Con l'ordinanza di abbattimento per ragioni di incolumità, emessa dal Palazzo, si conclude la pluricentenaria esistenza del cedro monumentale di Villa Ducale. Per vero la sua vita vegetativa era terminata qualche mese fa e già da qualche anno era iniziata la sua decadenza. Quello più piccolo che gli era stato accanto tanti anni, era stato ancora meno fortunato e la sua esistenza era terminata già diversi anni fa. Non sappiamo se sarebbe stato possibile un qualche intervento che ne avrebbe potuto prolungare l'esistenza, forse sì, ma lo si sarebbe dovuto fare già anni fa. Ora è tutto finito. Per vero l'ordinanza, però senza purtroppo alcuna valenza giuridica, impone alla proprietà di presentare, entro un paio di mesi, un progetto di riqualificazione del parco da far valutare alla Soprintendenza. Ricordiamo che il parco è un bene vincolato. Se la proprietà eseguirà l'ordine non lo sappiamo e lo vedremo in seguito; già prima di ora si sarebbe potuto o dovuto sostituire il primo cedro andato perso, ma non se ne è fatto nulla ed ora l'opera di disboscamento è completa. Certo che lascia perplessi il fatto che si imponga di riqualificare il parco, quando è notorio che, consapevole il Palazzo, ne è in corso un suo frazionamento promosso dal noto Archistar locale che deve far quadrare i conti del parcheggi ad uso privato a servizio della nuova struttura ricettiva dell'oligarca, mentre di quelli a uso pubblico si è persa la traccia dal radar con cui gli davamo la caccia e al momento, nonostante indiscrezioni, in albo non compare nulla. Due anni di " nuova amministrazione" e forse un anno della precedente non sono stati capaci a rispettare il piano regolatore e hanno fatto a gara ad arrampicarsi sui vetri pur di soddisfare le esigenze manifestate , via via, sempre dal nostro noto Archistar. C'è da che indignarsi, ma nella cittadella sappiamo che nessuno dice niente, tanto meno in questa materia dove vige un sostanziale tacito accordo tra tutte le parti al governo e non al governo. Comunque questa stagione non sarà ricordata solo per la temperatura torrida , ma anche per il record dei disboscamenti urbani. In V.le Virgilio sono ben 30 gli esemplari che mancano all'appello e il paesaggio è desolante, in V.le Lido, ne mancano almeno 14, in via Dante almeno una decina. Ora è in corso l'esame tecnico delle piante poste sul perimetro del Parco di Villa Palazzola e qualche condanna all'abbattimento dobbiamo aspettarci, i faggi sostituiti dopo gli abbattimenti sulla panoramica di Levo sembra che non abbiano retto la siccità estiva, c'era da aspettarselo, le robuste potature estive hanno dato i loro risultati lungo tutti i filari alberati e via così; rimangono le palme a crescere ovunque. Dite voi.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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