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sabato 16 novembre 2019

IL PRIMATO ASSOLUTO

 

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Leggiamo in questi giorni che il Mose ha accumulato 16 anni dal giorno dell'avvio dei lavori, allungando i tempi della sua conclusione di ancora ben non si sa; comunque, ad oggi, dovrebbe essere stato realizzato al 93% e aver aumentato i costi di almeno 1/3. Poca cosa. Il primato della Perla ancora una volta resiste ed il suo nuovo porto, ma chiamarlo nuovo comincia a non andare più troppo bene, rimane un'opera pubblica difficile da battere. Venti anni di lavori, si fa per dire, e il raddoppio, per adesso, dei costi, rimane un risultato che molti possono invidiare. Già una tesi di laurea si è cimentata nel cercare di capire il perchè e il percome. Non so se abbia capito tutto, ne dubito. Comunque ritengo che ne possiamo andare fieri e più di noi i nostri governanti e più ancora di tutti i governanti, il loro numero uno che venti anni fa c'era, oggi c'è ancora, domani non sappiamo. Certo domani, perchè oggi la madre di tutte le opere, oltre che essere diventata un'oasi faunistica per la numerosa avifauna che pare vi abbia trovato un ottimo rifugio, altro non è. Fanno ridere i tanti lumini accesi che, manco fosse sempre festa, ornano il suo perimetro e disturbano l'avifauna; per questo consiglierei di spegnerli tanto è un' inutile illusione ottica , ma il bacino portuale rimane vuoto e lo rimarrà sino a quando nessuno lo sa. Sempre il numero uno ce lo ricordiamo molto bene quando all'indomani dell'infausto evento che gli mandò all'aria la festa, intervistato, annunciava che da lì a una decina di giorni tutto sarebbe stato risolto. Più o meno sono passati otto mesi e nessuno ne sa ancora qualche cosa, tranne che, per scoprire l'acqua calda, cioè il fatto che con magra di lago e vento da est, il moto ondoso passa sotto, sono stati impegnati 42.000 euro di spesa in superperizie. Bella scoperta. Intanto il tempo continua a passare e il primo governante può incominciare a scordarsi che toccherà a lui inaugurare l'opera. Pazienza, lo farà qualcun'altro, magari il suo predecessore che sarà forse anche il suo successore. Insomma se non è l'uno é l'altro, tanto sono sempre gli stessi che si passano il testimone e fanno guai incredibili.

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