Con un'insolita iniziativa, il Palazzo esce allo scoperto, mica tanto però, e dice la sua sulla polemica che sarebbe girata sui social a proposito del rendiconto milionario. Una precisazione assai asettica, tutta tecnica, scritta con perizia, anche se manca la firma, dal Capo del servizio finanziario. Un aiuto, un'altro per vero, che viene portato a favore della delegata in materia. Sì, la delegata, proprio Lei con la quale, giusto ieri, ho avuto un cordiale colloquio. E' stata proprio Lei a prendere l'iniziativa, per vero l'avevo intuito, ringraziandomi innanzitutto per l'evidenza che do al suo operato in Consiglio. Mi sono schernito; ho risposto che opero solo con buone intenzioni, ossia con l'intento di rendere un po' meno grigio il clima delle tristi serate consiliari. Lo so, lo so; questa è stata la gentile risposta che la Delegata mi ha dato, confortandomi. Senza di me credo che nessuno si accorgerebbe di Lei e dunque il lavoro che faccio è prezioso. Nel proseguo del colloquio mi ha ricordato sue precedenti attività professionali, alle prese con i bilanci delle aziende private. A questo punto ho pensato che volesse rivendicare la sua competenza nella materia. Niente affatto, mi ha invece confessato che il confronto tra bilancio aziendale e bilancio pubblico è drammatico.Mi è parsa manifestare uno smarrimento dentro le infinite cangianti regole del bilancio pubblico e il conseguente completo e indiscusso affidamento nelle mani della Ragioneria. Ho cercato di confortala dicendogli che maneggiare il bilancio pubblico non è proprio così difficile come appare, anche se io non sono più aggiornato sul tema. Alla fine il discorso è scivolato sul piano religioso che, considerata l'appartenenza della Delegata, non è poi fuori luogo. Anche qui ha riconosciuto che il richiamo fatto, nelle mie cronache consiliari, alle sue richieste di aiuto alla Madonna e al Padre Entero è assolutamente vero; al che ho concluso impegnandomi a pregare per Lei. Questa è la cronaca precisa dell'incontro a cui non c'è nulla da aggiungere. Ora invece c'è il documento tecnico postato sulla rete; una bacchettata, si direbbe, ai critici del bilancio milionario, sul quale questa penna, bisogna riconoscerlo non ha ancora detto nulla, o quasi. Ma c'è un motivo; sino alla data del Consiglio, il rendiconto era ignoto; il verbale della Giunta che depositava il conto era privo di allegati, pur citati come allegati. Un'altra volta le carte non si trovavano, ma qui mi fermo altrimenti rischio un'altra volta una condanna.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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