Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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venerdì 30 luglio 2021
IL PORTO : NUOVO ATTO
mercoledì 28 luglio 2021
IL METEO MINACCIA MALU'
Ora che gli uomini sembrano avergli dato pace, o meglio i giudici, forse un po' distratti, gli hanno dato un salva condotto per estendere ancora di più le sue attività ludico/sportive/ricettive, Tranquillo Manoni, a dispetto del suo nome, se la prende con la natura che le "minaccia". Il cambiamento climatico sembra dunque che sia arrivato anche sulla terra che lui aveva sottratto al fiume, destinandola a isola di vacanze sulle rive del lago. Il livello dell'acqua, insolitamente alto per la stagione, gli sommerge le spiagge; il grande fiume, alimentato dalla continue piogge, porta sino alla foce il legnatico che tutti gli affluenti minori della Toce trascinano nel loro percorso e così, liberato dal flagello del Covid, l'imprenditore modello si trova altri problemi sul suo percorso e invoca la protezione civile perchè faccia qualche cosa per liberarlo dall'assedio dell'acqua e del legname. Insomma, una minaccia che aveva sempre ritenuto inesistente, rischia ora di rovinargli la festa e chiede aiuto. Che dire ? Certo la stagione non è delle migliori per nessuno; l'estate sta passando, rischiando che neppure si sia vista arrivare e anche ciò che poteva sembrare una formula turistica vincente potrebbe essere messa in ginocchio da eventi avversi ripetuti, non ultimo quello climatico. Ce ne sarebbe abbastanza per ripensare un attimo il modello "Isolino", certamente troppo legato alla sola stagionalità estiva e forse troppo sensibile ai mutamenti meteo che si annunciano: né casuali, nè infrequenti, ma ora l'allarme è un altro, cio quello di fermare l'avanzata del fenomeno della "buzza" che, se è vero che c'è sempre stata, è vero che se si presenta a luglio/agosto è un problema in più per gli insediamenti di Manoni sorti nei posti sbagliati, cioè nei luoghi più adatti all'avifauna che agli uomini. Il rimedio che invoca, richiamando un' esperienza attiva sul Garda, ben difficilmente potrà riprodursi qui e nulla o molto poco si potrà fare per evitare che il fenomeno si verifichi: sarebbe come voler svuotare il mare con un secchiello. Ma Manoni è indomito, lo sappiamo e, prima o poi qualcuno gli darà retta e si proverà a svuotarlo.Per ora deve prendere atto che è sempre un po' rischioso giocare con la natura e più difficle ancora è vincerla, specie quando diventa imprevedibile e cambia le sue abitudini. Il Piano Grande era, rimane e sarà sempre un luogo in bilico tra la l'acqua e la terra, un luogo che se fosse stato in un altro Paese, nessuno sarebbe andato a costruire villaggi turistici togliendo al fiume le sue aree di espansione e alla natura il suo habitat. Lo ha fatto Tranquillo Manoni iniziando in un'epoca in cui la sensibilità per l'ambiente era quasi a zero, ma riesce a farlo ancora oggi, nonostante tutto e questo è certamente meno comprensibile, se non incomprensibile. Invocare la protezione civile perchè la natura lo minaccia, se non fosse una cosa seria, sarebbe una cosa che fa ridere. C'è sempre la possibilità per lui di delocalizzare i suoi villaggi sul lago di Garda dove forse potrebbero essere più sicuri. Ci pensi.
martedì 27 luglio 2021
CONSIGLIO
CITTA’ DI STRESA
Convocazione straordinaria del Consiglio Comunale
3. Comunicazione D.G.C. N. 91del 17/06/2021 ad oggetto “Prelievo dal Fondo di Riserva – esercizio finanziario 2021”.
4. Ratifica D.G.C. N. 99 del 02/07/2021 “4° variazione al bilancio di previsione 2021/2023” e D.G.C. N. 101 dell’8/7/2021 “5° variazione al bilancio di previsione 2021/2023”.
5. Esame ed approvazione equilibri ed assestamento generale di bilancio, esercizi 2021/2023. 6° variazione di bilancio.
6. Esame ed approvazione Regolamento Comunale sui servizi scolastici.
7. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione ad oggetto “Funivia StresaMottarone”
8. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione ad oggetto “Canone unico patrimoniale e occupazione suolo pubblico”
9. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interpellanza ad oggetto “Aumento costi servizi scolastici”
10. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione ad oggetto “Inaugurazione serbatoio comunale”
11. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione ad oggetto “Porto”
12. Gruppo Grande Stresa – Interrogazione ad oggetto “Piscina”
IL SINDACO
lunedì 26 luglio 2021
FUNE/FUNE-FERRO/FUNE-FUNE/FUNE/FUNE
Sono passati oltre due mesi dal giorno del disastro della funivia e mentre la giustizia che, durante le prime battute, pareva dovesse andare veloce e sicura, ora pare già un po' troppo impantanata, con il CSM che striglia lo stesso palazzo di giustizia di Verbania a motivo dei repentini ed eccessivi cambi di Gip e, quanto al resto, la soddisfazione di alcuni difensori, espressa dopo l'udienza tenuta negli scorsi giorni, la dice lunga. Infatti, quel che è certo è che adesso i tempi, infatti, andranno lunghi. Se dunque questo è il fronte che su quel lato ci pare ora molto più garantista di quanto fosse apparso giustizialista nelle prime ore, dall'altro lato, si incominciano a fare progetti o comunque calare idee per il futuro. Certo il futuro, ma intanto bisognerebbe ricordare che c'è anche e ancora un presente, con un impianto che per metà del suo percorso non ha subito neppure un graffio e che il giorno dopo il dissequestro potrebbe rimettersi in moto. Potrebbe sì, ma non dovrebbe perché gli mancherebbe, o gli dovrebbe mancare il manovratore, del quale però non si parla, o meglio si parla a proposito delle sue eventuali responsabilità penali, mentre invece nulla si dice intorno alle sue, molto più certe e definite, responsabilità contrattuali e che sarebbe opportuno invece che qualcuno pensasse di rimuoverlo da quella incauta e pericolosa, per gli altri, posizione. Si parla molto invece e in questi giorni, dell'avvenire, con tanto di snocciolamento di milioni, pubblici, quasi fossero caramelle o lecca lecca. Fune/fune-fune/ferro-fune/fune/fune; insomma ce ne sarebbe per tutti i gusti: un catalogo di soluzioni quasi fossero a portata di mano, basta chiedere. Ogni soluzione ha bisogno il suo tempo di prospettazione e di riflessione; poi una cosa è costruire impianti ed un'altra farli funzionare con le gambe loro e non solo con i soldi pubblici. Quindi bisognerà rifletterci e non metterci troppa fretta. Suggestiva l'idea di un arroccamento Omegna/Mottarone, ma se mai si farà avrà una domanda adeguata o sarà una piccola cattedrale nel deserto, destinata ad arrugginire ? E' verò, meglio viaggiare via cavo che usare le auto, ma la domanda riguardo alla domanda rimane; in fondo il Mottarone non è nè il Bianco, nè il Cervino, insomma non vedo, versante Omegna, una folla di persone in coda per salirci. Si può sempre fare, non mi pare un'urgenza. Dall'altra parte, l'ho già detto, un pezzo di impianto potrebbe ripartire anche domani mattina, conduttore-manovratore permettendo, e tirare avanti sino alla sua scadenza non imminente ( 2028 ). Rimane l'altro pezzo che anche se fosse rimesso in funzione, non vedo molti propensi a salirvi. Si potrebbe allora iniziare da lì, cambiando quel che c'é con un altro, moderno e adeguato, fune o ferro che sia. Salvo che si voglia smantellare tutto, perché anche questa è una soluzione che potrebbe essere presa in considerazione, senza scandalo. Comunque pare che tra auto e trasporto collettivo sia quest'ultimo che abbia più opportunità per il futuro ed anche soldi pubblici, quindi mi par difficile la soluzione dello smantellamento totale. Sulle due alternative: fune /ferro, pare che i costi non lascino scelta, ma anche l'evocato richiamo romantico dello salire via ferro, dovrebbe indurci a riflettere, perché rispetto ai tempi del trenino giallo, il paesaggio è cambiato e i pascoli sono diventati tutti boschi per cui, il tragitto non avrebbe, forse, più il richiamo di un tempo. Una penultima cosa: la stazione intermedia quale luogo di scambio auto/impianto, sia per la discesa a lago che per la salita al monte. Avendone parlato tante volte su questo blog non sarò io a rinnegare l'idea, ma c' è una misura. Sentire parlare di maxi parcheggio o roba simile forse diventa eccessivo anche perché pure la portata degli impianti diventerebbe eccessiva. Io ho sempre sostenuto che sarebbe stata cosa buona utilizzare la potenzialità inutilizzata, antimeridiana e in discesa dell'impianto per alleggerire la pressione auto sul fronte lago e, d'inverno in salita, sul fronte monte, ma una cosa è alleggerire la pressione usando una capacità di trasporto inutilizzata, un'altra è spingere in alto una nuova offerta di trasporto sino a determinare una nuova criticità veicolare dove oggi non c'é. Io credo che ci voglia misura. Da ultimo, vedo questa ricerca di soldi pubblici; io penso che essi debbono esserci, ma che non debbono essere i soli. Bisognerebbe incominciare a sondare il mercato, provare a stendere un nuovo bando di concessione, fatto con la testa, e vedere se il mercato possa dare una risposta in termini di risorse, ma anche di idee. Per far questo però bisogna levare il conduttore o manovratore, cme meglio lo si preferisce chiamare. Vedremo