Arrivati a questo punto del percorso di mandato, alcune delle "scelte" del nostro governo locale sono ormai chiare. Per vero si dovrebbe parlare di non scelte, decisioni di non fare, di rinviare a quali tempi futuri non è ben chiaro. Uno di questi rinvii, ormai secolare, è il porto, sprofondato nelle nebbie più fitte dopo una valanga di soldi spesi in parte sicuramente male, anzi malissimo come abbiamo documentato più volte e dettagliatamente sulle pagine di questo blog. L'opera rischia quindi di diventare vecchia ancor prima di essere utilizzata. Perizia dopo perizia si va avanti quasi all'infinito e non si sa bene verso dove, probabilmente verso il nulla, lasciando al prossimo mandato il compito di portare a conclusione e alla gestione , sempre che poi lo voglia, quest' opera che sembra più un fastidio che una risorsa. Bravi, che altro dire, le priorità (parola magica utilizzata per giustificare ciò che non si fa) sono sempre altre, anche se non si comprende bene quali siano. Finirà un mandato con questa eredità rimasta inevasa, una cosa che un governo responsabile, non foss'altro per a montagna di soldi spesi, avrebbe dovuto mettere al primo posto delle sue priorità, anche perché non ne abbiamo viste molte altre.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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martedì 1 ottobre 2024
IL PORTO NELLE NEBBIE
Arrivati a questo punto del percorso di mandato, alcune delle "scelte" del nostro governo locale sono ormai chiare. Per vero si dovrebbe parlare di non scelte, decisioni di non fare, di rinviare a quali tempi futuri non è ben chiaro. Uno di questi rinvii, ormai secolare, è il porto, sprofondato nelle nebbie più fitte dopo una valanga di soldi spesi in parte sicuramente male, anzi malissimo come abbiamo documentato più volte e dettagliatamente sulle pagine di questo blog. L'opera rischia quindi di diventare vecchia ancor prima di essere utilizzata. Perizia dopo perizia si va avanti quasi all'infinito e non si sa bene verso dove, probabilmente verso il nulla, lasciando al prossimo mandato il compito di portare a conclusione e alla gestione , sempre che poi lo voglia, quest' opera che sembra più un fastidio che una risorsa. Bravi, che altro dire, le priorità (parola magica utilizzata per giustificare ciò che non si fa) sono sempre altre, anche se non si comprende bene quali siano. Finirà un mandato con questa eredità rimasta inevasa, una cosa che un governo responsabile, non foss'altro per a montagna di soldi spesi, avrebbe dovuto mettere al primo posto delle sue priorità, anche perché non ne abbiamo viste molte altre.
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