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giovedì 6 ottobre 2016

DUE A UNO

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Il giorno del giudizio, il cinque dell'ottobre che é già in corso, é poi arrivato, ma quanto a quel giudizio, scordatevi un momento il titolo indecente che ha fatto la Stampa stamattina, non c'è stato. La storia tra un tal Canio e i tre che erano in Consiglio a tirar le fila di chi si oppone, se ieri si è conclusa si è conclusa con un accordo tra le parti contendenti. In cambio di uno scritto, da metter su pei muri, si toglie la querela di lesa sua maestà. Non ci sarà dunque condanna, non vi sarà neppure alcun giudizio e quanto alla campagna da fare per l'ex Sindaco, di questa roba qui non c'é traccia nell'accordo già siglato. In calce a questo post comunque riportiamo il testo convenuto; non c'é parola in più e non c'è parola in meno di quanto, davanti al Giudice incazzato, ci siamo impegnati a render noto. Ognuno si faccia poi un giudizio su quanto abbiamo dato e su quanto abbiamo avuto, io credo che 2 a 1 sia il giusto risultato che abbiamo conquistato. Eppure stamattina la Stampa diverso intitolava; poi leggendo per benino, la cronaca dei fatti giudiziari era corretta, ma allora perché un titolo cretino che scriveva essere noi dei condannati ? Giriamo la domanda, con tanto di richiesta di rettifica e di scuse alla cronista che , seppure era presente nell'aula di giustizia non sembra abbia ben capito circa quasi niente. 




Con riferimento ad un manifesto pubblicato nel mese di ottobre 2013 che dava conto dell'avvenuta approvazione della variante urbanistica denominata" Zanetta" e che conteneva alcune valutazioni fortemente critiche circa l'intervenuta approvazione di quella variante, i sottoscritti ritengono di aver operato nell'ambito delle prerogative e facoltà che il ruolo di Consiglieri, allora rivestito, conferiva, senza alcuna intenzione di ledere l'onorabilità e la dignità personale di chi in quel tempo occupava la carica di Sindaco , l'Avvocato Canio Di Milia. Se nella espressione del loro motivato dissenso non è stato adeguatamente valutato l'impatto che la critica avrebbe potuto avere sulla sensibilità personale dell'allora Sindaco, sotto questo profilo ce ne scusiamo, ribadendo che nostra esclusiva intenzione era la manifestazione di un dissenso critico e legittimo.

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