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martedì 21 luglio 2015

LOBBIES





Ordunque mentre si appresta il Borgomastro a convocare un Consiglio in tema di bilancio, ben altra e diversa è l'attenzione che ha preso i maggiorenti che governan, davvero, la città. Il tema sul tappeto è il P.P.R.; quel documento corposo e assai robusto che la Giunta Chiamparino ha, da poco, rimesso in moto e riadottato. La storia è ormai assai lunga; adottato già la prima volta nel corso dell'anno 2000 e 9 da parte della Giunta presieduta dalla Bresso, faceva calare sul parco intorno al noto Grand Hotel un vincolo assoluto che, di conseguenza, colpiva una porzione dell'area di Zanetta in quanto acquistata da questi tempo addietro e stoppava il progetto di ulterior nuovo ampliamento del noto Grand Hotel. Comunque è pure vero che, intanto, agirono ugualmente come se il Governo Piemontese non avesse decretato proprio niente e fecero il portone con tanti telamoni e vararono comunque la " Zanetta". L'unico stoppato veramente rimaneva l'ampliamento il cui progetto è fermo nel cassetto. Del resto occorre però dire che i Telamoni son sempre un poco a rischio, pendente su di essi l'indagine penale, mentre per quanto riguarda la " Zanetta", l'udienza ormai c'è stata, si aspetta soltanto la sentenza e l'inedificabilità che era stata decretata su quella porzione di terreno è una questione che sarà oggetto di giudizio da parte dei togati. Orbene, se così stavann le cose occorreva un aiutino che aggiustasse le cose per benino. Tale aiutino si è visto infatti arrivar con la Giunta Chiamparino; sparisce quel vincolo assoluto che si estendeva sull'area già fatta oggetto del decreto dell'anno 1900 e 24, vengono introdotte terminologie strane e un poco anche contorte su cosa mai si possa ora già fare, ma è meglio scriver confuso per consentir poi di fare e di disfare. Comunque or l'ampliamento del noto Grand Hotel sembra più facile, i Telamoni ammessi e la " Zanetta" ? Sulla " Zanetta" la cosa è più complessa, ma occorre pure dire che lo sforzo è stato fatto; comunque ci han provato. Evviva dunque, si apprestino gli Alberghieri a brindare e festeggiare; manco per sogno. Visto che la porta è aperta, che la disponibilità par che sia ampia, che l'attenzione alle richieste poi par che non manchi, tanto vale alzare il tiro e formular nuove richieste. Son dunque gli Alberghieri quelli che prima di tutti hanno portato istanze alla Regione, sfruttando il diritto ad "osservare" e tanto per manco mai cambiare, chiedono e pretendono non di modificar le norme, ma di cancellar le norme. Insomma gli dai una mano e questi ti prendono anche un braccio, se poi gli dai anche il braccio questi vogliono una testa. Siam dunque a questo punto; l'azione delle lobbies agisce allo scoperto, è scesa in campo aperto, deve sfruttar questa finestra dove si può scriver liberamente quel che si vuole, dove cavalcar ste cose è anche di moda e dove si sa che, qualunque sia il colore, troverai pur sempre un amico fidato e ben disposto. Naturalmente se c'è un'azione ci sarà pure una reazione ed è quello che come cittadinanza organizzata ed associata, senza sostegno alcuno ed in silenzio, da tutte le terre regionali stanno facendo per presentar le osservazioni non a difender lobbies a destra e manca, ma i diritti di tutti sui beni a noi comuni.









 

 

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