Si è svolto al pomeriggio il rito di un anno che finisce e di un mandato che si chiude. Baldanzoso come mai, il nostro Borgomastro dirige ancor la danza tra carte che svolazzano e parole in libertà. L'ordine del giorno sembrerebbe anche corposo, ma a dispetto dei temi sull'agenda, il tempo dedicato non è molto e tutto poi finisce all'ora che è di cena. La lista è dunque lunga, ma nell'anno elettorale le tasse non si toccano e qundi si fa in fretta a tenerle già com'erano.Passiamo dunque ad altro; il solito programma di opere e lavori, con dentro da quest'anno i beni ed i servizi che si vanno ad acquistare. Son tutti un po' contenti, ma su un punto c'è un quesito che pone Severino. La cifra per la mensa non torna più di tanto. Ci prova il Borgomastro, esperto a far di conto; non sembra che soddisfi la sua di spiegazione, l'esperta non è in aula, ma c'è sempre un cellulare e dunque la contatta la nota delegata ai conti e alle finanze e poi finisce lì, chiudendo l'incidente. Sul piano sostanzioso di opere e lavori è sempre il Borgomastro che illustra la sua lista. Nessuno lì lo dice, ma ci sembra che sparisca dal piano dei lavori il progetto emblematico che scende dal monte Mottarone. Può darsi che anche lì sia finito tutto in niente, per ora non si sa, vedremo un po' più in la. Il resto è roba nota, le solite cosette , un mucchio di gran soldi che una volta che si spendono non sempre si comprendono a cosa son serviti,. Del porto ancora niente, ma annuncia il Borgomastro che il mese che ora viene, arriva la perizia sul caso a tutti noto. Vedremo la sorpresa. Chi paga e quanto costa. Ma ecco un incidente che anima il dibattito; è il caso Grand Hotel, o meglio l'ampliamento. E' noto che i lavori son già ben avviati, ma è noto che nessuno ha visto e letto nulla all'albo del Comune. Contestano la cosa dai banchi che non sono del Governo, ma il nostro Borgomastro non sembra mai informato se gli atti che lui approva riposino in cassetti per giorni, mesi ed anni. E' un modo che lui usa per fare l'innocente, un modo ormai abusato che non inganna più nessuno.Comunque lui non sa, comunque lui è innocente, o meglio é un po' incoscente. Si arriva all'argomento di norma un po' corposo, siam dunque al solito bilancio, un mare di milioni che nessuno del governo si degna di illustrare. Ci tenta la nota delegata, leggendo un pizzinino, ma è proprio un po' pochino. Comunque si va avanti, l'annuncio era già dato, le tasse sono ferme, le imposte pure quelle. Si apre ora una lista di atti già un po' noti, risparmio la fatica di farveli anche leggere e passo agli interpelli. Sul caso delle multe si annuncia di trattarla al chiuso della stanza, ma allora il Comandante rinuncia all'interpello, chiedendo la risposta con nota scritta e firma del nostro Borgomastro. Si passa dunque ad altro . C'è il caso dei Dehors di piazza del Cadorna. Si chiedono notizie sui costi sostenuti, su quelli attribuiti, su come finirà il palco del teatro, sui modi di gestirlo. Risponde il Borgomastro, l'artefice assoluto del caso di quest'anno. I costi che lui dice non tornano con gli altri. Lui dice sono 71 mila, ma è solo la pedana, sommati a tutti gli altri sarebbero e saranno, ad opere finite, ben oltre le 200. E quanto a tutto il resto, è in corso la stesura di regole e di norme per l'uso e la gestione. Si passa all'argomento che tocca l'Albeghiera. Spendendo un po' di soldi, il nostro Borgomastro ha in mano un bello studio per fare lui la strada che sale su ai Campetti. Ci vogliono, per ora, un paio e mezzo di milioni e con questa previsione è andato i giorni scorsi a offrire alla Provincia di farla lui la strada e loro sol la scuola. Da quello che ora dice son tutti già d'accordo su questa soluzione. Gli scappa poi una frase: sbagliando proprio tutto, lui dice che la strada che ha promesso è utile anche ad altro. Così crede di aver giustificato la scelta di metterci i suoi soldi, ma occorre che ora dica qual sia quell'altro scopo al quale Lui ci tiene. Se infatti quello scopo è di aprire l'assalto alla collina, ricordi lui benino che la legge non consente di spender soldi pubblici per metterli a servizio di ville o di casette. Se invece scopo è altro, ci dica se ha trovato un ente squattrinato capace di spendere una barca di milioni per fare un'altra strada che vada all'autostrada. Se poi gli intenti sono entrambi, lui sbaglia l'uno e l'altro. Comunque ricordiamo che per fare il nuovo campo lui aveva dichiarato che di soldi non avrebbe messo un euro, ma per fare ora dell'altro è disposto a far ben altro. Sull'ultimo interpello firmato il Comandante è il Vice delegato che è pronto a dar risposte, ma si assiste in anteprima a battute con risposte nel merito del metodo, dei modi e dei toni che a sto Vice Delegato non gli piaccono. Terminata la schermaglia si legge l'interpello a riguardo dello stato delle strade, delle luci e dei semafori. La risposta è poi la stessa che ricorre sempre e ovunque: " Si vedrà di provvedere".
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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martedì 31 dicembre 2019
ULTIMI ATTI
Si è svolto al pomeriggio il rito di un anno che finisce e di un mandato che si chiude. Baldanzoso come mai, il nostro Borgomastro dirige ancor la danza tra carte che svolazzano e parole in libertà. L'ordine del giorno sembrerebbe anche corposo, ma a dispetto dei temi sull'agenda, il tempo dedicato non è molto e tutto poi finisce all'ora che è di cena. La lista è dunque lunga, ma nell'anno elettorale le tasse non si toccano e qundi si fa in fretta a tenerle già com'erano.Passiamo dunque ad altro; il solito programma di opere e lavori, con dentro da quest'anno i beni ed i servizi che si vanno ad acquistare. Son tutti un po' contenti, ma su un punto c'è un quesito che pone Severino. La cifra per la mensa non torna più di tanto. Ci prova il Borgomastro, esperto a far di conto; non sembra che soddisfi la sua di spiegazione, l'esperta non è in aula, ma c'è sempre un cellulare e dunque la contatta la nota delegata ai conti e alle finanze e poi finisce lì, chiudendo l'incidente. Sul piano sostanzioso di opere e lavori è sempre il Borgomastro che illustra la sua lista. Nessuno lì lo dice, ma ci sembra che sparisca dal piano dei lavori il progetto emblematico che scende dal monte Mottarone. Può darsi che anche lì sia finito tutto in niente, per ora non si sa, vedremo un po' più in la. Il resto è roba nota, le solite cosette , un mucchio di gran soldi che una volta che si spendono non sempre si comprendono a cosa son serviti,. Del porto ancora niente, ma annuncia il Borgomastro che il mese che ora viene, arriva la perizia sul caso a tutti noto. Vedremo la sorpresa. Chi paga e quanto costa. Ma ecco un incidente che anima il dibattito; è il caso Grand Hotel, o meglio l'ampliamento. E' noto che i lavori son già ben avviati, ma è noto che nessuno ha visto e letto nulla all'albo del Comune. Contestano la cosa dai banchi che non sono del Governo, ma il nostro Borgomastro non sembra mai informato se gli atti che lui approva riposino in cassetti per giorni, mesi ed anni. E' un modo che lui usa per fare l'innocente, un modo ormai abusato che non inganna più nessuno.Comunque lui non sa, comunque lui è innocente, o meglio é un po' incoscente. Si arriva all'argomento di norma un po' corposo, siam dunque al solito bilancio, un mare di milioni che nessuno del governo si degna di illustrare. Ci tenta la nota delegata, leggendo un pizzinino, ma è proprio un po' pochino. Comunque si va avanti, l'annuncio era già dato, le tasse sono ferme, le imposte pure quelle. Si apre ora una lista di atti già un po' noti, risparmio la fatica di farveli anche leggere e passo agli interpelli. Sul caso delle multe si annuncia di trattarla al chiuso della stanza, ma allora il Comandante rinuncia all'interpello, chiedendo la risposta con nota scritta e firma del nostro Borgomastro. Si passa dunque ad altro . C'è il caso dei Dehors di piazza del Cadorna. Si chiedono notizie sui costi sostenuti, su quelli attribuiti, su come finirà il palco del teatro, sui modi di gestirlo. Risponde il Borgomastro, l'artefice assoluto del caso di quest'anno. I costi che lui dice non tornano con gli altri. Lui dice sono 71 mila, ma è solo la pedana, sommati a tutti gli altri sarebbero e saranno, ad opere finite, ben oltre le 200. E quanto a tutto il resto, è in corso la stesura di regole e di norme per l'uso e la gestione. Si passa all'argomento che tocca l'Albeghiera. Spendendo un po' di soldi, il nostro Borgomastro ha in mano un bello studio per fare lui la strada che sale su ai Campetti. Ci vogliono, per ora, un paio e mezzo di milioni e con questa previsione è andato i giorni scorsi a offrire alla Provincia di farla lui la strada e loro sol la scuola. Da quello che ora dice son tutti già d'accordo su questa soluzione. Gli scappa poi una frase: sbagliando proprio tutto, lui dice che la strada che ha promesso è utile anche ad altro. Così crede di aver giustificato la scelta di metterci i suoi soldi, ma occorre che ora dica qual sia quell'altro scopo al quale Lui ci tiene. Se infatti quello scopo è di aprire l'assalto alla collina, ricordi lui benino che la legge non consente di spender soldi pubblici per metterli a servizio di ville o di casette. Se invece scopo è altro, ci dica se ha trovato un ente squattrinato capace di spendere una barca di milioni per fare un'altra strada che vada all'autostrada. Se poi gli intenti sono entrambi, lui sbaglia l'uno e l'altro. Comunque ricordiamo che per fare il nuovo campo lui aveva dichiarato che di soldi non avrebbe messo un euro, ma per fare ora dell'altro è disposto a far ben altro. Sull'ultimo interpello firmato il Comandante è il Vice delegato che è pronto a dar risposte, ma si assiste in anteprima a battute con risposte nel merito del metodo, dei modi e dei toni che a sto Vice Delegato non gli piaccono. Terminata la schermaglia si legge l'interpello a riguardo dello stato delle strade, delle luci e dei semafori. La risposta è poi la stessa che ricorre sempre e ovunque: " Si vedrà di provvedere".
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