Questa volta l'antico sodalizio tra re Milia e il Borgomastro uscente sembra proprio che non si realizzerà. Il primo andrà alle urne con una lista tutta sua, mentre l'altro, che sino ad oggi non si è espresso, pure. Le indiscrezioni raccolte parlano di un ormai ex Borgomastro impegnato a cercare e forse pure trovato, appoggio in organizzazioni di partito, quelle di centro destra, tanto per intendersi. Non metterà in lista quasi nessuno dei consiglieri uscenti, ne arriveranno di nuovi e punterà, con l'appoggio delle sigle di partito, a sparigliare il campo avverso, cercando così di essere comfermato per un secondo mandato. Ne farebbero le spese un po' tutti, in quanto nessuno degli altri candidati può vantare di essere privo di appoggi in elettori destrorsi e quindi ne verrebbero tutti danneggiati; chi più, chi meno. Marcella Severino perderebbe definitivamente l'appoggio della Lega, sposata a Bottini; Re Mila pure sarebbe indebolito sul lato di Forza Italia con il suo vecchio amico Maltauro che gli consumerebbe un bel tradimento ed anche il Comandante non se ne gioverebbe se alcuni dei suoi elettori venissero affascinati dalla bandiera di Fratelli d' Italia. Insomma, l'uomo tra i più disastrosi sul piano amministrativo, si rileverebbe ancora una volta una volpe cinica capace di ogni sorpresa e con discrete opportunità di successo. Quanto poi a tradurre un eventuale successo elettorale in un successo di governo, questo è un altro discoroso. Certo vale per tutti, ma specialmente per quelli che hanno una qualche difficoltà sul campo e il soggetto non pare che abbia alle sue spalle un curriculum dei migliori. Comunque se la prospettiva che abbiamo delineato si verificherà, i giochi si aprono e nessuno dei candidati può considerarsi vincente, men che meno re Milia che, dopo aver offerto un posto a Giuseppe Bottini, si è visto rispondere con un rifiuto ed ora quest'ultimo si appresta a scavargli la fossa sotto i piedi, il che, personalmente, non mi duole. Quanto a tifare per l'altro, ne passa eccome.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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martedì 28 luglio 2020
L'IMMORTALE
Questa volta l'antico sodalizio tra re Milia e il Borgomastro uscente sembra proprio che non si realizzerà. Il primo andrà alle urne con una lista tutta sua, mentre l'altro, che sino ad oggi non si è espresso, pure. Le indiscrezioni raccolte parlano di un ormai ex Borgomastro impegnato a cercare e forse pure trovato, appoggio in organizzazioni di partito, quelle di centro destra, tanto per intendersi. Non metterà in lista quasi nessuno dei consiglieri uscenti, ne arriveranno di nuovi e punterà, con l'appoggio delle sigle di partito, a sparigliare il campo avverso, cercando così di essere comfermato per un secondo mandato. Ne farebbero le spese un po' tutti, in quanto nessuno degli altri candidati può vantare di essere privo di appoggi in elettori destrorsi e quindi ne verrebbero tutti danneggiati; chi più, chi meno. Marcella Severino perderebbe definitivamente l'appoggio della Lega, sposata a Bottini; Re Mila pure sarebbe indebolito sul lato di Forza Italia con il suo vecchio amico Maltauro che gli consumerebbe un bel tradimento ed anche il Comandante non se ne gioverebbe se alcuni dei suoi elettori venissero affascinati dalla bandiera di Fratelli d' Italia. Insomma, l'uomo tra i più disastrosi sul piano amministrativo, si rileverebbe ancora una volta una volpe cinica capace di ogni sorpresa e con discrete opportunità di successo. Quanto poi a tradurre un eventuale successo elettorale in un successo di governo, questo è un altro discoroso. Certo vale per tutti, ma specialmente per quelli che hanno una qualche difficoltà sul campo e il soggetto non pare che abbia alle sue spalle un curriculum dei migliori. Comunque se la prospettiva che abbiamo delineato si verificherà, i giochi si aprono e nessuno dei candidati può considerarsi vincente, men che meno re Milia che, dopo aver offerto un posto a Giuseppe Bottini, si è visto rispondere con un rifiuto ed ora quest'ultimo si appresta a scavargli la fossa sotto i piedi, il che, personalmente, non mi duole. Quanto a tifare per l'altro, ne passa eccome.
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