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venerdì 17 aprile 2020

ANESTESIA

 



Il virus 19, oltre che essere un pericoloso e, in alcune situazione, letale agente infettivo, pare che sia anche un perfetto e potente anestetico. Di questa sua proprietà ne stanno fruendo molti. Quello più vicino a noi che ne sta beneficiando è il nostro locale governo che, guidato dal suo indomito Borgomastro, posto in regime di prorogatio legale, ma mi viene da dire letale, sino ad almeno il prossimo inoltrato autunno, godrà di un premio di durata di cui non ne sentivamo certo il bisogno. Insieme al beneficio di durata, esso beneficia di un tempo nel quale tutte le questioni ancora in sospeso della bella addormentata, sembrano sopite, soverchiate dall'allarme epidemico che anche se non pare colpisca più di tanto la salute fisica dei suoi abitanti, sembra abbia preso di mira la loro salute economica. Se questo è il quadro letargico che ci spetta per i prossimi lunghi mesi possiamo stare freschi, ma speriamo che la prossima annunciata liberalizzazione, ancorchè parziale, a partire dal 4 di maggio, riesca a risvegliare i troppi addormentati che ci attorniano. Qui possiano dettare un pro memoria, al fine anche di evitare che, passato l'effetto anestesia, qualcuno non si ricordi più delle cose precedenti l'infezione e speriamo che, tra un sonno e l'altro, qualcuno se le annoti. C'é solo l'imbarazzo della scelta da dove mai iniziare, ma tanto per non sbagliare partiamo da quelle più eclatanti. Il porto innazitutto. Immagino che non ci sarà stato tempo per il Borgomastro, impegnato a diffondere i suoi bollettini giornalieri sullo stato di salute dei sudditi, per completare lo studio del dossier che, da alcuni mesi, staziona sul suo tavolo. Uno studio che certamente lo impegnerà per altri lunghi mesi, però sarà difficile che riesca a nascondere ciò che racchiude sino ad altre il tempo delle prossime elezioni. Ci aveva fatto un certo affidamento, ma poi è venuta la prorogatio; non si può avere sempre tutto quello che si desidera. Vedremo. Anche il dossier Alberghiera sembra sprofondato nella più profonda letargia. Qui l'anestetico ha colpito due volte: Comune e Provincia, entrambe impegnate nella lotta senza quartiere al virus, stanno beneficiando di una tregua su quell'altro fronte che non se la sarebbero mai aspettata. Ma andiamo avanti. La sentenza Palazzola non potenva arrivare in un periodo migliore. Sostanzialmente non avendo cambiato di molto il quadro della situazione, anche economica, che già prima conoscevano, avrebbe dovuto rompere la stasi che regnava, ma il provvidenziale virus consentirà di seppellire ancora per tanto tempo il problema. Il Governatore Cirio sta riprendendosi solo ora dall'influenza che lo aveva tempestivamente colpito e potrà beneficiare a lungo di una qualche certificazione medica che lo esenterà dal prendere contatti diretti con il Governatore locale, che essendo, per ora, risultato immune, potrebbe trasformarsi in un pericoloso veicolo di trasmissione e Cirio, giustamente, teme ricadute. Anche qui dunque vedremo. Vi sono poi diverse qustioni "minori" che richiederebbero venissero tolte dal letargo in cui giacciono, ma che la situazione attuale sprofonderà nell'abisso più completo dell'obblio. La vecchia stazione della Ferrovia Mottarone, tanto per ricordane una. Ebbene, il Borgomastro era andato raccontando che tutto era pronto, che doveva solo firmare non si sa bene cosa e poi tutto era ok. Ebbene, sono passati mesi e mesi; c'è da chiedersi quanto tempo avrebbe dovuto passare se le cose non fossero state pronte. Anche qui, questo virus benefico, che colpisce le cose e non attacca le persone, sembra un regalo del cielo. Che dire poi della stazione della Navigazione Laghi. Storia vecchia di oltre dieci anni, un sacco di soldi già versati, ma che il Borgomastro aveva raccontato di aver messo a posto e che i soldi pagati sarebbe stati restituiti. Non ne abbiamo più saputo niente. Probabilmente anche qui ci deve essere stato un qualche virus che è entrato nel sistema informatico e ha bloccato le entrate del Comune. Lo sapremo soltanto a pandemia conclusa. C'é pure il sempre attale mistero che avvolge la concessione funiviaria, di cui nessuno ha mai saputo quali fossero gli oneri che il concessionario aveva offerto in gara di attuare, mentre invece si conosce quali siano gli oneri che, impropriamente, gli vengono versati ogni anno dal Palazzo per impinguare gli utili. Sarà intersassante vedere come finirà quest'anno; magari con la scusa del virus, il concessionario prenderà soldi a destra e manca senza neanche fare un 'ora di servizio: un po' dal Salva Italia e un po' dal Palazzo. Da ultimo, direi che la situazione economica locale imponga una nuova prorogatio per la concessione Verbanella, Mi pare sia il minimo che si debba concedere.

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