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venerdì 31 luglio 2015

PARTE II









Si procede dunque col bilancio; sarebbe il preventivo che, approvato a fine luglio ne fa, quasi, un consuntivo; comunque si accinge alla lettura del pizzino il neo Ministro. Sta lungo sta volta il suo pizzino; lo legge come fosse la grana di un rosario, di cifre ne da poche, confonde le migliaia con i milioni, giustifica il ritardo del bilancio con le pecche dello Stato che accusa di prendersi da Stresa troppa IMU. Stremata dalla fatica, sospinta da uno sforzo sovrumano, arriva poi anche alla fine, ma la sfida che lancio da ste righe è se mai qualcuno abbia capito cosa è mai questo bilancio. La solfa è sempre un poco quella che da una sfilza di anni viene detta, cioè che non c'è soldi. In questa situazione com'è che poi si trovano di euro circa 8 milioni per pareggiare nell'anno che sta in corso è forse un altro bel mistero. Comunque lo conferma il Borgomastro che non c'è soldi e pure lui giustifica il ritardo con cui arriva quest'anno sto bilancio. Di certo però c'è quel che non c'è. Nessuno lo ha notato, nessuno ne ha fatto un minimo rilievo, ma questo governo non riesce, nel suo primo semestre di mandato, a presentare il programma triennale da investire; è' interessante. Ci prova il Comandante a segnalar l'errore nel bilancio. Una somma di spesa sta troppa per oltre 80 mila d'euro, quindi ne avanza , altro che ne manca. Giustifica la cosa, o meglio presume di giustificar la cosa la fida ragioniera, portata dal Ministro in suo sostegno. Vedremo più avanti nel tempo dell'anno che sta in corso dove sta la ragione e dove sta il torto. Interroga Marcella Severino il neo governo, gli pone domande e domandine cui risponde la fida ragioniera sempre attenta. Comunque la cosa va avanti senza scosse e un bilancio, più o meno sconosciuto, alla fine con le scuse del nostro Borgomastro è approvato soltanto dalla sua di maggioranza. Si vota il solito gettone di presenza che soltanto l'uomo Fortis devolve ad altro scopo. Ritorna l'avvocato, il Vice Delegato, che spiega come mai si debbano pagare ancora soldi. Son altri 20 mila di euro per cause perdute, ma poi tranquillizza la platea spiegando che se vi sono da pagare venti mila, ve ne sono da incassare ben 60 mila. Son cause anche remote, ma la cosa da l'estro al Comandante di ricordar le liti ingiuste e temerarie che, all'epoca dei fatti, vennero intentate soltanto per ripicche, accanimento e prepotenze e qui si indigna. Si defila l'Avvocato, ricorda che i fatti risalgono a tempi a lui del tutto ignoti. Comunque si votano anche questa . Riprende il timone il Borgomastro che liquida assai in breve la proposta di adesione per fare nel 2023 la gara unica del gas; poi passa alla legge regionale in tema di autonomia del territorio, una solfa che va avanti e indietro da più anni e che Marcella Severino caldeggia con distinguo. Sta volta ritorna sulla scena, dopo anni di silenzio, lo Scarinzi. Il tema è ancora sempre il solito ufficio postale di Carciano che dal prossimo settembre chiuderà, per sempre, i suoi battenti. Lui spiega l'azione intrapresa per scongiurar la resa e spera. Ricorda qui il Comandante una simile vicenda, accaduta in terra di Calabria, dove con un ricorso al Tar, che fu vincente, hanno sventato la chiusura di un piccolo ufficietto. Fate lo stesso or dunque, fate veder chi siete, non servono le parole, ma servono le azioni; così li sprona. Ne segue un po' di confusione dove alla fine sembra che si sponsorizzerà anche l'azion legale contro le regie poste. Il tempo convenuto è ormai passato, ma il Borgomastro è magnanimo, vuol cancellare nei fatti l'immagine offuscata che l'Alcade aveva nei suoi ultimi tempi disegnato, per cui avanti con gli interpelli tutti presentati. Tocca pertanto a Bertolino narrar lo stato di quella che fu la passeggiata a lago. Non nega il Borgomastro lo stato in cui si è incorsi, ma lancia le accuse a chi non ha mai fatto. Tace quel nome che a tutti è conosciuto e anche risaputo, comunque racconta come e quando, presto o tardi, lo stato del disastro sarà poi riparato. Ma qui scoppia lo scontro, dimentico di dire dell'impianto storico di luce, chiamato a precisare, gli scappa di dire che è meglio anche disfarlo. Insorge allora Marcella Severino diffidando il Borgomastro a non osar toccare quell'impianto. Risponde di nuovo il Borgomastro e qui gli scappa di girar un poco il coltello nella piaga del buco di bilancio provinciale. Sopita un po' la rissa, si smorza la tensione riprendendo la parola Bertolino sullo stato dell'area per il bagno al lido Blù. Rassicura il Borgomastro lo stato del ripristino già fatto. Sta volta l'interpello è la piscina; si chiedon di sapere molte cose. Risponde l'Avvocato, ripete almeno venti volte "successivamente", gli secca un po' la bocca nel parlare, si capisce che è un poco imbarazzato. La lunga relazione che legge in qualche modo è fitta di numeri e di date, ma serve niente, occorre sapere la sostanza: si firma sto contratto ? si paga questo canone? si trovano i vizi prima occulti? si investe o non si investe o son soltanto belle promesse ? La fine è un ma, sì, forse, non so; il Vice Delegato non convince. Adesso tocca al Comandante; la prima è l'interpello sulla chiusura di quella via che poi generò anche la rissa. La data con cui venne emessa un'ordinanza o due ordinanze o forse un'ordinanza con due date, insomma un gran pasticcio cui il Vice Delegato si sforza di dare una risposta. Chiude la cosa alfine il Borgomastro. Ritorna la questione del comizio nel tempo elettorale, di permessi firmati e trattenuti, trattenuti e non firmati, insomma un altro bel pasticcio, cui anche qui la chiude il Borgomastro. L'ultima riguarda una risposta, che mai venne poi data, con cui dal Comandante veniva offerta la sua collaborazione al Vice Delegato per cose da vedere su un Isola del Lago. Tra i due non c'è nessuna intesa e così chiude il Consiglio in tempo per la cena.












giovedì 30 luglio 2015

PARTE I











Si attende che i ranghi si completino e a tempo un po' scaduto il Borgomastro inizia la serata, impegnandosi a chiudere entro la mezza, cioé le 20 e 1/2. Saluta dunque anche i presenti e di buon lena inforca, uno ad uno, gli argomenti. Fors'anche troppa par la lena tanto che difficile è capire persino gli argomenti di cui tratta. Sul primo infatti, le osservazioni alle variante, non spiega proprio niente, ma chiama al voto a raffica il Consiglio. Un po' ancora assente e fuori aula, un po', forse, poco presente quella in aula, non sembra minoranza accorgersi di nulla, così che passa indenne la variante al ponte Roddo, ossia un altro regalo fatto a danno del bene pubblico sovrano. Il punto dopo è conseguente, si approva la variante in discussione. L'esame si sofferma su di un caso che non sembra soddisfi il richiedente. Ne parla il Comandante e interviene l'estensore, il noto Gramegna, un architetto, già conosciuto a noi al tempo che fu della " Zanetta". Tra i due, comunque, non c'è intesa, ognuno rimane dalla sua e quindi, il richiedente è insoddisfatto, ma anche questa volta del Ponte Roddo non si parla e quindi passa. Ci prova il neo Ministro alle Finanze, ci prova illustrando, o meglio leggicchiando una noiosa relazione sulla Tari. Di tutto ciò che dice, quello che, in fondo, si capisce è che son sempre quasi due milioni di euro il prezzo che costa sto servizio. E' poco, è tanto ? è giusto, è equo, è equilibrato ? Ma chi lo sa. Colpevoli le Isole, a detta comunque del Ministro, che costano un pacco di rifiuti per cui, in deroga all'obbligo di pareggio del servizio, si prendono un po' dei soldi della tassa sullo sbarco e si sgrava un poco il cittadino. Di quanto tralasciamo, la cifra che ha dato il neo Ministro non ha un senso e quindi sorvoliamo. Idem sarà l' IMU che si pagherà quest'anno come giusto fu l'altranno, mentre la Tasi anche quest'anno ci è esentata. 700 mila euro sarebbe il suo gettito possibile, cifra cui, al netto del prelievo operato dallo Stato, il nostro Governo ci risparmia e ringraziamo. Si confermano peraltro i valori delle aree edificabili ai fini IMU. Nessuna parola in aula viene detta intorno alla questione, scandalosa, delle aree edificabili alberghiere, di fatto esenti tasse eccetto, è naturale, villa Lasio. Finito, per ora, l'intervento del Ministro, riprendente la parola il Borgomastro in merito al previsto recupero edilizio della casa comunale su di un' Isola. Sarebbe l'ennesimo annuncio preannunciato, vedremo se sta volta sarà poi realizzato. Si prende ora la parola il Vice Delegato, sembra in forma, e illustra alla platea il piano di incarichi previsto, quest'anno, per l'esterno Si tratta di dare l'incarico a un soggetto che prenda il posto di comando in luogo dell' Ermini spodestato e della Bojeri che è partita. Sarà il tecnico di Lesa e poi dopo si vedrà. Il resto è un incarico per curare l'immagine dell'ente sulla rete. Ce n'è forse bisogno, ma a parte la battuta e il costo anche in fondo assai modesto, non piace la cosa ad una minoranza che contesta, non tanto poi la cosa, ma il modo di proporla e presentarla. Comunque non c'è storia e con questo nuovo voto si entra nel vivo della sera, è l'ora del bilancio, ancora una volta il neo Ministro si concentra e si prepara e noi vi rinviamo il tutto a questa sera.

mercoledì 29 luglio 2015

SCHERZI A PARTE







Continua il grande caldo a fare brutti scherzi; sta volta destinatario dello scherzo è il nuovo ministro alle finanze, un tecnico prestato al neo governo guidato dal noto Borgomastro. Un baco infiltrato dentro il sistema che elabora i conti del Palazzo non ha prodotto un buco di bilancio, ma un'eccedenza che spareggia, comunque, sto bilancio. Nessuno che noi sappiamo se n'è, sin'ora accorto, ma l'errore è elementare e salta agli occhi. Stasera dunque arriverà in aula il documento che, prima volta nella storia, non pareggia il conto, ma sta sotto. Ci avanzano di troppo un circa 80 mila euro complice il totale di una somma che il sistema ha fatto male. Ridicola la cosa se pensiamo che sarà, forse, minoranza a svelare lei l'errore e mettere sul piatto di un Ministro imbarazzato la somma che è stata, per caso, da noi sempre trovata. Vedremo così forse in diretta, la corsa dei Ministri a farli propri, con tanto di lite e di bagarre dentro quell'aula, a stento, sedata da un Borgomastro, a quel punto, stralunato. Un'altra notizia di giornata è che oggi alla mezza sono scaduti i termini assegnati per presentare offerte nel bando di gara per l'impianto funiviario. Potrà, sicuramente, dar qualche notizia sta sera in aula il Borgomastro; comunque un certo interesse sembra che via sia stato e la competizione abbia, forse, sta volta funzionato. Certo e sicuro è che, avendolo quel bando poi tutto riempito di pubblici denari, il vecchio interessato non poteva certo contar di esser poi il solo e chiudere la partita mettendogli di euro solo spiccioli e il resto mancia.

martedì 28 luglio 2015

EFFETTO CALORE


















Se Canio è stato gran maestro a far pasticci sul tema che affrontava la revisione del progetto che disegna la città, non sembra che il nuovo Borgomastro sia più abile e capace. Infatti, domani va dentro il Consiglio schierato, si pensa, al gran completo e porta il pacchettino con cui vorrebbe chiudere la micro variantina già avviata ai tempi in cui era soltanto un Vice Delegato. Poiché la variantina è poca cosa, ne infila due per volta di errori ed omissioni. Ritorna da capo infatti il perimetrare il centro urbano, poiché la prima volta è stato sbagliato lo strumento; poi a carte già schierate, comunica che le carte son sbagliate, o meglio che sono già cambiate e, all'ultimo minuto infila nel pacco del Consiglio quelle nuove. La causa sta nel caldo che brucia anche i neuroni e provoca incidenti e confusioni. Su questo, se il vizio è solo lieve o invece sostanziale dovrà dire la sua la nuova opposizione che è tempo che si allerti e si organizzi. Nel merito, il Palazzo respinge o non ammette, salvo come sempre le eccezioni, le qualche osservazioni pervenute. Verrebbe pertanto confermata la nuova soluzione al ponte Roddo che, trodotta nei fatti, sarebbe un regalo anticipato a chi è obbligato. D'altronde, se venisse come sembra confermata la gran beffa consumata a Villa Aminta, non pare corretto e di riguardo pretendere poi il dovuto in altri casi. Si conferma e consolida pertanto la prassi che ormai va bene in voga, per cui l'urbanistica locale più efficacie e gettonata è quella che si ottiene, azzerando d'un botto, le " pubbliche" virtù ed esaltando i vizi anche privati. Gli esempi ormai son tanti e pur sono anche a tutti noti; neppur ne vanno esenti gli uffici competenti che dalle ville con vista diretta al campo santo ai noti Telamoni, non è che non abbiamo qualcosa cui farsi perdonare. Non temono, d'altronde, la censura dai loro datori di lavoro cui non sembra vero trovare in costoro dei validi solerti esecutori e interpreti fedeli delle volontà loro recondite e nascoste. Avanti dunque a tutta forza, in fondo anche a livelli superiori mica si scherza e come anticipammo, il nuovo adottato P.P.R. ha tradotto, nel modo migliore e più completo, le note richieste che i padroni del vapore da anni caldeggiano e pretendono. In tale frangente chi meglio può tradurre lo spirito del tempo se non il nuovo neoeletto Borgomastro ? Proprio nessuno.

venerdì 24 luglio 2015

ANTICIPAZIONI






Si lancia dunque dentro il gran Consiglio e parte stavolta, per davvero, il nostro Borgomastro che affronta, di un sol botto, la sfilza di questioni nel pieno del caldo dell'estate. Se arriva in fondo in una sera non sappiamo, più facile magari che faccia come Canio cui tanto piaceva far dispetti a danno dei presenti e rinviare. Su questo però ancora un poco confidiamo che voglia evitare di copiare il peggio che abbiam visto nell'ultima fase di mandato, comunque aspettiamo e poi vediamo. Si inaugura, sta volta per davvero la sala del Consiglio, la lista però sembra più lunga di quello che in realtà essa lo sia; sgombrando il campo agli atti che, per legge, si accompagnano al documento di bilancio, non è che poi c'è molto e quindi, forse, si aspetti minoranza le risposte agli interpelli già in prima serata. Non ne sappiamo molto, ma arriva comunque al suo traguardo la mini variante già avviata. Ci si aspetta che il governo rimetta comunque le mani in un pasticcio da Canio combinato, perché il parcheggio al ponte Roddo, pur sospinto infatti con forza ad esser fatto durante la fase elettorale, non parve decollare. Non fu solo l'opposizione di governo a sollevare riserve, ma Stresa Servizi, cui venne affidato di far l'opera, oppose un veto, sostenendo di non poter far opere in casa d'altri. Vedremo dunque quale sarà la soluzione che verrà forse trovata nella serata ad essa dedicata. Un bel debutto poi vedremo del neo ministro alle finanze. Già ne apprezzammo la vasta competenza sempre mostrata quando ebbe a occuparsi d' imposte e tasse; oggi promossa è stata e a pieni voti e tiene con piglio certo e mano ferma il dicastero. Da lei passano i soldi, entra ed esce quel rio ininterrotto di denaro che alimenta il Palazzo e i suoi bisogni. Due volte ora un compito gli spetta; entra in vigore infatti il nuovo ordinamento di finanza e sto compito sta volta è un po' più complicato, è circa raddoppiato, per cui vedremo com'è che andrà poi a fine la lunga lettura dei pizzini che complicherà la vita al neo ministro al portafoglio. Spazio ne avranno infine i Consiglier dei gruppi contrari al neo governo che roderanno un po' così le loro prime volte. Come da sempre occorrerà tutta l'attesa, poi dipenderà dall'ora e dal Borgomastro se mai vorrà o invece rinvierà.

giovedì 23 luglio 2015

RISCALDAMENTO







IL BORGOMASTRO


DISPONE
di convocare il CONSIGLIO COMUNALE
In sessione ordinaria – seduta di 1° convocazione per il giorno
mercoledì 29 Luglio 2015 – ore 18.30 e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione,
in sessione ordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno di mercoledì 29 Luglio 2015 – ore 19.30
presso Palazzo dei Congressi – Sala Mostre

Per deliberare il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti.

2. Variante parziale 2014 al vigente P.R.G.C. ai sensi dell’articolo 17 comma 5 L.R. 56/77 e s.m.i. adottata con D.C.C. N. 9/2015 - Esame osservazioni, approvazione controdeduzioni.

3. Variante parziale 2014 al vigente P.R.G.C. ai sensi dell’articolo 17 comma 5 L.R. 56/77 e s.m.i. adottata con D.C.C. n. 9/2015 – Approvazione definitiva.

4. Variante P.R.G.C. – Perimetrazione centro abitato
5. Approvazione piano finanziario tassa sui rifiuti T.A.R.I. – anno 2015.

6. Imposta unica comunale I.U.C.– determinazione delle tariffe della tassa rifiuti T.A.R.I. – anno 2015.

7. Imposta unica comunale I.U.C. - determinazione aliquote e detrazioni per l'applicazione dell'imposta municipale propria – I.M.U. e valori aree edificabili - anno 2015.

8. Imposta unica comunale I.U.C. - determinazione dell'aliquota – T.A.S.I. - anno 2015 - non applicazione.

9. Esame ed approvazione piano delle valorizzazioni ed alienazioni immobiliari.

10. Esame ed approvazione programma per il conferimento degli incarichi a soggetti esterni – anno 2015.

11. Esame ed approvazione Relazione Previsionale e Programmatica, triennio 2015/2017, Bilancio di Previsione esercizio finanziario 2015 e Bilancio Pluriennale 2016/2017.

12. D.M. 19 aprile 2000, n. 119 – Determinazione misura gettone di partecipazione alle sedute consiliari, anno 2015.

13. Riconoscimento debiti fuori bilancio.

14. Convenzione tra i comuni ex art. 30 T.U. EE.LL. N. 267/2000, per lo svolgimento in forma associata della procedura di gara per l’affidamento del servizio di distribuzione gas naturale e la successiva gestione del contratto nell’Atem Verbano Cusio Ossola ai sensi dell’art. 14 del D. LGS. n. 164/2000, del D.M. 226/2011 e successiva normativa attuativa.

15. Proposta di Legge Regionale "Interventi a favore dei territori montani e conferimento di forme e condizioni particolari di autonomia amministrativa, regolamentare e finanziaria alla Provincia del Verbano Cusio Ossola, in attuazione dell’art. 8 dello Statuto del Piemonte e dell’art. 1, c. 3, 52, 85 e 86 L. 56 del 7/04/2014.

16. Ordine del Giorno chiusura Ufficio P.T. Carciano.

17. Gruppo Consiliare Progetto Comune – Interpellanza relativa a stato manutentivo passeggiata a lago (prot. N. 9247/2015 ed integrazione prot. N. 9473/2015).

18. Gruppo Consiliare Progetto Comune – Interpellanza relativa a delimitazione area natatoria Lido Blu (prot. N. 9248 del 06.07.2015).

19. Gruppo Consiliare Progetto Comune – Interpellanza relativa a gestione compendio immobiliare Lido di Carciano ed annessa piscina (prot. N. 9249/2015 ed integrazione prot. N. 9396/2015).

20. Gruppo Consiliare Uniti per Stresa – Interrogazione per chiusura serale della Via Luigi Bolongaro (prot. N. 9879 del 18/07/2015).

21. Gruppo Consiliare Uniti per Stresa – Interrogazione su istanza per occupazione di suolo pubblico a scopo di propaganda elettorale nelle elezioni comunali del 31/05/2015 (prot. N. 9880 del 18/07/2015).

22. Gruppo Consiliare Uniti per Stresa – Interrogazione: Isola dei Pescatori (prot. N. 9881 del 18/07/2015).
8/07/2015).
F.TO BOTTINI IL BORGOMASTRO




 

















 








 
  



 

mercoledì 22 luglio 2015

ESTATE








Ordunque siam d'estate, di più nel cuore di un'estate assai bollente e come consueto di pubblico dal Palazzo non esce quasi niente. In queste condizioni la cosa migliore da fare da parte di un cronista sarebbe andare in ferie e attendere l'autunno per capire che cosa mai farà questo governo, formato da un Borgomastro e dalla Troika. Però non si sa mai, a volte, d'estate si approfitta per far, complice il silenzio, qualche colpo; men che di meno di certo non ci aspettiamo chissà quali sorprese gradevoli e felici. In queste condizioni di clima e di calore sarebbe anche coinvolta la parte del Consiglio che siede sui banchi opposti a quelli di governo. Uscita sconfitta dalla corsa al primo posto, si gode i vantaggi e i privilegi che spettano comunque agli sconfitti, cioè a dire criticare ma non fare. Pregevole comunque questo ruolo, di tutto rispetto ed importanza, ma occorre ancora capirne le intenzioni. Scarse sin'ora le occasioni, ci tocca aspettare ancora un altro poco ed anche per loro come per la Troika, il vero battesimo del fuoco sarà la prossima stagione dell'autunno. D'estate, ne abbiamo parlato proprio ieri, lavorano, al meglio, le lobbies che intensificano invece i lor contatti in vista della ripresa politica d'autunno. Insensibili ai colori, indifferenti come sono a ruoli e appartenenze, terreno privilegiato sul quale conducono i safari son quelli dove si incrociano le relazioni d'affari, di amicizia e personali. Veri maestri in tal cerimoniale, non perdono occasione a loro propizia e tessono una trama ormai infinita che gli consente di muovere le fila all'occasione. Difficile che trovino un diniego, difficile che gli si rifiuti di ascoltare; son dentro un poco tutti un cerchio magico da cui, una volta entrati, non è buona maniera uscirne e dire addio. In questa condizione stagionale " notizia" di oggi è la creazione di una tribuna. Lo dice Gemelli che non chiude la pagina di face book di Stresa elezioni, ma la trasforma, appunto, in una sorta di tribuna, aperta al pubblico dibattito e discussione. Chissà che anche il buon Gemelli in fondo non si appresti a pensar, prima o poi, di scendere le scale del Palazzo da cronista e di salirvi da inquilino ?



martedì 21 luglio 2015

LOBBIES





Ordunque mentre si appresta il Borgomastro a convocare un Consiglio in tema di bilancio, ben altra e diversa è l'attenzione che ha preso i maggiorenti che governan, davvero, la città. Il tema sul tappeto è il P.P.R.; quel documento corposo e assai robusto che la Giunta Chiamparino ha, da poco, rimesso in moto e riadottato. La storia è ormai assai lunga; adottato già la prima volta nel corso dell'anno 2000 e 9 da parte della Giunta presieduta dalla Bresso, faceva calare sul parco intorno al noto Grand Hotel un vincolo assoluto che, di conseguenza, colpiva una porzione dell'area di Zanetta in quanto acquistata da questi tempo addietro e stoppava il progetto di ulterior nuovo ampliamento del noto Grand Hotel. Comunque è pure vero che, intanto, agirono ugualmente come se il Governo Piemontese non avesse decretato proprio niente e fecero il portone con tanti telamoni e vararono comunque la " Zanetta". L'unico stoppato veramente rimaneva l'ampliamento il cui progetto è fermo nel cassetto. Del resto occorre però dire che i Telamoni son sempre un poco a rischio, pendente su di essi l'indagine penale, mentre per quanto riguarda la " Zanetta", l'udienza ormai c'è stata, si aspetta soltanto la sentenza e l'inedificabilità che era stata decretata su quella porzione di terreno è una questione che sarà oggetto di giudizio da parte dei togati. Orbene, se così stavann le cose occorreva un aiutino che aggiustasse le cose per benino. Tale aiutino si è visto infatti arrivar con la Giunta Chiamparino; sparisce quel vincolo assoluto che si estendeva sull'area già fatta oggetto del decreto dell'anno 1900 e 24, vengono introdotte terminologie strane e un poco anche contorte su cosa mai si possa ora già fare, ma è meglio scriver confuso per consentir poi di fare e di disfare. Comunque or l'ampliamento del noto Grand Hotel sembra più facile, i Telamoni ammessi e la " Zanetta" ? Sulla " Zanetta" la cosa è più complessa, ma occorre pure dire che lo sforzo è stato fatto; comunque ci han provato. Evviva dunque, si apprestino gli Alberghieri a brindare e festeggiare; manco per sogno. Visto che la porta è aperta, che la disponibilità par che sia ampia, che l'attenzione alle richieste poi par che non manchi, tanto vale alzare il tiro e formular nuove richieste. Son dunque gli Alberghieri quelli che prima di tutti hanno portato istanze alla Regione, sfruttando il diritto ad "osservare" e tanto per manco mai cambiare, chiedono e pretendono non di modificar le norme, ma di cancellar le norme. Insomma gli dai una mano e questi ti prendono anche un braccio, se poi gli dai anche il braccio questi vogliono una testa. Siam dunque a questo punto; l'azione delle lobbies agisce allo scoperto, è scesa in campo aperto, deve sfruttar questa finestra dove si può scriver liberamente quel che si vuole, dove cavalcar ste cose è anche di moda e dove si sa che, qualunque sia il colore, troverai pur sempre un amico fidato e ben disposto. Naturalmente se c'è un'azione ci sarà pure una reazione ed è quello che come cittadinanza organizzata ed associata, senza sostegno alcuno ed in silenzio, da tutte le terre regionali stanno facendo per presentar le osservazioni non a difender lobbies a destra e manca, ma i diritti di tutti sui beni a noi comuni.









 

 

domenica 19 luglio 2015

GOVERNO AI NUMERI





Lentamente,si riprende; non è d'altronde che il Borgomastro par che sia partito in tutta fretta; uscito di scena con la carica di Vice delegato al tempo, ormai concluso, del doppio mandato che fu di quel tal Canio, lo si ritrova in capo al neo governo uscito, fresco fresco, dalle urne. Lasciato dunque il precedente governo cittadino senza uno straccio di bilancio ancor formato, lo si ritrova adesso impantanato nei numeri dei soldi di un bilancio un poco stiracchiato. Il documento è on-line e al prossimo Consiglio che sarà presto convocato, dovrebbe andare in esame e approvazione. Elargiti e già impegnati da Canio un po' di soldi senza che manco vi fosse l'ombra di un bilancio, ora c'è il rischio che sì, vi sia un bilancio, ma che, però, manchino i soldi. Comunque la cifra di spesa, sola corrente, per l'anno che è da lungo tempo, ormai, già in corso, è fatta di 7 milioni e qualche mille euro, così che le entrate programmate da imposte, tasse, trasferimenti da altri enti e dai pubblici servizi, ci vanno tutte a mantenere queste spese. Non è che si è tagliato dunque più di tanto la spesa in previsione, anzi quasi niente, così mi sembra e il sacrificio imposto dallo Stato, che non è cosa da poco, non richiede, almeno per quest'anno, un ritocco a imposte e tasse che, invece, viene rinviato all'anno prossimo venturo, quando arriverà la Tasi al 3 X mille sugli edifici classati con la D. Se ne va quasi del tutto l'imposta di soggiorno dentro il cantiere per il porto; 531 mila sono gli euro per chiuder, almen si spera, l'ultimo dei buchi. Cento60 mila sono, invece, gli euro previsti da quell'imposta detta di sbarco che, sempre più, si rileva essere da sbarco. Il contenzioso in corso con Navigazione Laghi infatti non finisce, ma ancora, di recente, si arricchisce, mentre basta fare due conti sulla carta per capire che quei soldi dovrebbero essere almen tre volte tanto, ma il Palazzo teme che tutto finisca in un inganno e va giù cauto. Da tutti i documenti consultati non è che, comunque, si intravveda chissà quale grande novità, almen così ci pare e il nuovo governo ora insediato non pare che abbia ancora svelato nuove carte e innovazioni; per ora tutto è conforme al suo scialbo programma elettorale e quindi è ok. Notiamo comunque che d'ora in avanti gli aiuti alle persone bisognose, ma capaci, verranno dati, in via sperimentale, in cambio di prestazioni volontarie da queste fornite alla città. Tra questi aiuti però ne spicca uno che è degno di nota: si dice, anzi si scrive a pagina non so di sto programma che verrà redatta una variante " Zanetta 2" per recepire la "rinuncia" di costui a far la passeggiata. Rinuncia dunque vien chiamata la rottura di un patto e di un contratto ed al noto cittadino bisognoso si prospetta un aiuto dal governo cittadino in cambio, però, costui non darà nulla, anzi rinuncia pure a ciò che pur doveva dare; non è poi un inizio tanto male.

 

domenica 5 luglio 2015

INTERVALLO






 
Da oggi e sino al 17 p.v. sto blog non scrive più, poi, dopo, riprende e torna in rete. Va in ferie il redattore che non essendo nativo digitale non amara trascinar con sé gli aggeggi necessari, né utilizzar la rete in altro luogo. Pazienza dunque e come sempre qualcuno è dispiaciuto, qualcuno è anche contento, ai più non frega niente. Interrompo pertanto lasciando in prima pagina l'ennesimo post che annuncia, come sempre, una sventura.

 

 

sabato 4 luglio 2015

LA BEFFA


 
 
La storia era nell'aria, aprile era passato, in Consiglio nulla era arrivato e di quella passeggiata sbandierata manco l'ombra. Ora si scopre che negli atti segretati ci sta una letterina, arrivata non si sa, con cui si dice che la voglia e l'interesse ormai è passato, per cui non avrà difficoltà il Palazzo ad accettare di cancellare anche ogni impegno. I soldi dovuti, promessi e sottoscritti non ci sono, cancelli pure il Palazzo anche i diritti assegnati a edificare e, amici come prima, abbiam scherzato. Di questo, per ora, il nuovo Borgomastro non ne parla, interviste alla Stampa non ne ha date, il Consiglio come sempre è l'ultimo informato, ma questa è la notizia che vi diamo: Villa Aminta quei soldi contenuti nell'accordo da Canio sbandierato, non li da e l'opera promessa non la fa. Trascorsi sei anni dall'intesa, concessa ogni proroga richiesta, finito che è ormai il tempo previsto per fare quel tratto di strada pedonale lungo il lago, arriva o meglio non arriva, ma esiste la notizia che ha chiesto, gentilmente, di cancellare tutto e buona notte. La palla ora è a Bottini; il nuovo Borgomastro, per ora, dunque non ne parla, la prova se ha le palle o conta solo balle è questa qui. Tre son le soluzioni: la prima è la più seria, in punto di diritto non fa nessuna piega; c'è un contratto che impegna anche le parti, non è prevista alcuna clausola che consenta il suo recesso, semmai giusto il contrario; una garanzia bancaria è accesa e se Villa Aminta non adempie è il Palazzo che escute quel denaro e fa le opere. Un'altra soluzione è la men seria, anzi non è seria; si obbedisce e si accetta tutto quanto viene chiesto, scusandosi per il disturbo che è stato ad altrui anche arrecato e se avessero mai nuove richieste che pure le presentino che saranno presto soddisfatte. La terza soluzione è il compromesso, cioè a dire una qualche via di mezzo. Rinuncia Villa Aminta a quei diritti a edificare, rinuncia anche il Palazzo a veder fare, ma poiché nessuna colpa è del Palazzo che se avesse incassato quei denari, col fischio che oggi sarebber rimborsati, occorre pertanto individuare una penale con cui Villa Aminta comunque paghi un prezzo del suo gesto, ad esempio conceda comunque le aree necessarie, versi 6 anni di interessi sui capitali non versati, trasferisca i progetti già redatti e via così. Il quadro possibile e impossibile è dunque questo qua; il passivo ereditario che Canio ci ha lasciato è pure questo qua; si pagano così 6 anni di consensi a ogni richiesta, si abbassa sempre più la testa davanti a ogni padrone e poi … e poi è il popolo elettore quello che, alla fine, è sempre l'ingannato, ma come abbiamo visto non sembra poi che sia quello che si senta essere fregato, comunque la parola ora è al Borgomastro.
 

venerdì 3 luglio 2015

ESTATE



 
 






Ordunque via Canio ripartono le opere; c'entra niente, scherziamo normalmente, comunque il porto dello scandalo sembra ora proceda e l'alberghiera e il campo del pallone si annuncia che, finite le ferie, anche loro prendan il via. Di annunci è vero ne dann tanti, ma questo sembra vero; rimane poi il sapere quando e se mai le opere iniziate anche finiscono, ma questa è un'altra storia e la vedremo. Contenti tutti quanti ? Può darsi; del porto si è pure parlato durante questi anni, sappiamo il perché e il percome costi tanto, sappiam chi ha preso i soldi anziché darli, sappiam che sino ad esso nessuno che sia almen uno ha mai pagato. Dell'alberghiera la storia neppure sembra vera, eppure la storia è proprio vera; spostata tante volte, alla fin trova la sede sul campo del pallone; pazienza, pazienza e un po' di soldi si trova, a fatica, il posto per il campo spodestato. Contenti ? Non tutti son contenti del posto del campo di pallone, ormai però nessuno torna indietro. Vedremo se comunque sta storia arriva in fondo o, invece, finiti i soldi veri, l'impresa non si scassa e pianta tutto e buona sera. Comunque Bottini parte lento; non par che del bilancio se ne parli; uscito di scena che fu Canio senza che volesse redigere uno straccio di bilancio, è adesso il Borgomastro quello che è rimasto senza soldi. Pazienza si rimedia; pazienza mica tanto, il patto, un po' revisionato, non fa poi tanti sconti e se ritardi, col fischio che poi spendi i soldi che magari pure avevi. Di questo farà pure le spese il gettito che arriva dallo sbarco. Quest'anno la tassa s'incassa senza sconti e il gettito finale sarà molto più alto del previsto, ma se non c'è ancora lo straccio di un bilancio, ma se non c'è l'accertamento di quanto sia la nuova entrata e se non si prepara la spesa cui è prevista entro quest'anno, col fischio che si spendono, si perdono per strada nei vincoli di patto; le isole che aspettino che tanto non c'è poi questa gran fretta.




mercoledì 1 luglio 2015

REVISIONISMO







Ne facemmo già un cenno solo ieri; con atto che ora è pubblicato, l'Ente Regione, nel corso del mese di maggio ultimo scorso, ha riadottato il P.P.R.. Riparte dunque un'altra volta l'avventura di questo corposo documento cui ci mise la prima volta le mani la Zarina, cui Cota non mancò di interessarsi ed ora Chiamparino lo riadotta. Ordunque che tanti Presidenti ne abbiano curato la stesura la dice un po' anche lunga di come il documento abbia il suo peso, non ultimo sul piano elettorale. Per quanto ci interessa segnaliamo che l'ambito di terre di cui esso si occupa sono: la fascia spondale del Comune a valle della linea ferroviaria, le isole lacustri, la sommità del Mottarone ed attenzione, dulcis in fundo, il parco del Grand Hotel Des illees, prima versione. Con questa dizione, ossia prima versione, vogliamo qui intendere il parco entro i confini di quelli originario così come lo era all'epoca del 1924, cioè quando lo Stato pensò di vincolarlo. Sapete che poi dopo, alla metà degli anni ottanta, una parte lo comprò la SIAV dello Zanetta che tanto lo vorrebbe utilizzar per farci un pezzo di albergone e che comunque la variante, ora in imminente attesa che sia scritta la sentenza, ne utilizzò la dimensione per aumentar comunque di volume l'albergone. Al tempo tuttavia regnava la norma che ci mise la Zarina e con quella norma, mi dispiace, né il Grand Hotel, né lo Zanetta avrebbero potuto aumentar di un solo cubo quel che già esisteva. Sta volta però, versione Chiamparino, qualcuno ci ha messo anche un ditino; il veto decretato al tempo della Bresso è ormai sparito, ne escono, al suo posto, delle norme fumose e tenebrose, che usano, magari, dei termini raffinati, di più, sofisticati, ma che sembrano, non tanto, disciplinare, quanto piuttosto lasciar fare. Che vuol dire infatti consentire di " rigenerare e ridisegnare l'assetto di ciò che è costruito" ? Vi evito anche il resto, ma il dubbio che una mano è intervenuta per sanare anche il portone, per poter aumentar di un'altra ala il Grand Hotel e altresì occupare tutto lo spazio posto sul retro al porticato, è quasi una certezza. Alleggerito il peso dunque gravante sulla proprietà del noto oligopolio, si è caricato il peso da altro lato, mettendogli, magari giustamente, comunque un bel chiaro divieto sulla proprietà regnante dell'ultimo prato ormai esistente posto tra via del Lupo e la Statale, con buona pace, però, di villa Castelli e i suoi tutti bei d'intorni.