Se le proiezioni non sbaglieranno si sta rivelando un floop mortale il referendum indetto per trasferire l'intera provincia in un' altra regione. L'operazione geopolitica oltre che fisicamente difficile si sta rilevando politicamente impossibile e, non tanto per il quorum necessario al successo referendario che non si sarebbe raggiunto neanche obbligando i cittadini ad andare a votare manu militari, ma perchè, con tutta probabilità se non certezza, non si raggiungerà neppure il più modesto quorum di validità del referendum, ossia la partecipazione della metà più uno degli aventi diritto. In tale ultimo e molto probabile caso i proponenti raggiungeranno un risultato esattamente opposto alle loro aspettative, cioè, non tanto vincere, quanto convincere un importante numero di elettori ad andare alle urne e, questo sì, in tal caso ottenere un consistente, anche se insufficente, numero di adesioni al loro progetto. Con buona pace del redivivo già due volte senatore della repubblica Walter Zanetta, pluridecorato politico: già democristiano, poi forza italico, poi aderente al movimento di Fitto ed ora neo iscritto alla Lega di Salvini, con buona pace dicevamo del redivivo di Baceno, il suo refeendum, se finirà come pare, rischierà di fare più male che bene, dimostrando che al popolo elettore non importa proprio nulla dove stanno i confini amministrativi di questa provincia, se dentro il Piemonte o fuori di esso e quindi rafforzerà il disinteresse o il poco interesse di tutta la politica, ovunque cada sulla carta geografica, per il destino e le sorti di questa terra che, comunque la si giri, rimarrà sempre una marca di confine. Sta notte vedremo
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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domenica 21 ottobre 2018
REFERENDUM FLOP ?
Se le proiezioni non sbaglieranno si sta rivelando un floop mortale il referendum indetto per trasferire l'intera provincia in un' altra regione. L'operazione geopolitica oltre che fisicamente difficile si sta rilevando politicamente impossibile e, non tanto per il quorum necessario al successo referendario che non si sarebbe raggiunto neanche obbligando i cittadini ad andare a votare manu militari, ma perchè, con tutta probabilità se non certezza, non si raggiungerà neppure il più modesto quorum di validità del referendum, ossia la partecipazione della metà più uno degli aventi diritto. In tale ultimo e molto probabile caso i proponenti raggiungeranno un risultato esattamente opposto alle loro aspettative, cioè, non tanto vincere, quanto convincere un importante numero di elettori ad andare alle urne e, questo sì, in tal caso ottenere un consistente, anche se insufficente, numero di adesioni al loro progetto. Con buona pace del redivivo già due volte senatore della repubblica Walter Zanetta, pluridecorato politico: già democristiano, poi forza italico, poi aderente al movimento di Fitto ed ora neo iscritto alla Lega di Salvini, con buona pace dicevamo del redivivo di Baceno, il suo refeendum, se finirà come pare, rischierà di fare più male che bene, dimostrando che al popolo elettore non importa proprio nulla dove stanno i confini amministrativi di questa provincia, se dentro il Piemonte o fuori di esso e quindi rafforzerà il disinteresse o il poco interesse di tutta la politica, ovunque cada sulla carta geografica, per il destino e le sorti di questa terra che, comunque la si giri, rimarrà sempre una marca di confine. Sta notte vedremo
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