variante urbanistica denominata ”Zanetta” e che
conteneva alcune valutazioni fortemente critiche circa
l’intervenuta approvazione di quella variante, i sottoscritti
ritengono di aver operato nell’ambito delle prerogative
e facoltà che il ruolo di Consiglieri, allora rivestito,
conferiva, senza alcuna intenzione di ledere l’onorabilità
e  la dignità personale di chi in quel tempo occupava la
carica di Sindaco, Canio Di Milia. Se nella espressione
del loro motivato dissenso non è stato adeguatamente
valutato l’impatto che la critica avrebbe potuto avere
sulla sensibilità personale dell’allora Sindaco, sotto
questo profilo ce ne scusiamo, ribadendo che nostra
esclusiva intenzione era la manifestazione di un dissenso
critico e legittimo.
I componenti del già gruppo consiliare “Insieme”
Vallenzasca P.

Vecchi G.B.

mercoledì 30 novembre 2016

SANTO NATALE






Il quadro é natalizio; il Professore, l'allievo a lui devoto, l'Avvocato or vice delegato, un altro personaggio, probabile un giurato ed il premiato. Non è proprio dell'anno lo Stresiano, comunque é assai vicino all'altro che noi pure già indicammo. Si tratta per vero di un altro bel concorso che premia chi infiora il suo giardino e sta volta il più premiato risulta l'AlbergoVilla Aminta. Ritira la targa il vincitore, un noto albergatore. Il quadro, lo ripeto, é quello di Natale; gli eletti cittadini gli stringono le mani, gli donano la targa, non so se ci scappa anche un abbraccio. Il fotografo ci mostra la scenetta, una roba da operetta; son tutti sull'attenti, non so se son contenti; scrutare il Professore é sbattere nel buio, è meglio lasciar perdere, di lui si può anche dire che come un noto attore, ha solo due espressioni: con la chitarra o senza. Comunque questo è il clima che vede oggi premiato l' assai bravo soggetto che per na fila d'anni ha illuso tutti quanti che un pezzo del giardino avrebbe "regalato" per farci quell'opera magnifica che Canio ci aveva raccontato. La storia, come ormai ampiamente a tutti noto é andata poi diversa e dopo tanti anni ha chiuso quel contratto pagando sì il dovuto, ma col fischio che ha fatto tutto il resto ed ora, giustamente, va premiato. Nel nuovo testamento si chiamano sepolcri un po' imbiancati, su questo non c'è dubbio. Esperto anche in dottrina chi meglio del noto Professore potrebbe fornirci un suo sermone sul caso a lui ben noto che vede in primo piano chi oggi va premiato. Ragioni dello Stato; ipocrisia medio borghese; coraggio da leoni; chiamate voi come volete sto quadro di Natale che illustra molto bene chi è che ci governa e chi è che ci comanda. 





lunedì 28 novembre 2016

LA SAGA "ZANETTA"

Risultati immagini per saga



Nella eterna saga della " Zanetta" prima e del progetto dell'Albergo " Le Ville" dopo, c'è un ultimo non svelato misterioso segreto. Sino ad ora lo abbiamo anche noi tenuto nascosto, ma come tutti i più gelosi segreti, prima o poi debbono essere svelati. Per vero il segreto ve lo possiamo svelare, ma il mistero no, ossia è ancora misteriosa la ragione di questo segreto e quindi, anche con tutta la nostra buona volontà non riusciremmo a scoprirla. Ovvia, magari potremmo fare delle congetture, indicare delle possibili ragioni, provarci insomma e magari andremmo vicino alla verità, ma meglio evitare; la giustizia è sempre in agguato e essendo andato via liscio sino ad oggi, vorrei continuare anche domani, specialmente perché quelle scocciature costano un pacco di soldi. Ma eccoci al dunque. Dovremo fare un passo indietro, tornare a quel post, o a quei post che annunciavano la bocciatura del progetto "Le Ville". Pubblicai anche la fonte della notizia, il testo integrale del provvedimento della Soprintendenza che manifestata il proprio motivatissimo contrario parere. Parere appunto, perché tale era, ma sorretto da due caratteristiche: obbligatorio e vincolante. Obbligatorio e vincolante innanzitutto per l'amministrazione della Regione che avrebbe dovuto, entro un termine massimo ben definito, poche settimane, chiudere il procedimento, ossia prendere il parere tradurlo in un atto formale di diniego. Invece è successo altro, ossia la Regione, ossia un qualche ben individuabile soggetto o più soggetti di quell'Ente, hanno fatto appunto altro. Hanno tenuto il parere della Soprintendenza chiuso in un qualche cassetto per molti mesi, 4 e 22 giorni, e poi solo dopo che il ricorso straordinario era stato presentato dalla SIAV srl, hanno prodotto non un diniego, che sarebbe stato obbligatorio, ma un provvedimento, scarsamente motivato con il quale hanno sospeso, anziché concludere il procedimento. 4 mesi e 22 giorni per sospendere quando sarebbero bastate 24 ore per negare. Cos'è successo in quel lungo tempo di silenzio ? Qui ritorniamo alle congetture, ma non ne facciamo, dovremmo chiedere ai diretti interessati, magari lo stesso G.C. Zanetta, ma cadrebbe dalle nubi. Il mistero sullo svelato segreto così continua. L'Onlus Italia Nostra ci ha comunque provato, potrete leggerlo sul suo blog non appena, a breve, lo pubblicheremo.     

venerdì 25 novembre 2016

TOCCARE IL TEMPO


Risultati immagini per TOCCA IL TEMPO



A dispetto di quanto dalla " Stampa" tempo fa venne previsto, la fine dei lavori di sto porto non sembra avvicinarsi, semmai un poco allontanarsi. Di certo la data che sta scritta sul solito cartello ed indica la fine dei lavori di contratto, è stata ampiamente superata, ma questo sarebbe il minor dei nostri mali, se non che da quella data é il ritmo dei lavori che non c'é. Cos'é che dunque sia successo intorno a quella che era la data di scadenza a noi non è saputo e come di suo solito, il Palazzo sta zitto. Neppure un interpello ci pare che ad oggi sia stato prodotto dai banchi di controllo del governo e intanto sale il lago e il suo livello e proprio sto livello sembra che sia uno dei motivi a cui si riconduce un po' il ritardo. I tecnici, più o men sempre gli stessi, avrebbero inventato una furbata: di salir di 0,50 la quota che era stabilita per l'imposta su cui poggia la muraglia. Motivo di sta scelta: seguire con l'aumento il nuovo livello stabilito da chi governa la quota di sto lago. Però per mantenere l'altezza originaria, la muraglia è stata poi ridotta di pari 0,50. Conseguenze di sto fatto è che, da un lato l'estetica è un disastro, ma quel che più qui conta é che durante la magra poi del lago, il moto ondoso passa sotto e finisce nel bacino perché ci han tolto 0.50 di prevista protezione. Da qui la scelta di metter delle panne, o roba simile, che frangano poi i flutti ormai senza difesa. Comunque non ci par che i problemi sian poi soltanto questi. Ancor non si è capito se i soldi ci siano o invece no per smaltire i materiali di dragaggio e neppure si é capito che cosa quando e come verrà fatto al posto della riva andata a pezzi durante i tanti anni del fermo imposto al porto. Insomma un eliporto ? O pure un aereo porto ?

mercoledì 23 novembre 2016

COMMENTI



Risultati immagini per COMMENTI




Archiviato che è stato sto consiglio, continua l'astinenza stagionale. Che è stato o non è stato comunque sto consiglio le cose le lascia uguali o quasi come prima. Ci vuole un bel coraggio anche al sol pensare che fossero felici i governanti di come funziona, scusate non funziona, il pala dei congressi. Scontata la risposta , ma quanto a strategie di un minimo rilancio, sarò anche un po' sordo, ma non mi par di averne poi ascoltate. E quanto all'incidente incorso in aula al noto Professore che manco sa rispondere se hann fatto i previsti investimenti, sorvoliamo. Comunque abbiamo letto l'intervista che già era concessa dal vertice in persona del gruppo più agguerrito dei nostri oligopoli e quindi noi pensiamo che la sorte del pala dei congressi sarà presto segnata. Continua un po' il mistero intorno alla Gabbiola; interpello dopo interpello, il nostro Borgomastro non si espone. Il dire che vien chiesto e che sarà concesso di fare un supermarket di soli alimentari per circa un'estensione di 900 mq. , non dice poi più niente sul cosa si vuol fare sul resto che rimane. Vorrà chieder qualcosa sto cavol di Palazzo e che non sia come suo solito il minimo del minimo ? Nessuno che lo dica, nessuno che lo chieda, nessuno che si esponga, nessuno che reclami. Non basta interrogare, bisogna anche indagare e quindi poi stanare la Volpe e il suo governo sul cosa poi vuol fare. Il Vice Delegato, sarà anche avvocato, peraltro lo era anche l'Alcade, ma quanto a saper fare sin'ora non ci pare. Lui dice che le studia le cose che gli chiedono; nel caso sono i chiostri di vendita isolani. Lui dice che ci pensa, ma intanto passa il tempo e quanto poi a dire il suo pensiero, difficile é saperlo; é un altro bel mistero. Se compro oggi la Stampa, si legge che è partito lo studio di un percorso ciclabile e turistico da andare dal confine e poi giù verso la bassa. Un'opera importante che sembra interessante, ma allora vien da ridere sul niente combinato da quelli del Palazzo con quel fasullo accordo che fu con Villa Aminta. C'è pure una scadenza, il 12 dicembre per chiudere lo studio; chiediamo al nostro Borgomastro se non ci abbia ancor manco pensato.

lunedì 21 novembre 2016

VERBALE DI SEDUTA


Risultati immagini per VERBALIZZAZIONE SEDUTA




Inizia come sempre alle 18 e circa 30; l'appello come prassi e dopo il Borgomastro presenta ai convitati il nuovo Segretario. Gentile diciamo così appare e subito Marcella Severino ne approfitta per fargli la domanda che serbava: com'é che pensa di stendere i verbali di seduta? Insomma, per nulla soddisfatta di come Giacca Bianca riduceva in sintesi anche estreme gli interventi, vorrebbe ora che il nuovo è giusto da poco che è arrivato, riuscire ad ottenere lo spazio necessario sui verbali. Non tarda la risposta; é pronta e anche precisa e indica tre modi per redigerli. Ricordo che il primo di sti modi era da me stato proposto, ma da Canio rigettato con il solito disprezzo. Comunque il tema è aperto, vedremo che piega prenderanno poi i verbali. Inizia pertanto per davvero sto Consiglio: due temi di bilancio ai primi punti che la nota delegata alle finanze, con gli occhi fissati sui pizzini li legge all'assemblea senza commenti. Il terzo argomento è pure di bilancio; si estinguono di botto e anticipati di circa 4 anni i debiti di mutui in scadenza nell'anno 2000 e circa 20. Si paga una penale, ma si incassa un aiuto dallo Stato. Argomento interessante è quello che riguarda i cimiteri. Nessuno più indicato del noto Professore per trattarlo, ma l' intera tutta aula si aspetta una serata dedicata a Marcella Severino, esperta del settore. Infatti da lì a poco, liquidato in due battute l'argomento dal nostro Professore, la Capa del Gruppo filo Lega si accinge a recitare il suo sermone: l'articolo x è da cambiare, il comma dell'articolo y è poi da cancellare... ma qui il nuovo redattore dei verbali la interrompe. " Ma come non conosce il suo mestiere ? Se vuole cambiare gli articoli e anche i commi le tocca presentar gli emendamenti. Il testo di proposta è quello agli atti, ci sono corredati anche i pareri, cambiare vuole dire doverlo ri istruire, or dunque non si può." Il vecchio Professor coglie al volo l'occasione; "é vero, ci vanno presentati emendamenti e dunque Le faccio anche un favore, ritiro la proposta questa volta, Lei faccia emendamenti e poi discuteremo." Si passa così ad altro; è l'ultimo argomento del Governo. Riguarda l' indirizzo da dare a quel mercato che, dopo i lavori da tempo già conclusi, richiede un riordino dei posti per i banchi. Sta volta il Consiglio si ingarbuglia, incespica tra i banchi di fiori e quelli alimentari, si perde in mezzo ai banchi dei non alimentari. Comunque alla fine viene fuori da questo labirinto: i fiori, le piante e le sementi rimarranno li accanto ai banchi alimentari. Sarebbe il Consiglio già finito, ma sta volta è il Gruppo in quota Lega che ha un pacchetto, a prima vista, impressionate. Le prime due però son state già riassorbite in quello che è stato l'esame del mercato; la terza riguarda il Pala dei Congressi o non congressi. Si chiede se il Governo sia contento di come queste cose stanno andando. Risponde il Professore, dicendo che vorrebbe usare un mono sillabo per dare la risposta, cioè che è no, ma poi ci ha ripensato e legge l'argomento articolato. Insomma ci racconta che è vero che Fiera Milano da circa ormai due anni, da quando é subentrata all'altra impresa non sta facendo proprio niente, ma é anche vero che ha promesso che col prossimo di anno le cose forse un poco cambieranno. Racconta inoltre il Professore gli impegni ad investire che stanno nel contratto e che sommano una cifra di oltre 600 mila euro. Se poi abbia adempito, sto nostro Professore alla domanda specifica sul punto, risponde che non sa. Bastava una risposta come questa per stenderlo al tappeto, ma il gruppo in quota Lega lo perdona. Si tocca un argomento di lato alla Gabbiola; si torna sul tema di quell' atto di Governo che, su istanza di una parte, corresse le tabelle alimentari, alzando a 1.500 i metri consentiti. Sta volta, come sempre, il Borgomastro ne approfitta per dire che ormai per la Gabbiola il gioco è fatto, ma poi subito aggiunge che nulla ancor può raccontare. Comunque si va avanti spiegando in qualche modo le ragioni che spinsero il Governo a fare l'atto, ma quanto a precisare, a dire che cosa puoi si voglia fare, qual sia nei modi e tempi la sorte dello schifo che turba anche il paese, neppure questa volta viene detto. Ritorna la questione Bolkestein, l'odiata direttiva Bolkestein che rischia di mandare in gara i posti dei banchi delle Isole alla scadenza che ormai un poco si avvicina. Gli spetta all'Avvocato, il Vice Delegato, rispondere dunque all'interpello. Riprende il Delegato la solfa raccontata mesi fa al tempo che era stato già un primo identico interpello. Insomma allor prendeva tempo, occorreva studiar delle altre carte, adesso le carte sembran troppe, si rischia di andare in confusione, ordunque è necessario prender un poco di altro tempo. Finisce ora il Consiglio con l'unico interpello che firma il Comandante; riguarda le corone, la musica, il corteo, la fascia tricolore, l'omaggio che il 4 di novembre si è fatto ai combattenti caduti per la patria. Secondo l'interpello non tutti i caduti sono uguali, o meglio non sono trattati tutti uguali. Ne segue una questione, una grande discussione con mille spiegazioni che illustra il Professore. Comunque si finisce, c'è il tempo di un saluto che porge il Borgomastro a un nuovo Maresciallo dell'arma da secoli fedele che è giunto a comandare la sede della Perla.

giovedì 17 novembre 2016

VIGILIA

Risultati immagini per VIGILIA CONSIGLIO


Domani all'ora della sera il Consiglio torna in aula. Proposte interessanti da parte del governo cittadino ? quasi niente. Sta volta è il gruppo guidato da Marcella Severino che sforna una serie di interpelli. Oddio, è vero che rompe un po' il silenzio che si era imposto, ma tocca gli argomenti appena appena. E' il caso di quel coso, la scatola dell'inutile palazzo senza più congressi. L'affondo in questo caso è appena un po' accennato, per dire che manco é forse ancor toccato. Sui temi più sensibili al tanto elettorato si mostra più agguerrita e più decisa. E' il caso dei rinnovi dei banchi sulle Isole dove la nota direttiva Bolkestein, emblema dell'Europa burocratica e crudele, é l'obiettivo. Dimentica però questo interpello e qui lo ricordiamo che sin'ora sta nota direttiva è stata ignorata dal Palazzo; il caso più eclatante è il rinnovo gratuito e senza saldo dell'area demaniale del pur noto Grand Hotel. Essendo concessione ad uso commerciale avrebbe dovuto andare in gara e invece... Comunque vedremo poi nell'aula la serata e certo vi daremo il risultato. Più cauto sta volta il Comandante; un solo interpello, peraltro marginale. Sta mani tuttavia un altro interpello ha presentato. Notizie di stampa assai funeste addensano di nubi le sorti l'Alberghiera: ma guarda! Di corsa è presentato ordunque un interpello perché si corregga l'accordo tra il Palazzo e l'Ente Provinciale. Il tema è evitare che non solo non si faccia l'Alberghiera, ma pure si rimanga senza campo.        

mercoledì 16 novembre 2016

CAMBIO DI GUARDIA

Risultati immagini per CAMBIO DELLA GUARDA


In tempo di spoil system non è che fosse proprio niente resistere tre lustri tutti interi nella sede. Comunque col primo di novembre c'è stato anche sto cambio, per meriti d'età, e "giacca bianca", così come per scherzo era chiamato da qualcuno, il Segretario Generale se n'è andato. Passato dunque indenne dai cambi intervenuti dei primi cittadini, ha resistito per oltre un quindicennio e passa il testimone ad un collega che ha il titol di avvocato. Che dire di sto cambio al vertice degli uffici di Palazzo ? Intanto del nuovo che è arrivato ne sappiano ancora meno di quello che ora se ne è andato. Se infatti c'era una roba difficile a capire o meglio a decifrare del vecchio Generale, io credo fosse proprio il suo pensiero. In genere quel motto: "nei secoli fedele" che spetta all'arma dei carabinieri, con qualche variazione: "negli anni lui sempre fedele" sarebbe quello che forse molto meglio riuscirebbe a definirne il suo profilo. Il massimo di sé io credo lo abbia dato al tempo del regno dell'Alcade. Due lustri passati fianco a fianco; dai muri del Palazzo nessuno che ricordi sia uscito mai un lamento, un minimo anche screzio che abbia mai incrinato il loro accordo. Eppure le occasioni non son certo mancate; il nostro Borgomastro più volte, quand'era solo Vice, non solo mugugnava, ma anche scalpitava. Morire, l'accordo tra quei due era proprio come il ferro, a prova di rottura; non valse il caso Ermini, non valse la questione degli espropri cannati al Mottarone; qualunque cosa fosse, l'accordo tra i due si confermava. Memorabile, occorre proprio dirlo, fu l'aiuto prestato alla" Zanetta". Colpita da più parti durante la guerra combattuta in aula e fuori aula, era sempre il Generale che inventava qualcosa per salvarla. L'Alcade senza quella spalla sarebbe schiantato al primo scontro e invece il Generale sorresse sino in fondo la battaglia. Non importa che poi fosse perduta, intanto credevano di averla pure vinta e Canio magari era convinto. Di origini insulari, sul posto di lavoro non scherzava, quale fosse l'umore post lavoro non si sa. Pesanti furon le accuse più recenti di una qualche collusione che in aula furon mosse dal seggio occupato dal vecchio Comandante; fedele alla consegna non rispose, ma ormai la via di uscita si appresta ed anche la pensione ormai si avvicinava.

martedì 15 novembre 2016

INCONTRI



Risultati immagini per convocazione consiglio comunale



I L B O R G O M A S T R O 
Visti l’art. 50 del D.Lgs. 18.8.2000, n.267;
Visto l’articolo 13 dello Statuto Comunale;
D I S P ON E
di convocare il CONSIGLIO COMUNALE  In sessione straordinaria – seduta di 1° convocazione per il giorno Venerdì 18 Novembre 2016 – ore 18.30 presso Palazzo dei Congressi, Sala Iacono e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione straordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno venerdì 18 Novembre 2016 – ore 19.30 presso Palazzo dei Congressi, Sala Iacono Per deliberare il seguente O R D I N E D E L G I O R N O.
1. Lettura ed approvazione verbali seduta precedente.
2. Ratifica D.G.C. N. 112 del 19.10.2016 “Esame ed approvazione IV° variazione al bilancio di previsione 2016/2018”. 
3. Esame ed approvazione V° variazione al bilancio di previsione 2016/2018. 
4. Estinzione anticipata di mutui con la Cassa Depositi e Prestiti. 
5. Modifiche ed armonizzazione delle norme del Regolamento comunale di Polizia Mortuaria. Approvazione testo coordinato. 2 
6. D.Lgs 31 marzo 1998 n. 114 – Commercio su aree pubbliche- Riqualificazione dell’area mercatale di piazza Capucci. Ricognizione – Disposizioni programmatiche di riassetto. 
7. Gruppo Consiliare Progetto Comune – Interpellanza relativa all’ area mercatale. 
8. Gruppo Consiliare Progetto Comune – Interpellanza relativa alla gestione del Palazzo dei Congressi .
9. Gruppo Consiliare Progetto Comune – Interpellanza relativa a D.G.C. N. 91 del 27.07.2016 ad oggetto: “Piano commerciale - Adeguamento tabella per la compatibilita' tipologico- funzionale delle strutture distributive - Atto di indirizzo” .
10. Gruppo Consiliare Progetto Comune – Interpellanza relativa a scadenza concessioni chioschi Isole Borromee .
11. Gruppo Consiliare Uniti per Stresa – Interpellanza: “Festa Nazionale del IV Novembre 2016. Morti per la Patria, figli di un Dio Minore. Di serie B anche lui” 

IL BORGOMASTRO IN ORIGINALE FIRMATO: (Giuseppe Bottini)

lunedì 14 novembre 2016

LETARGIA



Risultati immagini per SONNO PARLAMENTO





Compiuto pertanto anche il dovere di dare un nome ed un cognome a un noto cittadino perché sia designato dell'anno lo Stresiano, potremmo andare anche in letargo, sicuri come siamo che da qui alla primavera non é che ci sarà qualche sorpresa. Da dietro le mura del Palazzo non è che si muova chissà cosa; il nostro Borgomastro é messo lì a chiuder qualche buca e poco d'altro, la giunta di Governo ormai è stracotta da anni passati dietro i banchi, il popolo elettore mugugna e se ne frega, gli eletti a controllare e pungolare sono ormai belle spariti, il porto delle nebbie sembra fermo, la vasca per il bagno è da rifare, la tassa sullo sbarco ormai é sott'acqua, l'impianto funiviario sta già servito, c'è soltanto poi il bilancio anche da fare, il quattro dicembre da votare o stare in casa e in questa condizione eccezionale la cosa più sana e intelligente sarebbe trasferirsi alle Seychelles o in qualche paese senza tasse avendone pagate forse troppe. Insomma le acque sono calme, o meglio mezze morte, nessuno che più fiati, nessuno che si allarmi, nessuno che ci pensi, soltanto come sempre un mugugnare . Il saldo di stagione però ha chiuso ancora bene; se l'altra stagione era non male, per non dire eccezionale, quest'anno non è poi tanto diversa e questo alla fine non spinge a migliorare, ma solo a vivacchiare. Comunque poi alla fine il mito delle isole lontane rimarrà ancora come era e anche l'inverno ormai vicino vedremo di usarlo per dell'altro. Vi annuncio perciò un po' più in sordina che è pronto il programma 20 20. Si avvicina pertanto la data che inaugura sta cosa. 

giovedì 10 novembre 2016

CITTADINI DELL'ANNO




Mi pare che fra poco scada il tempo in cui la Perla si nomini ed elegga un cittadino che, per meriti nei campi più diversi, si fregi poi del titolo assegnato. Di solito il nominato è scelto da una schiera molto stretta; confesso però di non sapere come funzioni la legge elettorale in questo caso; se mai si usi il mattarellum o fors' anche il solito porcellum. Comunque la si usi, si tratta del problema di trovare il designato che poi sarà anche il festeggiato. Essendo poi la Perla pur sempre un po' un paesello, io credo non sia facile trovare ogni anno un qualche bene amato. Scartando poi l'ipotesi che sta scelta venga affidata al voto popolare, un'ipotesi migliore è che chi crede e anche poi lo voglia, si provi a suggerire qualche suo nominativo. Il solito curriculum non deve poi mancare così che si possa un poco comparare tra i nomi designati. Scrutando su you tube guardate cos'è che vi compare. I beni culturali filmati da un anonimo soggetto che un noto cittadino li possiede e li conserva per sé, la sua famiglia e l'intera cittadina con cura e con amore. Io credo che quest' anno sto probo cittadino si meriti sto premio, un oscar alla cultura, un plauso tutto intero da questa sua città e l'abbraccio più sentito del nostro Borgomastro.

martedì 8 novembre 2016

INTERROGAZIONE


Risultati immagini per INTERROGAZIONE


Sta volta è il Borgomastro interrogato; archiviato da un pezzo il tempo dell'Alcade, rimangono gli eredi che, volenti o un poco anche dolenti, disbrigano le carte mezze fatte. Di nuovo é l'albergone e la variante che sono ancora un po' in sospeso e attiran l'interesse e l'attenzione di chi ora chiede al nostro Borgomastro che cosa mai che vuole fare ed anche se mai sa cosa mai fare. Lo chiede Italia Nostra con questa letterina che sotto vi postiamo, lo chiede perché é noto che alla fin fine, firmato da Papotti, la nota Sorprendente ha chiesto proprio al Comune che spiegasse qual'é mai questo pasticcio che l'Ente ha combinato approvando la "Zanetta". Non è che noi sappiamo cos'è che il Comune abbia risposto; un po' lo immaginiamo, ma ora la domanda su cosa mai vorrà pur fare la pone il sodalizio nazionale, sezione provinciale. Quando, come e se poi vorrà dare risposta il nostro Borgomastro a noi ci sfugge saperlo e prevederlo, per ora ci tocca accontentarci di chiederlo e aspettare. 











Domodossola 04/110/2016 

Prot.3016 


Al Sig. Sindaco della città di 
S T R E S A 

Ogg: Area di rispetto ai sensi dell'art. 45 del D. Lgs. n. 42/2004 e s.m.i.- Villa Marina e Villa Basile di S. Rizzo. Recepimento delle prescrizioni obbligatorie all'interno di variante strutturale stralcio-chiarimenti. 


Con riferimento all'oggetto si osserva che l'intervenuta pronuncia di negativo parere espresso dalla Soprintendenza del paesaggio, vedi prot. 18806 01 34.19.07/776, in relazione a progetto di nuova edificazione alberghiera di istanza SIAVsrl, ha posto e pone una rilevante questione in ordine alle corrette modalità con cui sono state recepite le obbligatorie prescrizioni poste sull'area con decreto della medesima Soprintendenza. 
Le ampie motivazioni contenute nel negativo parere evidenziano in maniera chiarissima, addirittura eclatante, lo scostamento che esiste tra la normativa fatta oggetto delle più recente variante strutturale stralcio e quanto avrebbe dovuto essere il contenuto legittimo di quella variante. 
La stessa Soprintendenza ha ritenuto porre a Codesto Comune un interrogativo circa i contenuti espressi dalla variante in relazione agli obblighi di legge che avrebbe, invece, dovuto perseguire. 
Questa Associazione, nella costante vigilanza espressa nei confronti dei tentativi più volte manifestati da Codesto Comune di eludere, se non addirittura infrangere i dispositivi di legge, più volte era intervenuta sul caso sino ad impugnare davanti il Tribunale Amministrativo gli atti di approvazione della variante. 
Per deprecabile disguido tuttavia quel ricorso non ebbe modo di essere trattato nel merito, liberando così la proprietà da ogni residuo pudore o timore, accelerando così l'iter conclusivo dell'istanza. 
Alla luce di questa premessa, ferma restando la conoscenza da parte dello scrivente della pendenza di un ricorso straordinario avanti il Capo dello Stato, si chiede di conoscere quale sia e se vi sia un orientamento di Codesto Comune al fine di ricondurre la scriteriata variante entro il perimetro dei disposti legislativi e normativi. 


Si ringrazia 

Il Presidente 
Vallenzasca Piero 
Piazza Cavour, 14 
28845 Domodossola 
T. 0324.44106 
verbanocusioossola@italianostra.org 
www.italianostra.org 
italianostra_vco@pec.it 



lunedì 7 novembre 2016

GOVERNO DEL FARE


Risultati immagini per GOVERNO DEL FARE






Non è che c'è del nuovo, é un po' sempre lo stesso, una minestra riscaldata che, di tanto in tanto, la mettono sul fuoco col rischio che poi bruci. Comunque anche quest'anno, peraltro anticipato già col DUP, la giunta di governo a guida Borgomastro si approva il documento che mette in previsione nei prossimi tre anni le opere da fare o da rifare. E già perché come si sa, i primi giusto soldi, quei 225 e rotti mille euro andranno a rattoppare le buche non tanto sulle strade, ma nella vasca. Si dice nel testo che si legge che la spesa è rimborsata, se questo poi sia vero o mera previsione di ciò non c'è certezza, vedremo più avanti se questa è verità o solo fantasia. Si mettono dei soldi, o meglio li mette la Regione, o meglio li prende dalle tasche di noi suoi cittadini e mette 300 mila euro per chiudere altre toppe in quelle tre stazioni funiviarie. Potrebbe anche andar bene, ma ad oggi nessuno che ci dica sull'esito di gara che cosa poi ci ha messo di suo sto vincitore. Il credito fiscale ? Una cifra assai imponente compare all'improvviso tra le carte. Son ben tre soli milioni e un altro mezzo in luce ed energia. La cifra la metterà chi mai sarà il gestore di tutti gli impianti di pubblica luce. Per ora non c'è ancora e forse qualche cosa di più di queste cifre sarà anche un dovere un poco poi spiegare. Se è vero che milioni di soldi per la luce li mette il suo gestore, risulta anche poi vero che 374 mila euro li mette di certo anche il Comune per spendere a rifare l'impianto su di un isola e quello al lungo lago e qui si aspettano disastri. Un'altra volta ancora è via Duchessa. Comparsa già più volte nei piani pluriennali, levata poi più volte, compare ora di nuovo per spenderne di soldi 390 mila euro. Se sta volta è quella giusta non si sa, comunque la spesa è già spalmata su un altro paio d'anni: 2018/2019, c'è tempo per ancora poi cambiare. Compaiono quei 300 mila euro che sarebbero la cifra per fare un bel parcheggio in testa al nuovo porto. Che sia proprio un bel parcheggio ci vien da dubitare, così come ci pare che dietro questi soldi ci sia qualche pasticcio da aggiustare di quello che è il progetto dell'opera infinita. Ritorna il Mottarone, sta volta c'è il milione di euro che vi occorre per fare quel progetto che venne già premiato col ponte tibetano. Spariscono quei soldi, proventi dallo sbarco, spariscono anche le opere cui eran destinate; rimangono altri soldi, peraltro mica pochi, che servono a che fare ? Sta scritto: " rifunzionalizzare", na roba inesistente, comunque spariranno nel Pala dei congressi, una roba misteriosa di vetro e di cemento, sta chiusa tutto l'anno, sta in mezzo alla città, nessuno che ne sa.

venerdì 4 novembre 2016

20 20



V

arcato l'inizio del mese di novembre si accinge, passo passo, il varo del nuovo sodalizio 20 20. Annunciato tempo fà, cresciuto un po' in silenzio e con molta discrezione, raccolte che furon le adesioni, si studia e si redige, punto punto, il suo programma. Se quello che è previsto verrà poi rispettato, nel tempo ormai di giorni si chiude sul programma e allora si programma la data, il luogo e l'ora in cui si chiameranno i soci e gli invitati per svelar cos'é che ci sta dentro sto strano sodalizio e per costituire il suo gruppo dirigente. Per quanto ne sappiamo, la cosa é infatti ancora un po' celata, sarebbe un po' fare una festa, una sorte di convention, na specie di chiamata a un tavolo imbandito, non certo di bevande e pasticcini, ma di programmi, di azioni e di proposte. Il tema é la cultura, o meglio i beni culturali, quei beni a noi comuni che, in parte trasandati, la nostra cittadella non cura mai a dovere e lascia anche cadere. Si partirebbe proprio da qui; l'intento è di invertire la china che si è presa di lasciar che tutto vada sinanco alla rovina. Insomma la chiama di un appello, rivolto a sto paesello perché si faccia avanti la buona volontà, la parte un po' più attiva del borgo addormentato e anche un po' egoista, che offra le sue idee, le metta tutte in chiaro, le esponga per benino e le confronti. Si tratta di aspettare quel tanto che ancor basta, si contano ormai i giorni poi tutto sarà chiaro. 



mercoledì 2 novembre 2016

ASPETTARE



Risultati immagini per aspettare qualcuno



Arriva ora novembre e il porto non è pronto, la data sul cartello è stata superata, ma l'opera è incompiuta e tutto sembra fermo. Problemi dunque nuovi ? Problemi non svelati, o meglio non chiariti, il nostro Borgomastro, maestro del non detto, è solito non farci molto caso e quando è interrogato, in genere risponde che proprio in pari giorno ha avuto una risposta. Sta volta non sappiamo; nessuno ha interrogato se dietro questo stop si celi qualche cosa, ma certo che di sì, ma cosa mai si celi, se soldi o altri problemi, per ora tutto tace. D'altronde che fosse molto strano che dopo sol tre lustri di storie e di disastri sta volta finisse tutto bene, persino un po' in anticipo come la stampa osava prevedere, nessuno ci contava. Ordunque poi vedremo che cosa ci combina sta storia un po' infinita. Se questa é una notizia, o meglio non notizia, quell'altra é ancora meglio; un bando é messo all'albo questo è certo, riparte la piscina e dunque se i tempi saranno poi quelli previsti, quell'opera magnifica di Canio Imperatore di nuovo va in cantiere. Un quarto di un milione o su di lì, é il prezzo ora previsto per chiudere le toppe che sembra ora vi siano. Intanto la paghiamo, se poi la polizza per danni e vizi occulti avrà qualche successo noi dopo lo vedremo. Per quanto a tal proposito è stato anche richiesto in sede di Consiglio, vi posso assicurare che capire la risposta non era proprio facile. Ordunque anche per questo si tratta di aspettare e poi vedere. Sull'altro dei tre casi che qui ora vi tratto, non paion novità di gran rilievo, se non quelle peggiori. Si tratta è naturale del caso che si chiama l'alberghiera. Un caso come noto, o meglio ignoto, che a detta del Capo dell'Ente Provinciale, è delicato. Ordunque anche sta volta si tratta di aspettare e nulla si può fare. Dimenticavo; c'è anche il ponte sul rio Roddo che ormai è in procinto di varare. Un'opera grandiosa che costa un 15 mila in euro al metro lineare; un ponte tutto d'oro al posto di quello che era un ponticello ad arco tutto sesto. Nessuno che si sappia conosce come sarà questa sorpresa, ma anche in questo caso ora basta un poco ed aspettare.

giovedì 27 ottobre 2016

LA MINORANZA SILENZIOSA

Risultati immagini per MINORANZA



Il titolo di oggi ci ricorda un detto di ormai qualche decennio, ma adesso noi parliamo del tempo a noi presente nel piccolo paese disteso lungo un lago del qui profondo nord. Sta volta lasciamo dunque a parte il solito Bottini ma certo lui non creda che stiamo a perdonargli errori e malefatte e per pari condizione tocchiamo oggi sul tempo le note minoranze. Passato ormai un lento assai rodaggio, già ora si comprende in quale direzione le linee di condotta hanno puntato. Se l'una sarebbe più agguerrita sul piano più formale, avendo anche alle spalle la Lega che l'appoggia, quell'altra, nessuno lo ha capito se abbia mai una linea di un qualche suo partito, conduce una campagna tutta sola. Se questo é molto chiaro, gli effetti comunque sono opposti; la Lega o simil Lega è molto assai più cauta; va lenta nel produrre qualcosa nel Consiglio, non anticipa mai niente, si attesta di rimessa e scalcia qualche tiro del pallone che casca guarda caso ai propri piedi. Di robe vere e proprie studiate e presentate, nell'anno e quasi mezzo che sembra sia passato, se un paio sono fatte ne basta ed anche avanza. Se questo è il ritmo giusto, alla fine di sto lustro, forse forse, ma manco una dozzina saran quelle finite e per intero presentate. Se fossero giù a Roma, davanti al Parlamento, direbbero che gli eletti son tutti lazzaroni che prendon tanti soldi per fare circa niente. Ma sono qui nel nord, confine dello Stato, non prendono dei soldi, ma se sono senza i soldi non sembra che lavorino. Se questa è la tendenza di quelli del partito, quell'altro che é più solo, di cose pur ne scrive; avanti questo passo, nel lustro tutto intero di robe ne avrà pur anche fatte. Si deve pure dire che le nostre minoranze, seppur proprio non sembra che qualcuno ci abbia il turbo, avrebbero un vantaggio rispetto ai tempi del regno di quel Canio. Il nostro Borgomastro, che avrà tanti difetti, di pregi ne ha pur uno; non toglie la parola, ma lascia spazio aperto in quello del Consiglio, così che nessuno non abbia mai poi il tempo di dire e lasciar dire. Sarebbe un bel vantaggio, permettete che lo dica, ma se a volte viene usato, per lo più non viene usato. Se dunque questo è il quadro, sarebbe interessante discutere su cos'é che manco viene fatto. A volte si capisce perché la simil Lega non tocca un argomento, a volte si capisce perché sta volta é il Comandante che non tocca un argomento, così come a volte si capisce perché è ancora il Comandante che tocca un argomento ed è la simil Lega che tocca un altro di argomento. Insomma sì però, se il ritmo è questo qui, se questa è la tendenza non credo che alla fine vedremo qualche cosa; insomma si vivacchia, si attende un altro turno, ma intanto passa il tempo, ma fare il consigliere non era un passatempo. E tu che adesso scrivi cos'é che hai mai fatto qualcuno mi dirà. Io niente, comunque chiedetelo a G.C. detto Zanetta. 


martedì 25 ottobre 2016

ERRATA CORRIGE

Risultati immagini per errata corrige
A leggere l'articolo verrebbe anche da ridere se poi questa questione non fosse un poco seria. Sull'Eco del Risveglio di qualche giorno fa ritorna la questione del bando dimezzato. Si parla ora di nuovo del bando funiviario che venne un po' rimaneggiato al fine di confezionarlo e renderlo appetibile ai tanti concorrenti. Ne parla il giornalista a margine di quello che è stato un interpello che, in sede di Consiglio Subalpino, un 5 stelle ha posto all'Assessore regionale all'uopo delegato. La risposta che fu data non pare esser gradita, ma a come la raccontano la colpa di quello che successe, il toglier con un tratto di penna la norma che avrebbe anche protetto quegli otto dipendenti dell'impianto licenziati, è stata scaricata sul povero innocente comunello. Lo nega il Borgomastro che, sul tema interrogato, si dice assai stupito ché tutto fu deciso lui dice in altra sede e nulla avea potuto salvare i dipendenti quandanche lo volesse. Sin qui dunque la cronaca che aggiunge poi non molto al poco che sappiamo. Se poi però aggiungiamo che il nostro Borgomastro o ha corta la memoria, o invece ha il naso lungo, ci tocca ricordare che fu proprio il comune, quel pover comunello che, con atto suo formale, col plenum del governo ci mise il voto e la sua firma sul testo di quel bando che tolse quella norma e aggiunse tanti e forse troppi soldi che andarono a premiare il grande fortunato. Se qui vorrà smentirmi il nostro Borgomastro, lo faccia di buon grado, gli metto sotto gli occhi gli atti che ha approvato e poi vada a smentire se stesso e le sue balle. Se questi prima fanno e poi nascondono la mano, non pensino che gli altri son tutti dei gran fessi cui manca la memoria dei guasti che quelli hann tutti combinato. Se dunque é un po' più onesto, ritorni su quel testo, rimangi l'intervista, si scusi e si corregga.

lunedì 24 ottobre 2016

TERREMOTO


Risultati immagini per BUROCRATICO





Di solito è il governo che è al centro della scena, ma leggendo le cronache e l'albo di Palazzo le acque si agitano anche altrove. Sta volta ci pare un gran subbuglio che si scuote ancor dentro le mura. Di attacchi e di questioni intorno alla Capa del corpo degli agenti e del solito architetto c'é stata discussione al chiuso delle stanze dell'ultimo Consiglio. Per quanto è trapelato si é data qui notizia, ma adesso spulciando i documenti che l'albo ci propina, si assiste a un cambiamento che sembra sconvolgere un po' tutti gli uffici. Da un lato c'è aria di abbandono, piuttosto sembra una fuga che rischia di svuotar diversi uffici dove interi reparti ci paion che sian ammutinati, presentando domande per fuggire; dall'altro si prevedono altri arrivi e al fondo di questo processo che sembra ora sia in atto c'é un quadro generale che sarà tutto mutato. Silenzio é naturale, sulle cause che sembran generare un terremoto, ma è un fatto che da tempo un tal rivolgimento ci mancava. Se poi lo ricordiamo che al fin di questo mese è pure già annunciato che anche il Generale lascerà il comando per andar a prender la pensione, nessun dubbio più rimane che é l'intera struttura che va in tilt, colpita da una crisi che mai di tal ampiezza si era vista. Ordunque abbiamo detto che é silenzio sulle cause che sono alla base di questo terremoto. Che causa sia il nostro Borgomastro, che sia degli altri del Governo, che sian disguidi interni o chissà cosa, sicuro come pochi che le cause del malessere che ha preso un po' tutti gli uffici, non certo staran scritte nelle istanze che i singol dipendenti hanno prodotto. Si annuncian dunque tempi duri per quel che è il lavor dentro gli uffici. Che non fossero dei fulmini questo è noto, ma il rischio è che ora sarà anche un po' peggio. Difficile pensare che non vedremo altri interpelli e che gli eletti oppositori si lasceranno passare l'occasione per chiedere a Bottini ragioni ora dei fatti. Più tardi e un po' più in là qualcosa si saprà.

giovedì 20 ottobre 2016

QUESTIONI DELICATE



Risultati immagini per DELICATE



L'esame di quel D.U.P., per quanto improvvisato e poco e male fatto, non ha certo svelato programmi ed ambizioni, se mai anche ci fossero, di quelli del governo nel tempo residuo dei prossimi ormai circa men quattr anni che ancora separa il Borgomastro da quel che sarà il ritorno dell'Alcade. Nessun riferimento sta infatti manco scritto in quelle pergamene che faccia trapelare che cosa mai ci sta dentro il cappello, a forma di cilindro, che l'abile Bottini tiene in mano. Quel vaso poi di Pandora che comunque era riapparso durante la campagna rimane un gran segreto e nessuno ha voglia di svelarlo. Detto così questo non dice se mai ci sia dentro le teste che pensano in Palazzo, qualche pensiero. Più facile pensare che attendino che arrivino richieste o meglio anche comandi cui dare una risposta e andare avanti. E' quello che succede, per quanto o per quel tanto che ancora si capisca, intorno alla Gabbiola. Sin'ora abbiamo inteso che sembrano orientati ad obbedire; piegar sempre la testa, dicendo poi a noi fessi che hanno risolto un gran problema. Vedremo... ma intanto di linee che sian quelle che fanno gli interessi di noi tutti ancora manco si son viste, ma soltanto che copiano ed incollano le richieste pervenute. Se dunque questo è vero, rimane anche pur vero che il nostro Borgomastro di impegni a tacconare e chiudere dei buchi se n'é presi, riempiendo il suo bilancio di Euro per sto scopo. La mission originaria non sembra quindi che sin qui sia poi tradita, ma fedele alla sua impronta, si appresta a usar il secchio e la cazzuola. In fondo è cosa che sempre gli vien bene; purtroppo anche a far buchi, che ancor non si può dire qual sarà il saldo di fine di mandato, tra buchi poi colmati e quelli invece aperti. Se questo é dunque il quadro assai poco tranquillo, notizie ancora molto incerte arrivano da fuori circa la storia che avrà quell'alberghiera e quindi anche il pallone. Or dice il Presidente dell'Ente Provinciale che la questione è sempre delicata. Peccato che tempo fa diceva esser risolta. Di certo ci sembra di capire che tra fallimenti di imprese, passaggi di contratti, progetti di livelli diversi e mai finiti, il conto salga eccome. Si aggira sto milione e mezzo anche di euro che sembra sia il prezzo ora richiesto per chiuder la questione,ma che ha detta del Capo dell'Ente Provinciale è ancora delicata. 











lunedì 17 ottobre 2016

PORTE CHIUSE











Sgombrato che fu tutto il loggione, rimasti nel chiuso della stanza, i nostri cari eletti trattarono gli interpelli segretati. Qualcosa comunque è trapelato e intanto occorre dire che, da quanto par si ascolti, il primo e più incazzato non era il Comandante, ma un tal chiamato Fortis che, sebbene non c'entrasse per nulla con l'oggetto che era in interpello, avrebbe mirato diritto al Borgomastro, colpendolo più volte e mettendolo al tappeto. Il tema in discussione per vero riguardava il modo e il come la Polizia Locale sarebbe mal diretta. Che fosse il Comandante a battere sul chiodo, la cosa sarebbe anche normale, ma che fosse questo Fortis a sbattere di pugno su sul tavolo non pare poi normale. Or dunque qui si tratta, se è vera la notizia, di un uomo del gruppo di Bottini che, non solo vota contro il documento che illustra il mandato tutto quanto, ma che irrompe, rubando la scena al Comandante e sferra un attacco diretto e personale al Borgomastro che rimane senza fiato. Che dietro questo uomo un altro si nasconda non sembra ci sia ormai più neppure un dubbio. Sull'altro argomento in discussione, il noto Architetto reintegrato, non par la discussione sia stata molto accesa. Sul tema il Borgomastro sarebbe stato molto chiaro; sin tanto che al Governo ci sta lui, quell'altro non prende più il comando. Non so se soddisfatto o meno sia stato il Comandante; la cosa non trapela, comunque ci par che sul tema abbia frenato. Sta cronaca segreta comunque ci rivela che quando i Consigli sono chiusi, il clima é un po' diverso e qualcosa salta fuori, peccato sta cosa succeda sol di rado.

venerdì 14 ottobre 2016

AFFARI E MALAFFARI

Risultati immagini per palacongressi stresa



Ormai passa anche quest'anno e come da tempo la scatola sta chiusa e sempre vuota. E' chiaro, si parla del Pala dei congressi che arrivato, a seguito di vendite e di acquisti di asset societari, nelle mani della Fiera di Milano dei Congressi, ora langue e sembra un catafalco o un monumento ai morti e ai trapassati. Intanto sulla Fiera, un socio per verità di quella dei Congressi, c'è un poco una bufera, con quelli della Procura penale di Milano che chiedevano venisse mandato un commissario. Diverso poi ha deciso il tribunale, comunque un commissario pur ci ha messo ed ora procede ancor l'inchiesta. Interpellato tempo fa sullo stato comatoso in cui versava la gestione, il nostro Borgomastro rispondeva che il meglio era tacere e fare niente che intanto pagavano un bel canone. Insomma sembrava esser contento del canone versato e del nulla combinato. L'arrivo della Fiera fu, per vero, allora salutato dall'Alcade, che ancora stava saldo sul ponte di comando, come un gran cambio di passo. Diceva che sta volta le cose cambiavano e certo miglioravano; che stessero cambiando ebbe ragione, che poi si migliorarono, nessuna previsione fu più infausta. Le ultime notizie comunque ora rallegrano; se anche non toccano in diretta il ramo societario che cura il pala dei congressi, ci dicono qualcosa sui metodi e sui modi di gestione di queste belle società partecipate e chissà che non vi sia ora una svolta. Comunque per ridere e informare, vi posto ciò che il sito di Fiera Milano dei Congressi pubblicizza. A leggerlo non par che vi sa al mondo qualcosa di migliore, ma forse hanno confuso, sono distratti, si sono un po' forse sbagliati. Ci par che il Borgomastro sia ora che  dia qualche notizia e faccia qualche cosa. 








FIERA MILANO CONGRESSI 

Fiera Milano Congressi, società del Gruppo Fiera Milano, è leader italiano nell'industria congressuale dal 1994. 
Specializzata nella gestione di sedi per eventi oggi può vantare 3 centri congressi ed un meeting centre per un totale di oltre 20.000 posti a sedere: 

MiCo - Milano Congressi, il centro congressi più grande d'Europa; 
Stresa Convention Centre, il centro congressi del Lago Maggiore; 
Stella Polare, il centro congressi della nuova fieramilano; 
MoMeC, l’executive business suite nel cuore di Roma. 

Un modello gestionale innnovativo capace di rispondere ad ogni vostra esigenza: lussuose salette riunioni e audiovisivi di ultima generazione; vaste aree polifunzionali e telecomunicazioni innovative; flessibili sale conferenze e catering raffinati. Mille servizi, un unico interlocutore: più facile di così! 
Gestiamo oltre 500 eventi l'anno di qualsiasi tipologia - convention, congressi, cene di gala, lanci di prodotto - e ad ognuno forniamo lo stesso servizio: l'eccellenza. 
Il segreto del successo? Le persone. Il team di Fiera Milano Congressi è stato selezionato in base a requisiti di passione, professionalità ed esperienza. In ogni ufficio, dal Commerciale all'Amministrazione, dal Project Management al Marketing, noi tutti vi assisteremo instancabilmente perchè lavoriamo con un solo obiettivo: realizzare eventi indimenticabili! 



CHIEDETECI TUTTO OTTERRETE IL MASSIMO 

24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Una disponibilità totale che non si concede pause fino a quando l'evento non è terminato. 

Il nostro personale sono i vostri angeli custodi: dall'ideazione dell'evento fino alla produzione, vi assisteranno instancabilmente per ogni servizio, anche l'imprevisto. 
Centralino: +39 02 4997.7134 

Reception: Tel +39 02 4997.6275 - Fax +39 02 4801.0265 



500 

Questo è il numero di aziende, enti e associazioni che ogni anno ci affidano più di 180.000 loro partecipanti. 


CONGRESSI 

WCN - World Congress of Nephrology 

9.000 partecipanti 
ESMO - European Society Medical Oncology 
9.000 partecipanti 
EAU - European Association of Urology 
9.000 partecipanti 
PowerGen Europe 
8.500 partecipanti 
ESH - European Society on Hypertension 
6.800 partecipanti 
ESCMID - European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases 
5.000 partecipanti 
IADB - Inter-American Development Bank 
5.000 partecipanti 
UNFCC - United Nations Framework Convention on Climate Change 
5.000 partecipanti 
SIRM - Società Italiana di Radiologia Medica 
5.000 partecipanti 
EASL - European Association for the Study of the Liver 
4.500 partecipanti 
SMART - Simposio Mostra Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva 
4.500 partecipanti 
HFM - Heart Failure Meeting 
4.000 partecipanti 
EWEA - European Wind Energy Association 
4.000 partecipanti 
SOI - Società Oftalmologica Italiana 
4.000 partecipanti 
ICOH - International Congress on Occupational Health 
4.000 partecipanti 
ECTRIMS - European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis 
3.500 partecipanti 
IST - Information Society of Technology 
3.200 partecipanti 
ECR - European Consumer Response 
3.000 partecipanti 
UIC - International Union of Railways 
3.000 partecipanti 
SIR - Società Italiana di Reumatologia 
2.500 partecipanti 
SCIVAC - Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia 
2.000 partecipanti 
SIAARTI - Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva 
2.000 partecipanti 
SID - Società Italiana di Diabetologia 
2.000 partecipanti 
UIP - Unione Italiana per la Pneumologia 
2.000 partecipanti 
SIMI - Società Italiana di Medicina Interna 
1.700 partecipanti 
IFIP - International Federation for Information Processing 
1.500 partecipanti 
SIU - Società Italiana di Urologia 
1.500 partecipanti 
EuMA - European Microwave Association 
1.000 partecipanti 
SIE - Società Italiana di Endocrinologia 
1.000 partecipanti 
SIMEL - Società Italiana di Medicina di Laboratorio 
1.000 partecipanti 


CONVENTION 

Banca Capitalia 
Oracle 
Banca Credito Valtellinese 
Pfizer 
Banca Generali 
Pirelli 
Banca Intesa 
Poste Italiane 
Banca Nazionale del Lavoro 
Radio Reti 
Banca Popolare di Bergamo 
RAI 
Banca Popolare di Milano 
Sanofi Aventis 
Banca Unicredit 
SAP Italia 
Ferrovie dello Stato 
SAS Institute 
Hewlett Packard 
Seat Pagine Gialle 
IBM 
Siebel 
Il Sole 24 Ore 
Telecom Italia 
McKinsey 
Vodafone 
Nestlé Italia


DATI SOCIETARI 

Fiera Milano Congressi S.p.A. con socio unico
Direzione e coordinamento di Fiera Milano S.p.A.
Sede Legale: Piazzale Carlo Magno n. 1 - 20149 Milano.
Capitale Sociale: € 2.000.000 interamente versato.
Iscritta al Registro delle Imprese di Milano, Codice Fiscale e P. IVA n° 11292010151.
Numero Repertorio Economico Amministrativo (REA): 1452160.


ORGANI

Consiglio di Amministrazione 
Presidente, Paolo Fiorenzo Cesare Borgio 
Amministratore Delegato, Francesco Conci 
Consigliere, Simona Greco 

CODICE ETICO

Il codice etico del Gruppo Fiera Milano definisce con chiarezza l’insieme dei valori che la società riconosce, accetta e condivide e l’insieme delle responsabilità che la società assume verso l’interno e verso l’esterno. 
L’osservanza del codice da parte dei dipendenti del Gruppo Fiera Milano è di importanza fondamentale per il buon funzionamento, l’affidabilità e la reputazione della società, fattori che costituiscono un patrimonio decisivo per il successo del Gruppo. 
I dipendenti del Gruppo Fiera Milano, oltre che adempiere ai doveri generali di lealtà, di correttezza, di esecuzione del contratto di lavoro secondo buona fede, devono astenersi dallo svolgere attività in concorrenza con quelle del Gruppo Fiera Milano, rispettare le regole aziendali e attenersi ai precetti del Codice, la cui osservanza è richiesta anche ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 2104 del Codice Civile. 

Il Codice è portato a conoscenza di tutti coloro con i quali il Gruppo Fiera Milano intrattiene relazioni d’affari.