Questa volta la cronaca è, necessariamente, molto veloce. Esaurita la litania delle cifre ( impressionanti) con cui è stato chiuso l'esercizio 2023, nascosta anche un po' dietro i termini tecnici la reale entità delle risorse accumulate e non spese, probabilmente in attesa del patto di stabilità prossimo venturo; in qualche modo adombrata la necessità di spenderne una buona fetta per l'acquisto, a prezzo di mercato, di un 'area per parcheggi, monetizzata con la Zanetta a prezzi di saldo ( danno erariale in vista ) , finito tutto ciò e poco d'altro, comunque arrivato nelle case attraverso un pessimo audio, si riprende dopo la pausa non tecnica, ma ci si dimentica ( non stupisce) di riavviare il collegamento, così se prima si sentiva male, dopo nè si sente , né si vede e nessun interpello delle minoranze giunge nelle case degli elettori che avevano pagato il biglietto. Nessuno glielo rimborserà. Poco male, non per il biglietto, ma per gli interpelli. Abbiamo capito da un pezzo che la maggioranza gode dei favori pieni delle minoranze e così andrà sino a fine mandato. Oggettivamente correi, soggettivamente inattendibili, tecnicamente impreparati, non hanno cambiato di una virgola e non cambieranno di una virgola l'andamento in corso. Peccato , avevano davanti un deserto che avrebbero potuto facilmente conquistare. Mi dispiace per chi mi ha sollecitato la cronaca di ieri, ma non c'é.
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