Da sempre ci hanno raccontato che, grazie a noi, viviamo in uno stato di diritto, dove anche la forma è sostanza e che in questo modo possono essere e sono assicurate tutte le garanzie possibili che uno Stato moderno, figlio legittimo dell'Illuminismo deve garantire. Tutto vero e tutto giusto, ma sono le vicende come quelle del "processo" per i fatti del Mottarone che non tornano con lo Stato di diritto, non la forma o la sostanza. Forse il problema è da ricondurre agli uomini non ai loro sistemi giuridici, ma qualunque ne sia la causa, sta il fatto che vicende come questa dove, al suo inizio, un processo a farsi sembrava la cosa più facile che ci fosse, diventano incomprensibili al comune sentimento di giustizia. Se la cosa va avanti così, in fondo ci sta la prescrizione, neppure la condanna o l'assoluzione. Una beffa. Dunque sarà pure vero che la forma è anche sostanza, ma se la sostanza diventa forma, lo stato di diritto diventa uno stato di storto, una carcassa dove una cabina fatta a pezzi è la metafora del suo epilogo.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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