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domenica 30 aprile 2017

CRONACA ROSA


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Sta volta sto Consiglio è assai spedito; assente, come "sempre", la nostra delegata alle finanze, supplisce il Professore, come può, nell'insolita sua veste di uomo di numeri e di formule. Si inizia dunque con lo storno nel bilancio di somme che non servano un bel niente, così che l'esordiente Professore già ci annuncia che presto saranno ristornate. Continua il Professore la lezione addentrandosi nei conti armonizzati. C'è dunque un altro esordio, sto conto di tutto il patrimonio al primo gennaio dell'anno ormai passato. Nessuno chiede niente, si cambia l'argomento. Sta volta è il conto vero, ossia sto consuntivo dell'anno pur passato. Fedele al suo profilo, sto nostro Professore non cita manco un numero, li da per conosciuti, racconta quattro balle e se la cava. Inizia il gran dibattito; mi aspetto una lezione dai banchi in minoranza, ma inizia il Capo Gruppo, Marcella Severino, facendo le domande, son tutte domandine riguardo qualche spesa e qualche entrata. Le segna il Professore sul suo solito taccuino, ma quanto alle risposte lui dice non le so e arriva il funzionario che spiega, diligente, le cose per benino. Sin qui tutto va bene, i conti sono a posto, e il Capo Severino continua l'intervento, scoprendo solo ora che passati ormai due anni sto Comune non fa un cazzo. Il debito è crollato, l'avanzo è invece anche cresciuto, di soldi ce n'è un mare, ma niente pare che il Comune sappia fare. La gente se ne va, gli uffici son per aria, le guardie son scappate, le ortensie mal tagliate, le gare non si fanno, l'Assessore alle finanze non si vede, lo stato delle cose è così grave che occorre un salvataggio. Siam pronti alle manovre, se chiama il Borgomastro si risponde. Sta volta è il Borgomastro che preso anche di peso si prova a dar risposta. O cara, che cosa vuoi che dica ? che sono anch'io d'accordo, le cose qui non vanno, c'è troppa confusione, mi sbatto come un matto, ma questa condizione mi lascia esterrefatto. Comunque vi prometto che presto metto a posto e tempo ormai sei mesi la cosa sarà fatta. Finisce l'intervento e arriva l'Avvocato; difende il personale, scorretto gli pare anche parlarne; comunque non è vero, non c'è nessuna fuga in atto, ci sono le ragioni, son spesso personali. Arriva il Comandante, ci sembra sconsolato. Si associa all'altro Gruppo; è vero non c'è nulla, e tutto ormai sta fermo; vi mancano le idee, ma siamo tutti pronti a darvi anche una mano e basta che ci chiami. E chiude l'argomento il noto Mauro Fortis che come tutti sanno, lui teme sia accusato di essere un sicario. Esordisce che ha tutte le ragioni la nota Severino, ma questo non vuol dire che vi è in atto un qual complotto. Lui giura dunque ancora che ha stretto un solo patto e fedele a quel sol patto, si inchina al Borgomastro. Procede sto Consiglio, ma il bello è già passato; è vero, c'è ancora l'imposta sullo sbarco. Tornato trionfante da missione, il nostro Borgomastro aveva garantito il risultato, ma il tempo ormai è passato e il Ministero non sembra confermare proprio niente. Ordunque si protrae di un altro po' di mesi il blocco dello sbarco; intanto si ritocca la norma in argomento e chi già paga imposta, ovunque sia che dorma, non paga più lo sbarco. Con questa roba qui si rimanda il tutto al Ministero, sperando che lo approvi. C'è un piccolo argomento, riguarda dei fondi che sembran ritrovati. Si mettono nei rii per fare pulizie. Arriva l'interpello, lo spiega il Comandante; c'è un buco madornale negli atti del Comune. Si pubblicano in ritardo o manco li si pubblica, è un fatto assai esemplare di tutto quel casotto che regna nel nostro Palazzotto. Gli replica Bottini; non sa qual sia la causa, ma spera non succeda. Da ultimo una nota; la illustra il Comandante riguardo qual sia ora lo stato di tante ancor barriere sui nostri marciapiedi e il solito Bottini risponde e rassicura.

venerdì 28 aprile 2017

OPERA SOUP

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Aspetta, ma non spera; la storia meglio nota da tutti come " Alberghiera " aggiunge un altro pezzo e diventa una soup opera. Per quanto trapela dalla Stampa l'annosa ormai vicenda non si sblocca, semmai si blocca. Si insegue una polizza che forse è pur fasulla, ma da quando ora si apprende la inseguono due pure Procure dello Stato. Sta storia della polizza fasulla va avanti ormai da un pezzo, persino ci viene difficile capire il tempo che ci vuole a trarne una qualche conclusione. La storia comunque è molto oscura e il tempo ormai si allunga aspettando una risposta che non viene, e sta storia disgraziata di quest'opera ormai rischia di prendere il primato a quella pur famosa del porto e le sue nebbie. Se pure sta volta la Perla forse non c' entra, peraltro è pur difficile scordare il tempo che invano è stato consumato inseguendo l'affannosa ricerca dei siti dove metter l'Alberghiera e tanto furon bravi che per scegliere poi un sito ne dovettero trovare almeno due. Comunque che pur sia la gara poi intentata per trovare un vincitore era un esempio che era meglio assai evitare e, di fatto, non c'é ancora un risultato. Passando d'altro tempo sembrerebbe ormai già chiaro dove mai para la storia, finirà tutto da capo. Di certo i costi saliranno e qualcuno ha già pensato di intanto prelevarci un po' di soldi dalle tasche. Se dunque andrà poi tutto bene, nel tempo di un lustro o forse due vedremo l'Alberghiera prender forma, e chissà se mai ci sarà ancora questa scuola e chissà se mai ci saranno ancora tanti iscritti. Per ora, questo è certo, risulta pur scaduto il protocollo di accordo di programma tra l'Ente Provinciale ed il Palazzo, ma il nostro Borgomastro ora non firma quello nuovo, attende di conoscere la fine della polizza fantasma.

mercoledì 26 aprile 2017

1.500


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Raggiunto questa sera il traguardo dei posts di tre volte 500, ci vien da domandare a che mai pro? E' l'unica voce dissonante che scrive della Perla; più spesso divisiva che non più che inclusiva e come spesso o quasi sempre accade è amata, ma certo pure odiata. La lingua che qui è usata è un'altra cosa strana; stravolge anche la forma, ritorce e si contorce; ci vuole un po' a capirla, ma quando poi va intesa è facile e veloce e corre sino in fondo. Tre volte 500 sono tanti, fors' anche sono troppi, ma è un gioco da ragazzi, ci basta l'occasione, che dico, una notizia, lo spunto questo occorre e quando questo c'è, si scrive in un momento. Son tanti i suoi lettori ? Dipende... se attira una notizia c'è un balzo nel manometro, se invece quel giorno c'è una festa difficile che clicchino, per questo non si scrive, di solito, nei giorni del Signore o in quelli comandati. Comunque non son pochi, probabile che vi sian gli affezionati, poi stann gli occasionali e quelli poi che entrano per sbagliano; da ultimo e recente ci entrano dall'estero quasi in massa, ma questa è cosa strana; sarà per qualche software un po' matto; dimenticavo: in fondo, ci stanno gli incazzati. Comunque se leggono gli amici, lo leggon più costanti i tanti suoi nemici. Di questi c'era Canio che lo apriva ogni mattina. Un altro buon lettore è sempre il Borgomastro che lesse anche un discorso di grandi confessioni, passato come suo, e tale fu creduto da tanti altri lettori. E certo anche di questo occorre farne cenno: non è che sia scortese, ma è molto irriverente. Li mette un po' svestiti, gli mostra le vergogne; insomma se ne frega di quello che poi pensa la tanta brava gente. Si è preso anche dei guai; gli son costati un pacco di soldi e di quattrini, ma quello che è importante è che, pur avendolo, più volte, anche provato, nessuno lo ha incastrato. Campagne pur ne ha fatte; son note e combattute; tenace e pur mordace è sempre andato in fondo. Fan ridere a confronto i tempi più attuali. Se poi continua o chiude, beh... ma questo lo vedremo. Nessuno è proprio eterno, fin tanto che un poco si diverte ancor lo leggerete.

lunedì 24 aprile 2017

PONTI E PUNTELLI


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Complici sti ponti che schizzano in su il pil, i "nostri" Consiglieri non si sprecano e il prossimo appuntamento di Consiglio è tutto un ordinario tran-tran di cose già viste e già riviste. Non sembra che nel campo molto aperto che lascian gli argomenti del gruppo in maggioranza, si insinui chi che cosa da parte dei seggi in minoranza. E' dunque, come detto, il solito tran-tran cui sembra ormai avviato sto mandato; silenzio più totale dal gruppo che è pure il più corposo, si attende tuttavia la performance sul tema mortuario; si appresta il Comandante a stuzzicare il Borgomastro sui vuoti degli atti che mai son pubblicati. A parte questo, la sera del 28 prossimo venturo si annuncia come l'ennesima serata quasi inutile; un altro passo perso, un altro passo fermo, la Perla non capisce che si deve dar na mossa. E' vero si accontenta e sembra anche felice se, nell'arco di sto ponte, riempie di auto ogni suo buco e poi questa mattina le macchine alle casse delle banche contavano gli euro a grandi pacchi. Se questo fa felici , siam pure noi felici. Comunque siamo fermi; gli ordini del giorno sui temi cittadini lo dicano assai chiaro; nessuno ora si scopre, c'è quasi il timor di dir ciò che si pensa. Vedere lo spettacolo seduto in mezzo al popolo sarà un poco deprimente, ma quel tanto divertente. Comunque che nulla sembri al caso che ora sia affidato. Se questo che ho descritto è il quadro del momento, le cause ed i motivi pur ci sono e presto lo diremo. Per ora questo basta, non voglio rovinare sti bei "ponti", ma proprio di ponti noi forse parleremo. 





venerdì 21 aprile 2017

L'APPELLO


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CITTA’ DI STRESA

Oggetto: Convocazione ordinaria del Consiglio Comunale.

I L BORGOMASTRO


D I S P ON E 
di convocare il CONSIGLIO COMUNALE  In sessione ordinaria – seduta di 1° convocazione per il giorno Venerdì 28 APRILE 2017 – ore 18.30 presso Palazzo dei Congressi, Sala Iacono e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione ordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno Venerdì 28 APRILE 2017 – ore 19.30 presso Palazzo dei Congressi, Sala Iacono Per deliberare il seguente 


O R D I N E D E L G I O R N O 


1. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti.

2. Comunicazione D.G.C. N. 51 del 07.04.2017 “Prelievo dal fondo di riserva, esercizio finanziario 2017”. 

3. Approvazione stato patrimoniale al 1° gennaio 2016, riclassificato e rivalutato, nel rispetto dei principi di cui al d. lgs n. 118/2011 e smi.

4. Esame ed approvazione rendiconto di gestione – esercizio finanziario 2016. 5. D.M. 19 aprile 2000, n. 119 

5- Determinazione misura gettone di partecipazione alle sedute consiliari - Anno 2017. 

6 Proroga efficacia dell’ applicazione del contributo di sbarco e del relativo regolamento.

7. Esame ed approvazione del Regolamento comunale di Polizia Mortuaria. 

8. L.R. n. 13/97 art. 8 c. 4 Fondi ATO annualita’ 2007. Convenzione tra l’ Unione Montana del Cusio e del Mottarone, ed il Comune di Stresa per la gestione dell’intervento di manutenzione in alveo del Rio Fiumetta in loc. Tiro a segno Parco Paradiso, in Comune di Stresa.

9. Gruppo consiliare Uniti per Stresa – Interpellanza “Buchi neri nel Registro Delibere e Determine anno 2016, n. 19 delibere (n. 18 della Giunta e n. 1 del Consiglio) n. 38 determine . 

10. Gruppo consiliare Uniti per Stresa – Interpellanza “Buchi neri nelle determine anche dell’ anno appena iniziato” 

11. Gruppo consiliare Uniti per Stresa – Interpellanza “Abbattimento barriere architettoniche” 

IL BORGOMASTRO In originale firmato : (Giuseppe Bottini)

mercoledì 19 aprile 2017

GIOIE E DOLORI


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Se "scoppia" la stagione il rischio è che la "Perla" vada sotto. Sta volta, caso raro, la Pasqua non è stata poi bagnata e il tempo ha regalato una giornata che pareva fosse estate. In questa condizione l'assalto del popolo in vacanza è stato assicurato e, complice quel vento che invece, ha ritardato il giorno del suo arrivo, la Pasqua è stata, alla fine, collaudata. Che dunque poi il collaudo sia andato positivo, il dirlo è forse un tantino un po' un azzardo, ed è forse meglio rimandarlo. Complici i governi che reggono la "Perla" dal lontano dopoguerra, la cosa più moderna e innovativa che negli ultimi anni è stata fatta, è piazzare macchinette a destra e manca e riscuotere la "tassa" sul parcheggio. E passi se il parcheggio poi ci fosse, ma quando pur si assiste al carosello di tanti disperati alla ricerca di un buco per la sosta, il dubbio è una certezza: che viver di turismo è un po' una pacchia, ma dare poi servizi anche ai turisti, è un'altra cosa. Pazienza; se arrivano col treno, e non son pochi, li accoglie una stazione da degrado; se scendono con l'auto, uscendo a Carpugnino, sono guai; se trovano poi un posto ci lasciano una cifra riscossa dal parkometro; se sono fortunati e trovano poi un buco senza soldi, ci lasciano la macchina e fanno quattro passi, saranno due chilometri non meno, e arrivano poi in centro. Una volta messi in centro che imbarchino e che sbarchino, controllino per bene la somma già prevista o aggiornino la cifra, comunque se poi siedono in qualche tavolino che consultino benino il sito Tripadvisor. Si arriva poi alla sera, ci mettano pazienza, si mettan tutti in fila e se prendano la via che porta all'autostrada, saranno un venti volte da cedere poi il passo, ma insomma che volete, non rompete; è stata una giornata di sole sulla "Perla" e questa è un'eccezione, andate e non tornate, suvvia lasciate il posto.          

giovedì 13 aprile 2017

TEMPO DI PACE


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Che cosa ci stia dentro la testa del Governo; poco o niente. Ci pare che viva alla giornata, gli piace sempre star un po' sommerso, non ama dialogare e men che meno poi comunicare; da ultimo ci pare che almeno sta ascoltare. E’ il solito governo che regge questa Perla da circa il dopo guerra. Profili interessanti non par che se ne vedano; son quelli che li meritano i prodi suoi elettori. Se naviga un po’ a vista non segue una gran rotta, almeno non va a sbattere direbbe chi lo osserva; che poi non vada oltre la linea d’orizzonte, ma questo è naturale se no ci casca dentro. Comunque un tappa buchi; se questa è la missione non serve un grande acume e basta una carretta, due sacchi ed una pala e tutti son contenti. Più o meno trascorre ora il mandato con questa lenta lena qui; faceva un gran rumore l’Alcade spodestato, ma a parte il suo rumore, nell’arco di un decennio il saldo è andato a zero. Fa assai meno rumore il nostro Borgomastro, un uomo di esperienza, tenace e pervicace, promette a destra e manca, ci illude tutti quanti, poi di quello che promette se riesce ne fa un quarto e l’altro è rinviato. Comunque va avanti nel mandato; ci mette un’altra vagonata di soldi nel suo porto; che cosa ben combini intorno alla Gabbiola nessuno che lo sappia; ci ha messo ormai tre Pasque a fare un ponticello; gli chiudono i cancelli del Parco con lo zoo e quasi non si è accorto e sono ben tre anni che annuncia ormai imminente il parcheggio al ponte Roddo. Del resto, di un sacco di altre cose che sembravano esser pronte, compaiono e spariscono in mezzo a tante carte; è tutto un po’ un mistero e dulcis proprio in fondo ci metton pure i soldi che servono a rifare le opere già fatte; insomma c'è del vero a dir che di grande ci sta per ora sol la confusione. Se questa è la vicenda che regge il gran Palazzo, la storia del silenzio che sale dagli scanni dei tanti tutti eletti è un altro bel mistero. Ci par che più che passi il tempo e più che regni il tedio. Il vero è che non basta forse attendere che l’acqua ci passi sotto il ponte; che questo gran silenzio non sia sempre innocente, da più che passa il tempo ci viene pure il dubbio, parendo questa Perla lasciata in abbandono da chi si è fatto eleggere per farla presidiare, per dir qualche proposta, per chiedere qualcosa, per far il suo mestiere che è sempre dar la voce ai tanti o troppo tanti che non contano più niente.

martedì 11 aprile 2017

STILE LIBERTY 2



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20 20 seppur timidamente uscito allo scoperto, incassa un primo risultato. Il Borgomastro lo ringrazia ed assicura che il suo Governo lavora all'obiettivo per fare della Liberty un centro sociale e culturale. Per ora non sappiamo se sono già fiori, ma se sono già dei fiori or questo lo vedremo se presto fioriranno. Per ora dicevamo ci va bene, ma adesso occor vedere se vagliano le idee, confrontano proposte, discutano un tantino o, invece, come sempre, fan tutto all'insaputa, col rischio di sbagliare e magari anche di sbattere. La nota qui di sotto è quella pervenuta. 



martedì 4 aprile 2017

STILE LIBERTY


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Magari non va forte, magari non ha il turbo, ma ci prova. Così 20 20 avanza non solo una proposta, ma indica dei modi per giungere alla metà. Lo dice al Borgomastro con la nota che sotto vi postiamo e mentre non si molla intorno alla questione di quella che questione di quella che era la stazione del treno che andava al Mottarone, Occorre che il Palazzo ora risponda.









lunedì 3 aprile 2017

PORTO


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Non cambia quindi la tendenza che ha fatto dell'opera del porto una sventura. Sembrava dovesse tagliare il traguardo alla fine dell'anno che è passato e invece è fermo tutto quanto e un'altra volta. E' fermo mica tanto; si muovono per vero i tanti, o troppi, ormai quattrini che fanno di quest'opera un esempio di sprechi e di denari buttati nel buco senza fondo di un' acqua intorpidita. Ne fanno pur l'oggetto di tesi di una laurea e certo non sono lusinghieri neppure quei giudizi che traggono alla fin due laureandi. Se or si fanno i conti, si scopre che la spesa ha ora già passato la soglia di ben sette milioni; che poi si sia alla fine o manchino altri soldi, di questo ancor nessuno sembra certo. Il nostro Borgomastro ci spaccia che è tutto già risolto, ma prudenza ormai ci suggerisce di attendere il responso, quello scritto. Comunque, prudenza o non prudenza, di soldi dentro al porto ne son finiti troppi e l'ultima infornata è fatta di 630 mila in euro da metterci per far gli allestimenti per gli attracchi, peraltro già previsti, ma ora lievitati, e di 115 mila in euro per rifarne un pezzo già fatto e già pagato. Se dunque non si chiude in fretta e furia si rischia di iniziar a rifar quello già fatto e poiché non è che sia una novità, tocchiamoci e facciamo gli scongiuri. Finito che sarà il conto da pagare, sarà pure facile scoprire che con tutti quei soldi finiti dentro lì, avrebbero potuto rifare un po' tutta la Perla ed oggi sarebbe la più bella. E' invece andata storta; se mai ci avessero pensato, non l'avrebbero neppure mai creduto. La storia è andata peggio di quanto di peggio si sarebbe potuto anche solo immaginare. E come alla fine di tutte le storie raccontate, mettiamoci i nomi e anche i cognomi di quelli che a questo disastro ci han loro portato. Una lapide sarà dunque da scoprire il giorno del taglio del nastro più agognato e accanto ai loro nomi, mettiamo l'importo del danno a noi arrecato e del guadagno che ci han fatto.