La recente riunione consiliare si iscriverà negli annali quale punto di svolta del governo attuale. Dico subito che è stato consumato un atto suicidario le cui conseguenze rimarranno, visti i precedenti, per qualche futuro decennio. Si sono riportati a casa la Palazzola, liberandosi dal vincolo di un patner poco amato ancorché, probabilmente, essenziale per raggiungere un qualche positivo risultato per il recupero e il riuso della villa. Lo hanno fatto senza avere alcuna disponibilità di risorse per quel recupero atteso da anni, ancorché da ridimensionarsi sostanzialmente rispetto alle iniziali pretese. Lo hanno fatto dimostrando, durante il surreale dibattito che ha accompagnato la decisione, di non avere alcuna idea valida circa l'uso di cui farne. Una volta la si sarebbe chiamata la mano morta, avendo rinunciato agli originari scopi per i quali era stata creata la fondazione, ora in via di estinzione, senza però indicare l'alternativa. Un bel profilo di illegittimità che però nessuno rileverà. La liberatoria ottenuta dalla Agenzia delle Entrate, riguardo il rischio di dover pagare fisco per qualche centinaia migliaia di euro, evidentemente, ha tranquillizzato il governo che si porterà a casa la proprietà, aggiungendo, alla fine del suo mandato un altra questione insoluta. Ormai non si contano più. Da parte sua, il noiosissimo capo dell'opposizione, l'ex Alcade, ha sfoderato l a sua peggior retorica forense nel cercare di opporsi alla operazione, naturalmente senza alcun risultato, dimenticando di ricordare che era stato il suo governo a farsi sfilare le risorse che l'altro socio della fondazione aveva messo generosamente in campo. Peggio di lui solo l'ex Borgomastro o Borgomastro emerito, come preferite che , dopo aver borbottato qualche frase poco comprensibile, ha levato le tende, non avendo il coraggio o non sapendo come votare. Anche lui infatti non ha ricordato che aveva, ai suoi tempi, portato in Consiglio il medesimo scioglimento della fondazione, certo, almeno con qualche soldo di buon uscita, poi persi, ma che quella proposta era stata bocciata dalla sua stessa maggioranza che lo aveva messo in minoranza. Bisogna dire che il battesimo del nuovo gruppo consiliare non è stato brillante sul tema. Probabilmente Rizzul non si è ancora liberato dalla dipendenza del suo vecchio capo gruppo, stendando ad assumere iniziative proprie. Speriamo che si svegli presto e abbandoni il suo cattivo maestro, ma per ora niente. Il risultato finale è il suicidio collettivo del governo e dei suoi predecessori. La consolazione sarà poter dire che la villa è loro, come i bambini , quanto a tutto il resto, non vedremo nulla se non riaprire i cancelli del parco per qualche festa nazional popolare e murare per sempre le porte della villa, sulla quale, o meglio sulla sua dipendenza, è tonato a pendere il contenzioso Zacchera , dopo che la Cassazione ha cancellato due sentenze, rimandando tutto punto a capo. Un bel risultato, ma ecco che anche su questa questione il silenzio della nuova opposizione si potrà spiegare facilmente. Rimane il premio di consolazione del governo sul quale sarà bene aprire le danze: la monetizzazione a prezzi di saldo degli obblighi dei padroni alberghieri, un tema per la nuova minoranza ? Ma figuriamoci .
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
Nessun commento:
Posta un commento