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giovedì 6 febbraio 2025

LO SMOTTAMENTO


 







Rischia di trasformarsi in frana lo smottamento che nei giorni scorsi aveva interessato il Governo cittadino con l'abbandono ( anche dal seggio consiliare) della componente che deteneva il maggior numero di deleghe. Ora è la volta di Marco Bazzi, un uomo non di primo piano, ma sicuramente una persona molto vicina al Vertice di Governo, silenzioso e assiduo consigliere del primo cittadino dalla quale si poteva presumere godesse ampia fiducia. Se ha lasciato non lo ha fatto certamente per le sempre invocate questioni personali che certo non esistono, ma per motivi sicuramente legati al mandato che ricopriva e che ancora ricopre ma diversamente posizionato nella geografia dell'aula consiliare. Per quanto può essere seria una questione legata alla cittadella, sicuramente la questione è seria. Soltanto un cieco non poteva non vedere che la compagine stava andando a sbattere. Troppe cose erano rimaste senza risultato nell'agenda di Governo, troppi dossier erano stati aperti e chiusi senza che fossero risolti i problemi che vi erano al loro interno, mentre altri non venivano neppure aperti e i padroni della cittadella intanto liberamente facevano quello che volevano (monetizzazioni docet). Verrebbe da dire che non ci si inventa amministratori, ma questo non avrebbe dovuto valere per il Capo del Governo che aveva alle sue spalle decine di anni di esperienza amministrativa, semmai poteva valere per i volenterosi e fiduciosi che si erano aggregati alla compagine sull'onda di un entusiasmo poi venuto rapidamente meno. Lo avevamo visto tutti e il silenzio che progressivamente ha attorniato le faccende del Palazzo era il segno che la fiducia e la speranza elettorale si era progressivamente erosa. Ora mancano anche le risorse umane, il Capo del Governo rischia una solituidine pressochè totale da cui le rimarrà solo un modo per uscirne: l'abbandono. E' un'ipotesi concretamente realistica e buttare la spugna potrebbe essere la sola soluzione. Alcuni certamente godono, in primis quelli che non lo meritano, quelle compagine di opposizione che sono ancora piene della vecchia e decrepita classe di governo locale e che osa già fare esercizi di riscaldamento per lasciare la panchina e buttarsi a centro campo. Purtroppo il "nuovo"sta per lasciare il posto al vecchio. Prepariamoci al peggio.

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