Venerdì di luglio il 27, è caldo, ma il Consiglio è convocato. Assente il Comandante, presenti tutti gli altri, alle 18 e 30 circa si comincia e dopo un breve appello è la Delegata cui spetta di illustrare i conti della Perla. Lo fa con qualche piglio, il che è già una novità; comunque nessuna grande roba nuova in tema di spese e di risorse. Nel breve di circa un quarto d'ora si esaurisce pertanto l'impegno del Ministro che, tirando un sospiro di sollievo, rientra nel silenzio a lei gradito. Il nuovo argomento tra quei pochi che sono in agenda nella sera è dunque sto contratto tra l'Ente e la Regione. Si finanzia una spesa non da poco che gira a più di 600 mila d'euro e che riguarda l'acustica infelice del poco o nulla usato palazzo dei congressi. Su questo si apre un po' l'esame. C'é mai qualche già accordo col gestore ? Che poi non abbia a lamentare che lavori gli intralcino gli impegni ? Son queste le domande che pone Severino. Non pare che i lavori siano tali da recare intralci e impedimenti e dunque il Borgomastro rassicura. Ma c'é pure la questione che l'acustica è una cosa, ma l'impianto del rumore è un'altra cosa e non pare che il rumore verrà meno con la spesa che dunque si farà. Lo chiede Severino, lo conferma il Professore e dunque butteremo un po' di soldi. Si passa agli interpelli: il primo riguarda il fine vitae. Non pare che il Comune già sia pronto; è il caso di qualcuno che ha cercato di iscriver nel registro il suo volere, ma le han detto di aspettare. Risponde il Borgomastro che tutto invece è a posto. C'é dunque un battibecco tra questo che conferma e Severino che contesta. Alla fine si fissa un nuovo tempo; a breve si vedrà se quello che dice il Borgomastro è verità. Si aggiunge a sto problema un nuovo battibecco. Sta volta è il Vice Delegato, l'Avvocato e sempre Severino che contesta. Il tema è l'ordine del giorno, aggiunto sul momento, o meglio all'ultimo momento. Comunque il tema è la piscina. Sta vasca per il bagno che manco serve a quello. Continuano i lavori, lo dice il Borgomastro; di soldi il gestore non ne ha dati, lo sfratto è pure in corso e dunque niente male. Sul tema dei beni comunali si chiude la serie di interpelli. Sta volta, o meglio un'altra volta è ancora l'ex vivaio di Alpinia che interessa. L'affitto è un fallimento, la zona è in abbandono, il nostro Borgomastro, che sul tema ne sa più di una cosa, non sembra conceder proprio nulla. Lui alza una trincea, se vuole Severino che vada a controllare insieme al Patrimonio, Lui questo gli concede, ma dichiara di essere innocente e scarica il tutto sui servizi. E dunque si chiude su questa polemica la sera dell'eclissi.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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