Le nuove carte sono calate, la richiesta
di nuova Assemblea è sottoscritta da 1/5 dei Consiglieri eletti e messa agli
atti, così che quando Canio torna dal riposo troverà che tutto quanto è pronto e
messo a punto. Nulla è stato tralasciato, nulla viene lasciato al caso; si è
ripresa la proposta che venne in aula, provvisoriamente, ritirata, si son visti
i pareri e le opinioni che Canio ha raccattato, si sono aggiunti motivi nuovi e
recuperati un po’ anche dei vecchi.
Tre son quindi gli assi su cui questa proposta di cassare la “ Zanetta”
ora si muove e va verso la meta: primo, c’è da contro dedurre sulla questione
del vincolo dell’anno 24 e dove cade. Ora siam forti della conoscenza di quei
pareri e delle opinioni che sono state rese a pro di Canio. Ora c’è più facile
per noi dire la nostra e confutare. Poi c’è il motivo nuovo ed anche inedito
che già sventolammo nell’aula del Consiglio. Questo documento che abbiamo preso
dall’archivio del Mediocredito Italiano e che prova, anzi che giura, che la
motivazione addotta e scritta per fare la variante, ed anche il suo stralcio,
non esiste. Terzo motivo aggiunto è sto
Decreto di vincolo indiretto, credo lo postammo un po’ di tempo orsono, ma quel che ci colpisce è che, per volontà di legge, esso prevale e che la variante ha
ad adeguarsi, non fare, esattamente, il suo rovescio, come avviene. I tre motivi addotti son tutti più che validi
per togliere di mezzo la “ Zanetta”. Il primo però lo contrasta la Papotti che, a nostra volta, noi la contrastiamo davanti al Ministero; il
secondo va bene, va più che bene per dire che lo stralcio è immotivato, mette
la credibilità di Canio a dura prova, anzi l’azzera, ma è il terzo sul quale lo
scontro in aula sarà teso. Su questo, dei tre motivi, ce la giochiamo tutta o
forse quasi. Se passa sta “ Zanetta “ anche vigente questo Decreto che, invece, fissa le regole
del fare e del non fare dentro quell’area, la strada è aperta e la porta è
spalancata alla variante intera: quella Alberghiera. Questa è la vera posta in
gioco, non solo dunque la “Zanetta” , ma l’intera. Questa è la posta in gioco
per togliere dalle mani da Di Canio la volontà di fare a Stresa quello che si
fa negli Enti che stanno da Quindici a scender verso il sud. Quanto alla
speranza che un voto sia bloccante, non lo pensiamo neanche per un sogno; che
votino pure contro la proposta e che si carichino la responsabilità piena ed
evidente delle loro gesta scellerate. Un giudice a Berlino, prima o poi, noi lo
troviamo.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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