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domenica 16 dicembre 2018

PALAZZOLA: IL DUETTO


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Ieri giornata di inaugurazioni nella capitale della Provincia, per l'occasione visitata dal duo al vertice regionale: Chiamparino/Reschigna. Ebbene, vista l'occasione, ci è parso sfruttarla, approfittando della presenza  tra il pubblico, invitato o meno non importa, all'inaugurazione dei restauri di Villa S. Remigio, di persone  più o meno in incognito. Molto in breve, ci sarebbe pure piaciuto andarci, ma forse era meglio di no e chiedere a chi invece ci andava, di provare a fare una qualche domandina ad uno dei due vertici, circa le prospettive invece dell'altra nota villa: La Palazzola. Ebbene, tra un discorso e un brindisi, il vice Reschigna è stato intercettato e la domandina gli è stata fatta. La risposta è stata, per vero, molto breve e anche molto precisa: "No, non c'é nessuna speranza... assolutamente." Una risposta secca che deve aver lasciato di stucco chi l'aveva sommessamente posta, tanto che si è vista nella necessità di insistere, di chiedere che precisasse i motivi di tanto sicuro diniego. " Per avere i soldi ci vogliono le idee chiare, un progetto preciso e lì non ci sono...." Più o meno questa è stata la precisazione o forse meglio dire la giustificazione a quel preciso no che aveva pronunciato poco prima. Non è molto, meriterebbe un serio approfondimento, anche in sede locale, ma questo è quanto abbia ricavato dal sondaggio che abbiamo chiesto venisse fatto presso i vertici regionali. Insomma Reschigna, forse dimentico di essere parte in causa in quanto partecipe alla Fondazione che ha in dote la Palazzola, scarica il problema tutto sull'altro partner, il Comune di Stresa, addossando ad esso ogni responsabilità riferita allo stallo in cui versa tutta la questione e intanto, in casa propria inaugura un restauro di quasi due milioni di euro, ne annuncia un altro che arriverà a circa quasi 7 e un'altro ancora che per intanto gira anche lui, mi pare attorno ai due ed altri almeno due annunci ha già in vista. Mica male visto che la primavera si annuncia di elezioni a doppio turno; uno in Comune e l'altro in Regione. Sull'altra sponda, cioé da questa parte, forse si brinda, ma sicuramente non si inaugura un bel niente, anzi sul tema, tutto tace. L'indifferenza popolare è la cifra che caratterizza la Perla, non da oggi; ai padroni del vapore non sembra che la questione interessi un gran che e quanto All'assemblea di governo, anche qui, il silenzio assoluto è la cifra che la caratterizza, in tutti i settori dell'emicliclo, occorre dirlo. In questo deserto il Borgomastro si muove come un elefante in una vetreria con un unico, discutibile, fine: riappropriarsi della Palazzola nella convinzione, tutta da dimostrare, che da soli si può; figuriamoci. Non ci sono alibi, cari miei; Il Presidente del cda della Fondazione è espressione del Comune, ma quale mandato ha? Quello di liquidare o quello di fare ? Se andiamio dietro al Borgomastro, direi quello di disfare; se dovessimo seguire una qualche logica razionale, quello di fare. Probabilmente in Palazzo ci stanno partiti opposti:  l'uno fa, o meglio  tenta di fare qualche cosa e l'altro disfa o meglio tenta di disfare e forse ci riesce. Ma il punto è questo: Il Palazzo ha il potere di chiamare il cda a decidere, a far la ricognizione di tutte le possibilità che i vari bandi pubblici offrono, come a Verbania è successo, di presentare candidature per il recupero delal Palazzola.  Perché allora non lo fa? Se lo facesse, anche il nostro Reschigna, attravreso i suoi due rappresentanti che stanno, o meglio dovrebbero stare nel cda, sarebbe chiamato a votare. Voterebbe no ? Ma figuriamoci, farebbe una figura di m.... ma intanto il tempo passa e tutti, questo sì, continuano a brindare.                           

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