E mentre l'alberghiera piange, la Palazzola non ride. La Perla, distesa sulla stretta striscia che divide l'acqua dalle terre più alte, sembra indifferente al passaggio del tempo. In fondo i suoi amministratori rappresentano meglio di ogni altra cosa questa anomalia; per lo più immobili come mummie imbalsamate se ne stanno da sempre indenni e immuni da ogni aggressione del tempo. L'attesa legittima di decisioni importanti si scontra con l'assoluta assenza di ogni decisione, ancorché di tempo ne corra e come. L'immobilismo sembra dunque la qualità saliente, vorrei dire vincente, e viste le prospettive sembra che questa qualità sarà dura a morire. Oggi, secondo indiscrezioni, sembrava che avrebbe dovuto esserci un nuovo incontro tra il Comune e la Provincia per una decisione sulla questione Alberghiera. Falso allarme. Dell'incontro non s'è stata neppure l'ombra e, a sentire lo stesso Borgomastro, non c'é nulla in agenda. Da decenni guardiamo la Palazzola; una volta almeno il parco era aperto al pubblico, ora manco quello. La causa sarà un qualche insormontabile ostacolo, credo, così potente da impedire anche questo piccolo passo. Ma non c'è nulla che ci possa sorprendere; tutto si riconduce a quella qualità vincente, ovvero saliente che sopra abbiamo ricordato essere quella dominante e che permea il clima salubre e l'atmosfera un po' saporifera che aleggia in chi governa e in chi non governa.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
.... il potere rode chi non ce l'ha...più ;-)
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