Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

giovedì 27 ottobre 2016

LA MINORANZA SILENZIOSA

Risultati immagini per MINORANZA



Il titolo di oggi ci ricorda un detto di ormai qualche decennio, ma adesso noi parliamo del tempo a noi presente nel piccolo paese disteso lungo un lago del qui profondo nord. Sta volta lasciamo dunque a parte il solito Bottini ma certo lui non creda che stiamo a perdonargli errori e malefatte e per pari condizione tocchiamo oggi sul tempo le note minoranze. Passato ormai un lento assai rodaggio, già ora si comprende in quale direzione le linee di condotta hanno puntato. Se l'una sarebbe più agguerrita sul piano più formale, avendo anche alle spalle la Lega che l'appoggia, quell'altra, nessuno lo ha capito se abbia mai una linea di un qualche suo partito, conduce una campagna tutta sola. Se questo é molto chiaro, gli effetti comunque sono opposti; la Lega o simil Lega è molto assai più cauta; va lenta nel produrre qualcosa nel Consiglio, non anticipa mai niente, si attesta di rimessa e scalcia qualche tiro del pallone che casca guarda caso ai propri piedi. Di robe vere e proprie studiate e presentate, nell'anno e quasi mezzo che sembra sia passato, se un paio sono fatte ne basta ed anche avanza. Se questo è il ritmo giusto, alla fine di sto lustro, forse forse, ma manco una dozzina saran quelle finite e per intero presentate. Se fossero giù a Roma, davanti al Parlamento, direbbero che gli eletti son tutti lazzaroni che prendon tanti soldi per fare circa niente. Ma sono qui nel nord, confine dello Stato, non prendono dei soldi, ma se sono senza i soldi non sembra che lavorino. Se questa è la tendenza di quelli del partito, quell'altro che é più solo, di cose pur ne scrive; avanti questo passo, nel lustro tutto intero di robe ne avrà pur anche fatte. Si deve pure dire che le nostre minoranze, seppur proprio non sembra che qualcuno ci abbia il turbo, avrebbero un vantaggio rispetto ai tempi del regno di quel Canio. Il nostro Borgomastro, che avrà tanti difetti, di pregi ne ha pur uno; non toglie la parola, ma lascia spazio aperto in quello del Consiglio, così che nessuno non abbia mai poi il tempo di dire e lasciar dire. Sarebbe un bel vantaggio, permettete che lo dica, ma se a volte viene usato, per lo più non viene usato. Se dunque questo è il quadro, sarebbe interessante discutere su cos'é che manco viene fatto. A volte si capisce perché la simil Lega non tocca un argomento, a volte si capisce perché sta volta é il Comandante che non tocca un argomento, così come a volte si capisce perché è ancora il Comandante che tocca un argomento ed è la simil Lega che tocca un altro di argomento. Insomma sì però, se il ritmo è questo qui, se questa è la tendenza non credo che alla fine vedremo qualche cosa; insomma si vivacchia, si attende un altro turno, ma intanto passa il tempo, ma fare il consigliere non era un passatempo. E tu che adesso scrivi cos'é che hai mai fatto qualcuno mi dirà. Io niente, comunque chiedetelo a G.C. detto Zanetta. 


martedì 25 ottobre 2016

ERRATA CORRIGE

Risultati immagini per errata corrige
A leggere l'articolo verrebbe anche da ridere se poi questa questione non fosse un poco seria. Sull'Eco del Risveglio di qualche giorno fa ritorna la questione del bando dimezzato. Si parla ora di nuovo del bando funiviario che venne un po' rimaneggiato al fine di confezionarlo e renderlo appetibile ai tanti concorrenti. Ne parla il giornalista a margine di quello che è stato un interpello che, in sede di Consiglio Subalpino, un 5 stelle ha posto all'Assessore regionale all'uopo delegato. La risposta che fu data non pare esser gradita, ma a come la raccontano la colpa di quello che successe, il toglier con un tratto di penna la norma che avrebbe anche protetto quegli otto dipendenti dell'impianto licenziati, è stata scaricata sul povero innocente comunello. Lo nega il Borgomastro che, sul tema interrogato, si dice assai stupito ché tutto fu deciso lui dice in altra sede e nulla avea potuto salvare i dipendenti quandanche lo volesse. Sin qui dunque la cronaca che aggiunge poi non molto al poco che sappiamo. Se poi però aggiungiamo che il nostro Borgomastro o ha corta la memoria, o invece ha il naso lungo, ci tocca ricordare che fu proprio il comune, quel pover comunello che, con atto suo formale, col plenum del governo ci mise il voto e la sua firma sul testo di quel bando che tolse quella norma e aggiunse tanti e forse troppi soldi che andarono a premiare il grande fortunato. Se qui vorrà smentirmi il nostro Borgomastro, lo faccia di buon grado, gli metto sotto gli occhi gli atti che ha approvato e poi vada a smentire se stesso e le sue balle. Se questi prima fanno e poi nascondono la mano, non pensino che gli altri son tutti dei gran fessi cui manca la memoria dei guasti che quelli hann tutti combinato. Se dunque é un po' più onesto, ritorni su quel testo, rimangi l'intervista, si scusi e si corregga.

lunedì 24 ottobre 2016

TERREMOTO


Risultati immagini per BUROCRATICO





Di solito è il governo che è al centro della scena, ma leggendo le cronache e l'albo di Palazzo le acque si agitano anche altrove. Sta volta ci pare un gran subbuglio che si scuote ancor dentro le mura. Di attacchi e di questioni intorno alla Capa del corpo degli agenti e del solito architetto c'é stata discussione al chiuso delle stanze dell'ultimo Consiglio. Per quanto è trapelato si é data qui notizia, ma adesso spulciando i documenti che l'albo ci propina, si assiste a un cambiamento che sembra sconvolgere un po' tutti gli uffici. Da un lato c'è aria di abbandono, piuttosto sembra una fuga che rischia di svuotar diversi uffici dove interi reparti ci paion che sian ammutinati, presentando domande per fuggire; dall'altro si prevedono altri arrivi e al fondo di questo processo che sembra ora sia in atto c'é un quadro generale che sarà tutto mutato. Silenzio é naturale, sulle cause che sembran generare un terremoto, ma è un fatto che da tempo un tal rivolgimento ci mancava. Se poi lo ricordiamo che al fin di questo mese è pure già annunciato che anche il Generale lascerà il comando per andar a prender la pensione, nessun dubbio più rimane che é l'intera struttura che va in tilt, colpita da una crisi che mai di tal ampiezza si era vista. Ordunque abbiamo detto che é silenzio sulle cause che sono alla base di questo terremoto. Che causa sia il nostro Borgomastro, che sia degli altri del Governo, che sian disguidi interni o chissà cosa, sicuro come pochi che le cause del malessere che ha preso un po' tutti gli uffici, non certo staran scritte nelle istanze che i singol dipendenti hanno prodotto. Si annuncian dunque tempi duri per quel che è il lavor dentro gli uffici. Che non fossero dei fulmini questo è noto, ma il rischio è che ora sarà anche un po' peggio. Difficile pensare che non vedremo altri interpelli e che gli eletti oppositori si lasceranno passare l'occasione per chiedere a Bottini ragioni ora dei fatti. Più tardi e un po' più in là qualcosa si saprà.

giovedì 20 ottobre 2016

QUESTIONI DELICATE



Risultati immagini per DELICATE



L'esame di quel D.U.P., per quanto improvvisato e poco e male fatto, non ha certo svelato programmi ed ambizioni, se mai anche ci fossero, di quelli del governo nel tempo residuo dei prossimi ormai circa men quattr anni che ancora separa il Borgomastro da quel che sarà il ritorno dell'Alcade. Nessun riferimento sta infatti manco scritto in quelle pergamene che faccia trapelare che cosa mai ci sta dentro il cappello, a forma di cilindro, che l'abile Bottini tiene in mano. Quel vaso poi di Pandora che comunque era riapparso durante la campagna rimane un gran segreto e nessuno ha voglia di svelarlo. Detto così questo non dice se mai ci sia dentro le teste che pensano in Palazzo, qualche pensiero. Più facile pensare che attendino che arrivino richieste o meglio anche comandi cui dare una risposta e andare avanti. E' quello che succede, per quanto o per quel tanto che ancora si capisca, intorno alla Gabbiola. Sin'ora abbiamo inteso che sembrano orientati ad obbedire; piegar sempre la testa, dicendo poi a noi fessi che hanno risolto un gran problema. Vedremo... ma intanto di linee che sian quelle che fanno gli interessi di noi tutti ancora manco si son viste, ma soltanto che copiano ed incollano le richieste pervenute. Se dunque questo è vero, rimane anche pur vero che il nostro Borgomastro di impegni a tacconare e chiudere dei buchi se n'é presi, riempiendo il suo bilancio di Euro per sto scopo. La mission originaria non sembra quindi che sin qui sia poi tradita, ma fedele alla sua impronta, si appresta a usar il secchio e la cazzuola. In fondo è cosa che sempre gli vien bene; purtroppo anche a far buchi, che ancor non si può dire qual sarà il saldo di fine di mandato, tra buchi poi colmati e quelli invece aperti. Se questo é dunque il quadro assai poco tranquillo, notizie ancora molto incerte arrivano da fuori circa la storia che avrà quell'alberghiera e quindi anche il pallone. Or dice il Presidente dell'Ente Provinciale che la questione è sempre delicata. Peccato che tempo fa diceva esser risolta. Di certo ci sembra di capire che tra fallimenti di imprese, passaggi di contratti, progetti di livelli diversi e mai finiti, il conto salga eccome. Si aggira sto milione e mezzo anche di euro che sembra sia il prezzo ora richiesto per chiuder la questione,ma che ha detta del Capo dell'Ente Provinciale è ancora delicata. 











lunedì 17 ottobre 2016

PORTE CHIUSE











Sgombrato che fu tutto il loggione, rimasti nel chiuso della stanza, i nostri cari eletti trattarono gli interpelli segretati. Qualcosa comunque è trapelato e intanto occorre dire che, da quanto par si ascolti, il primo e più incazzato non era il Comandante, ma un tal chiamato Fortis che, sebbene non c'entrasse per nulla con l'oggetto che era in interpello, avrebbe mirato diritto al Borgomastro, colpendolo più volte e mettendolo al tappeto. Il tema in discussione per vero riguardava il modo e il come la Polizia Locale sarebbe mal diretta. Che fosse il Comandante a battere sul chiodo, la cosa sarebbe anche normale, ma che fosse questo Fortis a sbattere di pugno su sul tavolo non pare poi normale. Or dunque qui si tratta, se è vera la notizia, di un uomo del gruppo di Bottini che, non solo vota contro il documento che illustra il mandato tutto quanto, ma che irrompe, rubando la scena al Comandante e sferra un attacco diretto e personale al Borgomastro che rimane senza fiato. Che dietro questo uomo un altro si nasconda non sembra ci sia ormai più neppure un dubbio. Sull'altro argomento in discussione, il noto Architetto reintegrato, non par la discussione sia stata molto accesa. Sul tema il Borgomastro sarebbe stato molto chiaro; sin tanto che al Governo ci sta lui, quell'altro non prende più il comando. Non so se soddisfatto o meno sia stato il Comandante; la cosa non trapela, comunque ci par che sul tema abbia frenato. Sta cronaca segreta comunque ci rivela che quando i Consigli sono chiusi, il clima é un po' diverso e qualcosa salta fuori, peccato sta cosa succeda sol di rado.

venerdì 14 ottobre 2016

AFFARI E MALAFFARI

Risultati immagini per palacongressi stresa



Ormai passa anche quest'anno e come da tempo la scatola sta chiusa e sempre vuota. E' chiaro, si parla del Pala dei congressi che arrivato, a seguito di vendite e di acquisti di asset societari, nelle mani della Fiera di Milano dei Congressi, ora langue e sembra un catafalco o un monumento ai morti e ai trapassati. Intanto sulla Fiera, un socio per verità di quella dei Congressi, c'è un poco una bufera, con quelli della Procura penale di Milano che chiedevano venisse mandato un commissario. Diverso poi ha deciso il tribunale, comunque un commissario pur ci ha messo ed ora procede ancor l'inchiesta. Interpellato tempo fa sullo stato comatoso in cui versava la gestione, il nostro Borgomastro rispondeva che il meglio era tacere e fare niente che intanto pagavano un bel canone. Insomma sembrava esser contento del canone versato e del nulla combinato. L'arrivo della Fiera fu, per vero, allora salutato dall'Alcade, che ancora stava saldo sul ponte di comando, come un gran cambio di passo. Diceva che sta volta le cose cambiavano e certo miglioravano; che stessero cambiando ebbe ragione, che poi si migliorarono, nessuna previsione fu più infausta. Le ultime notizie comunque ora rallegrano; se anche non toccano in diretta il ramo societario che cura il pala dei congressi, ci dicono qualcosa sui metodi e sui modi di gestione di queste belle società partecipate e chissà che non vi sia ora una svolta. Comunque per ridere e informare, vi posto ciò che il sito di Fiera Milano dei Congressi pubblicizza. A leggerlo non par che vi sa al mondo qualcosa di migliore, ma forse hanno confuso, sono distratti, si sono un po' forse sbagliati. Ci par che il Borgomastro sia ora che  dia qualche notizia e faccia qualche cosa. 








FIERA MILANO CONGRESSI 

Fiera Milano Congressi, società del Gruppo Fiera Milano, è leader italiano nell'industria congressuale dal 1994. 
Specializzata nella gestione di sedi per eventi oggi può vantare 3 centri congressi ed un meeting centre per un totale di oltre 20.000 posti a sedere: 

MiCo - Milano Congressi, il centro congressi più grande d'Europa; 
Stresa Convention Centre, il centro congressi del Lago Maggiore; 
Stella Polare, il centro congressi della nuova fieramilano; 
MoMeC, l’executive business suite nel cuore di Roma. 

Un modello gestionale innnovativo capace di rispondere ad ogni vostra esigenza: lussuose salette riunioni e audiovisivi di ultima generazione; vaste aree polifunzionali e telecomunicazioni innovative; flessibili sale conferenze e catering raffinati. Mille servizi, un unico interlocutore: più facile di così! 
Gestiamo oltre 500 eventi l'anno di qualsiasi tipologia - convention, congressi, cene di gala, lanci di prodotto - e ad ognuno forniamo lo stesso servizio: l'eccellenza. 
Il segreto del successo? Le persone. Il team di Fiera Milano Congressi è stato selezionato in base a requisiti di passione, professionalità ed esperienza. In ogni ufficio, dal Commerciale all'Amministrazione, dal Project Management al Marketing, noi tutti vi assisteremo instancabilmente perchè lavoriamo con un solo obiettivo: realizzare eventi indimenticabili! 



CHIEDETECI TUTTO OTTERRETE IL MASSIMO 

24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Una disponibilità totale che non si concede pause fino a quando l'evento non è terminato. 

Il nostro personale sono i vostri angeli custodi: dall'ideazione dell'evento fino alla produzione, vi assisteranno instancabilmente per ogni servizio, anche l'imprevisto. 
Centralino: +39 02 4997.7134 

Reception: Tel +39 02 4997.6275 - Fax +39 02 4801.0265 



500 

Questo è il numero di aziende, enti e associazioni che ogni anno ci affidano più di 180.000 loro partecipanti. 


CONGRESSI 

WCN - World Congress of Nephrology 

9.000 partecipanti 
ESMO - European Society Medical Oncology 
9.000 partecipanti 
EAU - European Association of Urology 
9.000 partecipanti 
PowerGen Europe 
8.500 partecipanti 
ESH - European Society on Hypertension 
6.800 partecipanti 
ESCMID - European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases 
5.000 partecipanti 
IADB - Inter-American Development Bank 
5.000 partecipanti 
UNFCC - United Nations Framework Convention on Climate Change 
5.000 partecipanti 
SIRM - Società Italiana di Radiologia Medica 
5.000 partecipanti 
EASL - European Association for the Study of the Liver 
4.500 partecipanti 
SMART - Simposio Mostra Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva 
4.500 partecipanti 
HFM - Heart Failure Meeting 
4.000 partecipanti 
EWEA - European Wind Energy Association 
4.000 partecipanti 
SOI - Società Oftalmologica Italiana 
4.000 partecipanti 
ICOH - International Congress on Occupational Health 
4.000 partecipanti 
ECTRIMS - European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis 
3.500 partecipanti 
IST - Information Society of Technology 
3.200 partecipanti 
ECR - European Consumer Response 
3.000 partecipanti 
UIC - International Union of Railways 
3.000 partecipanti 
SIR - Società Italiana di Reumatologia 
2.500 partecipanti 
SCIVAC - Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia 
2.000 partecipanti 
SIAARTI - Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva 
2.000 partecipanti 
SID - Società Italiana di Diabetologia 
2.000 partecipanti 
UIP - Unione Italiana per la Pneumologia 
2.000 partecipanti 
SIMI - Società Italiana di Medicina Interna 
1.700 partecipanti 
IFIP - International Federation for Information Processing 
1.500 partecipanti 
SIU - Società Italiana di Urologia 
1.500 partecipanti 
EuMA - European Microwave Association 
1.000 partecipanti 
SIE - Società Italiana di Endocrinologia 
1.000 partecipanti 
SIMEL - Società Italiana di Medicina di Laboratorio 
1.000 partecipanti 


CONVENTION 

Banca Capitalia 
Oracle 
Banca Credito Valtellinese 
Pfizer 
Banca Generali 
Pirelli 
Banca Intesa 
Poste Italiane 
Banca Nazionale del Lavoro 
Radio Reti 
Banca Popolare di Bergamo 
RAI 
Banca Popolare di Milano 
Sanofi Aventis 
Banca Unicredit 
SAP Italia 
Ferrovie dello Stato 
SAS Institute 
Hewlett Packard 
Seat Pagine Gialle 
IBM 
Siebel 
Il Sole 24 Ore 
Telecom Italia 
McKinsey 
Vodafone 
Nestlé Italia


DATI SOCIETARI 

Fiera Milano Congressi S.p.A. con socio unico
Direzione e coordinamento di Fiera Milano S.p.A.
Sede Legale: Piazzale Carlo Magno n. 1 - 20149 Milano.
Capitale Sociale: € 2.000.000 interamente versato.
Iscritta al Registro delle Imprese di Milano, Codice Fiscale e P. IVA n° 11292010151.
Numero Repertorio Economico Amministrativo (REA): 1452160.


ORGANI

Consiglio di Amministrazione 
Presidente, Paolo Fiorenzo Cesare Borgio 
Amministratore Delegato, Francesco Conci 
Consigliere, Simona Greco 

CODICE ETICO

Il codice etico del Gruppo Fiera Milano definisce con chiarezza l’insieme dei valori che la società riconosce, accetta e condivide e l’insieme delle responsabilità che la società assume verso l’interno e verso l’esterno. 
L’osservanza del codice da parte dei dipendenti del Gruppo Fiera Milano è di importanza fondamentale per il buon funzionamento, l’affidabilità e la reputazione della società, fattori che costituiscono un patrimonio decisivo per il successo del Gruppo. 
I dipendenti del Gruppo Fiera Milano, oltre che adempiere ai doveri generali di lealtà, di correttezza, di esecuzione del contratto di lavoro secondo buona fede, devono astenersi dallo svolgere attività in concorrenza con quelle del Gruppo Fiera Milano, rispettare le regole aziendali e attenersi ai precetti del Codice, la cui osservanza è richiesta anche ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 2104 del Codice Civile. 

Il Codice è portato a conoscenza di tutti coloro con i quali il Gruppo Fiera Milano intrattiene relazioni d’affari. 



giovedì 13 ottobre 2016

CRONACA


Risultati immagini per CONSIGLIO COMUNALE



Alle 18 la truppe son già belle schierate e pronte a sto confronto. Di certo però la sera non promette proprio battaglia; di norma infatti quando sul tavolo ci sta qualcosa di corposo, le parti preferiscono star caute e infatti così sarà questa serata. Inizia comunque ad introdurre, la nota delegata alle finanze. Fedele sempre al suo noto stile, illustra questo DUP, leggendo sta volta un bel pizzone; non alza mai gli occhi da quel testo, non compie mai neppure un solo gesto e come il recente robotino dalle sembianze umane e dall'intelligenza artificiale, arriva sino in fondo al compito affidatole senza neppure fare un solo atto di respiro. Si liquida così quel documento che avrebbe la pretesa di scrivere la storia della Perla per i prossimi quattr' anni di mandato del nostro insediato Borgomastro. Una lista della spesa, o poco più diversa, così la Delegata ci riesce a snocciolare e poi semplificare agli occhi del consesso, il documento. Non è che poi le minoranze ci mettono di loro a sviscerare. Ci prova Severino che ora pone le domande cui chiede risposte. Che chiedere domande al Borgomastro sia cosa molto facile, nessuno lo dubita un pochino, ma quanto alle risposte, è un mago a non farsi capire. Così sarà per la piscina che è mezza da rifare, così sarà per l'impianto di luci al lungo lago che poi non si capisce se vuole conservare, così sarà per palacongressi che scrive che deve rifunzionarizzare, così sarà per i canoni già evasi che dice essere sanati, cioé che non verranno mai pagati. Comunque, una per una, arrivan le domande e giungono le risposte e si va verso la fine dell'esame di questo documento senza che vi sarà un vero serio esame. L'unica sorpresa la mette il noto Fortis che, non so quanto a sorpresa, annuncia il suo voto contrario in quanto risulta violato il loro patto di non metter nuove imposte o tasse. Di tasse, o meglio di imposte ne mette di fatto e di nuove questo DUP. Fa un balzo, che chiamano adeguare, l'imposta di soggiorno; si aggiunge la TASI al tre per mille ai fabbricati che non sono abitazioni, è al 9 e 2 per mille l'imposta sulla casa oltre la prima. Comunque c'è ancora Bertolino che illustra la sintesi del voto, sta volta anche contrario; non credono in sto DUP che pare un poco traballante, per nulla garantito che poi sarà compiuto e invece magari ancor cambiato. Si astiene il Comandante e con tre voti contrari in minoranza ed uno pur di maggioranza di quel Fortis amico di un tal Canio, viene approvato. Sul tavolo ci stanno variazioni al bilancio di quest'anno. Le passano come fossero questioni quotidiane e col voto contro di quelli della Lega le approvano. L'esame prende un attimo e poi via, si approva col voto sta volta tutto unanime. Infatti si tratta del rinnovo del sistema che unisce nella rete le tante biblioteche. Ma arriva la proposta del rinnovo di quella convenzione che unisce la Perla con Baveno in merito al nido dei piccoli bambini. E' sempre Lei la delegata, sta volta alla materia, che illustra o meglio legge ancora la proposta. Ormai son solo quattro i posti garantiti ed occupati. Le cifre delle rette sono alte, per vero sono altissime e manco col sostegno assai corposo dell'Ente comunale, nessuno ci può andare. E' allora Severino che invita a cambiar passo. Ci sono altri modelli, si tratta a suo giudizio di far na riflessione, guardarsi un poco intorno e, spendendo un poco meno, magari riuscire a garantire un buon servizio a più che quattro gatti. Il solito Bottini la mette sul possibile, si tratta di vedere, per ora si va avanti così come proposto, poi dopo che ben venga, son tutte soluzioni. Non piace l'apertura al Vice delegato, la mette più in politica; le buone relazioni con l'Ente a noi vicino e cose varie, si coglie il polemista con quelli della Lega, ma é sempre pur Bottini il solito sornione che spegne ogni polemica. Si associa il Comandante a quelli della Lega e così, con questo schieramento, si chiude con il voto. Ritorna, di traverso, il caso funivia. In ballo ci sta la convenzione con l'Ente Regionale per spenderne di soldi 300 ancora mila per mettere un po' a posto le scatole di latta e di cemento che sono le stazioni. Non mancan di osservare lo stato di degrado con cui versano da tempo che, quanto a a far manutenzione, il vecchio ormai gestore lui manco si sognava. Si augurano un po' tutti che sti soldi siano spesi per dare dignità a ciò che non c'é l'ha e tanto che ci siamo, ricorda Severino di chiedere al Bottini i conti della spesa, almeno che si sappia, una volta poi per tutte, le cifre per benino che sono state spese nel rinnovo dell'impianto. Nessuno ormai però ricorda che accanto a questo impianto ci stavano persone a farlo funzionare e con questo vuoto di memoria, si vota e si passa a un altro e un nuovo tema. C'é un ordine del giorno che é contro la norma sul pareggio nel bilancio. Nessuno che lo legge; peccato é un pieno di scemate, ma quello che concentra l'attenzione é la soglia del comune se sta sotto o se sta sopra i 5.000. Lo ricorda Bertolino che quando di mezzo é l'indennizzo ai governanti, fa comodo star sopra e quando c'é di mezzo il pareggio di bilancio é più comodo star sotto. Comunque, per quanto che poi serva o che non serva, lo votano. Finiti gli argomenti ci stanno gli interpelli. Son cinque sti interpelli; li muove il Comandante, ma due sono blindati, son stati segretati dal lesto Borgomastro; riguardano la Capa e il tecnico Architetto. Son quelli messi in fondo e il pubblico, sta volta é un po' pochino, così se ne andrà via. Degli altri rimanenti, il primo è sul mercato; la piazza ora rifatta è priva di bocche di anti incendio e neppure è ancora fatto il riordino dei posti dei mercanti. Risponde il Borgomastro che contesta, sul piano normativo la tesi sostenuta in interpello riguardo l'antincendio; dei banchi il riordino ormai é belle pronto. Le parti rimangono pertanto ognuna sulle proprie e si passa ad altro punto che parla dell'Isola, o meglio riguarda l'erosione di parte della costa che provoca quel moto dei tanti battellini che accostano per lo sbarco e poi l'imbarco e il solito Bottini risponde a modo suo. Da ultimo riguarda lo stato in cui versano i servizi sanitari. Elenca il Comandante la lista dei servizi ormai dismessi in quel che ora rimane del ex ambulatorio ex ospedale. Lamenta il poco che avrebbe fatto sto governo per opporsi a tale riduzione, e poi c' é il pungi dito, quel prelievo senza dolore che mentre altrove verrebbe garantito, qui non lo sarebbe. Da ultimo risponde la nota Delegata. Sta volta é un poco più animata, ribatte punto a punto, ricorda quanto fatto, rivendica un primato, si impegna anche per dopo, insomma é soddisfatta. La chiude il Comandante che chiede che le azioni sian anche clamorose. Si chiude per il pubblico il dibattito, continua a porte chiuse la serata .

mercoledì 12 ottobre 2016

DUP

Risultati immagini per documento unico programmazione



Archiviata che ormai é stata la notizia della Stampa riguardo alla condanna diventata in due giorni non condanna, ci tocca ora guardare a quello che sta sera ci riserva il gran Consiglio riunito alle 18 al suo completo. Di tutti gli argomenti, compresi i riservati che riguardano un po' sempre dipendenti del Palazzo, ci pare che l'unico importante sia sto DUP. L'acronimo vuol dire documento unico di programmazione, una sorta di librone in cui sto Borgomastro dovrebbe metterci dentro tutto quello che, da qui a fine mandato, ha in mente lui di fare ed anche che può fare. In realtà più che parole ci stanno tante cifre che dicono un po' tutto ed un po' niente; comunque questo é tutto, non aspettiamoci un gran che, il governo è quel che é. Vi dico qualche cifra: si spendono sti soldi anno per anno, nei prossimi tre anni, per la vita del Palazzo: 6.670.000/6.737.000/6.716.000. E subito evidente che la spesa, quella corrente, non scende, galleggia e un po anche sale. Ma in fondo il documento é fotocopia e replica ogni anno le cifre circa uguali, anzi proprio tutte quante uguali, con l'uniche eccezioni del debito che scende, ormai é quasi niente, e un fondo vincolato che risale. Tradotto dalle cifre alle parole, la cosa significa che il governo non fa nulla, meglio prevede di fare proprio nulla per cambiare proprio in niente quella somma che sono sei milioni ed oltre mezzo che, ogni anno, lui spende per vivere a Palazzo. Se questa é dunque la borsa della spesa, c'é poi anche quell'altra, la spesa che investe per rifare la città. Le cifre, anno per anno sono queste: 3.414.000/3.004.000/1.493.000. Non son cifre modeste, i soldi una parte arrivano dalle entrate, pompando l'imposta di soggiorno che sale bene di un terzo e fingendo che vi sia quella di sbarco che vale come un terzo di quella di soggiorno; il resto saranno un po' di oneri e, se confermati o non persi per strada, contributi da enti e fondazioni. Vi è poi Stresa Servizi che pompando anche lì, più che si può, il prezzo delle soste delle auto, farà da bancomat per il Palazzo. Saranno spesi bene, se mai saranno tutti spesi? Saranno in buona parte sparpagliati un po' di qua e un po' di là, cercando di chiudere le toppe che riempiono la Perla e come sempre accade in questi casi non vedremo un gran che di risultati. Per quelli concentrati ci son 1.060.000 per tutte le isole, ma sono pure fasulli come l'imposta. ci sono 1.050.000 per quelli al Mottarone, ma per ora son solo 500 ci son 761.000 per una roba che chiamano rifunzionalizzazione del pala congressi. Se poi dietro sta parola ci siano anche dei soldi, questo vedremo ma nel 2000 solo 18.

giovedì 6 ottobre 2016

DUE A UNO

Risultati immagini per conciliazione





Il giorno del giudizio, il cinque dell'ottobre che é già in corso, é poi arrivato, ma quanto a quel giudizio, scordatevi un momento il titolo indecente che ha fatto la Stampa stamattina, non c'è stato. La storia tra un tal Canio e i tre che erano in Consiglio a tirar le fila di chi si oppone, se ieri si è conclusa si è conclusa con un accordo tra le parti contendenti. In cambio di uno scritto, da metter su pei muri, si toglie la querela di lesa sua maestà. Non ci sarà dunque condanna, non vi sarà neppure alcun giudizio e quanto alla campagna da fare per l'ex Sindaco, di questa roba qui non c'é traccia nell'accordo già siglato. In calce a questo post comunque riportiamo il testo convenuto; non c'é parola in più e non c'è parola in meno di quanto, davanti al Giudice incazzato, ci siamo impegnati a render noto. Ognuno si faccia poi un giudizio su quanto abbiamo dato e su quanto abbiamo avuto, io credo che 2 a 1 sia il giusto risultato che abbiamo conquistato. Eppure stamattina la Stampa diverso intitolava; poi leggendo per benino, la cronaca dei fatti giudiziari era corretta, ma allora perché un titolo cretino che scriveva essere noi dei condannati ? Giriamo la domanda, con tanto di richiesta di rettifica e di scuse alla cronista che , seppure era presente nell'aula di giustizia non sembra abbia ben capito circa quasi niente. 




Con riferimento ad un manifesto pubblicato nel mese di ottobre 2013 che dava conto dell'avvenuta approvazione della variante urbanistica denominata" Zanetta" e che conteneva alcune valutazioni fortemente critiche circa l'intervenuta approvazione di quella variante, i sottoscritti ritengono di aver operato nell'ambito delle prerogative e facoltà che il ruolo di Consiglieri, allora rivestito, conferiva, senza alcuna intenzione di ledere l'onorabilità e la dignità personale di chi in quel tempo occupava la carica di Sindaco , l'Avvocato Canio Di Milia. Se nella espressione del loro motivato dissenso non è stato adeguatamente valutato l'impatto che la critica avrebbe potuto avere sulla sensibilità personale dell'allora Sindaco, sotto questo profilo ce ne scusiamo, ribadendo che nostra esclusiva intenzione era la manifestazione di un dissenso critico e legittimo.

mercoledì 5 ottobre 2016

SESSIONE D'AUTUNNO


Risultati immagini per CONSIGLIO COMUNALE




IL BORGOMASTRO DISPONE di convocare il consiglio comunale
In sessione ordinaria - seduta di 1° convocazione per il giornomercoledì 12 Ottobre 2016 - ore 18.00.= presso Palazzo dei Congressi, Sala Iacono

e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione ordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno

mercoledì 12 Ottobre 2016 - ore 19.00.= presso Palazzo dei Congressi, Sala Iacono

Per deliberare il seguente

ORDINE DEL GIORNO

Seduta pubblica

1. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti.
2. D.U.P. Documento Unico di Programmazione - triennio 2017/2019. Presentazione al Consiglio Comunale.
3. Comunicazione D.G.C. N. 97 DELL' 11.08.2016 "Esame ed approvazione variazione di cassa".
4. Esame ed approvazione 3° variazione al bilancio di previsione - triennio 2016/2018.
5. Centro Rete - Sistema Bibliotecario del V.C.O. Esame ed approvazione convenzione per il periodo 2017/2021.
6. Approvazione nuova convenzione tra i Comuni di Stresa e Baveno per la gestione associata dell' Asilo Nido G. Buscaglia" di Baveno - anni scolastici 2016/7 2017/8 - 2018/9.
7. Funivia Stresa-Alpino-Mottarone. Esame ed approvazione schema Accordo di Programma per la messa in sicurezza degli edifici delle stazioni di partenza ed arrivo (€ 300.000.=).
8. Esame ed approvazione Ordine del Giorno per la richiesta di eliminazione del vincolo del pareggio di bilancio per i Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti.
9. Gruppo Consiliare Uniti per Stresa - Interpellanza relativa a rifacimento piazza del mercato e mancanza di bocche antincendio (prot. N. 12003 del 29.08.2016).
10. Gruppo Consiliare Uniti per Stresa - Interpellanza relativa ad "Erosione del fondale Isola Pescatori nei luoghi di attracco dei motoscafi e necessità di provvedere. Riparazione di brecce e crepe" (prot. N. 12562 del 08.09.2016).
11. Gruppo Consiliare Uniti per Stresa - Interrogazione relativa a "Salute dei cittadini e disservizi del Poliambulatorio di Stresa. Disinteresse del Comune (prot. N. 12179 del 31.08.2016).
Seduta segreta
12. Gruppo Consiliare Uniti per Stresa - Interrogazione relativa a "Ferragosto e senso di responsabilità" (prot. N. 12002 del 29.08.2016).
13. Gruppo Consiliare Uniti per Stresa - Interrogazione ad oggetto "Basta con lo spreco di soldi pubblici per foraggiare avvocati. Basta con la persecuzione dei dipendenti e basta con la mancanza di serenità nell' ambiente di lavoro" (prot. N. 12372 del 05.09.2016).


IL BORGOMASTRO 
( Bottini)

martedì 4 ottobre 2016

OPERE FANTASMA

Risultati immagini per OPERE PUBBLICHE FANTASMA

Ritornato a questa scrivania, il testo con cui inizia la mattina é la storia di un'altra opera fantasma che annunciata già sin troppe volte, non sembra che ancor sia all'orizzonte. L'opera fantasma è quella che é prevista venga fatta al ponte Roddo di Carciano; un piccolo parcheggio per auto e per i camper al posto dello sconcio che da anni é lì davanti agli occhi. La cosa é ormai belle datata; ci mise di suo pure l'Alcade, modificando un po' le strane norme che avrebbero obbligato il proprietario ad oneri insensati per poter fare qualcosa. Ci mise però tanto del suo che, cosa poi non rara, ne uscì fuori un gran pasticcio e nulla poté sempre l'Alcade che pur avrebbe voluto inaugurare l'opera a fin del suo mandato. Ne nacque una contesa: da un lato c'era l'Alcade, dall'altro Stresa Servizi; il primo voleva che la seconda, coi soldi delle soste, costruisse, da subito, il parcheggio a ponte Roddo; la seconda voleva che prima di costruir questo parcheggio, provvedesse il Palazzo ad acquisir il sito onde evitar di cacciar pubblico denaro in casa altrui. Per vero aveva ben l'Alcade, esperto di garbugli, fatto approvare un atto con cui per dieci anni si affittava il sito a duemila euro per singolo anno. Finito che poi fosse sto tempo, anche il parcheggio però, ancorché si fosse fatto, diventava proprietà di chi non lo si sa. Sin tanto e se dunque sta clausola restava, col fischio che Stresa Servizi era disposta a metterci dei soldi. Passò però la mano da quella dell'Alcade al Borgomastro e questi almen parve più duttile, sin che modificò la norma dicendo ora la regola che é scritta, che la proprietà cede il terreno senza alcun prezzo e l'Ente così ci fa il suo bel parcheggio. Almen così sta scritto o almen così si crede che stia scritto. Comunque che ben ora sia già scritto, sin qui niente parcheggio. Sul tema del ritardo, interrogato nell'aula del consesso, il nostro Borgomastro non parve preoccupato ma, come suo solito, promise da lì a poco risolto ogni problema e fatta quest'opera annunciata. Comunque sin oggi non spunta un bel di niente scrutando l'orizzonte, se non che proprio in questi giorni, all'albo pretorio del Palazzo, leggiamo che pagano l'affitto per l'anno che sta in corso. Insomma gli versano la somma da Canio sottoscritta; quei 2 mila e IVA d'euro che sarebbe serviti per metterci il parcheggio e che la norma successiva aveva, saggiamente, tolto via. Sarà solo una svista? sarà una presa pei soliti fondelli? Chiediamolo pertanto al nostro Borgomastro che spieghi per benino la storia del parcheggio e non faccia il birichino.