
La serata dell’ultimo di ottobre è stata occupata dalla presentazioni delle suggestioni di Francis Morandi riguardo il futuro di Stresa. Bocconiano di ferro, consulente finanziario di banche e aziende, docente e cittadino Stresiano non residente, ha presentato il suo libro. Centocinquanta pagine di analisi, proposte, prospettive, contributi e suggestioni appunto intorno al futuro di una cittadella che stenta a muoversi sul piano pubblico, che non sembra aver individuato i sui possibili nuovi target, che troppo spesso non risolve i problemi, anzi ne crea di nuovi (porto docet). Lui, Francis Morandi, animato da buona volontà e da forse un qualche ottimismo di troppo ci prova pur non proponendosi come attore di un rinnovamento auspicato, ma come “semplice” volenteroso informato e preparato. Un’ ora e mezza di presentazione, illustrazione e spiegazione forse non sono bastate per veicolare e divulgare il suo intero messaggio ad un uditorio attento, ma non numerosissimo. Ha aperto un ventaglio di scenari possibili, ha mostrato il possibile e l’impossibile, il condivisibile e anche il non condivisibile, animato sempre dal candore del suo spirito, dall’ottimismo della ragione ( anche forse quando ragione ne ha di meno), dalla speranza della volontà e dalla “ingenuità” delle persone pulite. Nessuno del governo attuale era presente (segno del momento non proprio felicissimo in cui vive), qualcuno dei vecchi sì e non a caso, pronto a riprendere il testimone di esperienze passate, ma non del tutto positive. Non entro nel merito di quanto trattato, invito a leggere il libro acquistabile su Amazon, invito a provare a riflettere su quanto si potrebbe fare di positivo per rialzare le sorti pubbliche di questa cittadella, non sposo tutte le tesi di Morandi, anzi alcune mi vedono in netta contrapposizione ,ma sono suggestioni di quasi impossibile attuazione e mi conforta. Comunque il dibattito è aperto, vediamo se la cittadella risponderà.
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