Stresa è un comune sfiorito "top green"; lo annuncia il cronista della città che subito, per colpa di una s in più , si affretterà a dichiarare l'ennesima fake news. Comunque andiamo avanti nella lettura della notizia, apportandovi un qualche ulteriore e dovuto approfondimento di cui la nostra redazione si assume la piena paternità e , nel caso anche maternità, esonerando, sin da ora il cronista, da inutili precisazioni. Stresa ha comunque confermato che "Quattro Fiori", quelli che siamo soliti vedere, è il livello più alto, a livello nazionale, del riconoscimento del Concorso Comuni Sfioriti. Avessimo saputo che bastavano quattro fiori, ci saremmo iscritti pure noi che, per inciso, teniamo un parco giardino di tutto rispetto. Ma andiano avanti nella lettura: Il riconoscimento è stato consegnato al vice giardiniere Carlo Falciola e al Sovrintendente al verde turistico, Professore Alberto Galli. Hanno dovuto andare in missione sino a Bologna per riceverlo, domenica scorsa. Nessuno glielo avrebbe portato, salvo spedirlo con tassa a carico del destinatario. Comunque Stresa è anche "Comune Sfiorito Top Green" per l'investimento pro capite nella manutenzione del verde e nelle fioriture. Ciò significa che di soldi ne spende molti, ma che il risultato è poco e si vede. Nel club esclusivo dei comuni, questa volta veramenteTop Green anche Merano, Grado, Savigliano, Prè Saint Didier e Cervia. L' "anche" probabilmente è scappato per un errore del cronista perché , onestamente,il confronto con Merano ci indurrebbe una qualche perplessità, non conosciamo gli altri. Adesso la sfiga è in vista del 2019; fare peggio è difficile, ma si può provare, partendo, ci informa l'articolista, dall'impianto di irrigazione del lungolago, una roba sempre rotta, e senza dimenticare le panchine della nostra passeggiata, che hanno bisogno di un po' di attenzione e che pensiamo potranno degnamente ospitare i nostri governanti quando si saranno decisi a cambiare mestiere: a fare i girdinieri non ce li vedo molto: pollice verso. .
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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martedì 13 novembre 2018
COMUNE SFIORITO
Stresa è un comune sfiorito "top green"; lo annuncia il cronista della città che subito, per colpa di una s in più , si affretterà a dichiarare l'ennesima fake news. Comunque andiamo avanti nella lettura della notizia, apportandovi un qualche ulteriore e dovuto approfondimento di cui la nostra redazione si assume la piena paternità e , nel caso anche maternità, esonerando, sin da ora il cronista, da inutili precisazioni. Stresa ha comunque confermato che "Quattro Fiori", quelli che siamo soliti vedere, è il livello più alto, a livello nazionale, del riconoscimento del Concorso Comuni Sfioriti. Avessimo saputo che bastavano quattro fiori, ci saremmo iscritti pure noi che, per inciso, teniamo un parco giardino di tutto rispetto. Ma andiano avanti nella lettura: Il riconoscimento è stato consegnato al vice giardiniere Carlo Falciola e al Sovrintendente al verde turistico, Professore Alberto Galli. Hanno dovuto andare in missione sino a Bologna per riceverlo, domenica scorsa. Nessuno glielo avrebbe portato, salvo spedirlo con tassa a carico del destinatario. Comunque Stresa è anche "Comune Sfiorito Top Green" per l'investimento pro capite nella manutenzione del verde e nelle fioriture. Ciò significa che di soldi ne spende molti, ma che il risultato è poco e si vede. Nel club esclusivo dei comuni, questa volta veramenteTop Green anche Merano, Grado, Savigliano, Prè Saint Didier e Cervia. L' "anche" probabilmente è scappato per un errore del cronista perché , onestamente,il confronto con Merano ci indurrebbe una qualche perplessità, non conosciamo gli altri. Adesso la sfiga è in vista del 2019; fare peggio è difficile, ma si può provare, partendo, ci informa l'articolista, dall'impianto di irrigazione del lungolago, una roba sempre rotta, e senza dimenticare le panchine della nostra passeggiata, che hanno bisogno di un po' di attenzione e che pensiamo potranno degnamente ospitare i nostri governanti quando si saranno decisi a cambiare mestiere: a fare i girdinieri non ce li vedo molto: pollice verso. .
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