Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

lunedì 20 maggio 2013

ASPETTANDO IL RITORNO





Le nuove carte sono calate, la richiesta di nuova Assemblea è sottoscritta da 1/5 dei Consiglieri eletti e messa agli atti, così che quando Canio torna dal riposo troverà che tutto quanto è pronto e messo a punto. Nulla è stato tralasciato, nulla viene lasciato al caso; si è ripresa la proposta che venne in aula, provvisoriamente, ritirata, si son visti i pareri e le opinioni che Canio ha raccattato, si sono aggiunti motivi nuovi e recuperati un po’ anche dei vecchi.    Tre son quindi gli assi su cui questa proposta di cassare la “ Zanetta” ora si muove e va verso la meta: primo, c’è da contro dedurre sulla questione del vincolo dell’anno 24 e dove cade. Ora siam forti della conoscenza di quei pareri e delle opinioni che sono state rese a pro di Canio. Ora c’è più facile per noi dire la nostra e confutare. Poi c’è il motivo nuovo ed anche inedito che già sventolammo nell’aula del Consiglio. Questo documento che abbiamo preso dall’archivio del Mediocredito Italiano e che prova, anzi che giura, che la motivazione addotta e scritta per fare la variante, ed anche il suo stralcio, non  esiste. Terzo motivo aggiunto è sto Decreto di vincolo indiretto, credo lo postammo un po’ di tempo orsono, ma  quel che ci colpisce è che, per volontà  di legge, esso prevale e che la variante ha ad adeguarsi, non fare, esattamente, il suo rovescio, come avviene.  I tre motivi addotti son tutti più che validi per togliere di mezzo la “ Zanetta”. Il primo però lo contrasta la Papotti  che, a nostra volta, noi la contrastiamo davanti al Ministero; il secondo va bene, va più che bene per dire che lo stralcio è immotivato, mette la credibilità di Canio a dura prova, anzi l’azzera, ma è il terzo sul quale lo scontro in aula sarà teso. Su questo, dei tre motivi, ce la giochiamo tutta o forse quasi. Se passa sta “ Zanetta “ anche vigente  questo Decreto che, invece, fissa le regole del fare e del non fare dentro quell’area, la strada è aperta e la porta è spalancata alla variante intera: quella Alberghiera. Questa è la vera posta in gioco, non solo dunque la “Zanetta” , ma l’intera. Questa è la posta in gioco per togliere dalle mani da Di Canio la volontà di fare a Stresa quello che si fa negli Enti che stanno da Quindici a scender verso il sud. Quanto alla speranza che un voto sia bloccante, non lo pensiamo neanche per un sogno; che votino pure contro la proposta e che si carichino la responsabilità piena ed evidente delle loro gesta scellerate. Un giudice a Berlino, prima o poi, noi lo troviamo.    

Nessun commento:

Posta un commento