Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

7173

domenica 23 marzo 2025

L'EDILIZIA ALLEGRA

 

 





Più casi portati in luce dalla Associazione Ambientalista Italia Nostra, se confermati, potrebbe trascinare la Perla del Lago in un' indagine sulla gestione urbanistica della cittadina. I più grandi cantieri che in questi ultimissimi anni hanno interessato e stanno interessando l'edilizia alberghiera, sono stati messi sotto la lente attenta della Associazione che ha prodotto alcuni esposti inoltrati alle autorità giudiziarie:(contabile e penale).Fulcro della questione sono le modalità con le quale sono state applicate le così dette monetizzazioni delle aree standard (la mancata cessione di aree per uso pubblico, convertite in versamenti di somme dal valore equivalente) che, invece di essere calcolati sulla base dei valori di mercato attuale delle aree o di quelli eventualmente maggiori conseguenti le utilità che gli attuatori degli interventi possono ricavare dalla mancanza di cessione, sono stati calcolati su valori riferiti ad oltre 20 anni prima e senza riferimento ad alcuna comparazione con le utilità conseguite dagli attuatori. In un caso si è proceduto a monetizzare anche in presenza di un espresso diverso obbligo contenuto nella norma del Piano Regolatore. Le entità in gioco sono molto rilevanti (oltre 10.000 sono i metri quadrati interessati ), mentre i valori applicati si scostano in maniera molto rilevante da quelli reali,desumibili anche dal sito dell’Agenzia del territorio. Un ammanco nelle entrate dell'Ente che potrebbe essere calcolato anche in milioni di euro. Ma non c'è solo questo perché l'Associazione, in un caso, contesta che il progetto, pur approvato anche dalla Soprintendenza, non osserverebbe le prescrizioni contenute nel provvedimento che tutela il ripristino del parco (quello delle Ville Basile e di S Rizzo), ma sarebbe viziato dalla variante urbanistica stralcio approvata a suo tempo in spregio allo stesso provvedimento di tutela. In questo caso, l'Associazione, a comprova della propria tesi, ricorda il parere che il Consiglio di Stato aveva formulato in esito ad un ricorso straordinario al Capo dello Stato che la proprietà aveva prodotto (poi perso), avverso il rigetto di un procedente progetto. In quel caso, il Consiglio di Stato aveva definito la variante stralcio un'operazione a rovescio rispetto a quanto il provvedimento di tutela avrebbe imposto. L'Associazione contesta da sempre il fatto che il Comune non abbia mai adeguato lo strumento urbanistico alle indicazioni che erano emerse in quell'autorevole pronunciamento e avanza l'ipotesi che, in questo caso, la monetizzazione in luogo della cessione delle aree standard sarebbe la conseguenza dell'eccesso di edificabilità attribuita a quell'area. Una questione complessa che presenta risvolti riferiti a responsabilità di diversa natura. Si tratterà dunque di vedere quali potranno essere gli effetti che rilievi tanto pregnanti potranno avere su quanto è stato il recente passato e il presente dell'edilizia alberghiera della città, che proprio in questi anni, non a caso, ha avuto e sta avendo uno dei più rilevanti momenti di crescita.

Nessun commento:

Posta un commento