Il quadro é natalizio; il Professore, l'allievo a lui devoto, l'Avvocato or vice delegato, un altro personaggio, probabile un giurato ed il premiato. Non è proprio dell'anno lo Stresiano, comunque é assai vicino all'altro che noi pure già indicammo. Si tratta per vero di un altro bel concorso che premia chi infiora il suo giardino e sta volta il più premiato risulta l'AlbergoVilla Aminta. Ritira la targa il vincitore, un noto albergatore. Il quadro, lo ripeto, é quello di Natale; gli eletti cittadini gli stringono le mani, gli donano la targa, non so se ci scappa anche un abbraccio. Il fotografo ci mostra la scenetta, una roba da operetta; son tutti sull'attenti, non so se son contenti; scrutare il Professore é sbattere nel buio, è meglio lasciar perdere, di lui si può anche dire che come un noto attore, ha solo due espressioni: con la chitarra o senza. Comunque questo è il clima che vede oggi premiato l' assai bravo soggetto che per na fila d'anni ha illuso tutti quanti che un pezzo del giardino avrebbe "regalato" per farci quell'opera magnifica che Canio ci aveva raccontato. La storia, come ormai ampiamente a tutti noto é andata poi diversa e dopo tanti anni ha chiuso quel contratto pagando sì il dovuto, ma col fischio che ha fatto tutto il resto ed ora, giustamente, va premiato. Nel nuovo testamento si chiamano sepolcri un po' imbiancati, su questo non c'è dubbio. Esperto anche in dottrina chi meglio del noto Professore potrebbe fornirci un suo sermone sul caso a lui ben noto che vede in primo piano chi oggi va premiato. Ragioni dello Stato; ipocrisia medio borghese; coraggio da leoni; chiamate voi come volete sto quadro di Natale che illustra molto bene chi è che ci governa e chi è che ci comanda.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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