Il quadro é natalizio; il Professore, l'allievo a lui devoto, l'Avvocato or vice delegato, un altro personaggio, probabile un giurato ed il premiato. Non è proprio dell'anno lo Stresiano, comunque é assai vicino all'altro che noi pure già indicammo. Si tratta per vero di un altro bel concorso che premia chi infiora il suo giardino e sta volta il più premiato risulta l'AlbergoVilla Aminta. Ritira la targa il vincitore, un noto albergatore. Il quadro, lo ripeto, é quello di Natale; gli eletti cittadini gli stringono le mani, gli donano la targa, non so se ci scappa anche un abbraccio. Il fotografo ci mostra la scenetta, una roba da operetta; son tutti sull'attenti, non so se son contenti; scrutare il Professore é sbattere nel buio, è meglio lasciar perdere, di lui si può anche dire che come un noto attore, ha solo due espressioni: con la chitarra o senza. Comunque questo è il clima che vede oggi premiato l' assai bravo soggetto che per na fila d'anni ha illuso tutti quanti che un pezzo del giardino avrebbe "regalato" per farci quell'opera magnifica che Canio ci aveva raccontato. La storia, come ormai ampiamente a tutti noto é andata poi diversa e dopo tanti anni ha chiuso quel contratto pagando sì il dovuto, ma col fischio che ha fatto tutto il resto ed ora, giustamente, va premiato. Nel nuovo testamento si chiamano sepolcri un po' imbiancati, su questo non c'è dubbio. Esperto anche in dottrina chi meglio del noto Professore potrebbe fornirci un suo sermone sul caso a lui ben noto che vede in primo piano chi oggi va premiato. Ragioni dello Stato; ipocrisia medio borghese; coraggio da leoni; chiamate voi come volete sto quadro di Natale che illustra molto bene chi è che ci governa e chi è che ci comanda.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
Visualizzazioni di pagine: ultimo mese
mercoledì 30 novembre 2016
lunedì 28 novembre 2016
LA SAGA "ZANETTA"
Nella eterna saga della " Zanetta" prima e del progetto dell'Albergo " Le Ville" dopo, c'è un ultimo non svelato misterioso segreto. Sino ad ora lo abbiamo anche noi tenuto nascosto, ma come tutti i più gelosi segreti, prima o poi debbono essere svelati. Per vero il segreto ve lo possiamo svelare, ma il mistero no, ossia è ancora misteriosa la ragione di questo segreto e quindi, anche con tutta la nostra buona volontà non riusciremmo a scoprirla. Ovvia, magari potremmo fare delle congetture, indicare delle possibili ragioni, provarci insomma e magari andremmo vicino alla verità, ma meglio evitare; la giustizia è sempre in agguato e essendo andato via liscio sino ad oggi, vorrei continuare anche domani, specialmente perché quelle scocciature costano un pacco di soldi. Ma eccoci al dunque. Dovremo fare un passo indietro, tornare a quel post, o a quei post che annunciavano la bocciatura del progetto "Le Ville". Pubblicai anche la fonte della notizia, il testo integrale del provvedimento della Soprintendenza che manifestata il proprio motivatissimo contrario parere. Parere appunto, perché tale era, ma sorretto da due caratteristiche: obbligatorio e vincolante. Obbligatorio e vincolante innanzitutto per l'amministrazione della Regione che avrebbe dovuto, entro un termine massimo ben definito, poche settimane, chiudere il procedimento, ossia prendere il parere tradurlo in un atto formale di diniego. Invece è successo altro, ossia la Regione, ossia un qualche ben individuabile soggetto o più soggetti di quell'Ente, hanno fatto appunto altro. Hanno tenuto il parere della Soprintendenza chiuso in un qualche cassetto per molti mesi, 4 e 22 giorni, e poi solo dopo che il ricorso straordinario era stato presentato dalla SIAV srl, hanno prodotto non un diniego, che sarebbe stato obbligatorio, ma un provvedimento, scarsamente motivato con il quale hanno sospeso, anziché concludere il procedimento. 4 mesi e 22 giorni per sospendere quando sarebbero bastate 24 ore per negare. Cos'è successo in quel lungo tempo di silenzio ? Qui ritorniamo alle congetture, ma non ne facciamo, dovremmo chiedere ai diretti interessati, magari lo stesso G.C. Zanetta, ma cadrebbe dalle nubi. Il mistero sullo svelato segreto così continua. L'Onlus Italia Nostra ci ha comunque provato, potrete leggerlo sul suo blog non appena, a breve, lo pubblicheremo.
venerdì 25 novembre 2016
TOCCARE IL TEMPO
A dispetto di quanto dalla " Stampa" tempo fa venne previsto, la fine dei lavori di sto porto non sembra avvicinarsi, semmai un poco allontanarsi. Di certo la data che sta scritta sul solito cartello ed indica la fine dei lavori di contratto, è stata ampiamente superata, ma questo sarebbe il minor dei nostri mali, se non che da quella data é il ritmo dei lavori che non c'é. Cos'é che dunque sia successo intorno a quella che era la data di scadenza a noi non è saputo e come di suo solito, il Palazzo sta zitto. Neppure un interpello ci pare che ad oggi sia stato prodotto dai banchi di controllo del governo e intanto sale il lago e il suo livello e proprio sto livello sembra che sia uno dei motivi a cui si riconduce un po' il ritardo. I tecnici, più o men sempre gli stessi, avrebbero inventato una furbata: di salir di 0,50 la quota che era stabilita per l'imposta su cui poggia la muraglia. Motivo di sta scelta: seguire con l'aumento il nuovo livello stabilito da chi governa la quota di sto lago. Però per mantenere l'altezza originaria, la muraglia è stata poi ridotta di pari 0,50. Conseguenze di sto fatto è che, da un lato l'estetica è un disastro, ma quel che più qui conta é che durante la magra poi del lago, il moto ondoso passa sotto e finisce nel bacino perché ci han tolto 0.50 di prevista protezione. Da qui la scelta di metter delle panne, o roba simile, che frangano poi i flutti ormai senza difesa. Comunque non ci par che i problemi sian poi soltanto questi. Ancor non si è capito se i soldi ci siano o invece no per smaltire i materiali di dragaggio e neppure si é capito che cosa quando e come verrà fatto al posto della riva andata a pezzi durante i tanti anni del fermo imposto al porto. Insomma un eliporto ? O pure un aereo porto ?
mercoledì 23 novembre 2016
COMMENTI
Archiviato che è stato sto consiglio, continua l'astinenza stagionale. Che è stato o non è stato comunque sto consiglio le cose le lascia uguali o quasi come prima. Ci vuole un bel coraggio anche al sol pensare che fossero felici i governanti di come funziona, scusate non funziona, il pala dei congressi. Scontata la risposta , ma quanto a strategie di un minimo rilancio, sarò anche un po' sordo, ma non mi par di averne poi ascoltate. E quanto all'incidente incorso in aula al noto Professore che manco sa rispondere se hann fatto i previsti investimenti, sorvoliamo. Comunque abbiamo letto l'intervista che già era concessa dal vertice in persona del gruppo più agguerrito dei nostri oligopoli e quindi noi pensiamo che la sorte del pala dei congressi sarà presto segnata. Continua un po' il mistero intorno alla Gabbiola; interpello dopo interpello, il nostro Borgomastro non si espone. Il dire che vien chiesto e che sarà concesso di fare un supermarket di soli alimentari per circa un'estensione di 900 mq. , non dice poi più niente sul cosa si vuol fare sul resto che rimane. Vorrà chieder qualcosa sto cavol di Palazzo e che non sia come suo solito il minimo del minimo ? Nessuno che lo dica, nessuno che lo chieda, nessuno che si esponga, nessuno che reclami. Non basta interrogare, bisogna anche indagare e quindi poi stanare la Volpe e il suo governo sul cosa poi vuol fare. Il Vice Delegato, sarà anche avvocato, peraltro lo era anche l'Alcade, ma quanto a saper fare sin'ora non ci pare. Lui dice che le studia le cose che gli chiedono; nel caso sono i chiostri di vendita isolani. Lui dice che ci pensa, ma intanto passa il tempo e quanto poi a dire il suo pensiero, difficile é saperlo; é un altro bel mistero. Se compro oggi la Stampa, si legge che è partito lo studio di un percorso ciclabile e turistico da andare dal confine e poi giù verso la bassa. Un'opera importante che sembra interessante, ma allora vien da ridere sul niente combinato da quelli del Palazzo con quel fasullo accordo che fu con Villa Aminta. C'è pure una scadenza, il 12 dicembre per chiudere lo studio; chiediamo al nostro Borgomastro se non ci abbia ancor manco pensato.
lunedì 21 novembre 2016
VERBALE DI SEDUTA
Inizia come sempre alle 18 e circa 30; l'appello come prassi e dopo il Borgomastro presenta ai convitati il nuovo Segretario. Gentile diciamo così appare e subito Marcella Severino ne approfitta per fargli la domanda che serbava: com'é che pensa di stendere i verbali di seduta? Insomma, per nulla soddisfatta di come Giacca Bianca riduceva in sintesi anche estreme gli interventi, vorrebbe ora che il nuovo è giusto da poco che è arrivato, riuscire ad ottenere lo spazio necessario sui verbali. Non tarda la risposta; é pronta e anche precisa e indica tre modi per redigerli. Ricordo che il primo di sti modi era da me stato proposto, ma da Canio rigettato con il solito disprezzo. Comunque il tema è aperto, vedremo che piega prenderanno poi i verbali. Inizia pertanto per davvero sto Consiglio: due temi di bilancio ai primi punti che la nota delegata alle finanze, con gli occhi fissati sui pizzini li legge all'assemblea senza commenti. Il terzo argomento è pure di bilancio; si estinguono di botto e anticipati di circa 4 anni i debiti di mutui in scadenza nell'anno 2000 e circa 20. Si paga una penale, ma si incassa un aiuto dallo Stato. Argomento interessante è quello che riguarda i cimiteri. Nessuno più indicato del noto Professore per trattarlo, ma l' intera tutta aula si aspetta una serata dedicata a Marcella Severino, esperta del settore. Infatti da lì a poco, liquidato in due battute l'argomento dal nostro Professore, la Capa del Gruppo filo Lega si accinge a recitare il suo sermone: l'articolo x è da cambiare, il comma dell'articolo y è poi da cancellare... ma qui il nuovo redattore dei verbali la interrompe. " Ma come non conosce il suo mestiere ? Se vuole cambiare gli articoli e anche i commi le tocca presentar gli emendamenti. Il testo di proposta è quello agli atti, ci sono corredati anche i pareri, cambiare vuole dire doverlo ri istruire, or dunque non si può." Il vecchio Professor coglie al volo l'occasione; "é vero, ci vanno presentati emendamenti e dunque Le faccio anche un favore, ritiro la proposta questa volta, Lei faccia emendamenti e poi discuteremo." Si passa così ad altro; è l'ultimo argomento del Governo. Riguarda l' indirizzo da dare a quel mercato che, dopo i lavori da tempo già conclusi, richiede un riordino dei posti per i banchi. Sta volta il Consiglio si ingarbuglia, incespica tra i banchi di fiori e quelli alimentari, si perde in mezzo ai banchi dei non alimentari. Comunque alla fine viene fuori da questo labirinto: i fiori, le piante e le sementi rimarranno li accanto ai banchi alimentari. Sarebbe il Consiglio già finito, ma sta volta è il Gruppo in quota Lega che ha un pacchetto, a prima vista, impressionate. Le prime due però son state già riassorbite in quello che è stato l'esame del mercato; la terza riguarda il Pala dei Congressi o non congressi. Si chiede se il Governo sia contento di come queste cose stanno andando. Risponde il Professore, dicendo che vorrebbe usare un mono sillabo per dare la risposta, cioè che è no, ma poi ci ha ripensato e legge l'argomento articolato. Insomma ci racconta che è vero che Fiera Milano da circa ormai due anni, da quando é subentrata all'altra impresa non sta facendo proprio niente, ma é anche vero che ha promesso che col prossimo di anno le cose forse un poco cambieranno. Racconta inoltre il Professore gli impegni ad investire che stanno nel contratto e che sommano una cifra di oltre 600 mila euro. Se poi abbia adempito, sto nostro Professore alla domanda specifica sul punto, risponde che non sa. Bastava una risposta come questa per stenderlo al tappeto, ma il gruppo in quota Lega lo perdona. Si tocca un argomento di lato alla Gabbiola; si torna sul tema di quell' atto di Governo che, su istanza di una parte, corresse le tabelle alimentari, alzando a 1.500 i metri consentiti. Sta volta, come sempre, il Borgomastro ne approfitta per dire che ormai per la Gabbiola il gioco è fatto, ma poi subito aggiunge che nulla ancor può raccontare. Comunque si va avanti spiegando in qualche modo le ragioni che spinsero il Governo a fare l'atto, ma quanto a precisare, a dire che cosa puoi si voglia fare, qual sia nei modi e tempi la sorte dello schifo che turba anche il paese, neppure questa volta viene detto. Ritorna la questione Bolkestein, l'odiata direttiva Bolkestein che rischia di mandare in gara i posti dei banchi delle Isole alla scadenza che ormai un poco si avvicina. Gli spetta all'Avvocato, il Vice Delegato, rispondere dunque all'interpello. Riprende il Delegato la solfa raccontata mesi fa al tempo che era stato già un primo identico interpello. Insomma allor prendeva tempo, occorreva studiar delle altre carte, adesso le carte sembran troppe, si rischia di andare in confusione, ordunque è necessario prender un poco di altro tempo. Finisce ora il Consiglio con l'unico interpello che firma il Comandante; riguarda le corone, la musica, il corteo, la fascia tricolore, l'omaggio che il 4 di novembre si è fatto ai combattenti caduti per la patria. Secondo l'interpello non tutti i caduti sono uguali, o meglio non sono trattati tutti uguali. Ne segue una questione, una grande discussione con mille spiegazioni che illustra il Professore. Comunque si finisce, c'è il tempo di un saluto che porge il Borgomastro a un nuovo Maresciallo dell'arma da secoli fedele che è giunto a comandare la sede della Perla.
giovedì 17 novembre 2016
VIGILIA
Domani all'ora della sera il Consiglio torna in aula. Proposte interessanti da parte del governo cittadino ? quasi niente. Sta volta è il gruppo guidato da Marcella Severino che sforna una serie di interpelli. Oddio, è vero che rompe un po' il silenzio che si era imposto, ma tocca gli argomenti appena appena. E' il caso di quel coso, la scatola dell'inutile palazzo senza più congressi. L'affondo in questo caso è appena un po' accennato, per dire che manco é forse ancor toccato. Sui temi più sensibili al tanto elettorato si mostra più agguerrita e più decisa. E' il caso dei rinnovi dei banchi sulle Isole dove la nota direttiva Bolkestein, emblema dell'Europa burocratica e crudele, é l'obiettivo. Dimentica però questo interpello e qui lo ricordiamo che sin'ora sta nota direttiva è stata ignorata dal Palazzo; il caso più eclatante è il rinnovo gratuito e senza saldo dell'area demaniale del pur noto Grand Hotel. Essendo concessione ad uso commerciale avrebbe dovuto andare in gara e invece... Comunque vedremo poi nell'aula la serata e certo vi daremo il risultato. Più cauto sta volta il Comandante; un solo interpello, peraltro marginale. Sta mani tuttavia un altro interpello ha presentato. Notizie di stampa assai funeste addensano di nubi le sorti l'Alberghiera: ma guarda! Di corsa è presentato ordunque un interpello perché si corregga l'accordo tra il Palazzo e l'Ente Provinciale. Il tema è evitare che non solo non si faccia l'Alberghiera, ma pure si rimanga senza campo.
mercoledì 16 novembre 2016
CAMBIO DI GUARDIA
In tempo di spoil system non è che fosse proprio niente resistere tre lustri tutti interi nella sede. Comunque col primo di novembre c'è stato anche sto cambio, per meriti d'età, e "giacca bianca", così come per scherzo era chiamato da qualcuno, il Segretario Generale se n'è andato. Passato dunque indenne dai cambi intervenuti dei primi cittadini, ha resistito per oltre un quindicennio e passa il testimone ad un collega che ha il titol di avvocato. Che dire di sto cambio al vertice degli uffici di Palazzo ? Intanto del nuovo che è arrivato ne sappiano ancora meno di quello che ora se ne è andato. Se infatti c'era una roba difficile a capire o meglio a decifrare del vecchio Generale, io credo fosse proprio il suo pensiero. In genere quel motto: "nei secoli fedele" che spetta all'arma dei carabinieri, con qualche variazione: "negli anni lui sempre fedele" sarebbe quello che forse molto meglio riuscirebbe a definirne il suo profilo. Il massimo di sé io credo lo abbia dato al tempo del regno dell'Alcade. Due lustri passati fianco a fianco; dai muri del Palazzo nessuno che ricordi sia uscito mai un lamento, un minimo anche screzio che abbia mai incrinato il loro accordo. Eppure le occasioni non son certo mancate; il nostro Borgomastro più volte, quand'era solo Vice, non solo mugugnava, ma anche scalpitava. Morire, l'accordo tra quei due era proprio come il ferro, a prova di rottura; non valse il caso Ermini, non valse la questione degli espropri cannati al Mottarone; qualunque cosa fosse, l'accordo tra i due si confermava. Memorabile, occorre proprio dirlo, fu l'aiuto prestato alla" Zanetta". Colpita da più parti durante la guerra combattuta in aula e fuori aula, era sempre il Generale che inventava qualcosa per salvarla. L'Alcade senza quella spalla sarebbe schiantato al primo scontro e invece il Generale sorresse sino in fondo la battaglia. Non importa che poi fosse perduta, intanto credevano di averla pure vinta e Canio magari era convinto. Di origini insulari, sul posto di lavoro non scherzava, quale fosse l'umore post lavoro non si sa. Pesanti furon le accuse più recenti di una qualche collusione che in aula furon mosse dal seggio occupato dal vecchio Comandante; fedele alla consegna non rispose, ma ormai la via di uscita si appresta ed anche la pensione ormai si avvicinava.
martedì 15 novembre 2016
INCONTRI
I L B O R G O M A S T R O
Visti l’art. 50 del D.Lgs. 18.8.2000, n.267;
Visto l’articolo 13 dello Statuto Comunale;
D I S P ON E
di convocare il CONSIGLIO COMUNALE In sessione straordinaria – seduta di 1° convocazione per il giorno Venerdì 18 Novembre 2016 – ore 18.30 presso Palazzo dei Congressi, Sala Iacono e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione straordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno venerdì 18 Novembre 2016 – ore 19.30 presso Palazzo dei Congressi, Sala Iacono Per deliberare il seguente O R D I N E D E L G I O R N O.
1. Lettura ed approvazione verbali seduta precedente.
2. Ratifica D.G.C. N. 112 del 19.10.2016 “Esame ed approvazione IV° variazione al bilancio di previsione 2016/2018”.
3. Esame ed approvazione V° variazione al bilancio di previsione 2016/2018.
4. Estinzione anticipata di mutui con la Cassa Depositi e Prestiti.
5. Modifiche ed armonizzazione delle norme del Regolamento comunale di Polizia Mortuaria. Approvazione testo coordinato. 2
6. D.Lgs 31 marzo 1998 n. 114 – Commercio su aree pubbliche- Riqualificazione dell’area mercatale di piazza Capucci. Ricognizione – Disposizioni programmatiche di riassetto.
7. Gruppo Consiliare Progetto Comune – Interpellanza relativa all’ area mercatale.
8. Gruppo Consiliare Progetto Comune – Interpellanza relativa alla gestione del Palazzo dei Congressi .
9. Gruppo Consiliare Progetto Comune – Interpellanza relativa a D.G.C. N. 91 del 27.07.2016 ad oggetto: “Piano commerciale - Adeguamento tabella per la compatibilita' tipologico- funzionale delle strutture distributive - Atto di indirizzo” .
10. Gruppo Consiliare Progetto Comune – Interpellanza relativa a scadenza concessioni chioschi Isole Borromee .
11. Gruppo Consiliare Uniti per Stresa – Interpellanza: “Festa Nazionale del IV Novembre 2016. Morti per la Patria, figli di un Dio Minore. Di serie B anche lui”
IL BORGOMASTRO IN ORIGINALE FIRMATO: (Giuseppe Bottini)
lunedì 14 novembre 2016
LETARGIA
Compiuto pertanto anche il dovere di dare un nome ed un cognome a un noto cittadino perché sia designato dell'anno lo Stresiano, potremmo andare anche in letargo, sicuri come siamo che da qui alla primavera non é che ci sarà qualche sorpresa. Da dietro le mura del Palazzo non è che si muova chissà cosa; il nostro Borgomastro é messo lì a chiuder qualche buca e poco d'altro, la giunta di Governo ormai è stracotta da anni passati dietro i banchi, il popolo elettore mugugna e se ne frega, gli eletti a controllare e pungolare sono ormai belle spariti, il porto delle nebbie sembra fermo, la vasca per il bagno è da rifare, la tassa sullo sbarco ormai é sott'acqua, l'impianto funiviario sta già servito, c'è soltanto poi il bilancio anche da fare, il quattro dicembre da votare o stare in casa e in questa condizione eccezionale la cosa più sana e intelligente sarebbe trasferirsi alle Seychelles o in qualche paese senza tasse avendone pagate forse troppe. Insomma le acque sono calme, o meglio mezze morte, nessuno che più fiati, nessuno che si allarmi, nessuno che ci pensi, soltanto come sempre un mugugnare . Il saldo di stagione però ha chiuso ancora bene; se l'altra stagione era non male, per non dire eccezionale, quest'anno non è poi tanto diversa e questo alla fine non spinge a migliorare, ma solo a vivacchiare. Comunque poi alla fine il mito delle isole lontane rimarrà ancora come era e anche l'inverno ormai vicino vedremo di usarlo per dell'altro. Vi annuncio perciò un po' più in sordina che è pronto il programma 20 20. Si avvicina pertanto la data che inaugura sta cosa.
giovedì 10 novembre 2016
CITTADINI DELL'ANNO
Mi pare che fra poco scada il tempo in cui la Perla si nomini ed elegga un cittadino che, per meriti nei campi più diversi, si fregi poi del titolo assegnato. Di solito il nominato è scelto da una schiera molto stretta; confesso però di non sapere come funzioni la legge elettorale in questo caso; se mai si usi il mattarellum o fors' anche il solito porcellum. Comunque la si usi, si tratta del problema di trovare il designato che poi sarà anche il festeggiato. Essendo poi la Perla pur sempre un po' un paesello, io credo non sia facile trovare ogni anno un qualche bene amato. Scartando poi l'ipotesi che sta scelta venga affidata al voto popolare, un'ipotesi migliore è che chi crede e anche poi lo voglia, si provi a suggerire qualche suo nominativo. Il solito curriculum non deve poi mancare così che si possa un poco comparare tra i nomi designati. Scrutando su you tube guardate cos'è che vi compare. I beni culturali filmati da un anonimo soggetto che un noto cittadino li possiede e li conserva per sé, la sua famiglia e l'intera cittadina con cura e con amore. Io credo che quest' anno sto probo cittadino si meriti sto premio, un oscar alla cultura, un plauso tutto intero da questa sua città e l'abbraccio più sentito del nostro Borgomastro.
martedì 8 novembre 2016
INTERROGAZIONE
Sta volta è il Borgomastro interrogato; archiviato da un pezzo il tempo dell'Alcade, rimangono gli eredi che, volenti o un poco anche dolenti, disbrigano le carte mezze fatte. Di nuovo é l'albergone e la variante che sono ancora un po' in sospeso e attiran l'interesse e l'attenzione di chi ora chiede al nostro Borgomastro che cosa mai che vuole fare ed anche se mai sa cosa mai fare. Lo chiede Italia Nostra con questa letterina che sotto vi postiamo, lo chiede perché é noto che alla fin fine, firmato da Papotti, la nota Sorprendente ha chiesto proprio al Comune che spiegasse qual'é mai questo pasticcio che l'Ente ha combinato approvando la "Zanetta". Non è che noi sappiamo cos'è che il Comune abbia risposto; un po' lo immaginiamo, ma ora la domanda su cosa mai vorrà pur fare la pone il sodalizio nazionale, sezione provinciale. Quando, come e se poi vorrà dare risposta il nostro Borgomastro a noi ci sfugge saperlo e prevederlo, per ora ci tocca accontentarci di chiederlo e aspettare.
Domodossola 04/110/2016
Prot.3016
Al Sig. Sindaco della città di
S T R E S A
Ogg: Area di rispetto ai sensi dell'art. 45 del D. Lgs. n. 42/2004 e s.m.i.- Villa Marina e Villa Basile di S. Rizzo. Recepimento delle prescrizioni obbligatorie all'interno di variante strutturale stralcio-chiarimenti.
Con riferimento all'oggetto si osserva che l'intervenuta pronuncia di negativo parere espresso dalla Soprintendenza del paesaggio, vedi prot. 18806 01 34.19.07/776, in relazione a progetto di nuova edificazione alberghiera di istanza SIAVsrl, ha posto e pone una rilevante questione in ordine alle corrette modalità con cui sono state recepite le obbligatorie prescrizioni poste sull'area con decreto della medesima Soprintendenza.
Le ampie motivazioni contenute nel negativo parere evidenziano in maniera chiarissima, addirittura eclatante, lo scostamento che esiste tra la normativa fatta oggetto delle più recente variante strutturale stralcio e quanto avrebbe dovuto essere il contenuto legittimo di quella variante.
La stessa Soprintendenza ha ritenuto porre a Codesto Comune un interrogativo circa i contenuti espressi dalla variante in relazione agli obblighi di legge che avrebbe, invece, dovuto perseguire.
Questa Associazione, nella costante vigilanza espressa nei confronti dei tentativi più volte manifestati da Codesto Comune di eludere, se non addirittura infrangere i dispositivi di legge, più volte era intervenuta sul caso sino ad impugnare davanti il Tribunale Amministrativo gli atti di approvazione della variante.
Per deprecabile disguido tuttavia quel ricorso non ebbe modo di essere trattato nel merito, liberando così la proprietà da ogni residuo pudore o timore, accelerando così l'iter conclusivo dell'istanza.
Alla luce di questa premessa, ferma restando la conoscenza da parte dello scrivente della pendenza di un ricorso straordinario avanti il Capo dello Stato, si chiede di conoscere quale sia e se vi sia un orientamento di Codesto Comune al fine di ricondurre la scriteriata variante entro il perimetro dei disposti legislativi e normativi.
Si ringrazia
Il Presidente
Vallenzasca Piero
Piazza Cavour, 14
28845 Domodossola
T. 0324.44106
verbanocusioossola@italianostra.org
www.italianostra.org
italianostra_vco@pec.it
lunedì 7 novembre 2016
GOVERNO DEL FARE
Non è che c'è del nuovo, é un po' sempre lo stesso, una minestra riscaldata che, di tanto in tanto, la mettono sul fuoco col rischio che poi bruci. Comunque anche quest'anno, peraltro anticipato già col DUP, la giunta di governo a guida Borgomastro si approva il documento che mette in previsione nei prossimi tre anni le opere da fare o da rifare. E già perché come si sa, i primi giusto soldi, quei 225 e rotti mille euro andranno a rattoppare le buche non tanto sulle strade, ma nella vasca. Si dice nel testo che si legge che la spesa è rimborsata, se questo poi sia vero o mera previsione di ciò non c'è certezza, vedremo più avanti se questa è verità o solo fantasia. Si mettono dei soldi, o meglio li mette la Regione, o meglio li prende dalle tasche di noi suoi cittadini e mette 300 mila euro per chiudere altre toppe in quelle tre stazioni funiviarie. Potrebbe anche andar bene, ma ad oggi nessuno che ci dica sull'esito di gara che cosa poi ci ha messo di suo sto vincitore. Il credito fiscale ? Una cifra assai imponente compare all'improvviso tra le carte. Son ben tre soli milioni e un altro mezzo in luce ed energia. La cifra la metterà chi mai sarà il gestore di tutti gli impianti di pubblica luce. Per ora non c'è ancora e forse qualche cosa di più di queste cifre sarà anche un dovere un poco poi spiegare. Se è vero che milioni di soldi per la luce li mette il suo gestore, risulta anche poi vero che 374 mila euro li mette di certo anche il Comune per spendere a rifare l'impianto su di un isola e quello al lungo lago e qui si aspettano disastri. Un'altra volta ancora è via Duchessa. Comparsa già più volte nei piani pluriennali, levata poi più volte, compare ora di nuovo per spenderne di soldi 390 mila euro. Se sta volta è quella giusta non si sa, comunque la spesa è già spalmata su un altro paio d'anni: 2018/2019, c'è tempo per ancora poi cambiare. Compaiono quei 300 mila euro che sarebbero la cifra per fare un bel parcheggio in testa al nuovo porto. Che sia proprio un bel parcheggio ci vien da dubitare, così come ci pare che dietro questi soldi ci sia qualche pasticcio da aggiustare di quello che è il progetto dell'opera infinita. Ritorna il Mottarone, sta volta c'è il milione di euro che vi occorre per fare quel progetto che venne già premiato col ponte tibetano. Spariscono quei soldi, proventi dallo sbarco, spariscono anche le opere cui eran destinate; rimangono altri soldi, peraltro mica pochi, che servono a che fare ? Sta scritto: " rifunzionalizzare", na roba inesistente, comunque spariranno nel Pala dei congressi, una roba misteriosa di vetro e di cemento, sta chiusa tutto l'anno, sta in mezzo alla città, nessuno che ne sa.
venerdì 4 novembre 2016
20 20
V
arcato l'inizio del mese di novembre si accinge, passo passo, il varo del nuovo sodalizio 20 20. Annunciato tempo fà, cresciuto un po' in silenzio e con molta discrezione, raccolte che furon le adesioni, si studia e si redige, punto punto, il suo programma. Se quello che è previsto verrà poi rispettato, nel tempo ormai di giorni si chiude sul programma e allora si programma la data, il luogo e l'ora in cui si chiameranno i soci e gli invitati per svelar cos'é che ci sta dentro sto strano sodalizio e per costituire il suo gruppo dirigente. Per quanto ne sappiamo, la cosa é infatti ancora un po' celata, sarebbe un po' fare una festa, una sorte di convention, na specie di chiamata a un tavolo imbandito, non certo di bevande e pasticcini, ma di programmi, di azioni e di proposte. Il tema é la cultura, o meglio i beni culturali, quei beni a noi comuni che, in parte trasandati, la nostra cittadella non cura mai a dovere e lascia anche cadere. Si partirebbe proprio da qui; l'intento è di invertire la china che si è presa di lasciar che tutto vada sinanco alla rovina. Insomma la chiama di un appello, rivolto a sto paesello perché si faccia avanti la buona volontà, la parte un po' più attiva del borgo addormentato e anche un po' egoista, che offra le sue idee, le metta tutte in chiaro, le esponga per benino e le confronti. Si tratta di aspettare quel tanto che ancor basta, si contano ormai i giorni poi tutto sarà chiaro.
mercoledì 2 novembre 2016
ASPETTARE
Arriva ora novembre e il porto non è pronto, la data sul cartello è stata superata, ma l'opera è incompiuta e tutto sembra fermo. Problemi dunque nuovi ? Problemi non svelati, o meglio non chiariti, il nostro Borgomastro, maestro del non detto, è solito non farci molto caso e quando è interrogato, in genere risponde che proprio in pari giorno ha avuto una risposta. Sta volta non sappiamo; nessuno ha interrogato se dietro questo stop si celi qualche cosa, ma certo che di sì, ma cosa mai si celi, se soldi o altri problemi, per ora tutto tace. D'altronde che fosse molto strano che dopo sol tre lustri di storie e di disastri sta volta finisse tutto bene, persino un po' in anticipo come la stampa osava prevedere, nessuno ci contava. Ordunque poi vedremo che cosa ci combina sta storia un po' infinita. Se questa é una notizia, o meglio non notizia, quell'altra é ancora meglio; un bando é messo all'albo questo è certo, riparte la piscina e dunque se i tempi saranno poi quelli previsti, quell'opera magnifica di Canio Imperatore di nuovo va in cantiere. Un quarto di un milione o su di lì, é il prezzo ora previsto per chiudere le toppe che sembra ora vi siano. Intanto la paghiamo, se poi la polizza per danni e vizi occulti avrà qualche successo noi dopo lo vedremo. Per quanto a tal proposito è stato anche richiesto in sede di Consiglio, vi posso assicurare che capire la risposta non era proprio facile. Ordunque anche per questo si tratta di aspettare e poi vedere. Sull'altro dei tre casi che qui ora vi tratto, non paion novità di gran rilievo, se non quelle peggiori. Si tratta è naturale del caso che si chiama l'alberghiera. Un caso come noto, o meglio ignoto, che a detta del Capo dell'Ente Provinciale, è delicato. Ordunque anche sta volta si tratta di aspettare e nulla si può fare. Dimenticavo; c'è anche il ponte sul rio Roddo che ormai è in procinto di varare. Un'opera grandiosa che costa un 15 mila in euro al metro lineare; un ponte tutto d'oro al posto di quello che era un ponticello ad arco tutto sesto. Nessuno che si sappia conosce come sarà questa sorpresa, ma anche in questo caso ora basta un poco ed aspettare.
Iscriviti a:
Post (Atom)