Continua l'attività di disboscamento della cittadella da parte del Governo in carica. Dopo i 14 faggi della panoramica di Levo, dopo i colpi di scure dati ai viali: Virgilio, Lido e altri ancora, adesso è la volta del parco di villa Palazzola, o meglio, di quel che rimane del parco e della villa. Anche questa volta il supporto tecnico non manca ed infatti l'editto emesso dal Palazzo così recita: "Rilevato che il progetto prevede l’abbattimento di n 6 alberi d’alto fusto oltre ad alcuni piccoli soggetti in larga parte già morti, la potatura e messa in sicurezza di n 10 alberi d’alto fusto posti ai perimetri e l’eliminazione di arbusti invasivi su di una fascia di circa 3 metri dai perimetri. compreso smaltimento del materiale di risulta per l’importo di Euro 9.148,01 (Euro 8.648,01 a base d’asta + Euro 500,00 per oneri della sicurezza) oltre IVA 22% per un totale così di Euro 11.160,57".
In questo caso lo si fa in casa d'altri non essendo, ancora, il Palazzo proprietario dei beni, ma si comporta come lo fosse, accampando una giustificazione che tale non è. Può darsi che quanto scrive il noto perito Cavagliotti sia fondato, ma il fatto sta che se si va avanti così, alla fine del tempo di questo Governo, la cittadella sarà un deserto, in piena controtendenza con quello che tutti dicono si dovrebbe fare. Comunque mentre gli abbattimenti sono certi, molto incerti sono i reimpianti: quasi tutti falliti sono stati quelli fatti al posto dell'abbattimento dei faggi di Levo, mentre nei viali spogliati, manco ci hanno provato. Non si capisce cosa aspettino, forse pensano che le piante non impieghino un po' di anni a crescere. Magari demanderanno tutto a qualche misterioso piano del verde urbano; un po' come il piano per la viabilità, un modo per rinviare e non fare. In albo vediamo un aggiornamento del contratto di manutenzione del verde urbano: tra nuove spese per fiori e fiorellini, vediamo che si prevede di piantare un solo nuovo albero. Il conto non torna, il saldo è pesantemente in rosso, ma tantè, così è.
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