Se non fosse seria, la questione sarebbe ridicola. Tanto per non cambiare, l'oggetto che fa ridere, per non dire che fa piangere, è sempre la notissima vasca da bagno. L'oggetto del desiderio, a sentire le motivazioni che, all'epoca, ne avevano giustificato la costruzione. Un'aspettativa, sempre a sentir loro, cioé i governanti di turno, sempre gli stessi, che era durata mezzo secolo e che, finalmente, per merito del divino Canio, si etra tramutata da desiderio in realtà. Putroppo non è andata così, o almeno non sta andando così, tanto che oggi è difficile trovare chi sostenga di averla desiderata. Certamente no il nostro Borgomastro che era uno specialista a sostenere che non era d'accordo in questo o in quello, ma che al momento del voto se ne dimenticava sempre. Non sappiamo Canio come ora la pensi, nè ci interessa saperlo, probabilmente ci racconterebbe che se ci fosse stato ancora lui non sarebbe andata a finire così. Magari sarebbe andata anche peggio, ma la precisazione la eviterebbe. Comunque la si pensi è andata male, anzi malissimo. Neanche a prefigurare i più foschi presagi si sarebbe riusciti a pensare che sarebbe andata così male. Male sì, erano in molti a sostenerlo, ma proprio così ci voleva tutta. Il controllo strategico, quello che verifica l'efficacia di un risultato rispetto ai programmi sbandierati, sarebbe impietoso; un fallimento su tutta la linea: quella di progettazione, di realizzazione e di gestione. Un buco nell'acqua insomma; non c'è neppure la necessità di ricorre a metafore o altro, quello è e quello rimane. osì come rimane il rimpianto per quello che c'era e che non ci sarà mai più. Con molti soldi in meno di quelli messi a mollo nella vasca, avrebbero ridato vita al vecchio lido e a tutta l'area ad esso attorno che dire che sta maluccio è parlare bene. Invece ha prevalso altro, la volontà di lasciare un segno visibile del proprio passaggio da parte dell'Alcade del tempo e quanto avisibilità bisogna dire che, in effetti, non manca. Per il resto solo una fesseria , costruita con i soldi che, da qualunque parte provengano, sono sempre soldi nostri, spesi male per una vasca di cui la cittadinella è piena come poche e a due passi dall'acqua del lago. Ma ora chiudo e vado al mare.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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martedì 26 giugno 2018
RIDICOLE QUESTIONI
Se non fosse seria, la questione sarebbe ridicola. Tanto per non cambiare, l'oggetto che fa ridere, per non dire che fa piangere, è sempre la notissima vasca da bagno. L'oggetto del desiderio, a sentire le motivazioni che, all'epoca, ne avevano giustificato la costruzione. Un'aspettativa, sempre a sentir loro, cioé i governanti di turno, sempre gli stessi, che era durata mezzo secolo e che, finalmente, per merito del divino Canio, si etra tramutata da desiderio in realtà. Putroppo non è andata così, o almeno non sta andando così, tanto che oggi è difficile trovare chi sostenga di averla desiderata. Certamente no il nostro Borgomastro che era uno specialista a sostenere che non era d'accordo in questo o in quello, ma che al momento del voto se ne dimenticava sempre. Non sappiamo Canio come ora la pensi, nè ci interessa saperlo, probabilmente ci racconterebbe che se ci fosse stato ancora lui non sarebbe andata a finire così. Magari sarebbe andata anche peggio, ma la precisazione la eviterebbe. Comunque la si pensi è andata male, anzi malissimo. Neanche a prefigurare i più foschi presagi si sarebbe riusciti a pensare che sarebbe andata così male. Male sì, erano in molti a sostenerlo, ma proprio così ci voleva tutta. Il controllo strategico, quello che verifica l'efficacia di un risultato rispetto ai programmi sbandierati, sarebbe impietoso; un fallimento su tutta la linea: quella di progettazione, di realizzazione e di gestione. Un buco nell'acqua insomma; non c'è neppure la necessità di ricorre a metafore o altro, quello è e quello rimane. osì come rimane il rimpianto per quello che c'era e che non ci sarà mai più. Con molti soldi in meno di quelli messi a mollo nella vasca, avrebbero ridato vita al vecchio lido e a tutta l'area ad esso attorno che dire che sta maluccio è parlare bene. Invece ha prevalso altro, la volontà di lasciare un segno visibile del proprio passaggio da parte dell'Alcade del tempo e quanto avisibilità bisogna dire che, in effetti, non manca. Per il resto solo una fesseria , costruita con i soldi che, da qualunque parte provengano, sono sempre soldi nostri, spesi male per una vasca di cui la cittadinella è piena come poche e a due passi dall'acqua del lago. Ma ora chiudo e vado al mare.
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