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domenica 6 aprile 2025

STRESA : UN PUGNO SUL TAVOLO

 
 
 


Continua e non finisce la telenovela intorno all sostituzione della vacanza nel posto di Consiglio. Quel che ora almeno è certo è che con la Pasqua finirà: sia che sia sì, che sia no. Se sì, il Consiglio andrà avanti sino alla sua conclusione naturale, se no andrà a casa, ma si aspetterà un annetto per il voto. Come dunque finirà, nessuno di noi lo sa. Si possono solo fare ipotesi (previsioni ), certo è che l'ultimo Consiglio è sembrato soltanto un perder tempo, con la maggioranza ( si fa per dire) votare compatta con l'opposizione (anche qui si fa per dire) . Si rivedranno ora intorno a Pasqua per un voto che metterà fine alla novela. Difficile immaginare che la maggioranza voti contro se stessa, difenderà, immaginiamo, la eleggibilità del proprio candidato, ma è più difficile immaginare come voterà l'opposizione. Probabilmente secondo coscienza, o meglio incoscienza, a geometria variabile o invece compatta ? Chi lo sa. Immaginiamo che a nessuno piaccia andare a casa in anticipo e rimanere in panchina ad aspettare un voto a cui manca più di un anno. Potrebbe prevalere li spirito di sopravvivenza e per questa ragione, alla fine, dovrebbero tutti preferire rimanere a scaldare le sedie, ma potrebbe anche andare diversamente. Le ragioni dei votanti molte volte sono imperscrutabili .Ma se il risultato fosse quella di rimanere ci aspetteremmo (rimaremo molto probabilente delusi) che qualcuno picchiasse un pugno sul tavolo e inchiodasse la Sindaco alle sue responsabilità, prima fra tutte quella di non aver fatto quasi niente durante il tempo del suo mandato e che quindi si impegnasse a fare poche, ma essenziali cose: risolvere la questione porto/spendere un po' dei tanti soldi che ha per rimettere in sesto l'ordinaria manutenzione/fare chiarezza e trasparenza assoluta sulla oscura questione delle monetizzazioni alberghiere e quanto al resto non tocchi niente. Rimaremo delusi, nessuno sbatterà il pugno sul tavolo,

giovedì 3 aprile 2025

NUOVO TENTATIVO


 CITTA’ DI STRESA 

 Convocazione straordinaria d’urgenza del Consiglio Comunale

 IL SINDACO 

 DISPONE di convocare il CONSIGLIO COMUNALE  in sessione straordinaria d’urgenza – seduta di 1° convocazione per il giorno di  GIOVEDI’ 3 APRILE 2025 ORE 18.00 presso la SALA CANONICA e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione,  in sessione straordinaria d’urgenza seduta di 2° convocazione, per il giorno di VENERDI’ 4 APRILE 2025 ORE 18.00 presso la SALA CANONICA Per deliberare il seguente ORDINE DEL GIORNO 

. VALUTAZIONE EVENTUALI CAUSE DI INCOMPATIBILITA’ ALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE DEL SURROGANTE E SURROGA DEL CONSIGLIERE COMUNALE DIMISSIONARIO 

 IL SINDACO (Marcella Severino)

martedì 25 marzo 2025

LA SPOLIAZIONE.


 





Questa storia delle monetizzazioni non fa pensare male, ma al peggio e questa volta non credo che si faccia peccato, semmai il peccato potrebbe essere stato commesso da altri. Neppure ci sembra ormai possibile che la verità rimanga nascosta. Essa sta dietro le cifre e quelle sono lì: scritte e sottoscritte, certificate e validate, timbrate e autenticate; insomma è stato messo in campo tutto quanto l’apparato di cui la pubblica amministrazione dispone per comprovare la fede pubblica (poveretta). O c’é stato un virus malefico che si è diffuso in maniera virulenta dentro le stanze chiuse del Palazzo che ha colpito gli organi cognitivi, temporaneamente offuscandoli, oppure ogni altra ipotesi è aperta. Si esclude comunque l’errore incolpevole, ossia la colpa lieve. Fatti i conti, con l’autorevole avvallo dei valori pubblicati sul sito dell’Agenzia del territorio, la spoliazione di risorse pubbliche sarebbe ingente (concetto naturalmente relativo essendo riferito alle dimensioni della cittadella). Questa spoliazione sarebbe avvenuta in due fasi: con la prima è stata dichiarata la inopportunità e/o impossibilità (tutta da dimostrarsi) di cedere al Comunello le aree standard dove fare parcheggi e aree verdi (10.000 mq. ), poi si è passati al quantum, riesumando i valori di mercato dello scorso fine secolo. Arrivati a quel punto qualcuno si sarà pure accorto dell’affarone che veniva loro offerto e si sarà fregato le mani per la grande soddisfazione che avrà provato, chiedendo di passare in fretta alla firma, prima che qualcuno rifacesse i conti. E' stato subito accontentato. Insomma è come se a qualcuno di noi suonassero il citofono, ci dicessero che vengono a svaligiarci la casa e noi gli aprissimo la porta. Mica male. A quel punto comunque, messe le firme, la spoliazione era belle che fatta e gli atti sono andati in albo quando tutti ormai si erano dimenticati di ogni cosa. Detta così c'é da rimaner basiti, ma il Palazzo è tranquillo (in genere in questi casi dicono di essere sereni), tanto più che la sonnacchiosa "opposizione" non sembra proprio faccia paura a nessuno: l'uno, il già Borgomastro è dentro sino al collo in questa faccenda, l'altro: il già Alcade è stato il mago della variante strutturale stralcio, madre pure lei di questa disgrazia e quelli che non c'entrano nulla seguono le orme dei padri imparando che la politica, come intendono loro, è fatta di opportunismi, di tatticismi e di furberie, quasi mai di verità. Speriamo che il popolo elettore se ne ricordi la prossima volta, ma non ci facciamo troppe illusioni.

domenica 23 marzo 2025

L'EDILIZIA ALLEGRA

 

 





Più casi portati in luce dalla Associazione Ambientalista Italia Nostra, se confermati, potrebbe trascinare la Perla del Lago in un' indagine sulla gestione urbanistica della cittadina. I più grandi cantieri che in questi ultimissimi anni hanno interessato e stanno interessando l'edilizia alberghiera, sono stati messi sotto la lente attenta della Associazione che ha prodotto alcuni esposti inoltrati alle autorità giudiziarie:(contabile e penale).Fulcro della questione sono le modalità con le quale sono state applicate le così dette monetizzazioni delle aree standard (la mancata cessione di aree per uso pubblico, convertite in versamenti di somme dal valore equivalente) che, invece di essere calcolati sulla base dei valori di mercato attuale delle aree o di quelli eventualmente maggiori conseguenti le utilità che gli attuatori degli interventi possono ricavare dalla mancanza di cessione, sono stati calcolati su valori riferiti ad oltre 20 anni prima e senza riferimento ad alcuna comparazione con le utilità conseguite dagli attuatori. In un caso si è proceduto a monetizzare anche in presenza di un espresso diverso obbligo contenuto nella norma del Piano Regolatore. Le entità in gioco sono molto rilevanti (oltre 10.000 sono i metri quadrati interessati ), mentre i valori applicati si scostano in maniera molto rilevante da quelli reali,desumibili anche dal sito dell’Agenzia del territorio. Un ammanco nelle entrate dell'Ente che potrebbe essere calcolato anche in milioni di euro. Ma non c'è solo questo perché l'Associazione, in un caso, contesta che il progetto, pur approvato anche dalla Soprintendenza, non osserverebbe le prescrizioni contenute nel provvedimento che tutela il ripristino del parco (quello delle Ville Basile e di S Rizzo), ma sarebbe viziato dalla variante urbanistica stralcio approvata a suo tempo in spregio allo stesso provvedimento di tutela. In questo caso, l'Associazione, a comprova della propria tesi, ricorda il parere che il Consiglio di Stato aveva formulato in esito ad un ricorso straordinario al Capo dello Stato che la proprietà aveva prodotto (poi perso), avverso il rigetto di un procedente progetto. In quel caso, il Consiglio di Stato aveva definito la variante stralcio un'operazione a rovescio rispetto a quanto il provvedimento di tutela avrebbe imposto. L'Associazione contesta da sempre il fatto che il Comune non abbia mai adeguato lo strumento urbanistico alle indicazioni che erano emerse in quell'autorevole pronunciamento e avanza l'ipotesi che, in questo caso, la monetizzazione in luogo della cessione delle aree standard sarebbe la conseguenza dell'eccesso di edificabilità attribuita a quell'area. Una questione complessa che presenta risvolti riferiti a responsabilità di diversa natura. Si tratterà dunque di vedere quali potranno essere gli effetti che rilievi tanto pregnanti potranno avere su quanto è stato il recente passato e il presente dell'edilizia alberghiera della città, che proprio in questi anni, non a caso, ha avuto e sta avendo uno dei più rilevanti momenti di crescita.

martedì 18 marzo 2025

LA CRISI PERMANENTE

 

  

Durante la prima Repubblica, le crisi dei Governi Nazionali  si succedevano con una certa frequenza, persino troppo, a dirla tutta. Quel che poi era peggio  è che quelle crisi erano interminabili. Notorie erano le lunghe consultazioni al Quirinale che segnavano sempre le crisi. Era una noia mortale che monopolizzava tutta l'informazione (governativa o no che fosse) per settimane e settimane. Alla fine quelle crisi si concludevano con in genere governi di compromessi multicolori e qualche volta con un qualche governo balneare, destinato a rimanere a galla per una sola stagione ( generalmente quella estiva). Cronache d'altri tempi. No so se il popolo si appassionasse più di tanto a quelle crisi, a me erano mortalmente noiose, ma non avendo ancora raggiunto l'età della ragione, mi annoiavano per forza, ma forse non avevo torto. Adesso che viviamo in un'altra  repubblica, vediamo che  crisi governative nazionali non pare proprio siano all'orizzonte, mentre, inopinatamente, ci troviamo immersi in questa nostra crisetta locale che per la sua lunghezza sta però eguagliando quelle dei tempi della prima repubblica. Di buono c'è che pochi o nessuno se ne sta accorgendo (così nessuno si annoia). L'impressione è che non ci sia molta differenza tra un governo che non c'é o uno che c'é. Potremmo anche stare senza per qualche anno e le cose non cambierebbero forse di molto. Da qui l'urgenza che non sembra proprio mettere il turbo a nessuno. Forse ce ne potremmo anche fare l'abitudine da qui sino alla fine di quello che avrebbe dovuto essere il mandato, probabilmente invece una qualche soluzione verrà trovata, non fosse che per approvare quei quattro atti obbligatori che legge impone per non andare a casa prima del tempo, ma poi scordiamoci altro. Nel tentativo di dare una scossina, ieri un consigliere è comparso in video sul suo social per invocare la fine della crisi. Il suo appello cadrà nel vuoto assoluto. La crisi in questa cittadella è una roba permanente che il Governo governi o non ci sia. Altri governano ( e lo vediamo). Altri decidono, chiedono e ottengono. I Governi ratificano. Non fanno altro.               

lunedì 10 marzo 2025

COMUNQUE VADA E' FINITA






Ci sara' l' appello giovedì prossimo venturo per vedere se il Governo locale riuscirà mai a superare, ai supplementari, lo stallo in cui pure il Consiglio versa. Comunque vada, se sarà sei contro sei e quindi nullo (probabile con rinvio al Commissario ad acta), se invece uscirà un 7 contro 5 ( sempre possibile) o magari un 6 contro 0 ( non impossibile), ma comunque vada a finire questa difficile prova per rimettere in sesto il traballante Governo, la verità è che ormai è finito. Non c'è più il tempo per nulla. Prima c'era il tempo, ma è passato invano con le cose da fare rinviate e quelle da non fare invece fatte. E' stato un Governo strano, quasi ai più incomprensibile, paralizzato dentro un Palazzo di cui forse mai ha compreso i meccanismi di funzionamento e di mal funzionamento. E' stato un Governo senza una visione o comunque mai l'avesse, probabilmente era sbagliata e tale sarà pure rimasta visto che nessuno ha mai visto niente e sentito ancora meno. Altro tempo buttato e anche dovesse sopravvivere lo scarso anno che lo separa dalla sua fine legale, non ha il tempo di fare nulla se non l'ordinario. L' " opposisione " ha persino offerto il suo aiuto se si impegnasse a fare soltanto l'ordinario, ma l'offerta non era neppure necessaria; altro non può fare. Perchè allora rimanere lì con la respirazione assistita ad aspettare il giorno della fine ? Non c'è una risposta, ce ne possono essere diverse e comunque anche rimanere lì è legittimo essendo un Governo eletto dal popolo, anche se ha perso qualche pezzo che pure il popolo aveva eletto. Questo sarà quindi lo scenario possibile, salvo che il settimo mancante sia dichiarato ineleggibile ed allora, rimanendo 6 contro 6, la fine sarà anticipata e la respirazione staccata. Intanto i soliti candidati fanno pre riscaldamento a bordo campo. Beati loro.

domenica 2 marzo 2025

ULTIMA CHIAMA

 

 


Sollecitato dal Ministero Interno, nel prossimo mercoledì il Consiglio ci riprova. Probabile che l'esito sarà un'altra volta nullo. Sei contro sei non si va da nessuna parte. La surroga la farà poi dopo un commissario ad acta e a quel punto sarà 7 a 6.Un margine esiguo, ma basta un voto e andranno avanti con il motore spento e solo per abbrivio, sin tanto che la spinta basta. Non manca molto e così arriverà al traguardo senza gloria questo è certo, ma probabilmente non anche senza infamia. Quello che non è stato fatto prima non è che poi si fa l'ultimo giorno, non funziona così, la pubblica amministrazione è un pachiderma, prima che si muova è già finito il tempo a disposizione. Quanto al merito,già ora si può fare il pre consuntivo: poco o nulla. Porto fermo al primo giorno, fondazione Palazzola disfatta senza sapere che cosa fare il giorno dopo, palazzina liberty un cantiere infinito, piano viabilità e parcheggi solo un annuncio, palacongressi nessuna idea, verde pubblico un disastro, funivia per ora solo annunci,piano regolatore meglio non tocchino nulla, intanto ci pensano i padroni della cittadella, museo della pesca un altra opera infinita, parcheggio lido un disastro, monetizzazioni uno scandalo annunciato. Per ora basta così, meno governano meglio è.

lunedì 24 febbraio 2025

GIALLO STRESA

 Giallo Stresa

 La crisi del locale Governo, già oscura per se stessa, si tinge anche di giallo. Per carità, tra le due cose non c'è alcuna relazione né soggettiva, né oggettiva, c'è soltanto una coincidenza temporale del tutto casuale che, quasi non ce ne fosse stato bisogno, aggiunge toni oscuri, dipinge di una tinta non troppo allegra l'atmosfera che in questi giorni e in queste settimane gli inquilini del Palazzo devono essere costretti a respirare. Buona parte del racconto è frutto non certo di comunicati ufficiali, ma di veline che comunque filtrano da quelle mure anche quando le porte e le finestre sono ben chiuse e serrate. In breve, il giallo si consumerebbe intorno ad una missiva fantasma, una richiesta di un pagamento di consistente somma ( 90.000,00 euto) formulata e firmata digitalmente da un responsabile di servizio, missiva che però avrebbe insospettito il destinatario, non senza però, ahlui, aver prima e forse con troppa fretta, provveduto a pagare, o meglio trasferendo le somme a un suo fiduciario perchè pagasse. E così sembrava essere stato fatto, sin tanto che è sorto il dubbio. Questo dubbio poteva essere sciolto soltanto dal Comune a cui, effettivamente, il nostro destinatario, formulava una richiesta riservata per conoscere la veridicità della missiva. Intorno alla lettera riservata, consegnata brevi manu al protocollo dell'Ente, si è poi consumato un altro piccolo giallo su a chi spettasse aprirla, ma passiamo oltre e scopriamo che la richiesta di denaro non viene riconosciuta come veritiera da chi l'avrebbe firmata, tanto che il documento sarebbe un falso materiale, usato come raggiro da qualcuno per estorcere denaro ad altri, cosa che gli sarebbe anche riuscita salvo adesso, forse, essere perseguito. Non finisce qui, magari in seguito si conosceranno altri particolari ora coperti dal segreto delle indagini che sarebbero in corso. Rimane poi l'ultimo particolare del giallo, una roba molto delicata, ma proprio per questo non ne parliamo e non ne vogliamo parlare. Vedremo.

sabato 15 febbraio 2025

FUMATA NERA

 

 Televideo - Ancora una fumata nera

Il conclave, pur convocato e riunito, non ha prodotto la tradizionale fumata bianca, ma quella grigio Londra. Niente da fare, il Governo Severino non riesce neppure in seconda convocazione a superare la prova della surroga della consigliera dimessasi. Bazzi, ritornato in aula, fa saltare il banco con la sua silenziosa presenza. 6 contro 6 la votazione finisce alla pari senza vincitori, ma non senza vinti. Se Bazzi se ne fosse stato a casa, essendo la seduta di seconda convocazione, le minoranze non avrebbero potuto fare il gioco della volta precedente, facendo mancare il numero legale, ma presenti o assenti, avrebbero consentito alla maggioranza di approvare la surroga con 6 voti a favore. Dobbiamo pensare e credere che nulla sia pertanto avvenuto per un caso, ma per calcolo. Che succederà da oggi in poi ? Il Consiglio è ora inadempiente rispetto ad un tassativo obbligo di legge, potrà forse essere messo in mora dal Ministero dell'Interno, provare ad essere riconvocato un'altra volta (senza un probabile diverso risultato) e così di seguito sino, si presume, alla nomina di un Commissario ad acta che dovrà provvedere alla surroga o invece sarà sciolto subito per inadempimento? Vedremo, il passaggio è stretto e per ora il Consiglio Comunale è bloccato. Gli attori di sempre, in questo frangente, continueranno a fare spettacolini, risatine, battutine e roba così, pensando a chi scalderà il seggio nel prossimo mandato. Intanto i padroni spadroneggiano.

mercoledì 12 febbraio 2025

SEDUTA D'EMERGENZA

 

Verbano 24 - Stresa, la maggioranza si sfalda anche nell'ultimo Consiglio.  Ma il sindaco annuncia: mi ricandido

 

 CITTA’ DI STRESA 

Convocazione del Consiglio Comunale, in sessione urgente – seduta in seconda Convocazione.

  IL SINDACO  DISPONE 

di convocare il CONSIGLIO COMUNALE  in sessione URGENTE – seduta di Seconda convocazione per il giorno  14/02/2025, ore 17.00 presso PALAZZO MUNICIPALE - SALA CANONICA  Per deliberare il seguente ORDINE DEL GIORNO 

Seduta pubblica.

 1. SURROGA CONSIGLIERE COMUNALE DIMISSIONARIO E CONVALIDA DEL CONSIGLIERE SURROGANTE 

 IL SINDACO In originale f.to (Marcella Severino)

martedì 11 febbraio 2025

EPILOGO





Ci sono poche, forse pochissime possibilità che il Governo Severino superi la prova di ammissione dell'ultimo candidato che ha a disposizione, magari tentando in seconda convocazione quando sono necessari pochi numeri. Al momento, la serata di ieri ha probabilmente celebrato la stanca fine di un mandato. Ovvio che l'ingloriosa minoranza non ha infierito ( ex Borgomastro a parte) , non ce ne era bisogno, convinti che la caduta è questione di giorni se non di ore. L'ex Borgomastro si è impuntato a voler sapere che cosa ci fosse dietro le motivazioni personali, sforzo inutile, non glielo diranno mai perchè così vanno le cose, perché c'erano delle ragioni indicibili, perché erano forse anche dicibili, ma era inopportuno dirlo... poco importa, così è e così sarà. Benevoli gli altri, hanno anche concesso l'onore delle armi offrendo il sostegno al Sindaco uscente purché da qui alla fine non faccia nulla se non l'ordinaria amministrazione. Troppa generosità, non crediamo che sarà accolta. Da notare la rivendicazione di buona opposizione tenuta dal Consigliere tal Rizzul che qualificava in positivo la propria azione perchè mai ha fatto ricorso a esposti ( come invece uso nel passato) . Piccola annotazione, l'uso dello strumento penale contro i presunti aversari/nemici era in gran voga da parte e per iniziativa del suo ex collega e mentore di ex gruppo tal Canio, quindi si rivolga innanzitutto a lui e poi se il Consigliere fosse a conoscenza certa di elementi di illegalità amministrativa gli ricordiamo che avrebbe il dovere di farne esposti e denuncie anzichè rivendicare una sorta di benevole tolleranza che, tradotto in altro linguaggio significa omertà. Ma queste sono sfumature. Per altro, è vero, come ha ricordato lo stesso Rizzul che il mandato è stata una occasione sprecata. Sprecata per la parte pubblica della città vorremmo aggiungere, non certo per quella privata che ha fatto, come non mai, quello che ha voluto, cioè ha spadroneggiato.

venerdì 7 febbraio 2025

CONSIGLIO

Ortona, urge la convocazione del Consiglio Comunale

 

 CITTA’ DI STRESA 

 IL SINDACO  DISPONE 

di convocare il CONSIGLIO COMUNALE in sessione straordinaria– seduta di 1° convocazione per il giorno 10 FEBBRAIO 2025 ORE 18.00 presso la SALA CANONICA e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione straordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno 10 FEBBRAIO 2025 ORE 18.30 presso la SALA CANONICA Per deliberare il seguente ORDINE DEL GIORNO IN  Seduta pubblica

 1. COMUNICAZIONI DEL SINDACO 

2. SURROGA CONSIGLIERE COMUNALE DIMISSIONARIO E CONVALIDA DEL CONSIGLIERE SURROGANTE IL SINDACO 

(Marcella Severino) 

E' POSSIBILE ASSISTERE ALLA DIRETTA STREAMING CLICCANDO SUL CANALE YOUTUBE DI SEGUITO RIPORTATO https://www.youtube.com/@comunedistresa8863/streams

giovedì 6 febbraio 2025

LO SMOTTAMENTO


 







Rischia di trasformarsi in frana lo smottamento che nei giorni scorsi aveva interessato il Governo cittadino con l'abbandono ( anche dal seggio consiliare) della componente che deteneva il maggior numero di deleghe. Ora è la volta di Marco Bazzi, un uomo non di primo piano, ma sicuramente una persona molto vicina al Vertice di Governo, silenzioso e assiduo consigliere del primo cittadino dalla quale si poteva presumere godesse ampia fiducia. Se ha lasciato non lo ha fatto certamente per le sempre invocate questioni personali che certo non esistono, ma per motivi sicuramente legati al mandato che ricopriva e che ancora ricopre ma diversamente posizionato nella geografia dell'aula consiliare. Per quanto può essere seria una questione legata alla cittadella, sicuramente la questione è seria. Soltanto un cieco non poteva non vedere che la compagine stava andando a sbattere. Troppe cose erano rimaste senza risultato nell'agenda di Governo, troppi dossier erano stati aperti e chiusi senza che fossero risolti i problemi che vi erano al loro interno, mentre altri non venivano neppure aperti e i padroni della cittadella intanto liberamente facevano quello che volevano (monetizzazioni docet). Verrebbe da dire che non ci si inventa amministratori, ma questo non avrebbe dovuto valere per il Capo del Governo che aveva alle sue spalle decine di anni di esperienza amministrativa, semmai poteva valere per i volenterosi e fiduciosi che si erano aggregati alla compagine sull'onda di un entusiasmo poi venuto rapidamente meno. Lo avevamo visto tutti e il silenzio che progressivamente ha attorniato le faccende del Palazzo era il segno che la fiducia e la speranza elettorale si era progressivamente erosa. Ora mancano anche le risorse umane, il Capo del Governo rischia una solituidine pressochè totale da cui le rimarrà solo un modo per uscirne: l'abbandono. E' un'ipotesi concretamente realistica e buttare la spugna potrebbe essere la sola soluzione. Alcuni certamente godono, in primis quelli che non lo meritano, quelle compagine di opposizione che sono ancora piene della vecchia e decrepita classe di governo locale e che osa già fare esercizi di riscaldamento per lasciare la panchina e buttarsi a centro campo. Purtroppo il "nuovo"sta per lasciare il posto al vecchio. Prepariamoci al peggio.

sabato 1 febbraio 2025

USCITA DA PALAZZO

 Patronato per Dimissioni volontarie al datore di lavoro

Le ragioni reali non le troveremo certo scritte nelle motivazioni ufficiali e formali, quelle necessarie per dire addio irrevocabile al seggio occupato in aula e, nel nostro caso, anche in quello quale titolare di una buona parte delle deleghe più rilevanti all'interno del Governo. Con questo azione il Governo Severino perde un suo pezzo di rilievo ( e non è il primo e la prima volta), lasciando sguarnita la compagine che avrebbe dovuto rigenerare la politica locale. E' un segno della cattiva salute in cui versa questo Governo e certamente non si può dire che non ce ne eravamo accorti. Si abbandona la navigazione quando la meta del viaggio ormai è abbastanza vicina, cattivo presagio dunque circa la difficoltà del percorso che ci sarebbe ancora da fare e questa potrebbe essere una chiave di lettura dell'abbandono. Forse in vista di un possibile naufragio è meglio lasciare la nave e dirigersi al porto più vicino, forse divergenze insanabili sulle scelte di fondo (ma perché emergerebbero ora quando le scelte sono da fare ad inizio di mandato ?), forse divergenze sul piano personale prima d' ora non emerse. Mah ? Possiamo fare infinite supposizioni, alla fine credo che la verità sia un mix di tutto quanto. Anzi, dimenticavo, forse posizionamenti in vista di un futuro possibile mandato? Certo che leggere l'atto della giunta del mese di novembre scorso dove sono state approvate alcune linee guida per la revisione del Piano Regolatore e vedere tra gli assenti alla decisione la titolare della delega, già ci aveva lasciato perplessi. Ma questa è la Cittadella, incapace da sempre di darsi un profilo pubblico coerente con la propria immeritata fama, delegando,di fatto, la gestione ai poteri forti che infatti non sono mai andati alla grande come adesso. Intanto si prepara a bordo campo con esercizi di riscaldamento Canio/ter, noto bomber della locale squadra di calcio.