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martedì 4 luglio 2017

SURREALE


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Ed ecco che il tempo sulla Perla non solo si è fermato, ma come qui spesso già annunciato, torna indietro. L'ultima notizia in merito a sta legge un poco strana e singolare per cui più il tempo passa e più che torna indietro, la leggiamo all'albo di Palazzo ier mattina dove, non certo non senza un qual stupore, c'é scritto che la stazione navi laghi, pagata la cifra di 377 mila euro nell'anno del signore 2000 e solo sei, or torna in proprietà del Demanio dello Stato. Se ben facciano i conti non sono bastati undici anni e qualche mese per definir la cosa, ma adesso che ormai tutti pensavano che fosse definita, la cosa non solo torna punto a capo, ma sfuma addirittura persino l'opportunità di acquisire la stazione in proprietà. Che sia lo Stato lento è risaputo, che sia poco efficiente è conosciuto, che sia poco credibile anche questo è ben saputo, ma che sia anche cretino lo apprendiamo da questa vicenda reale e surreale. Una colpa ce l'ha pure il Palazzo; ereditata la cosa da Canio Imperatore, non è che questi mosse più di tanto per concluder la questione; un sollecito ogni tanto, due righe in croce ogni due anni, pareva che questa vicenda non interessasse più di tanto. Di tanto poi durò la cosa che la ereditò pure Bottini, il quale, per vero, se ne interessò forse un po' di più convincendosi di averla sistemata, sino alla sorpresa finale e inaspettata. Ora lo Stato dice che il bene non lo vende, semmai venderà solo i piazzali pertinenti e quanto ai soldi pagati due lustri ed oltre fà, se mai li chiederà, il Palazzo indietro magari poi li avrà. Così vanno le cose, appunto alla rovescia e all'incontrario. La sfiga ora prosegue; in palio ci sta il porto ed altre cose.

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