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giovedì 28 aprile 2022

OCCHI INDISCRETI

 



Leggiamo da la " Stampa" che, presto, saremo uno dei Comuni più controllati d'Italia grazie ad un sistema di video sorveglianza che non lascerà scampo. Chiunque, motorizzato o meno, varcherà le frontiere stradali, ma perché non quelle d'acqua, della cittadella, potrà essere identificato grazie alle decine e decine di occhi elettronici che ne registreranno l'incauto passaggio e grazie alla lettura delle targhe automobilistiche, non avrà scampo. Il controllo capillare del territorio non si limiterà ad essere svolto lungo i varchi stradali, ma alcune decine di telecamere verranno installate nei posti più strategici così che nulla sfugga. Insomma, sino ad ieri non lo sapevamo, ma oggi veniamo a sapere che il nostro bel paesello è terra di conquista e di predazioni da parte di agguerrite bande criminali: giovanili o meno che hanno trasformato la Perla in una banlieu ormai fuori controllo, tanto da dover ricorrere alla urgente installazione di questi sofisticati strumenti di controllo. La cifra che si spenderà non è neppure poco, anzi è molta, e anche il Palazzo ci metterà la sua quota, tanto dice sempre che non ne ha, ma per la nostra sicurezza e per garantirci un sonno tranquillo, giustamente, non si deve badare a spese. Io che sono uno che ho problemi con il sonno, sono il primo a rallegrarmi di questa notizia che mi consente di risolvere i problemi. Quanto al resto, cosa un pochino più seria, anche questa notizia di cronaca locale, ci fa capire dove, piano piano, andremo a parare e non ci rallegra affatto, né ci fa sentire più sicuri, ma solo più controllati, cioè meno liberi.

martedì 19 aprile 2022

AUTOGESTIONE


La coppia di festività recentissima trascorsa, complice il raro evento di meteo favorevole, ha riproposto, come se fosse una novità, il tema parcheggi. Per carità: facciamo una premessa, cioè che sicuramente, persistendo l'attuale sistema di mobilità individuale, non sarà mai possibile risolvere appieno, sono le situazioni di picco che si presentano durante l'anno. Il problema sta però nel fatto che la cittadella manco è capace di risolvere le situazioni, più o meno normali e che, quotidianamente, da qui a fine stagione si presenteranno. Intanto bisogna dire che ieri e l'altro ieri, i volonterosi turisti ci hanno pensato da soli, dando la caccia a tutti gli spazi dove poter lasciare le loro auto, saturando pressoché ogni posto possibile: dalla costa del lago sino in collina. Un'autogestione sicuramente ammirevole che da sola ha sopperito ai tanti deficit locali , dimostrando che il fai da te, a volte, funziona molto meglio di ogni organizzazione , specie quando quest'ultima non c'é. Parcheggio libero ovunque e gratis è dunque la soluzione che sembra vincente e che sicuramente verrà presa a modello da tutti i presenti e futuri governanti di questa cittadella. Tralasciamo in questo elogio del parcheggio libero, quanti non ce l'hanno fatta a guadagnarsi un posto e hanno girato i tacchi dopo i tanti inutili caroselli d'auto fatti lungo le strade, mentre i più fortunati hanno persino potuto beneficiare di un' imprevista passeggiata di alcuni chilometri dal luogo di parcheggio al centro e, complice anche qui il favorevole meteo, avranno gradito il cambio di programma. Quanto alle cose più serie, ancora una volta ci chiediamo per cosa siamo governati a fare; se qualcuno abbia in mente, dopo essersi fatti sottrarre tutte quante le alternative possibili, un qualche serio e definitivo studio di una soluzione; se mai abbia a cessare la sciagurata politica della monetizzazione delle aree a standard per le quali si incassa 100 e si dovrà spendere 1000; se la si smetterà di approvare piani convenzionati fasulli e infine se, presto o tardi, si finirà di andare dietro a personaggi noti che fanno solo il loro interesse e dei loro committenti, mentre il bene pubblico non sanno neppure dove stia di casa. Non faccio nomi, tanto tutto è noto.

martedì 12 aprile 2022

GOVERNA OMBRA


E' passata pressochè inosservata, ma questa mattina l'albo del pretorio, sempre molto scarso di dettagli, ha pubblicato la striminzita notizia che era stata rilasciata la variante edilizia n. 2 riferita ad un edificio in C.so Umberto 21. Per chi è abituato a seguire le vicende cittadelle, l'indirizzo non è nuovo, ma corrisponde a quello della già villa Ostini. L'altro particolare di rilievo è che questo permesso a costruire stazionava da circa quasi un anno nelle segrete stanze dell'ultimo piano di palazzo civico, ma solo ora esce allo scoperto. Con questo atto viene dato un sigillo pressoché definitivo alla brillante ideazione, pensata all'epoca del governo del Borgomastro, di sovvertire, senza averne titolo, il piano regolatore che, molto diversamente aveva previsto venisse attuato l'intervento edilizio ora ancora in corso. , in particolare per quanto riguardava lo standard di pubblici parcheggi. Già il primo colpo era stato inferto con la variante 1 ( ne abbiamo già parlato in altro post) , con la 2 , l'argomento si chiude definitivamente, o meglio forse no perché c'è in giro ancora la terza, ma lasciamo perdere. Quindi, forse a distanza di quasi tre anni, nessuno che governa ( ma qualcuno governa ? ) ha ancora risolto il vulnus arrecato dal Borgomastro, anzi lo hanno ulteriormente aggravato e reso permanente. Andremo a parcheggiare, sempre che si passi, in cima a via Manzoni, poi scenderemo facendo una bella passeggiata e muniti di un trolley motorizzato cercheremo di tornare a riprenderci l'auto con provviste al seguito. Così curano gli interessi dei cittadini, mentre l'archistar si frega le mani dalla soddisfazione di essere riuscito in uno dei suoi esperimenti, compensato dall'insuccesso che, a suo tempo, aveva dovuto subire per la Zanetta 2. Ma quanto ad attenzione alle cose pubbliche, non finisce certo qui, perché, proseguendo con i numeri civici di C.so Umberto, ci imbattiamo nell'inaugurata e funzionante nuova struttura del Grand Hotel. Ad oggi però neppure qui si vedono realizzate le pur modeste, direi più che modeste, opere che il piano esecutivo, anche in quel caso non rispettoso delle norme del piano regolatore, aveva previsto. A parte monetizzazioni a più non posso, per il resto ancora nulla: il collegamento tra via Omarini e via Boggiani non è stato fatto, la ripavimentazione dei marciapiedi di via Sempione neppure. Dobbiamo ripetere la domanda ? Qualcuno ci governa o no ? Per ora la risposta è: no.

venerdì 8 aprile 2022

REQUIEM AETERNAM


 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 18 OGGETTO : RICONOSCIMENTO SPESA DI TRASPORTO E RECUPERO SALME TRAGEDIA IMPIANTO FUNIVIARIO MOTTARONE - APPROVAZIONE ACCORDO TRANSATTIVO

. L’anno duemilaventidue, addì ventiquattro, del mese di marzo, alle ore venti e minuti trenta, presso PALAZZO DEI CONGRESSI - SALA DEI 400, previa notifica degli inviti personali, avvenuta nei modi e termini di legge, si è riunito il Consiglio Comunale in sessione Straordinaria ed in seduta chiusa al pubblico di Prima convocazione.

 Sono presenti i Signori: Cognome e Nome Carica Presente Assente 1. SEVERINO MARCELLA Sindaco X 2. BERTOLINO ALESSANDRO Vice Sindaco X 3. BOLONGARO MARIA GRAZIA Assessore X 4. GASPARRO CARLA Assessore X 5. SALA STEFANIA Assessore X 6. OTTOLINI FABIO Consigliere X 7. COPPINI TOMMASO Consigliere X 8. DE GIOVANNINI GIUSEPPE Consigliere X 9. BAZZI GIANMARCO Consigliere X 10.DI MILIA CANIO Consigliere X 11.FALCIOLA CARLO Consigliere X 12.FASOLA ARDIZZOIA ANDREA Consigliere X 13.BOTTINI GIUSEPPE Consigliere X Totale 11

Assiste il Segretario Comunale Signor BOGGI GIOVANNI il quale provvede alla redazione del presente verbale. Constatata la legalità dell’adunanza, la Signora SEVERINO MARCELLA nella sua qualità di Sindaco assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per le trattative dell’oggetto sopra indicato. Documento prodosull'albo pretorio oIl Sindaco propone di discutere l’argomento in seduta segreta, secondo le previsioni dell’art. 14 del Regolamento sui lavori consiliari. La proposta viene posta ai voti, registrando il seguente risultato: Presenti e votanti: N. 11 La proposta viene approvata con N. 8 voti favorevoli, N. 3 voti contrari N. 3 (Di Milia, Falciola, Ardizzoia= Gruppo Grande Stresa), nessuno astenuto, resi in forma palese dai presenti. ________________________________


 Il SINDACO-PRESIDENTE relaziona quanto segue: 

PREMESSO che: - lo scorso 23 maggio 2021 si è verificato un tragico incidente all’impianto funiviario Stresa-Alpino-Mottarone, con la caduta di una cabina che ha causato la morte di 14 persone. - Allo stato attuale risultano ancora in fase di accertamento da parte dell’Autorità Giudiziaria le cause che hanno determinato l’incidente, e l’individuazione dei soggetti responsabili. - Il giorno dell’incidente, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stata chiamata l’Agenzia Funebre Maggiore S.r.l. di Verbania per procedere al recupero, trasporto e composizione delle salme presso l’obitorio dell’Ospedale di Verbania Pallanza. - In data 09/06/2021 ns prot 10428, come integrato con ns prot 12660 del 08/07/2021, l’impresa ha presentato il conteggio delle spese di cui sopra. - Il Comune, in data 03/08/2021 con nota prot. N. 14218, sentito il proprio legale, ha comunicato all’impresa di chiedere il rimborso di tali spese all’Autorità Giudiziaria in qualità di committente. - L’Autorità Giudiziaria, per le vie brevi, ha comunicato al Sindaco protempore di non potersi fare carico di tali spese, sulla base delle previsioni della circolare Ministero Sanità N. 24 del 24/06/1993; - Il Comune di Stresa ha pertanto formulato apposita richiesta di parere alla Corte dei Conti – Sezione Regionale di controllo per il Piemonte, prot. N. 19409 del 28/10/2021, come integrata da nota prot. N. 20910 del 18/11/2021 (pagamento ulteriori costi di smaltimento casse e spese legali per intervento dell’Avv. La Monaca). - La Corte dei Conti si è espressa con delibera N. 153/2021/SRCPIE/PAR del 02/12/2021 dichiarando inammissibile la richiesta di parere per le motivazioni ivi addotte. - Tra il Comune e l’impresa sono stati fissati una serie di incontri volti ad individuare una soluzione bonaria alla questione, (gg 23/12/2021 rinviato – 13/01/2022 rinviato, e gg 27/01/2022); nel corso di quest’ultimo incontro si è addivenuti ad una riformulazione dei conteggi, rispetto a quanto originariamente esposto, che hanno definito in € 16.720,00 oltre € 3.678,40 per I.V.A. 22%, totale lordo € 20.398,40 le spese da riconoscere all’impresa, secondo quanto risultante da nota prot. N. 2521 del 09/02/2022 resa dall’Agenzia Funebre Maggiore S.r.l. - L’impresa chiede inoltre il riconoscimento delle spese legali sostenute per l’intervento dell’Avv. La Monaca, pari a € 500,00 + I.V.A. ed oneri di legge, e chiede inoltre il pagamento dei costi di smaltimento delle casse. - Il Comune ha acquisito preventivo di ConSer V.C.O. ns prot. N. 3890 del 28/02/2022 per lo smaltimento delle casse, che peraltro sono configurate come “rifiuto legnoso” e vengono pertanto inserite nei costi Documento prodotto sull'albo pretorio ongenerali sostenuti dal Comune per lo smaltimento dei rifiuti, mentre per il trasporto delle stesse dal magazzino dell’impresa all’impianto di Mergozzo, ConSer V.C.O. viene esposto un prezzo di € 69,00 + I.V.A. a viaggio. 

CONSIDERATO che sussistono ragioni di interesse pubblico che inducono ad una sollecita definizione della situazione, anche al fine di salvaguardare l’immagine del Comune; 

RITENUTO NECESSARIO ED OPPORTUNO, sussistendone i presupposti, considerato l’iter procedimentale, la particolarità e la delicatezza della situazione, di raggiungere un accordo rapido con l’impresa per risolvere la problematica, evitando all’Ente un probabile contenzioso con l’Impresa; 

DATO ATTO, inoltre, che l’approvazione di un Accordo di transazione stragiudiziale esclude la possibilità dell’insorgere di profili di danno anche remoti, evitando un diretto aggravio di spese per l’Ente a titolo di interessi legali e spese di contenzioso; 

FATTO INOLTRE PRESENTE: - che ai sensi degli art. 1965 e 1976 c.c. le parti con la transazione, attraverso reciproche concessioni, fanno cessare una lite giudiziaria già cominciata o la prevengono prima che nasca;  che la transazione produce tra le parti gli effetti di una sentenza passata in giudicato;  affinchè una transazione sia validamente conclusa è necessario, da un lato, che essa abbia per oggetto una res dubbia e, cioè, che cada su di un rapporto giuridico avente, almeno per le parti, carattere di incertezza, e, dall’altro, che, nell’intento di far cessare la situazione di dubbio venutasi a creare fra di loro, i contendenti si facciano delle concessioni reciproche;  la scelta di accedere alla transazione deve essere riconducibile ai canoni della razionalità, della logica, della convenienza e della correttezza gestionale in modo da risultare in perfetta sintonia non con l’interesse primario tutelato dall’Amministrazione, ma anche con quelli secondari emergenti ictu oculi nella specifica situazione presa in considerazione in sede di transazione; 

TENUTO CONTO che il tema dei presupposti giuridici della transazione per le Pubbliche Amministrazioni sono stati più volte oggetto di rilievi da parte della Corte dei Conti e, nello specifico, la Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per la Lombardia, che con la deliberazione 12 aprile 2018 n.108, in un'ottica collaborativa e sempre in linea generale, richiama i limiti al ricorso alla transazione da parte degli enti pubblici, limiti, peraltro, già espressi con orientamenti costanti dalla stessa Corte, e che possono costituire principi di carattere generale utili alle Amministrazioni per addivenire correttamente ad una transazione; Preliminarmente, nell’effettuare l’analisi dell’esistenza dei presupposti che possono legittimare un atto di transazione tra privato e pubblica amministrazione, il Collegio Contabile precisa che risulta necessario verificare i seguenti presupposti: a) "i limiti alla stipulazione della transazione da parte di enti pubblici sono quelli propri di ogni soggetto dell'ordinamento giuridico, e cioè la legittimazione soggettiva e la disponibilità dell'oggetto, e quelli specifici di diritto pubblico, e cioè la natura del rapporto tra privati e pubblica Documento prodotto sull'albo pretorio dell'amministrazione. Sotto quest'ultimo profilo va ricordato che, nell'esercizio dei propri poteri pubblicistici, l'attività degli enti territoriali è finalizzata alla cura concreta di interessi pubblici e quindi alla migliore cura dell'interesse intestato all'ente. Pertanto, i negozi giuridici conclusi con i privati non possono condizionare l'esercizio del potere dell'Amministrazione pubblica sia rispetto alla miglior cura dell'interesse concreto della comunità amministrata, sia rispetto alla tutela delle posizioni soggettive di terzi, secondo il principio di imparzialità dell'azione amministrativa”; b) ai fini dell'ammissibilità della transazione è necessaria l'esistenza di una controversia giuridica (e non di un semplice conflitto economico), che sussiste o può sorgere quando si contrappongono pretese confliggenti di cui non sia possibile a priori stabilire quale sia giuridicamente fondata. Di conseguenza, il contrasto tra l'affermazione di due posizioni giuridiche è la base della transazione in quanto serve per individuare le reciproche concessioni, elemento collegato alla contrapposizione delle pretese che ciascuna parte ha in relazione all'oggetto della controversia. Si tratta di un elemento che caratterizza la transazione rispetto ad altri modi di definizione della lite;”

TENUTO CONTO altresì che sugli spazi per un eventuale accordo transattivo la Sezione Lombardia rimanda ai principi enunciati nelle proprie deliberazioni n. 26 del 16.04.2008 e n. 1161 del 18.12.2009, laddove ricorda che: 1. di norma anche gli enti pubblici possono transigere le controversie delle quali siano parte ex art 1965 c.c.; 2. i limiti del ricorso alla transazione da parte degli enti pubblici sono quelli propri di ogni soggetto dell’ordinamento giuridico, e cioè la legittimazione soggettiva e la disponibilità dell’oggetto, e quelli specifici di diritto pubblico, e cioè la natura del rapporto tra privati e pubblica amministrazione; 3. ai fini dell’ammissibilità della transazione è necessaria l’esistenza di una controversia giuridica (e non di un semplice conflitto economico) che sussiste o può sorgere quando si contrappongono pretese confliggenti di cui non sia possibile a priori stabilire quale sia giuridicamente fondata; 4. la transazione è valida solo se ha ad oggetto diritti disponibili (art 1965, co 2 cc) e cioè, secondo la prevalente dottrina e giurisprudenza, quando le parti hanno il potere di estinguere il diritto in forma negoziale; 5. è nulla la transazione nel caso in cui i diritti che formano oggetto della lite sono sottratti alla disponibilità delle parti per loro natura o per espressa disposizione di legge. 

RAVVISATO che la deliberazione 26/2008 di cui sopra, individua quale requisito essenziale dell'accordo transattivo disciplinato dal codice civile (artt. 1965 e ss.), in forza dell'art. 1321 dello stesso codice, la patrimonialità del rapporto giuridico"; 

RICHIAMATA inoltre la sentenza della Corte Suprema di Cassazione, Sez. II n. 11117 del 6 ottobre 1999, che sancisce che affinché una transazione Documento prodosull'albo pretorio osia validamente conclusa è necessario, da un lato, che essa abbia ad oggetto una res dubia e cioè che cada su un rapporto giuridico avente, almeno nella opinione delle parti, carattere di incertezza e, dall’altro che, nell’intento di far cessare la situazione di dubbio venutasi a creare tra loro, i contraenti si facciano delle concessioni reciproche; oggetto della transazione, peraltro, non è il rapporto o la situazione giuridica cui si riferisce la discorde valutazione delle parti, ma la lite cui questa ha dato luogo o può dar luogo, e che le parti stesse intendono eliminare mediante reciproche concessioni ...” ; 

VISTA ED ESAMINATA la proposta di transazione stragiudiziale, composta da N. 5 articoli; 

EVIDENZIATO che, comunque, il Comune di Stresa si riserva di chiedere il rimborso delle spese oggetto del presente Accordo al soggetto che sarà ritenuto responsabile della tragedia all’impianto funiviario del 23/05/2021, secondo quanto risulterà dalle indagini dell’Autorità Giudiziaria tutt’ora in corso. 

RITENUTO che la suddetta proposta transattiva sia meritevole di approvazione, per le motivazioni di cui in premessa; 

DATO ATTO che: - l’impresa Maggiore S.r.l. in data 18/03/2022 ns prot. N. 4856 ha comunicato il proprio assenso in merito; - il Revisore dei Conti ha espresso parere favorevole sulla stessa in data 21/03/2022 ns prot. N. 5608 ai sensi dell’articolo 239 del T.U. EE.LL.; Al termine della relazione

 IL CONSIGLIO COMUNALE 

VISTO il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e s.m.i. ed in particolare l’ articolo 49;

 ACQUISITI i pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica e contabile; 

SU RICHIESTA del Sindaco il Segretario Comunale, ai sensi dell’ articolo 97, comma 2) del Decreto Legislativo n. 267 del 18.08.2000 attesta la conformità del presente provvedimento alle leggi, allo Statuto ed ai Regolamenti; CON VOTI favorevoli N.11, contrari nessuno, astenuti nessuno, resi nei modi e forme di legge dai presenti; 

D E L I B E R A 

1 LA PREMESSA che precede forma parte integrante e sostanziale del presente dispositivo e ne costituisce ampia motivazione ai sensi dell’art. 3 della legge n. 241/1990 e successive modifiche ed integrazioni; 

2.- DI APPROVARE lo schema dell’Accordo di transazione da sottoscrivere tra il COMUNE DI STRESA e l’AGENZIA FUNEBRE MAGGIORE S.R.L. di Verbania nel testo allegato sub. A) a far parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; Documento prodotto sull'albo pretorio o

3.- DI DARE MANDATO al Sindaco pro-tempore, quale legale rappresentante dell’Ente, di sottoscrivere l’atto di transazione per conto del Comune di Stresa.  Il Consiglio Comunale, riscontrata l’urgenza di provvedere in merito, delibera di dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo ai sensi dell’articolo 134, comma 4 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, con votazione unanime favorevole resa in forma palese e separata

sabato 2 aprile 2022

PALAZZOLA: UN PASSO AZZARDATO


Immaginiamo che con grande soddisfazione l'attuale Governo cittadino avrà letto e valutato la delibera della Giunta Regionale che ha dato il via libera alla liquidazione della Fondazione Villa Palazzola, a cui dovrà seguire pari deliberazione da parte del Consiglio Comunale, salvo una qualche deliberazione anche da parte di quello Regionale. Tutti contenti dunque, ma noi abbiamo incominciato ad incorniciare la vicenda in un annuncio mortuario, ancorché in bianco. Le motivazione che si leggono all'interno della delibera della Giunta Regionale, per verità, non sono molto consistenti e, a parte la ricostruzione, nel dettaglio, della vicenda del contenzioso Comune/Regione sulla questione dalla dotazione di 5 milioni di euro andati quasi tutti in fumo, ricostruzione peraltro non molto pertinente con l'oggetto, il resto, anziché apparire convincente, ci induce a riflessioni persino inquietanti che dovrebbero far riflettere un po' meglio i decisori locali, sino a ripetere la vicenda che aveva visto il precedente Borgomastro essere pesantemente sconfitto dal suo stesso Consiglio. Non a vanvera diciamo queste cose perchè se l'affermazione contenta nell'atto regionale, a giustificazione della decisione assunta di scioglimento, è:




" all’esito del descritto contenzioso, la Fondazione si trova, a causa del patrimonio insufficiente, nell’impossibilità di provvedere al recupero edilizio dell’immobile e pertanto nell’impossibilità di perseguire lo scopo fondativo"




la domanda che ci dobbiamo porre è quale sia il nuovo scopo che il Comune ritenga perseguire e quindi questo scopo dovrà essere indicato in maniera chiara e convincente, cioé non elusiva, nell'atto con il quale si deciderà di sciogliere, da un lato, la Fondazione e, dall'altro di riappropriarsi di un bene, spiegandoci anche perché quegli scopi iniziali e fondativi non andrebbero più bene. Se invece rimane valido lo scopo iniziale e, onestamente, sarà difficile indicarne un altro, dovrà esserci spiegato perché mai non lo possa perseguire e raggiungere la Fondazione, mentre invece il Comune, da solo, sì.
L'atto regionale, al proposito, recita che il patrimonio della Fondazione è divenuto insufficiente per perseguire lo scopo statutario. Può essere, ma vorrei ricordare che non è che al momento della istituzione della Fondazione le condizioni fossero molto diverse da quelle attuali. L'atto costitutivo, che, non a caso, non mi pare venga citato nella delibera Regionale, recitava che sarebbero stati gli Enti partecipanti a provvedere annualmente, finanziando con loro risorse la Fondazione. Era chiaro dunque sin dall'inizio che con le sue sole gambe non sarebbe andata lontano , tanto che si era voluta dotarla di due gambe per incominciare a camminare. Ora si decide di toglierli una gamba e, salvo metterci una protesi, con una gamba sola è molto più difficile stare in piedi. Quindi se dovessimo dare un voto ad una prova di diritto amministrativo, la delibera regionale non raggiungerebbe la sufficienza. La verità invece è un 'altra e non comprendiamo perché non la si dica in maniera chiara, o meglio lo comprendiamo, ma si preferisce non dirla. Vi è la volontà in chi governa attualmente la nostra cittadella di riappropriarsi del bene Palazzola: una sorta di bottino di guerra che, in assenza di altre vittorie, potrebbe essere esibita come trofeo, diventando di esclusiva proprietà del Comune, per nulla sicuri che, fatta questa mossa si assisterebbe alla miracolosa rinascita del bene e anche questo punto dovrebbe stare dentro nelle motivazioni che dovrebbero essere portate per giustificare l'operazione, ma temiamo si andrà a sorvolare, confidando in un Consiglio condiscendente e forse anche un po' stanco di questa eterna vicenda. Ci sono altri non detti ? Forse: ricordiamo molto bene alcune dichiarazioni del Sindaco poco dopo l'elezione, circa irriferibili trattative riservate in corso. Una dichiarazione assolutamente inopportuna quando in gioco ci sono beni pubblici, dove la trasparenza e la par condicio sono la " condicio" appunto, sine qua non. Vedremo; credo che se ne dovrà riparlare; per ora accontentiamoci di manco aver tentato la partecipazione al bando PNRR sul recupero parchi.