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mercoledì 8 febbraio 2023

GOVERNO IN CAMERA DI RIANIMAZIONE




L'ultimo tranquillo Consiglio di Palazzo, tenutosi ieri sera, come di consueto non ha portato novità tali da far mutare lo scenario a cui da ormai tempo siamo abituati, cioè il quasi nulla. Alcune risposte date agli interpelli che la serata presentava, hanno però, se ce ne fosse stato bisogno, confermato che la cifra di questo Governo è quella che abbiamo visto in azione sin qui e non cambierà. La domanda verteva sul porto, o meglio se e quando fosse stata acquisita la perizia per dimostrare quale fosse l'energia del moto ondoso che le nuove future soluzioni di adeguamento strutturale del porto, dovrebbero fronteggiare. Questa perizia era stata chiesta dall'appaltatore che si era dichiarato disposto ad elaborare la soluzione progettuale di adeguamento, ma chiedeva che il Comune gli fornisse questo documento tecnico. Mesi fà, ad un uguale domanda, la risposta era stata che si era in attesa di riceverla, ieri sera, invece, è stata che questa perizia manco è ordinata. Davanti ad una probabile sorpresa degli interroganti , sembra che la replica sia stata che non c'é fretta, perché il 2023 vede l'impegno a concludere il parcheggio accanto al porto e solo dopo si affronterà l'altra questione. Se questo è il ritmo con il quale si procede, non è difficile prevedere che la costruzione del porto andrà oltre il mezzo secolo di vita e quando sarà inaugurato, se mai lo sarà, sarà già vecchio, mentre qualcuno di noi sarà pure sotto terra, magari anch'io. Non c'è fretta dunque, non c'è fretta proprio per niente, basta guardarsi attorno alla vigilia dell'avvio della nuova stagione, o leggere il fantomatico albo dove ogni tanto si ricordano di pubblicare qualche cosa, salvo errori e/o omissioni. Tutto è sospeso, in attesa di che cosa non si sa. Tutto è fermo, almeno quello che si vede, o meglio che non si vede, poi probabilmente qualche cosa, nelle segrete stanze, va avanti, magari proprio quello che non dovrebbe... chi lo sa ? Siamo veramente sfortunati . Non passa governo che riesca a risolvere qualche cosa, anzi, in genere combinano guai che poi, quello successivo non è capace a risolvere. L'attuale governo, nessuno me ne voglia, è agonico, attaccato a un respiratore artificiale viene sottoposto a terapia intensiva, ma non da segni di vita. Ha distrutto in due anni e 1/2 il capitale elettorale che era la sua dotazione di partenza. Anche a programmarlo, nessuno ci sarebbe riuscito con tanta capacità, eppure ci sono riuscite/i . Credere o sperare che il futuro ci riservi sorprese positive è buona cosa, ma non è realistica. Ogni giorno che passa la motivazione di rimanere in vita del Governo diminuisce, presto subentrerà un'ansia prestazionale che sarà ancora più distruttiva; gli amici si divideranno, pioveranno accuse degli uni verso gli altri, degli altri verso gli uni, mentre i compari che siedono sugli scanni della presunta opposizione non muoveranno un dito, non sproneranno niente e nessuno, sicuri che il loro bastimento entrerà in porto e sbarcheranno senza sparare un colpo, tanto gli altri si saranno già sparati da soli.

L'ALBO MAGICO



Si sta trasformando in una soap opera la vicenda che ruota attorno alle pubblicazioni, o meglio non pubblicazioni o meglio ancora parziali pubblicazioni degli atti del nostro governo locale. Dopo pressanti sollecitazioni, come già scritto, improvvisamente erano comparse all'albo magico informatico alcuni atti che da mesi, se non da quasi un anno, stazionavano da qualche parte del Palazzo. Subito ci si era però accorti che dei due presi in esame, l'uno era vuoto per metà e dell'altro ne mancava un pezzo. Dopo poche ore quello privo di un pezzo e che stava all'albo dal 2 febbraio, spariva. Si pensava fosse stato levato perché da completarsi, invece lo si ritrova in altra sezione dell'albo magico, quella dove, per 5 anni , si devono parcheggiare gli atti dopo il periodo di pubblicazione legale. E' parcheggiato sempre monco, ma in più è indicata la data di fine avvenuta pubblicazione, cioè il 16 febbraio ancora da venire. Episodio che ci fa pensare che sia un prestigiatore il gestore dell'albo, una specie di avatar che, all'insaputa di tutti, maneggia i file; tenendoli nei cassetti, facendoli comparire un pezzo sì e un pezzo no, facendoli sparire e ricomparire e come fossero un coniglio, tirandole fuori da qualche altra parte dal suo cappello digitale. Dentro questa magnifica e ilare confusione, inutile chiedersi che ci stia a fare il governo: probabilmente niente.

lunedì 6 febbraio 2023

CONSIGLIO CONTRO IL TEMPO





CITTA’ DI STRESA
Convocazione d’urgenza del Consiglio Comunale
 I L S I N D A C O D I S P ON E 
di convocare il CONSIGLIO COMUNALE in sessione d’urgenza – seduta di 1° convocazione per il giorno martedì 07 febbraio 2023, alle ore 20.30 presso Palazzo Municipale, Sala Canonica e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione d’urgenza seduta di 2° convocazione, per il giorno martedì 07 febbraio 2023, alle ore 21.30 presso Palazzo Municipale, Sala Canonica Per deliberare il seguente
 O R D I N E D E L G I O R N O 
1. Causa civile R.G. N. 209/2019 – Comune di Stresa/Mon Toc S.R.L. Esame d ed approvazione proposta transattiva.
2. Comunicazione D.G.C. N. 217 del 15/12/2022 “Esame ed approvazione prelievo dal fondo di riserva – esercizio finanziario 2022”. 
3. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interpellanza “Parco giochi Binda e Passera. Ma non era una priorità dell’Amministrazione?” 
4. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interpellanza “Associazioni, vera sensibilità o apparenza?” 
5. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione “Giovani, Sport e Musica. Cosa è cambiato realmente?”
6. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione “Stresa Green. Rimarrà solo un punto morto nel programma di governo?” 
7. Gruppo consiliare Grande Stresa – Interrogazione su opere pubbliche diverse e locazione Caffè Bolongaro 
 
IL SINDACO 

giovedì 2 febbraio 2023

LA FABBRICA DEI VERBALI





Dopo tanta attesa, oggi due febbraio, sull'albo informatico del Palazzo sono comparse le carte che da mesi nessuno sapeva mai dove fossero andate a finire. Si racconta che anche l'Autorità Territoriale di Governo, una volta lo chiamavano Prefetto, sarebbe stata impegnata nelle ricerche. Effettivamente, dopo tanto tempo: in un caso quasi un anno e in altri casi, oltre sei mesi, il rischio che non solo di smarrimento, ma di vera e propria distruzione si trattasse, non era affatto remoto. Comunque, dopo quattro giorni di affannosa ricerca, sembra che siano state trovate e oggi esposte alla pubblica visione. Ci pare un risultato eccezionale se, solo dopo quattro giorni, si sia riusciti a fare quello che non si era riuscito a fare in tanti mesi di inutile attesa. In molti devono avere tirato un sospiro di sollievo, perché erano pochi quelli che speravano di farcela ed invece adesso l'onore del Palazzo è salvo e può ritornare a dormire sonni tranquilli. La soddisfazione però deve essere durata poco perchè chi si sia addentrato nella lettura dei documenti ritrovati, si dovrebbe essere accorto che non tutto torna. Non torna il verbale della interpellanza della seduta Consiliare del luglio scorso sul tema parcheggi in zona Lido e via Manzoni, perché nel testo manca completamente tutta la risposta alle puntuali richieste formulate da un gruppo della minoranza riguardo via Manzoni. Non crediamo che in aula non sia stata data risposta, ma evidentemente il tempo trascorso ha tirato un brutto scherzo e, ancora una volta, la vicenda parcheggi villa Ostini, guarda caso, è rimasta nell'ombra, proprio quella sulla  quale questo blog ritorna da anni. Vedremo come andrà a finire. L'altro caso riguarda invece l'ordine del giorno sulla proposta di sito Unesco. Qui torniamo a quasi un anno fà, tempi antichi e dimenticare è umano. Anche in questo caso è saltato un pezzo, ossia l'emendamento approvato all'unanimità e il testo che esce, dopo tanta attesa, è come se non fosse uscito. Questo è lo stato, più o meno disastroso in cui versa il Palazzo, al netto dell'assenza di governo che ormai è permanente. Non vengono garantite  funzioni elementari. I diritti di informazione e di conoscenza di quello che fanno e disfano e che dovrebbe transitare, senza ritardi biblici, omissioni e errori, sulle pagine dell'albo, non esistono; la fabbrica di carta, anche se digitale, non funziona. Però, al netto di errori e omissioni, una volta pizzicati in quattro giorni hanno fatto quello che quasi da un anno non  facevano, peccato che l'abbiamo fatto male.