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domenica 8 maggio 2022

FUNIVIA A CONSULTO



Grande enfasi è stata data da parte di uno dei soliti giornaloni, all'incontro tenutosi venerdì scorso sul tema della nuova funivia che, qualcuno non vorrebbe più chiamare del Mottarone. Il deus ex machina sembrerebbe un superesperto cui un ministero incompetente, quello del turismo, avrebbe conferito l'incarico di consulenza. Dunque, gran parte degli occhi erano puntati, ingiustamente, su questo esperto, peraltro un cattedratico assai titolato, privo però di alcun potere, altro che Commissario come per il ponte Morandi. I veri poteri decisori erano in verità altri, cioè i titolari semmai di cariche elettive, ma che in questo momento sembrano privilegiare la delega piuttosto che esercitare la competenza. Non si sa mai. Comunque l'esordio del consulente non è stato privo di interesse, infatti si è compiaciuto che tutti vogliano ricostruire l'impianto, dimenticando che prima bisognerebbe demolire quello che c'é e prima ancora riuscire a farselo sdoganare, cosa che nessuno ha fretta venga fatto. Altro tema messo al centro della consulenza è non privo di interesse, anzi di curiosità, riguarda la natura del sesso degli angeli; è infatti quello della proprietà dell'impianto, dimenticando anche qui che ormai, in questi anni, si sono accumulati, credo almeno una decima di documenti amministrativi, e uno anche legislativo, che ci hanno spiegato che l'impianto transitava dalla Regione al Comune e, se non lo hanno ancora capito, c'è forse da preoccuparsi. Intanto si fanno anche i raffronti e si buttano nella mischia i soldi che ci vorrebbero a ricostruire il tutto. Tento fà, ma mica tanto tempo fà, erano 25 , ora si parla già di 40 milioni, forse per questo il tavolo della discussione si sta un po' troppo allargando. Ma se è vero come è vero che la funivia del Bianco è costata 50 milioni, non si capisce molto bene perchè questa qui, al netto degli attuali anomali incrementi dei prezzi, che manco è da paragonare a quella, debba costare l'ottanta % di quell'altra. Il confronto dovrebbe essere fatto con quella del monte Baldo, assolutamente sovrapponibile a quella dell'ex Mottarone, ma la consulenza aveva forse solo i dati del Bianco. In questa confusione si inserisce anche un competente, o quasi: l'Assessore regionale all'Ambiente che racconta come la tecnologia meccanica non sia più quella innovativa per gli impianti a fune. Onestamente non capiamo come pensi di muoverla, forse con l'elettromagnetismo o riesumando quella ad energia idraulica: ce ne è ancora qualcuna in servizio. Dulcis in fundo chi paga ? La Consulenza scopre l'acqua calda, ossia la società partecipata pubblico/privata, fin lì ci sarebbero arrivati tutti, ma dietro l'angolo ci sono i soldi europei, giusto corretti alla bisogna, che se non sono quelli del PNRR, sembra possano essere quelli dei fondi per la coesione messi nel bilancio 2021/2027. Non sono molti, ma si può sempre sperare. Finito il rito mediatico, la seduta è stata tolta e almeno per un po'non se ne parlerà più con tanta pace del nostro governo locale che, volente o meno, era il soggetto primo competente.

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