Le sorprese non finiscono mai e quindi governo che cambi, sorpresa che trovi. La questione è quella che ci suggerisce il titolo del post che rinvia a quanto già era successo, ancora durante il governo Cannio, quando avevamo visto nascere e crescere un bel edificio multipiano e plurifamiliare in quella che era ed è, o meglio avrebbe dovuto essere e dovrebbe essere, l'area di vincolo del cimitero di Carciano. Niente aveva fermato il peggio e, tira e molla, al posto di 3 bassi fabbricati ex artigianali, buttati giù, era sorto un unico nuovo edificio a destinazione residenziale dove, una provvidenziale lettura della norma aveva consentito fare tutto ciò che non sarebbe stato possibile fare. Evito qui di entrare nei particolari, poco edificanti, o se preferite "edificandi", mi limito a dire che dove si sarebbe potuto fare 10, era stato concesso, almeno in prima battuta, di fare 150. Arrivati a quel punto, chiunque si sarebbe aspettato, non certo che il nuovo fabbricato venisse punito, ma che, almeno, finisse lì. Leggiamo invece la delibera 28 del Consiglio cittadino dello scorso maggio, dove, di dice in applicazione della legge 16/2018 regionale, ad unanimità dei voti, si individua una lunga serie di fabbricati sul quali sarà possibile ristrutturare con un ampliamento del 20% del volume urbanistico. Nessuno si sarebbe potuto aspettare che all'interno di quella lunga serie vi potesse essere anche l'edificio realizzato, illegittimamente, nell'area di vincolo del cimitero di Carciano e, invece, quatto quatto, esso compare, chiedendo ed ottenendo la possibilità di incrementare ancora la propria consistenza. Non sto qui a spiegare e dettagliare le moltissime ragioni per la quali non avrebbe dovuto essere accolta quella richiesta, semmai mi riservo di farlo qualora richiesto o in replica. Stupisce dunque quel voto unanime, stupisce l'istruttoria tecnica che lo ha accompagnato: carente, insufficiente, reticente. La cittadella non si smentisce dunque e mostra una leggerezza traversale rispetto al profilo della legalità urbanistica che travolge le divisioni, i contrasti e le diverse visioni del governare, per abbracciare tutti insieme, coralmente uniti, nella materia che da sempre ha portato voti.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
La nostra Bella Italia con i suoi NON altrettanto belli... trabocchetti!!!
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