Domanda, quella del titolo, non priva di senso se dopo ormai due anni di nuovo governo, pochi o nessuno hanno capito quale sia la direzione di marcia. Per vero molti si stanno chiedendo se la marcia sia iniziata o se, invece, ci siano ancora esercitazioni in corso per addestrare la truppa a muoversi. Intanto però qualcuno si è anche stancato di aspettare e ha rotto le righe, andando da qualche altra parte, o da nessuna parte . La ruota, per citare un caso di cui ogni tanto si parla, sembra che non giri e neppure si vedono segnali concreti di una prossima imminente ripartenza. I più delusi di questo strano immobilismo, sembrano essere proprio quelli che ci avevano creduto più di altri: " E pensare che ci avevamo creduto" è infatti la frase che sembra ricorrere e che ci è stata riferita da uno di loro. Non trapela molto, questo è chiaro; il sentimento della delusione si traduce, per lo più, nel silenzio e nell'attesa che qualche cosa, prima o poi, abbia a succedere, rompendo l'immobilismo e mostrando il volto sorridente di una Perla ritrovata. Ben venga; per ora rimaniamo in attesa, segnalando il pericolo del tempo che, implacabilmente, passa e ricordando la regola della amministrazione pubblica per cui, il tempo perso non lo si recupera più. Bisogna dire che anche sul lato della comunicazione le cose non vanno molto bene e non sembra che vi sia uno sforzo per, in qualche modo, tenere attivo un canale con la cittadinanza Segno che c'è poco o nulla da comunicare o la volontà di tenere un profilo basso in attesa di una qualche clamorosa rivelazione ? Non lo si sa e non lo si capisce, semplicemente si registra il fatto di un certo distacco tra Palazzo e Popolo, specie il suo. Sappiamo che all'interno del Palazzo sarebbe in corso un rimpallo di responsabilità tra governanti e funzionariato, gli uni cercando di attribuire agli altri la causa dello stallo e gli altri, naturalmente, a negarlo. E' un tema un po' vecchio che non risolve il problema perché il Popolo ha eletto il governo e da lui vuole le risposte, non da altri. Un altro argomento di difesa, tralascio quello dei soldi che non ci sarebbero perché argomento insussistente, sarebbe quello che attribuisce la causa dello stallo all'eccesso di problemi ereditati e da risolvere da parte del presente governo. L'argomento in questo caso sarebbe addirittura un aggravante e non un esimente: avendo tanti problemi ereditati da risolvere, non mancherebbe infatti il lavoro per questo governo che non dovrebbe neppure andarselo a cercare, ma dovrebbe soltanto sbrigarlo. Qui non faccio elenchi di problemi vecchi e nuovi che rinvio ad altra data, mi limito a prendere la questione alla lontana, registrare il rumour di sottofondo che non segna bel tempo, il silenzio informativo che regna, la lista vuota degli argomenti che scorrono all'albo pretorio. Un appiattimento eccessivo e forse anche inquietante che non promette molto di buono; per ora quasi niente.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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