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giovedì 31 luglio 2025

LE DOMANDE DI RISERVA

 



Perchè mai in relazione alle procedure contraffatte che sono state seguite in relazione alle monetizzazioni dei grandi interventi edilizi alberghieri conclusi o in corso, i Consiglieri delle cosidette opposizioni non hanno fiatato, pur disponendo di tutti gli strumenti di conoscenza o di possibile conoscenza che la legge loro attribuisce ? Perchè dunque costoro non sono insorti difendendo la città pubblica di fronte alla palese avvenuta distorsione delle regole ? Perchè hanno dismesso il loro ruolo di controllo ? Perchè alcuni di loro si sono persino prestati ad essere il salvagente di un Governo esecutore dei fatti noti e descritti ? Forse qualcuno di loro, o più d'uno sono coinvolti delle stesse faccende, visto che l'andazzo è iniziato ben prima dell'attuale Governo? Tutte domande lecite, anzi doverose che impongono risposte nette e chiare. Diversamente l'augurio è quello che veniati cancellati per volontà popolare dalle liste elettorali.

CONSIGLIO D'AGOSTO

 

 

 

 CITTA’ DI STRESA

 Convocazione ordinaria del Consiglio Comunale

 IL SINDACO  DISPONE 

 di convocare il CONSIGLIO COMUNALE  in sessione ordinaria – seduta di 1° convocazione per il giorno di  MARTEDI’ 5 AGOSTO 2025 ORE 18.30 presso il PALAZZO DEI CONGRESSI – Sala Mostre e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione,  in sessione ordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno di MARTEDI’ 5 AGOSTO 2025 ORE 19.00 presso il PALAZZO DEI CONGRESSI – Sala Mostre Per deliberare il seguente ORDINE DEL GIORNO 

1) ASSESTAMENTO GENERALE DI BILANCIO E SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI PER L'ESERCIZIO 2025 AI SENSI DEGLI ARTT. 175, COMMA 8 E 193 DEL D.LGS. N. 267/2000

 2) APPROVAZIONE CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO DI SEGRETERIA COMUNALE IN FORMA ASSOCIATA TRA I COMUNI DI STRESA (COMUNE CAPOFILA) - PIEVE VERGONTE  - VOGOGNA -  MONTECRESTESE E CALASCA CASTIGLIONE 

3) NOMINA DELL'ORGANO DI REVISIONE DEI CONTI - TRIENNIO 2025/2028

 4) MOZIONE “INCARICO CANDIDATURA UNESCO”

 IL SINDACO (Marcella Severino) 1 

mercoledì 30 luglio 2025

INTERPELLANZA POPOLARE. LE DOMANDE SENZA RISPOSTE

 

 Sembra che via sia qualche difficoltà, non dico a raccontare le verità, ma anche soltanto a riconoscerla. Che altro fare dunque se non porre delle domande precise, circoscritte ai fatti che sono stati oggetto di molti nostri post e che coinvolgono l'operato del Palazzo sul tema della "crescita" urbana che sembra la cittadella abbia innescato dopo anni di una certa stasi. Un momento importante dunque che avrebbe dovuto chiamare i decisori politico/amministrativi e le strutture tecnico/burocratico di loro supporto attuativo alla massima attenzione, non solo per la portata delle iniziative avviate, ma anche nella consapevolezza della loro irreversibilità e non ripetività, traendone così il massimo beneficio possibile a favore della città pubblica e, ovviamente, nel rispetto delle regole. A nostro giudizio è andata diversamente e le domande che poniamo lo mostrano. Queste domande, seppur molto tecniche  le scriviamo in forma, per quanto possibile, semplice indirizzandole al Palazzo e ai suoi inquilini: vecchi e recenti. Iniziamo e andiamo con ordine.

Domanda numero :1 

Perchè da più amministrazioni è stata ignorata la norma contenuta nell'art. 7 della delibera CC 56/2006 che prescriveva l' obbligo di aggiornare con cadenza biennale la tabella dei valori convenzionali delle aree oggetto di eventuali monetizzazioni alternative all'obbligo di cessione di quelle standard, continuando così ad applicare valori palesemente incongrui riferiti a quelli deliberati  nel lontano ormai 'anno 2006 pari ad  euro 160,00/mq per le aree sulla fascia lago ?

Domanda numero 2: 

Perchè da più amministrazioni è stata ignorata la norma modificata dell'art.21 della Legge Regionale n.56/77, entrata in vigore nel corso dell'anno 2013 ,( evitado così il raffronto comparativo tra i valori dell'  utilità economica conseguita dai beneficiari delle monetizzazioni e i costi di acqusizione delle aree). Per facilitare la risposta riportiamo qui sotto il testo della norma: 

"......in alternativa totale o parziale alla cessione, che i soggetti obbligati corrispondano al comune una somma, commisurata all'utilità economica conseguita per effetto della mancata cessione e comunque non inferiore al costo dell'acquisizione di altre aree....."
[197]

Domanda numero 3:

Perchè da più amministrazioni è stata ignorata l'esistenza dell'art.3 contenuto nella delibera CC 56/2006 che con riferimento al calcolo delle monetizzazioni delle opere di urbanizzazione poste a carico degli attuatori così prescriveva di operare:

"Nel caso di interventi residenziali, turistico-alberghieri, direzionali, commerciali e produttivi sottoposti a Strumento Urbanistico Esecutivo (SUE) o a singolo titolo abilitativo di particolare complessità insediativa, attraverso la verifica, operata dall’Ufficio Tecnico, del computo metrico delle opere da realizzarsi per l’allestimento delle previste aree a verde e a parcheggio pubbliche, comprensivo del costo delle aree stesse. "

e che conseguentemente all'aver ignorato questa norma sono stati applicati valori forfettari di poche decine di euro a mq, determinando un consistente e probabile ingente danno erariale rapportato agli oltre 9.000 mq, di aree destinate a verde e parcheggio  che sono state oggetto, in questi ultimi anni,  di monetizzazioni-.

Domanda n. 4:

 Perchè in uno dei casi di avvenuta monetizzazione è stata negli atti approvati dall'amministrazione in carica, non solo ignorata, ma richiamata in maniera parziale e distorta la norma la cui applicazione escludeva in quel caso la possibilità di ricorrere alla monetizzazione, facendola così apparire possibile e, anche in questo caso determinando un rilevantissimo danno erariale, aggravato infatti dalla mancata osservanza, in quel caso, dell'onere di realizzare in interrato una parte dello standard a  parcheggio non monetizzabile? 

Domnda n 5:   

Perchè da più amministrazioni è stata ignorata la norma contenuta nell'art. 5 della delibera CC 56/2006 che imponeva di aggiornare con cadenza annuale la tabella 3 della stessa delibera riferita ai costi convenzionali delle opere a verde e parcheggio oggetto di monetizzazioni determinando così anche per questo motivo, ancorché non applicabile la norma nei casi oggetto delle nostre domande ma ugualmemte applicata, è stato determinato comunque un oggettivo danno erariale?

 Domanda n. 6: 

 Perchè tutti gli atti approvati e assunti in merito all'attuazione degli interventi edilizi convenzionati fatti oggetto delle domande poste nei precedenti punti, sono stati corredati da attestazioni che ne hanno avvallato, sotto il profilo della fede pubblica,  la loro conformità tecnica e la loro legittimità, ignorando i palesi e ecclatanti elementi di illegittimità che sarebbero emersi anche ad una sommaria ed elementare  valutazione istruttoria ?.

Domanda finale :

 Qualora l'Amministrazione in carica riconosca la fondatezza dei rilievi indicati e quindi quantifichi la misura del danno, quale azione intende attuare per ricondurre il proprio e l'altrui operato nell'ambito della legittimità recuperando il danno arrecato alla Cittadina ?  


 

martedì 29 luglio 2025

PALAZZO: IL NUOVO INQUILINO

 

 



Nel Palazzo, in questi giorni come non mai blindato, c'è un attivismo che da un po' di tempo non si registrava. Sembra che un nuovo inquilino abbia preso il posto di quello eletto e guidi l'agenda. E' il Consigliere ex opposizione ora sostegno essenziale alla sopravvivenza amministrativa del Governo in carica. Molti hanno non solo letto i 9 punti dell'accordo, ma osservano l'attivismo del soggetto, il suo protagonismo, la stessa visibilità mediatica esponenzialmente cresciuta. In tutto questo però c'è qualche cosa che non torna. Chi è costui ? O meglio, a che titolo agisce, mentre si accompagna in sopraluoghi e supervisioni esterne con questo o quel funzionario. Non ha lo straccio di una delega, non ha un mandato, non ha una responsabilità di Servizio. E allora che ci fa ? E' un abusivo, uno che agisce con poteri di fatto, ma non legalmente attribuitigli. E se un'auto lo tirasse sotto mentre dirige le strisce per terra ? o gli cadesse un ramo in testa mentre sovrintende al taglio di faggi verdi ? ( visto che (il verde) stava in uno dei 9 punti), chi in questi casi ne risponderebbe ? Sono interrogativi che varrebbe la pena approfondire giusto per non mettere il Palazzo in un nuovo guaio mentre il soggetto ne avrebbe dovuti risolvere ben 9.

domenica 27 luglio 2025

LEVO: non sanno quello che fanno

 



Siamo seri, è in atto un bliz governativo, Il Sindaco di Stresa si sta assumendo la responsabilità prima e unica, non tanto di garantire la sicurezza su di una strada che solo marginalmente sarebbe interessata al rischio diretto della propensione alla caduta di piante di alto fusto di faggio, ma coglie l'occasione per fare una vendemmia di voti elettorali ( a suo o altrui favore) nel vicino bacino di Levo. Lo fa quasi in incognito, nascondendo sino ad oggi ( vigilia dell'inizio delle operazioni) tutte le carte , lo fa dunque a carte coperte e lo fa in un periodo in cui sa che gli Organi e gli Uffici che potrebbero chiederle conto sono privi di alcun presidio capace di intervenire con tempestività. Probabilmente (ma solo dopo e con il senno di poi) sarà ricordata per questa infelice e dissenata operazione di sicurezza pubblica, un'azione infelice appunto, irreversibile, non ci sarà un dopo possibile. Mi auguro che domani mattina vada lì, lei e suoi collaboratori di fiducia e che assista di persona ai tagli che ha ordinato, veda cadere quelle vecchie, quasi antiche piante, non importa se storte, distorte, nodose, quei monumenti della natura, ascolti il rumore delle moto seghe, veda i crolli, ascolti gli schianti, cancelli in pochi miniuti ciò che la natura ha fatto lentamente in un secolo e mezzo di vita e ne vada orgogliosa, tornando serena nel suo ufficio.Complimenti.

sabato 26 luglio 2025

domenica 20 luglio 2025

LA CICLABILE CHE NON C'E' E CHE NON CI SARA'

 





Abbiamo assistito alla"presentazione" di un progetto che in realtà non c'è, o meglio non c'é ancora, ma che per la tratta forse più critica, ma anche più importante ( Baveno- Stresa) probabilmente non ci sarà mai. Sentir dire che 12 milioni di euro (non noccioline), basteranno soltanto ad adeguare la tratta Fondotoce/Baveno che in gran parte c'é già, lascia perlessi. Se poi leggiamo che per la tratta Baveno/Stresa o meglio Marescialla/Villa Aminta ci vorrebbero altri 15 milioni, la perplessità diventa certezza. Problemi con l'Anas che non lascerebbe ridurre la sezione stradale, rinuncia all'ipotesi di una ciclabile pensile lato lago, vincoli fisici difficilmente superabili, detta così non ci sono promesse che tengono; non si farà mai. Eppure l'attuale progetto che non c'é, anziché dare priorità alla continuità e funzionalità dell'opera, privilegia le tratte di collegmento tra la SS 33 e le stazioni ferroviarie ( come se non fossero già oggi, con poco, facilmente connesse dai veicoli ciclabili) mentre non affronta e non risolve le criticità più rilevanti, salvo dire che mancano i soldi. Lo credo bene. Eppure qualche cosa si poteva già fare. Baveno ha consentito l'ampliamento dell'Hotel Lido, un investimento di decine di milioni di euro, ma le urbanzzazioni chieste sono soltanto un breve segmento pedonale sul fronte alberghiero, non certo urbanizzazioni aggiunte e complementari che avrebbero potuto essere richieste e ottenute, risolvendo la tratta dalla curva della Marescialla all'albergo Romagna. Occasione persa, che dire ? Le due cittadine non sono poi così diverse come si vorrebbe far credere. Quanto al resto, non siamo personalmente convinti della non percorribilità dell'ipotesi a lago nella tratta Romagna/Villa Jucher. Dubitiamo che l'attuale cartografata linea del demanio lacuale corrisponda alla linea di diritto (30 metri dalla linea di piena ordinaria) quando tutte le mura delle proprietà sono sommerse in presenza di una quota delle acque molto vicina alla prima soglia di magra. Certo occorrerebbe un riaccertamento dello stato di diritto, ma forse ne varrebbe la pena, visto che l'alternativa sembrerebbe disfare e rifare la SS. 33 nella tratta Romagna/Aminta. Anche la soluzione dell'attraversamento di Stresa si prefigura come un'occasione persa. Anzichè farla correre tendenzialmente verso lato lago, la si manda alla Stazione ferroviaria perdendo tutta la valenza attrattiva che avrebbe (e poi parlano di turismo) e si abbia il coraggio di farla correre lungo gli stalli oggi a parcheggio di corso Umberto e quanto ai parchggi persi, ebbene siano i soldi della ciclabile ad essere utiizzati per farne altrettanti altrove, ne guadagnerebbe la bellezza della cittadella.

giovedì 17 luglio 2025

LA PICCOLA MILANO

 

  Fatte le dovute proporzioni e i dovuti distinguo, questo blog non sa se è più grande Milano o Stresa. Certo è che Milano è diventato, giustamente, un caso quasi nazionale anche perché le inchieste sono molte e da tempo sulla cresta dell'onda, mentre Stresa è piccola, sommersa, nascosta e le inchieste non ci sono o se ci sono dormono e tutti tacciono.Meno questo blog naturalmente, che parla perchè ha le carte da mettere davanti a chiunque e in qualunque momento, non ha nulla da perdere, non ha interessi e affari da difendere o perseguire, non ha la faccia della ipocrisia ampiamente diffusa, non persegue insomma nessun fine palese o occulto, non accusa i governi per il loro colore, ma semmai per quello cher fanno o non fanno o per come lo fanno. Se dunque Milano trema, perchè Stresa non dovrebbe tremare ? La materia è un po' la stessa, cambiano gli ordini di grandezza delle cose , ma la sostanza è quella , sono gli affari e per quelli si fa tutto e più di tutto. Dunque auspichiamo anche qui una bella opera di pulizia amministrativa, una pulizia fatta bene  che tolga la polvere che si è accumulata sulle carte e nelle menti e dia luce e aria nuova a certi uffici ammuffiti e cadenti. Certo che non avremmo pensato che in questi ultimi anni la Cittadella fosse stata capace di tornare agli anni bui della prima repubblica, ma pesa l'assenza di una classe dirigente  diligente ( passi il termine) e competente da non doversi far guidare da interessi esterni camuffatti da interesse pubblico. Sono affari cari Signori, non è interesse pubblico, sono solo soldi maledetti e cattivi. Sveglia.       

mercoledì 9 luglio 2025

PERFORMANCE

 

 Non tutti i consiglieri della cittadella sono uguali. Qualcuno si limita ad alzare o abbassare le mani quando è in aula, qualcuno passa pure da un gruppo all'altro, probabile che via sia chi non abbia mai aperto bocca, mentre altri non l'hanno mai chiusa. Ma ce n'é uno che è più performante di altri, anzi li batte tutti, è l'ago della bilancia che regge le sorti finali del mandato.  Un equilibrista che ha fatto del trasformismo la sua carta vincente da qui a dopo, reggendo gli ultimi mesi di vita del governo (senza però entrarci), ma nello stesso tempo ipotecando il proprio futuro, assicurandosi una visibilità ( o almeno tentata visibilità) che nessuno degli altri eletti può godere in questo momento. Insomma lui si gioca tutto sulla visibilità mediatica dopo aver fatto firmare il quasi decalogo al Capo del Governo già condannato ad infausta sorte e così graziandolo per gli ultimi dieci o undici mesi che mancavano alla fine naturale. Un bel colpo che avrà pure fatto imbestialire i suoi precedenti compagni di viaggio e anche qualche trasfuga dai settori di maggioranza dentro l'aula, rimescolando così le carte da gioco e cambiando le sorti di una partita che sembrava ( a qualcuno) già vinta. Per carità ci sta. Durante la famosa prima Repubblica ne abbiamo viste di più e di tutte e questa è veramente poca roba. Sin qui dunque la storia, ma la domanda è un'altra. La domanda a cui fino ad ora non sappiamo dare risposta è quella sul ruolo ( formale e istituzionale) che il Consigliere performante riveste. Non ha uno straccio di deleghe in mano, non riveste ruoli assessorili,quindi non ha competenze proprie ( leggi poteri diversi da quelli degli altri consiglieri),   eppure sembra diriga, decida, stabilista e via andare.  Se fossi un altro consigliere semplice avrei qualche cosa da eccepire, ma evidentemente nessuno è un super man e a chi non ha il coraggio non possiamo chiedere di averlo e così la campagna elettorale del Performante andrà avanti sino alla fine a spese degli altri.               

venerdì 4 luglio 2025

FRANCIS MORANDI . UN SAGGIO SULLA CITTà POSSIBILE E IMPOSSIBILE

Francis Morandi punge la Cittadella. Stimolante, fantasioso, realistico, irreale, futurista, irrealizzabile, concreto, assurdo. Nel nuovo saggio di Morandi ( scrive troppo e usa troppo l'inglese) , c'è di tutto. Butta la palla in campo e aspetta che qualcuno la giochi ( lui no). Almeno però ci prova a buttarla in campo, altri nemmeno, parlano ( o tacciono) e basta. Boccia senza appello la politica locale e su questo 10 con la lode.