Solo ieri davamo notizia dell'incredibile ritardo con cui un' importante delibera veniva messa a conoscenza del pubblico. Ci siamo sbagliati, ma per difetto; l'anno di approvazione non è il 2019, ma il 2018. Per ben 19 mesi questa delibera è rimasta ferma da qualche parte in attesa di cosa non si sa. E' tanto inverosimile che siamo caduti in errore non andando a vedere l'anno a cui si riferiva perchè mai avremmo pensato fosse addirittura quello precedente. Il Palazzo si rileva dunque luogo di misteri e chi lo regge dovrebbe dare spiegazioni di tutto ciò, dovrebbe essere chiamato a rispondere con urgenzaa prima che abbandoni il seggio. Dubitiamo fortemente voglia dare una qualche credibile risposta, tanto è da 50 anni che prende voti con questo sistema. Se non ci fosse limite biologico temo li prenderebbe per altri 50 anni; in ogni caso se non sarà lui, con l'andazzo che c'é, li prenderà qualche suo degno erede. Intanto noi aspettiamo ancora di leggere la delibera di approvazione finale di quelle carte. Di quale anno sara? Questo non si sa.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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giovedì 30 gennaio 2020
mercoledì 29 gennaio 2020
BUONA NOTTE
Con una tempestività davvero insolita, dopo solo sette mesi di attesa, più lettere di richieste e solleciti, depositi di almeno un' interpellanza, richieste avanzate in Consiglio Comune, due solleciti Prefettizzi, insomma dopo tutta questa roba qui, alla fine, si fa per dire, è stato possibile leggere all'albo informatico del Comune, la delibera, datata 18/06/2019 n. 92, con la quale il Governo cittadino approvava le controdeduzioni riferite alle osservazioni pubbliche depositate in merito ai contenuti della proposta di piano esecutivo convenzionato proposto dalla prorpietà del Grand Hotel. Non male dunque, ma la questione non è finità lì perchè nonostante la pubblicazione di quella delibera, ancora oggi non è stata messa all'albo la delibera di approvazione definitiva di quel piano urbanistico, al che, mentre il cantiere procede alacramente nessuno, tratte gli stretti addetti ai lavori, o manco loro, sanno nulla. Che dire ? Ma niente. Il Borgomastro dovrebbe vergognarsi e spero legga queste righe, ma dico vergognarsi perché non è che sia il padrone della città. lo sono degli altri, Lui ha un mandato che dovrebbe essere democratico, sì insomma non proprio la democrazia di Pericle, ma un minimo di senso di responsabilità verso chi lo ha votato o anche verso chi non lo ha fatto, un rispetto della forma minima insomma, un far finta che esista la democrazia, invece manco fanno finta, se ne fregano, Lui e gli altri. Buona notte.
mercoledì 15 gennaio 2020
PASSEGGIARE SULL'ACQUA
A leggere la Stampa sembra che un evento quasi miracoloso, anzi proprio miracoloso, stia in questi giorni graziando la nostra Perla. Camminare sull'acqua è infatti diventato un fatto a cui ora tutti i mortali possono accedere, basta che si rechino nei pressi di quello che dovrebbe o meglio avrebbe dovuto essere il nuovo porto turistico e provarci. Se proprio uno non è uno sfigato riuscirà infatti nel cimento, rimanendo estasiato della bellezza che il creato gli regala. Sì gli regala... insomma forse non è proprio un regalo visto quanto è costato preparare questo cimento e consentire a tutti di provarci senza che ad oggi si debbano registrare casi di mancati miracolati. Ecco allora che l'inaugurazione di fatto, se non proprio il formale taglio del nastro a cui qualcuno senza dubbio ci avrebbe tenuto assai, è stato l'evento che ha sicuramente colpito i tanti inaspettati ospiti che il periodo delle festività di fine/inizio anno, la cittadella ha accolto, o meglio avrebbe dovuto accogliere, facendosi invece cogliere, scusatemi il bisticcio, impreparata come pochi. Ma tornando all'evento miracoloso e che giustamente La Stampa ci segnala quale meritevole di primato, come non dimenticare la lunghezza di questa passeggiata, solo che per un refuso del cronista, non si tratta forse di quella lineare, che non è proprio da record, ma quella della durata del tempo della sua, sino ad ora, costruzione. Vent'anni ben contati e portati benissimo sono il tempo, quello durante il quale uno nasce e diventa un uomo o una donna, a seconda dei casi naturalmente, ed è quello, per chi non lo ricordi, che è stato necessario a preparere il miracolo e anche questo va ricordato, i miracoli non sono finiti, presto infatti ne conosceremo di nuovi. Per ora, visto che la materia tocca la religiosità del popolo, consiglierei al Borgomastro di istituire un obolo obbligatorio per tutti coloro che accedono alla passeggiata miracolosa. Non si sa mai, dovessero servire per qualche ritocchino prima della fine dell'eterna opera d'arte.
sabato 4 gennaio 2020
DANNI GOVERNATIVI
Proseguendo l'analisi dei danni arrecati dal governo in carica e da quello che lo ha preceduto e che , probabilmente, lo seguirà, è obbligo soffermarsi e ricordare l' ardita operazione urbanistica che su queste pagine è stata sempre indicata con la dicitura : "Variante Zanetta". L'obbligo si rinnova anche alla luce delle più recenti acquisizioni documentali che ci consentono di capire bene quanti soldi sono stati buttati per nulla, o meglio per ancor peggio del nulla. Inutile rammentare la vicenda nei suoi innumerevoli tratti; la conoscono, o dovrebbero conoscerla tutti. Più interessante partire invece da quanto troviamo scritto proprio più recentemente da soggetti autorevoli. Il primo di tali soggetti è il Consiglio di Stato, massimo organo di giustizia amministrativa, per chi non lo sapesse. Ebbene tale organo è quello che si è espresso fornendo al Capo dello Stato l'autorevole parere con il quale poi lo stesso Capo dello Stato si è pronunciato sul ricorso che la proprietà dell'area delle ville vincolate aveva prodotto contro il diniego al progetto del mega albergo, diniego espresso dalla Soprintendenza. Ebbene, è noto che il ricorso è stato bocciato a pieni voti, ma quello che è più interessante è leggere alcuni brani di quel parere che ci spiegano perchè quel ricorso doveva essere bocciato. Ebbene, quel parere, a pagina tre, ultimo capoverso, ricorda che i decreti di vincolo su quell'area non erano mai stati impugnati, nè dalla proprietà, nè dal Comune, Comune, e qui occorre la vostra massima attenzione, a cui il Consiglio di Stato ricorda incombeva l'obbligo, ripeto obbligo, di recepire nel suo piano regolatore le prescrizioni contenute nei decreti di vincolo. Ma adesso passiamo a pagina 5, ultimo capoverso, e leggiamo che, sempre questo Cosiglio di Stato osserva che il Comune anziché disciplinatre la capacità edificatoria come richiesto dai decreti di vincolo, faceva tutto l'esatto opposto, cioè, parole testuali:" provvedeva al suo aumento sino ad arrivare ad oltre 40.000 mc." Come ben si può capire, una qualche ragione di indignarmi in quel tempo pur l'avevo. Ora però mi chiedo: chi ha pagato tutto questo costato diverse decine di miglia di euro ? La risposta è semplice: noi. Chi dovrebbe essere chiamato a pagare ? Prescrizione permettendo, chi ha ordinato la sciagurata operazione finalizzata a violare scientemente le disposizioni normative e chi attorno a tale operazione ha tratto profitto, in primis professionisti incaricati e quant'altro. Chiaro. In aggiunta alla prova documentale che ho portato intorno al mal fatto, posto anche una più recente nota della Soprintendenza diretta alla Associazione che tutela i beni pubblici e che all'ultimo capoverso ricorda, tra le altre cose, al Comune che semmai un nuovo progetto vorrà essere presentato, dovrà essere innanzitutto conforme alle prescrizioni di vincolo ancorchè, aggiungiamo noi, il PRGC consentisse anche altro. Che dire dunque. Una pagina oscura, una gestione amministrativa scriteriata a dir poco, una supponenza dei governi locali, o meglio dei suoi capi, pronti ad apertamemente sfidare e violare i limiti normativi, accusando però chi si opponeva a tale prassi, sino a usare lo strumento penale della querela, sempre poi andato buco, per puntare un indice accusatorio contro gli oppositori, autoassolvendo se stessi da ogni mal fatta. Non sfuggo all'ultima delle questioni. La narrazione prevalente tende ad accredditare la responsabilità dell'accaduto e quindi del persistente degrado, agli oppositori di quella sciagurata volontà. Non è che magari non venga il dubbio che se anziché fare il rovescio, il Comune avesse fatto quello che avrebbe dovuto fare, oggi forse avremmo il recupero di quel sito e un nuovo albergo. Magari non un grosso albergo, sicuramente no, ma un grande albergo sicuramente sì. Conclusione: prendetevela con chi se lo merita e lasciate stare gli altri.
P.S. : I documenti verranno pubblicati su un prossimo post.
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