Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

domenica 22 ottobre 2017

L'OSSERVATA SPECIALE

Risultati immagini per hotel borromees


Stresa risulta un'osservata speciale da parte di Associazioni e singoli che hanno loro scopo la tutela dei beni pubblici. Ora dopo anni di attese viene avanti il nuovo piano esecutivo riferito all'ampliamento e ristrutturazione della parte a monte del Grand Hotel, logico quindi che su quel piano si accendano le luci e i fanali e si faccia molta attenzione. L'attenzione ci vuole tutta considerata la disattenzione dei governanti di turno, bisognerebbe dire di sempre, la cui ultima missione, se ricordate bene era quella di fargli chiudere buchi e infatti più di tanto o manco tanto dimostrano di saper fare, perdendo o meglio facendo perdere alla cittadina un'altra delle solite, ma non infinite occasioni. Italia Nostra, Sezione VCO, ci prova dunque presentando osservazioni al piano convenzionato, proponendo modifiche nell'assoluto comune interesse e che qui sotto vi postiamo. Vedremo poi la consistenza o la inconsistenza delle risposte che arriveranno dal Palazzo del Borgomastro.





Prot. 3217

22/10/2017

Al Sindaco della città di
STRESA 
P.za Matteotti
STRESA

Spett. Comune di Stresa
Servizio edilizia privata ed urbanistica
SEDE

e p.c.

Spett. Ministero dei Beni e delle 
attività culturali e del turismo
Soprintendenza Archeologica, belle arti e
paesaggio per le Province di Biella, 
Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli
P.zo Chiablese P. za S.Giovanni 2
10122 TORINO


OGG: Comune di Stresa – Piano esecutivo convenzionato H3- Grand Hotel Des Ilees Borromees. Ristrutturazione con ampliamento. Osservazioni.

In relazione alla proposta di piano esecutivo convenzionato oggetto di deposito per la formulazione di osservazioni nel pubblico interesse, la Sezione Locale di questa Associazione, nell’intento di offrire un proprio contributo utile nella definizione di un piano esecutivo rispettoso dei beni tutelati, formula le considerazioni che nel dettaglio e nel seguito qui espone:

1) Sotto il profilo della individuazione compiuta del sistema di tutela che grava sui beni oggetto di proposta di intervento, si osserva che non viene rappresentato in alcun modo il vincolo paesaggistico puntuale posto sull’intero originario ambito del parco del Grand Hotel e che qui nel seguito riportiamo estraendolo dal sito della Soprintendenza Piemonte.



STRESA 
PARCO GRAND HOEL ISOLE BORROMEE 
4.09.1924 L 11.06.1922 
NOTIFICATO AL CONSIGLIERE DELEGATO IL 10.09.924 DAL MINISTERO 


Provincia: 
NO: 
Comune: 
STRESA: 
Collocazione: 
NO/5 
Descrizione: 
PARCO GRAND HOEL ISOLE BORROMEE 
vincolo: 
4.09.1924 L 11.06.1922 
Pubblicato: 
NOTIFICATO AL CONSIGLIERE DELEGATO IL 10.09.924 DAL MINISTERO 
Trascritto: 
UFF.IP.DI PALLANZA IL 13.10.1924 E VOLTURATA AG. CATASTODI STRESA IL 15.11.1924 

Ci sembra, per completezza e correttezza di rappresentazione, che tale riferimento non dovrebbe mancare e, di conseguenza, chiediamo che vengano integrati gli atti del progetto di piano. 

2) Sempre sotto il profilo della corretta individuazione dell’ambito di intervento, il piano proposto perimetra il proprio limite a monte lungo il limite esterno verso lago della via pubblica, denominata via Omarini, che taglia per l’intera sua estensione l’ambito di intervento che il PRGC individua con la sigla PEC H3.
Conseguente alla perimetrazione individuata nella proposta di piano, lo stesso piano omette la progettazione sull’intero ambito H3 previsto dal PRGC, venendo così a mancare una compiuta e unitaria organizzazione degli spazi pubblici e privati, tanto che la stessa proposta li omette in assoluto.
Tale carenza sembra integrare altresì una violazione di legge in quanto la norma contenuta nell’articolo 43 della Legge Regionale n. 56/77 e s.m. , sebbene prevede la possibilità di attuare i piani per comparti, non estende tale possibilità alla progettazione. D’altra parte le norme di attuazione del Piano regolatore comunale comunale non pare che prevedano deroghe in tal senso o suddivida l’ambito H3 in più comparti.
Vero è che la proposta di piano non prevede il completo utilizzo delle quantità edilizie astrattamente previste dal piano regolatore per l’area H3, ma considerata la delicatezza dell’ambito in cui si vuole intervenire, parrebbe che dette astratte previsioni difficilmente potranno realizzarsi, tanto da ritenere che se lo fossero state, già ne sarebbe stata prevista la loro utilizzazione.
Alla luce delle considerazioni svolte si chiede dunque che, da un lato l’intera area H3 venga, obbligatoriamente, fatta oggetto di organica proposta di piano, ma che nel contempo venga verificata, alla luce dei vincoli cui l’area è sottoposta, l’inopportunità di mantenere previsioni astratte di nuove quantità di volumi o superfici realizzabili in loco, sottoponendo l’ambito ad una riduzione della aggiuntiva capacità edilizia. In tale ultima ipotesi l’applicazione delle direttive, indicazioni e prescrizioni del nuovo P.P.R entrato in vigore in data 19 ultimo scorso, riferite all’ambito di paesaggio e quelle più specifiche riferite ai singoli beni tutelati, debbono essere tenute in assoluta debita considerazione.

3) Si osserva che il progetto di piano omette tutte le previsione di opere di urbanizzazione, siano esse primarie piuttosto che secondarie, sottraendo ogni obbligo di dotare l’area degli standard minimi di legge, ma convertendo tali obblighi in monetizzazioni dei medesimi. Anche la progettazione di una nuova tratta di viabilità prevista a servizio dell’area, viene poi “dirottata”, con norma ad hoc contenuta in convenzione, in opere di semplice manutenzione da realizzarsi altrove. Tale modalità di progettazione e di attuazione delle previsioni di un piano regolatore è singolare.
Già si è osservata l’improvvida e artificiosa esclusione della viabilità esistente di via Omarini, dal perimetro di piano, ma con le successive norme di monetizzazione degli standard e di delocalizzazione altrove delle previsioni progettate, il piano viene svuotato da ogni contenuto, riducendolo ad un semplice strumento formale senza alcuna capacità e possibilità di intervenire su di una corretta e adeguata organizzazione degli spazi pubblici che pure in parte esistono e in parte sarebbero da integrare e migliorare. 
Già si è osservato che il piano interviene in un ambito estremamente delicato, non a caso sottoposto a una molteplicità di vincoli anche sovrapposti tra loro e diversamente stratificati nel tempo. Rinunciare totalmente a dotare tale ambito di una funzione anche pubblica, intervenendo con adeguate opere di migliorie e di integrazione dell’esistente lascia spazi ad immaginare progetti non ancora svelati o, al momento, solo accantonati. Se gli interventi edilizi proposti sul corpo del Grand Hotel porteranno, come auspichiamo, ad un arricchimento e ad una riqualificazione architettonica dell’edificio in una sua parte oggi certamente meno nobile, non si vede come, accanto a tali interventi, non debba avere luogo e spazio la realizzazione di spazi pubblici adeguati. 
In altri termini ed in particolare si ritiene che:

A) Via Omarini, anziché essere sottratta alle previsioni del piano, venga invece in esso integrata, trasformandola, sin dal suo inizio, all’incrocio con Vle. Duchessa, in un pregevole viale pedonale e ciclabile, primo segmento di uno più complessivo da completarsi poi con l’attuazione delle successive previsioni di PRGC; 


B) Venga valutata e considerata positivamente la possibilità di connessione tra detta via Omarini con il lungo lago Umberto attraverso la cessione e l’adeguata urbanizzazione, sempre a viale ciclo pedonale, dell’attuale strada privata posta a confine della proprietà proponente, lato ovest.


C) La progettata viabilità di connessione tra via Omarini e via Boggiani, poi derubricata in equivalenti manutenzioni altrove delocalizzate venga mantenuta quale progetto di sola viabilità pedonale, adeguando quella esistente, ma assolutamente non valorizzata. 


D) Che tutte le previsioni siano accuratamente progettate in sede esecutiva con l’ampio uso del verde e di opere di arredo urbano così da realizzare previsioni che siano di arricchimento della qualità urbana e consone al contesto entro cui si devono collare. 


Il Presidente

Nessun commento:

Posta un commento