Ormai in dirittura di fine del mandato, il Borgomastro raduna qualche media e annuncia che presto tutto cambia. A leggere un po' bene non cambia quasi niente, i soliti progetti voltati e rivoltati non toccano il futuro, neppure più di tanto il nostro qui presente. Ignora i fallimenti: il porto che non c'é, la vasca per il bagno che fa acqua; fa finta che portarsi la villa Palazzola in casa propria sia la soluzione del problema; trincera la questione l'Alberghiera a un fatto di soldi che mancano e ignora che manco Lui sa dove poi metterla. Racconta che un nuovo parcheggio alla stazione, mettendoci i soldi delal Perla, sia un fatto da vantarsi e non un regalo a Trenitalia, che infatti si stupisce e non ringrazia. Ignora gli ultimi permessi a costruire: Villa Ostini e Grand Hotel Des Illes e cosa mai abbiano deciso in termini di standard o invece se abbiano monetizzato tutto quanto. Insomma il nostro Borgomastro racconta ciò che vuole e ignora quel che vuole. Potremmo proseguire nel racconto: ci dice che sistemerà le stazioni funiviarie, non ci dice perchè mai non lo abbia già fatto che i soldi pur li aveva, ma ignora i dati del bilanci del gestore, gonfiati negli utili dai lauti regali della Perla. Annuncia un parcheggio per un porto che non c'è che costerà una sberla a posto auto. Insomma un gran disastro che viene raccontato come fosse un gran successo. E' bravo il Borgomastro, troppo bravo; funanbolo com'é racconta tante favole e le gira come vuole. Speriamo sia l'ultimo spettacolo in rassegna, che chiuda anche il teatro, si cambi compagnia e così sia.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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giovedì 24 ottobre 2019
MINESTRA RISCALDATA
Ormai in dirittura di fine del mandato, il Borgomastro raduna qualche media e annuncia che presto tutto cambia. A leggere un po' bene non cambia quasi niente, i soliti progetti voltati e rivoltati non toccano il futuro, neppure più di tanto il nostro qui presente. Ignora i fallimenti: il porto che non c'é, la vasca per il bagno che fa acqua; fa finta che portarsi la villa Palazzola in casa propria sia la soluzione del problema; trincera la questione l'Alberghiera a un fatto di soldi che mancano e ignora che manco Lui sa dove poi metterla. Racconta che un nuovo parcheggio alla stazione, mettendoci i soldi delal Perla, sia un fatto da vantarsi e non un regalo a Trenitalia, che infatti si stupisce e non ringrazia. Ignora gli ultimi permessi a costruire: Villa Ostini e Grand Hotel Des Illes e cosa mai abbiano deciso in termini di standard o invece se abbiano monetizzato tutto quanto. Insomma il nostro Borgomastro racconta ciò che vuole e ignora quel che vuole. Potremmo proseguire nel racconto: ci dice che sistemerà le stazioni funiviarie, non ci dice perchè mai non lo abbia già fatto che i soldi pur li aveva, ma ignora i dati del bilanci del gestore, gonfiati negli utili dai lauti regali della Perla. Annuncia un parcheggio per un porto che non c'è che costerà una sberla a posto auto. Insomma un gran disastro che viene raccontato come fosse un gran successo. E' bravo il Borgomastro, troppo bravo; funanbolo com'é racconta tante favole e le gira come vuole. Speriamo sia l'ultimo spettacolo in rassegna, che chiuda anche il teatro, si cambi compagnia e così sia.
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