La cronaca era ieri, oggi invece c’è l’esame.
Dunque il Professore ci risponde; ha un foglio con gli appunti e ce li legge.
Cos’è che dice, o meglio cosa legge ? Legge che non è poi vero, o meglio che a
lui non sembra vero che il governo di cui è un valente componente non abbia
fatto anche il suo possibile, magari l’impossibile, per portare a casa un
po’ di soldi e cita i casi della sala di Canonica, della piscina e sempre, ancora,
il porto. A sentir la sua lezione quello
che è stato fatto è già tanto e quanto al resto: “ calma”, ci vuole tanta calma, occorreva che le cose fossero, prima, anche messe a posto e, a tal proposito, così ci cita la Gabbiola e poi, generalmente,
bisogna, aggiunge, sempre metterci una quota, e non è poco. Insomma, questo è tutto, questa è la risposta
e seppur ben consapevoli che c’erano occasioni, così è andata: è soddisfatto ? Canio,
da parte sua, interviene per “spiegare” perché
nella risposta data aveva parlato soltanto delle tasse. Ora precisa che dir che
la tassazione è stata bassa è stata una
scelta assai precisa per evitar di finanziar con esse le cose di cui la
cittadella è assai carente. Virtuosità riconosciuta, prudenza perseguita e
saggezza profusa, queste dunque par che siano le linee guida seguite dal
governo, cui non vanno, dunque, poste domande imbarazzanti, ma soltanto gran ringraziamenti.
Quanto al resto, non insista troppo chi pone le domande, se non vuol subire le pene
comminate dall’Alcade: è soddisfatto ? Sin
qui dunque sono state le risposte su un
tema assai cruciale che, si questo da solo, avrebbe meritato di dedicargli un’intera
sessione di Consiglio. Quanto ad esser soddisfatto della risposte avute ce ne vuole,
comunque fu ricordato al Professore che dir che la Gabbiola non è pronta è come
negar, due volte, il voto da lor
contrario dato a quelle proposte che minoranza pose per accelerar quell’obiettivo
di programma che poi venne scordato, mentre la sintesi finale di un operato del
governo è solo questa: là dove i soldi
pur li hanno ricevuti e mica pochi ( porto
) manco riuscirono a impiegarli; dove li avevano e mica pochi, a furia di
ritardar di usarli li hanno persi ( Palazzola) ; dove ne hanno tanti, ne
buttano anche troppi ( spese correnti) e dove
c’era, a costo quasi zero, l’opportunità di averne ed anche tanti, manco li hanno chiesti. Rimangono intoccati
quei 108 mila d’euro che , ogni
anno e quasi tutti, prendono la via dentro le tasche dei tanti e forse troppi rappresentanti
di un governo cui gli si ricorda che
manca di visione e che, forse, non ha al suo interno neppur condivisione.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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