Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

lunedì 30 gennaio 2017

GIOCARE DA RISERVA


Risultati immagini per RISERVA PANCHINA





Nel tempo del mandato di governo che sta in corso si attenua, poco a poco, la polemica tra i gruppi che siedono in Consiglio. Ragioni di stanchezza, ragioni stagionali, ragioni personali; è tutto assai normale, direi che è naturale, chi più chi meno nessuno pare che sia esente. In questo dormiveglia chi spicca però un poco più degli altri è il gruppo in quota Lega. Sembrava che un paio di volte fa si fosse risvegliato, ma ora non profitta di Consigli con pochi di argomenti al loro esame. Orbene ci sembra un giocatore che va in campo alla partita, ma poi siede in panchina. Il ruolo di riserva ci sembra il più adeguato e quello che il Gruppo infatti si è dunque ritagliato; un ruolo che magari è anche importante, ma soltanto in caso di infortunio che in campo, semmai, succeda a un qualche titolare. Se dunque il titolare è in buona forma, non solo la riserva sta in panchina il tempo intero di tutta la partita, ma per tutto il campionato non tira manco un calcio ed esce dal mercato. La metafora calcistica ci sembra che sia quella che meglio di ogni altra ci spieghi sta faccenda. Il Gruppo più agguerrito, di palle rifornito, non solo non le gioca, ma a dire di informati è pronto a entrare in campo in caso che il nostro Borgomastro perda una qualche pedina che ora è in squadra. In attesa di sto evento, reale o fantasioso che esso sia, la Capa della squadra sua "avversaria" già pensa sia meglio non sprecarsi; un qualche leggero allenamento e niente più, un qualche palleggio a centro campo, di tiri verso porta manco uno. In fondo e qui ha ragione, alla gente gli importa proprio niente che il governo lavori o faccia niente. La frutta matura anche da sola e quando sarà il tempo qualcuno già pensa alla vendemmia. Intanto perché mai fare fatica ? se poi c'è l'occasione si salta su sul carro e ci si spaccia salvatori della patria. Il tempo intanto passa. 



venerdì 27 gennaio 2017

COPERTA CORTA


Risultati immagini per coperta corta


Leggiamo dunque, per mano del Gemelli, che è corta la coperta del bilancio. Pensando che fosse l'anno buono, tra aumento del soggiorno e quella dello sbarco, il nostro Borgomastro si era illuso. "Non tocco le tasse all'elettore, le metto e le ritocco soltanto in carico al turista e il gioco è fatto." Più o meno sarà pur stato questo il solito discorso che han fatto nel Palazzo. Si presero già un colpo quando, estesa, com'era giusto a tutti quanti, la tassa sullo sbarco, si videro bocciata al Ministero la norma applicativa. Passarono poi i mesi, ci pure anche provarono; sospesero lo sbarco pensando che passasse; passaron soli i mesi, inutilmente. Ma adesso viene il bello e anche l'imposta sul soggiorno si congela; rimane sempre quella, inutile l'aumento già deciso, la legge ora lo vieta. Sul fronte delle tasse e delle imposte la Perla si scopre essere un'isola felice. Son basse le tasse agli elettori, pagavano i turisti al loro posto, ma ora si scopre che i soldi sono pochi. Si tratta si riscriver le promesse, di tagliare i piani già studiati, di rinviare le cose un'altra volta o forse troppe volte. Si straccia le vesti il Borgomastro, per colpa del Governo ora è fregato, gli manca il personale, rimette nel cassetto i suoi progetti e crista come un matto. Non è che sta cosa sia poi nuova; più o meno si ripete tutti gli anni. Se quando c'era modo di prendere le forbici e fare del bilancio un bilancino e non si è fatto, inutile ora dire che siamo massacrati dal Governo di Renzi o Gentiloni. Può darsi che sia vero, in parte è pure vero, ma la cosa che più importa è che la gente più non crede. Inutile ora dire; ci vuole il personale; sono balle, ci vuole qualche testa, il resto, al tempo digitale, lo fanno molto meglio le macchine e i robot. Ci vogliono le forbici, ci vuol forse la scure, bisogna fare un salto che ai tempi dell'Alcade non venne mai tentato ed ora il nostro Borgomastro, chiamato a chiuder buchi, non sa fare.                        

giovedì 26 gennaio 2017

CONVOCAZIONE

Risultati immagini per CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE


IL BORGOMASTROVisti l'art. 50 del D.Lgs. 18.8.2000, n.267;

Visto l'articolo 13 dello Statuto Comunale; DISPONE
di convocare il consiglio comunale In sessione straordinaria - seduta di 1° convocazione per il giornomercoledì 1 Febbraio 2017 - ore 18.30 presso Palazzo dei Congressi, Sala Iacono

e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione straordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno mercoledì 1 Febbraio 2017 - ore 19.30 presso Palazzo dei Congressi, Sala Iacono 
Per deliberare il seguente

ORDINE DEL GIORNO

Seduta pubblica

1. Lettura ed approvazione verbali seduta precedente.
2. Esame ed approvazione Regolamento per la definizione agevolata in riferimento ad entrate tributarie e patrimoniali non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale.
3. Obbligo di adeguamento dello Statuto della Società Stresa Servizi Srl previsto dal Testo Unico delle Società Partecipate" - Atto di Indirizzo.
4. Gruppo Consiliare Uniti per Stresa - Interpellanza ad oggetto "Chiusura ufficio Polizia Locale nei gg. 5 e 6 dicembre 2016 (prot. N. 155 del 04.01.2017)".
5. Gruppo Consiliare Uniti per Stresa - Interpellanza ad oggetto "Cava di Monte Zughero (prot. N. 226 del 09.01.2017)".
6. Gruppo Consiliare Uniti per Stresa - Interpellanza ad oggetto "Manutenzione verde pubblico in Carciano, via Raffaello Sanzio area P.E.E.P. a valle Condominio Chignolo (prot. N. 227 del 09.01.2017)".
7. Gruppo Consiliare Uniti per Stresa - Interpellanza ad oggetto "Complesso comunale Lido Blu (prot. N. 228 del 09.01.2017)".

Seduta segreta

8. Gruppo Consiliare Uniti per Stresa - Interpellanza ad oggetto "Responsabile del Servizio Polizia Locale Bossi Monica per assenza Vigili Urbani la mattina del 7.12.2016, nostra festa patronale, e omissione della scorta d' onore al Gonfalone del Comune, in violazione degli artt. 13, 14, 34, 35 e 48 del Regolamento del Corpo di Polizia Municipale" (prot. N. 17419 del 09.12.2016).


IL BORGOMASTRO
( Bottini)

martedì 24 gennaio 2017

I BENEMERITI


Risultati immagini per benemeriti

Continuano le azioni benefiche e virtuose dei nostri Benemeriti. Un tempo spalleggiati dall'Alcade, ma oggi non certo contrastati, semmai pure blanditi, dal nostro Borgomastro, i soliti arcinoti distinguono se stessi per quello che si prodigano a fare e saper fare per il bene cittadino. Comunque la storia sta nel fatto che essendo richiamati dalla Stato già più volte: in data 07/2014, poi 01/2015 e poi ancora 08/2015 in quanto per legge obbligati a conservare i beni che hanno in mano di Villa Basile di S. Rizzo e Villa Mona detta Marina, di tutte quelle note a lor diretti, non sembra che ne abbiano mai fatto un gran di che, al più un po' di carta straccia. Impegnati come sono ad inseguire i sogni di grandezza che il mito dell'albergo gli inebria un po' la mente, dimenticano le cose più modeste, di essere dei bravi cittadini che agli ordini di Stato, dettati sol per legge e non un capriccio, si debba anche obbedire. Ma ad altro sono avvezzi; avrebbero piacere che sia proprio il contrario, che agli ordini di loro obbedisca anche lo Stato. In fondo di esempi è pieno il mondo, perché far quest'eccezione. In fondo lui l'ha sempre detto che le strade del Signor sono infinite e quindi occorre provarle un poco tutte; chissà che non si trovi quella giusta. Per ora importante è prender tempo, lo Stato è molto lento e poco lesto e dunque che faccia le sue grida, lui manco gli risponde, al più qualche pernacchia. Comunque qui sotto vi posto il documento che in quanto Italia Nostra ho avuto di persona e ognuno si faccia anche un giudizio.

                   

venerdì 20 gennaio 2017

CACCIA GROSSA


Risultati immagini per CACCIA ALL'ORSO

Or dunque se nulla ancor sembra ufficiale, da quello che si dice, o meglio che si sente, il nostro Borgomastro venderebbe come fatta la Gabbiola. E bravo il Borgomastro; negozia in gran segreto, prepara la sorpresa, anzi annuncia la sorpresa e spera di farci un gran bel botto. Sarebbe dunque pronto dopo anni, per vero assai decenni, un qualche neo progetto che aggiusta la Gabbiola e toglie dalla vista lo sconcio ed il degrado che aggiunge alla vergogna di altre situazioni sto bene messo al centro. Rimane un po' il mistero perché non l'hanno fatto prima, al tempo dell'Alcade che andava raccontando l'avrebbe lui pur fatto. Comunque eccoci qui; non è che poi si sappia troppo, permane ancor l'alone di mistero cui sembra che convenga al nostro Borgomastro coprire la faccenda. Se anche gli va bene è alla fine che scopre il suo cilindro ed ecco che poi sfila il suo coniglio. Può darsi che gli vada pure bene, vedremo nel dettaglio che cosa ne esca fuori, per ora è troppo vago, è presto per brindare. Comunque sta impaziente il nostro Borgomastro, è troppo che l'attende, qualcosa deve fare e così per cominciare lui vende già la pelle dell'orso da cacciare. Ma l'orso da cacciare è astuto, è un furbacchione e i conti li sa fare e dunque è meglio andare cauti, sin tanto che le carte nessuno ancor conosce. Le carte che interessano son fatte un po' di numeri, che dican molto chiaro quant'é che danno in cambio di ciò che voglion fare. C'è spazio per trattare, ma si sa non è il suo forte per il nostro Borgomastro; nei casi precedenti si è chiuso con intese che, in genere, parevano le rese. Sta volta dovrebbe salire con la posta, ma io già lo vedo, avendo venduto la pelle dell'orso ancora da cacciare, ha fretta di trattare e di chiuder la partita qualunque sia la cifra che debba anche pagare.

lunedì 16 gennaio 2017

IL PUNTO

Risultati immagini per IL PUNTO


La cronaca, assai scarsa, che esce dal Palazzo ci consente di fare un punto, o meglio il punto, ad oltre un anno e mezzo di tempo dall'arrivo del nuovo Borgomastro al soglio del potere. Oddio, la prima cosa a cui dovremmo pur guardare, sarebbe l'impressione che coglie, chiunque che esso sia, che guarda un poco in giro se poi qualcosa sia cambiata del tanto disastrato. Allora c'é da dire che il saldo che cogliamo è un po' sempre lo stesso; qualcosa anche si é fatto, ma è proprio molto poco; le buche più vistose, la ruggine che scorre sui pali della luce, ma il resto è ancora lì. Il ponte sul rio Roddo che pare un ponte d'oro, il mucchio dei detriti, due anni ed anche di più che ormai sta sempre lì, le strade disastrate, le isole scordate. Fin qui nulla di nuovo, son cose un po' ordinarie che manco si dovrebbe ricorrere a gli eletti per farle camminare. Eppure stanno lì, speriamo nel futuro, che sia prossimo o venturo, comunque sarà tardi. Cambiamo l'argomento: prendiamo l'alberghiera; non c'entra sto Palazzo, o meglio ci entra soltanto di traverso e per quanto ne sappiamo ha inciso molto poco, insomma conta niente, ci resta da aspettare, é l'unica certezza, il resto è un po' un mistero. Prendiamo la piscina: è l'opera perfetta, curata con affetto dal vecchio imperatore, non è venuta bene, un sacco di questioni, si deve ora per un quarto già rifare. Che dir del Borgomastro ? Ha avuto l'intuizione di far na transazione. Fin'ora sembra regga; vedremo poi più là, ma quanto alla questione chi paga questa beffa, sin ora non è noto, o meglio per ora la paga pantalone e, a quanto ne cogliamo non è che il Borgomastro sia un fulmine a farsi risarcire i danni provocati dai tanti disgraziati. Prendiamo un altro caso; l'accordo Villa Aminta, l'ha preso dall'Alcade quel lascito rognoso, sembrava che dovesse riuscire in chi sa cosa; ha chiuso poi anche in fretta col minimo dovuto, ha preso i vecchi soldi e quanto a tutto il resto io dico che manco ci ha provato. Andiamo giù sul porto; è fuori tempo massimo, credeva di tagliare il nastro con le forbici, ma la data è ora slittata. Motivi dichiarati, nessuno li ha mai visti, la cosa è già sospetta. Non parla il Borgomastro, o meglio racconta sempre un pezzo di sta storia e l'altro non lo dice. Ci resta da aspettare, vedremo poi più in là se e come finirà. Andiamo a quell'impianto che a fune va su e giù. Un lascito già fatto, l'ha preso dall'Alcade, lo mostra un suo successo. Provate voi a pensare a chi per quell'accordo non poco disgraziato ci ha perso anche il lavoro. C'é adesso la Gabbiola; almeno corre voce che, nel tempo men di un anno, si apra sto mercato. Sto nostro Borgomastro è tutto un po' un mistero. Lui tien le carte ben nascoste, non vuole interferenze, lui dice che non può che è tutto riservato. Ma come? si cambia previsione, si cambia tutto quanto, si mette in discussione un pezzo cittadino con tanto di diritti per pubblici servizi e lui non vuol parlarne, ma solo a cose fatte ? Stia attento, qui io credo che si giochi un poco il titolo, già chiamarlo Borgomastro è certo esagerato, ma se questa lui la svende perdono non si avrà.


mercoledì 11 gennaio 2017

ANTEPRIMA


Risultati immagini per ANTEPRIMA


Non è che di notizie sta cittadella è molto piena, così per questa ed altre cose, in questa di stagione un poco si dirada nel tempo questo blog; pazienza, c'è sempre l'altro blog che scrivo in parallelo e lì qualche notizia vi è pure che interessa. Comunque quest'oggi c'è notizia; arriva un po' in ritardo, qualcosa sapevamo, ma come è una vecchia ormai abitudine, sull'albo di Palazzo che scorre sullo schermo, c'è sempre un gran ritardo a metterci le cose. Comunque la notizia riguarda sempre il porto, sta roba mai finita; con altri un po' di soldi, son circa ventitre di mila sempre in euro, si incarica qualcuno per farci un cambiamento, o meglio il suo disegno. Si muta un po' il finale, si cambia tutto quanto, si cambia pur l'interno, si tolgono un po' gli archi di pietra e di cemento, si mette una roba più moderna; magari va anche meglio, si cambian le banchine così com'erano previste; che poi ci costi meno è tutto da vedere. Per ora non si sa, o meglio, la gente non lo sa, tra un po' lo si saprà. Per ora vi posto un'anteprima, guardatela diritta, concessa dal nostro Borgomastro vedete già qui sotto come forse poi sarà il porto che verrà. Ma quando, a quanto e se, di questo non si sa. Comunque stiamo attenti, la storia non finisce, c'è sempre la sorpresa in questa lunga storia e l'ultima sorpresa, almeno lo si spera sia l'ultima e poi basta, riguarda il suo fondale. Lì tutto è un po' un mistero, credete a ciò che scrivo, di soldi ne sono già girati, ma sembra che non bastino, si rischia che il taglio poi del nastro si allunghi all'infinito; si calmi il Borgomastro, non abbia tanta fretta, son opere anche sue, magari se era un altro facevano un poco più anche in fretta.


mercoledì 4 gennaio 2017

PRECISAZIONI


Risultati immagini per MONTE ZUGHERO BAVENO



Con questo post in data odierna, ritorniamo un poco su quell'argomento che trattava del permesso di ricerca mineraria sul monte detto Zuchero. Concludevamo l'articolo del giorno ricordando che senz'altro il Borgomastro non è che sia uno che su queste cose si mette di traverso, semmai il contrario. Comunque la cronaca va scritta anche completa e allora si deve qui pur ricordare che fu proprio dal Palazzo che uscì un'osservazione diretta all'Ente Regionale in cui chiedeva che il sito di quel monte fosse segnato come di cava attiva e non dismessa. L'avesse fatto poi quel tale Marchetti che di Cave Baveno é proprietario, poco male, ma che la richiesta sia pervenuta dall'Ente che dovrebbe tutelare turismo e territorio, questa la dice lunga in che mani ora noi siamo. Che poi quella richiesta sia pure andata buca meno male, ma come vedete la storia poi non smette ed anzi continua. 











martedì 3 gennaio 2017

IL TRIBUTO FANTASMA


Risultati immagini per TASSA SBARCO


Or dunque a leggere Gemelli sulla Stampa e ad ascoltare la diretta del solito Consiglio prenatale, va avanti e non finisce la novela riguardo la tassa o imposta o contributo per lo sbarco o come che si dica non è certo. Va avanti la novela , o meglio come ho detto non finisce, perché di nuovo quel consesso ha prolungato la fase sospensiva in cui sta roba sta da tempo congelata. Sta roba, per vero, è tribulata dal giorno, assai infelice, in cui l'Alcade si decise a chiedere al consesso di approvarla. Non valsero già allora le giuste rimostranze sollevate; non valsero per niente. Neppure Navi/Laghi l'ebbe vinta e non ottenne dal giudice invocato, neppur la sospensiva. Poi venne la questione tribulata e mai risolta sul come e se pagarla da chi seppur s'imbarca poi non sbarca. Un qualche ritocco della norma compiuto dallo Stato già l'altranno, sembrò ridare fiato alla questione. Sta volta non solo Navi/Laghi, ma la flotta anche dei taxi cadeva nelle maglie delle rete. Tentava così questo Palazzo di dettare le regole che nuove e un poco anche affrettate dovevano obbligare tutti quanti a fare versare questi soldi. Mannaggia delle sorte, sta volta un po' sfigato, nel mentre sto Palazzo mandava al Ministero il nuovo documento, bocciava lo stesso Ministero tutto quanto. Il riscontro sembrava senza appello: se applichi l'imposta sullo sbarco, non applichi il soggiorno. Insomma nel mentre già pensava il nostro Borgomastro di fare un nuovo buon bottino con lo sbarco, doveva invece rinunciare a tutto quanto. Continua da allora la novela; si inventan di sospendere un tributo che è già morto e sepolto; invocano l'intervento di un qualche politico giù a Roma; approvano ogni cambio di stagione di sospendere quel tributo che non c'é. La rotta è dunque incerta e la navigazion pure insicura.

lunedì 2 gennaio 2017

CONQUISTARE VETTE

Risultati immagini per MONTE ZUGHERO BAVENO



Ai tempi dell'Alcade la cosa fu discussa anche in Consiglio, ma poco fu l'ascolto che l'allora regnante di Palazzo vi aveva poi prestato. La cosa si chiamava il tentativo di fare di un monte il terreno di conquista, replicando un po' più in alto, lo scempio che il sito minerario di Baveno oggi ci offre. I motivi non è che stavan tutti chiari, ma la richiesta era ben chiara così che l'ottennero il permesso di fare una ricerca mineraria sul monte detto Zuchero. Finito però questo permesso, non pare che lo abbian manco usato, così che han chiesto ed ottenuto un suo rinnovo, per ora altri due anni. La cosa tuttavia non é piaciuta e la Onlus Italia Nostra lo contesta. Motivo di tal contestazione sta nella norma che scritta nel PPR, lì afferma che nell'ambito del sito interessato non pare sia possibile, o meglio è proprio non possibile, aprire nuove cave. Per chi voglia ed abbia il tempo qui allego la lettera che oggi Italia Nostra ha già mandato all'Ente Regionale, contestando i modi, i tempi e il contenuto di ciò che ha ora concesso. Si attendono risposte; poi vedremo e quanto poi al Palazzo, regnando ora sto"nuovo" Borgomastro, è inutile sperare che non voglia lasciar fare




Domodossola 02/01/2017

Prot. 0117


Spett. Regione Piemonte Direzione Competitività del Sistema regionale Via Pisano 6 10152 TORINO competitivita@cert.regione.piemonte.it
 Spett. Regione Piemonte Settore Polizia Mineraria, Cave e Miniere Via Pisano, 6 – 10152 Torino attivitaestrattive@cert.regione.piemonte.it

e p.c.

Spett. Regione Piemonte
Direzione Ambiente Governo e Tutela del Territorio
Settore Territorio e paesaggio
C.so Bolzano 44
10121 T O R I N O

Spett. Ministero dei Beni e delle
attività culturali e del turismo
Soprintendenza Archeologica, belle arti e
paesaggio per le Province di Biella,
Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli
P.zo Chiablese P. za S.Giovanni 2
10122 TORINO

Ogg: Piano Paesaggistico Regionale. Dichiarazione di notevole interesse pubblico di cui al D.M. 01/08/1985. Prescrizioni specifiche. Divieto di apertura di nuovi siti di cave. Proroga di rinnovo di ricerca mineraria di cui alla D.D. 11/10/2016 n. 609 - Bur n. 52 del 29/12/2016.
Con la determinazione in oggetto, il Responsabile di Settore ha rilasciato alla Società Graniti e Marmi di Baveno s.r.l., corrente in Baveno via Alle Cave, la proroga di permesso di ricerca mineraria già accordato in località Monte Zuchero del Comune di Stresa e scaduto alla data del 09/10/2016.
Premesso che il provvedimento di proroga risulta emesso in data successiva la scadenza dell'originario titolo e quindi non di proroga si tratterebbe , ma di sostanziale rinnovo, risulta alla scrivente Associazione che l'ambito entro il quale detto provvedimento potrà svolgere la sua operatività è quello compreso entro i confini del Decreto Ministeriale di dichiarazione di notevole interesse pubblico approvato in data 01/08/1985.
Tale ambito è stato fatto oggetto di puntuale individuazione da parte dell'adottato Piano Paesaggistico Regionale che alla pagina 609 dell'elenco dei beni tutelati, parte prima, ne detta le prescrizioni, ossia le norme di salvaguardia immediatamente operative e obbligatorie.
In tale normazione viene fissato che: " Per i valori di panoramicità dell'ambito non è consentita l'apertura di nuovi siti di cava."
A tal proposito l'esistenza sull'area di un sito di cava dismessa non rivela ai fini della inefficacia della norma di salvaguardia citata.
In merito ha già dato una corretta e coerente interpretazione la Giunta Regionale che con D.G.R. 30 novembre 2015, n. 31-2530 ha così chiarito:
"Siti di cava. Non è consentita l’apertura di nuovi siti di cava; gli interventi nelle aree di cava esistenti devono prevedere il recupero contestuale delle aree di coltivazione dismesse e di deposito inerti nonché delle infrastrutture di servizio privilegiando l’uso di tecniche di ingegneria naturalistica.
La prescrizione intende impedire l’apertura di nuove aree di coltivazione consentendo comunque il proseguimento delle attività di coltivazione nei siti di cava attivi esistenti, anche in ampliamento, prevedendo il contestuale recupero delle aree di coltivazione dismesse in coerenza con gli obiettivi specifici di qualità paesaggistica individuati per ciascun ambito di paesaggio."
Ad avviso della Associazione scrivente anche la distinzione poi tra attività di cava e attività mineraria, nel caso, non dovrebbe minimamente rilevare.
Considerata la finalità che si propone la norma di tutela e la irrilevanza sostanziale della distinzione tra le due attività, proprio sotto il profilo della
compromissione dei beni tutelati, l'introduzione di una loro distinzione, svuoterebbe di portata la norma di salvaguardia, a questo punto, facilmente aggirabile.
Rimane la questione semmai della distinzione tra permesso di ricerca mineraria e eventuale successiva concessione di estrazione mineraria.
La domanda tuttavia è ovvia; quale senso logico avrebbe consentire una ricerca preordinata a una attività successiva, ma vietata ? Noi non lo cogliamo e poiché l'attività della Pubblica Amministrazione dovrebbe conformarsi a criteri di logica e coerenza dubitiamo fortemente, anche sotto questo profilo, della legittimità dell'atto assunto.
In conclusione, fermo restando il rilievo sulla inammissibilità della proroga, intervenuta oltre i termini, riteniamo che il rinnovo del permesso di ricerca mineraria avrebbe dovuto avvenire attraverso una nuova valutazione della sussistenza delle condizioni circa la sua ammissibilità ed è un fatto che tale valutazione, a prescindere dalle sue possibili conclusioni, non è stata compiuta o, quanto meno, non se ne da conto.
Alla luce di tutte le considerazioni svolte, fatta salve eventuali altre nostre azioni, si chiede con la presente un riesame, necessariamente urgente e in sede di autotutela, del provvedimento emesso e comunque di far conoscere a questa Associazione le valutazioni che la Direzione e il Servizio in indirizzo ritengono esprimere riguardo le considerazioni e le contestazioni qui mosse.
Confidando nella massima attenzione e sollecitazione, distintamente si saluta.

Il Presidente
Piero Vallenzasca

itar