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martedì 30 giugno 2020

PRENDERE O LASCIARE




La soluzione deve essere quella razionale e non necessariamente quella elettorale. Io credo che si debba tenere ben fermo questo principio se si vuole veramente chiudere la partita Alberghiera; altrimenti addio, lo si dica chiaro. Qualcuno obietterà sollevando il polverone della democrazia tradita. Ma quando mai ! Quando mai si tradisce la democrazia; semmai tradire è non osare presentare una soluzione razionale e invece coltivarne una emotiva e questo sì è confondere l'obbligo di chi aspira ad essere un elite locale, proponendo una propria soluzione, con quello di chi alimenta la rincorsa ai temi emozionali, cercando di pescare lì un facile consenso, ma tanto anche fragile che rischia di essere la madre delle peggiori soluzioni, vedi la vasca per il bagno. La questione Alberghiera sembrerebbe dunque proprio essere scivolata in un tunnel senza fine dove l'unica cosa che si vede è il buio. Si invoca la fine mandato, quale tempo inutile per le decisioni, ma quando il tempo era invece utile dove stavano quelli che ora invocano quello inutile? C'é qualche strumentalità di troppo; tanto più che i decisori di domani non saranno molto diversi da quelli di oggi. Anche il Professore che, almeno stando all'anagrafe degli amministratori, non dovrebbe fare più parte di quelli di domani, si è cimentato sino all'ultimo per affossare un'altra soluzione possibile. Poi non gradisce i commenti di questi post, ma c'è un unico rimedio per evitare i giudizi: starsene a casa, come ha fatto l'altro suo collega contrario alla decisione. C'é però un modo per uscire con onore da un imbarazzante stallo. L'ho indicato nella prima riga di questo post e cioé quello della razionalità con cui devono compiersi le scelte. Vero è che la razionalità non sembra abbia brillato nel passato, non saremmo ancora qui dopo almeno tre lustri a discutere della stessa cosa, ma proprio per questo ora dovrebbe cambiarsi il passo e mettere un po' tutte le soluzioni in parallelo, confrontando pro e contro e alla fine trarre la conclusione più corretta. Le ipotesi, passate, presenti e future, sono 5 o 6, non di più. Proviamo a metterle in fila e vedere se si arriva a conclusione.
La prima soluzione: ai Campetti. Avversata dai più per la sua inadeguatezza logistica, il suo progetto non ha mai ottenuto l'assenso formale della Soprintendenza essendo ambito vincolato e l'opera particolarmente impattante; di più mancava la strada di arroccamento. Circa quest'ultima, le ipotesi trapelate per la sua realizzabilità fanno comprendere che avrebbe costi elevatissimi. Rispetto al tempo in cui era stata individuata questa scelta, è sopraggiunto un adeguamento dello strumento urbanistico e una parte dell'area si trova classificata nella classe più elevata di rischio idrogeologico, tanto da essere definita inedificabile. Infatti sono queste ultime le ragioni che avevanmo fatto cadere anche la seconda ipotesi, quella che metteva la scuola nel campo di calcio e il campo veniva trasferito ai Campetti. Pare dunque che persistere nel perseguire queste ipotesi sarebbe come sbattere contro un muro.
La seconda soluzione partiva dall'ipotesi dello scambio campo di calcio Forlano /Alberghiera/nuovo campo di calcio e dismissione della vecchia sede Maggia. Come fatto cenno, inizialmente il nuovo campo sarebbe dovuto andare ai Campetti, ma tra vincoli e strada, anche questa ipotesi doveva essere abbandonata in favore del trasferimento del campo sulla Motta Vinea. Alla fine pare che non ci fossero i soldi neanche per questa soluzione e quindi è andata in standby. Era una soluzione razionale ? Non troppo se si considera che per fare una nuova opera se ne sarebbe dovuta buttar via un'altra e rifare quest'ultima ex novo. Infatti non se ne è fatto nienter e adesso nessuno più la vuole, manco quelli che l'avevano votata.
Terza soluzione: ex Warné. Soluzione che logisticamente non andrebbe male essendo prossima alla Stazione ferroviaria, comunque da ottimizzare con qualche opera. Per il resto, acquisto a parte, ma finanziabile a questo punto con la cessione del Maggia, ci potrebbe stare. C'é, è vero la questione della vicinanza di un pozzo dell'acquedotto, ma spostare il pozzo e farne uno nuovo, costerebbe senz'altro meno che spostare una scuola.
Quarta soluzione: Palacongressi. In questo caso conviverebbe con la vecchia scuola. Sarebbero da ristrutturare entrambi e, fatto salvo il salone che dovrebbe rimanere tale, tutto il resto dovrebbe passare alla scuola, sempre che basti e avanzi. Non dovrebbe neppure costare moltissimo, ma sono già stati spesi una fila di milioni di euro in questi anni, e l'opzione Palacongressi si perderebbe per sempre. Questo non mi pare sia un punto a favore. Piuttosto da valutarlo come sede transitoria in attesa che entri in funzione la soluzione finale.
Quinta soluzione: Area collegio Rosmini. Anche questa soluzione sconta problemi logistici non da poco. L'impatto su quell'area di una grande struttura sarebbe tutta da valutare e l'inserimento molto critico dopo che l'edificio del collegio è stato messo sotto la tutela di un vincolo monumentale. Si rischia di iniziare un altro percorso a ostacoli di cui non se ne vede l'esito.
Sesta soluzione: E' un po' complessa, ma è la più semplice. La scuola elementare va alla Provincia e diventa, ampliata e sopralzata, sede per la didattica dell' Alberghiera. Il Maggia rimane, riveduto e corretto. Le scuole elementari, con i numeri in crollo delle nascite: 2015 n. 32- 2016 n. 36-2017 n.18- 2018 n. 26- 2019 n. 20, vanno in ala nuova, in sopralzo o in estensione o entrambi, della scuola media. Nella proposta ventilata, c'è pure una ritrutturazione provvisoria del collegio Rosmini per ospitare una parte dell'alberghiera, nella fase transitoria. Logisticamente va bene, pure bene la razionalizzazione degli edifici scolastici che il Comune si vedrebbe fare a gratis o quasi. Non bene spendere soldi in casa altrui e allora ho indicato il Palacongressi come sede provvisoria, almeno i soldi sono spesi in casa propria.
Girano ancora un altro paio di solzioni, ma non le voglio neppure considerare e dopo questo più nulla, l'Alberghiera va altrove dove l'aspettano in tanti e tanto volentieri.

giovedì 25 giugno 2020

L'INDECISIONE

 

Sta volta la cronaca tralascia i saldi dei conti d'esercizio e passa direttamente all'argomento: "L'Alberghiera" . Ordunque il Borgomastro ha infilato l'argomento nel pacco del Consiglio all'ultimo minuto, non tanto perchè sul tavolo era giunto con ritardo, ma perchè alcuni dei suoi non lo volevano. Lo dice chiaramente e non è dunque il cronista che lo inventa, ma pure il Professore lo ricorda in sede di avvio di prolusione. Ed ecco che sul tavolo compare il documento divisivo, prodotto dall'Ente Provinciale, ma con firma congiunta di due uffici: Comunale e Provinciale. Non era dunque ignoto, ma certamente conosciuto in tempo utile da parte del gruppo in maggioranza. Comunque il documento azzera nuovamente la scelta del sito per la scuola e indica, in concreto, l'ipotesi di dividerla tra il sito elementare, in ampliemento e il sito attuale da riattare. Le scuole elementari andrebbero a finire nell'ambito del sito delle medie, in ala da ampliare o da allungare o sopralzare. In questo movimento di scuole, di docenti e di discenti, qualcosa ne trarrebbe anche il collegio, destinato a ospitare, nel tempo necessario dei trasloghi, ( 5 anni mal contati ), la parte d'alberghiera che sta stretta, adeguando nel frattempo anc he il collegio. Ma torniamo ora alla cronaca. Il nostro Borgomastro sa bene che non trova un Consiglio consenziente, ma dice di volere che il Consesso comunque pur si esprima, non vuole apparire il colpevole di avere sabotato la proposta Provinciale. Non dice di avere un'idea molto precisa se l'ipotesi è quella convincente, ma avanza dei dubbi che quella dei "Campetti" sia ancora la proposta più vincente. Lui dice che ci sono dei problemi sopraggiunti, che la strada ad arrivarci non è semplice e che l' ultima proposta Provinciale potrebbe apparire ragionevole. Detto questo, lascia che il Consiglio decida, lui dice con coscienza, non con incoscienza. Sta volta un Professore mascherato, a causa del virus che colpisce, dalla cima della sala si erge a leggere un proclama. Lo fa con tono distaccato; la carica che copre conferisce a quell'uomo mascherato un'immagine autorevole, è come se stesse pronunciando un'oratoria funebre di fronte a un consesso rispettoso. E' forse l'ultimo discorso che pronuncia e non perde l'occasione per prendere le giuste distanze dal Borgomastro Bottini. Il metodo è sbagliato: portare l'argomento nel Consiglio era un atto non dovuto. Si è giunti alla fine di mandato, non è il caso. La Provincia è un'altra imputata sul tappeto, avendo disatteso ogni suo impegno e ora proponendo quest altro rivolgimento. Poi passa all'esame nel merito di quanto è contenuto in tutto il documento. Elenca con minuzia: i vizi, i difetti, le omissioni,le gravi carenze che riscontra. Impugna come un'arma la penna rossa e blù: corregge, cancella, depenna, annota e poi da un voto che boccia il documento tutto quanto. Per 4 decenni in Consiglio ha tenuto con la palla al piede sta disgraziata cittadina. Con un passo ha già varcato la soglia dell'ultimo mandato, ma conferma ancora la sua impronta, la cifra con cui, da immemore tempo, domina la scena e detta la regola che impone: per durare occorre non cambiare. Vada calmo dunque il Borgomastro e non si faccia prendere dalla sindrome di Costa. Con questo ultimo consiglio, suggella il suo intervento. Marcella Severino fa la storia che è quasi una preistoria. Sta roba della scuola aleggia nel Consiglio da almeno 15 anni. Campetti I, Campone II, di nuovo Campetti I, su, giù, dentro, fuori, avanti, indietro. Una storia che fa girar la testa e qualcos altro. Sembra che non se ne debba più uscire. Anche questa proposta non è nuova, potrebbe essere anche condivisibile, potrebbe ma è già stata bocciata altre volte:allora non era fattibile, ora diventa fattibile, ora non è più fattibile la soluzione Campetti, prima era fattibile. Insomma, gira sempre la testa e anche qualcos altro. E' una sua vecchia idea, della Severino, la ripropone: quella dei terreni sotto il collegio, ma anche quella, aggiungo io, hanno detto non essere fattibile. Rimane il Palazzone, lo scatolone ormai tutto vuoto, un contenitore per qualunque cosa, meno per le cose per le quali è stato costruito, cioè i congressi. Di questa soluzione sembra che se ne sia innamorato il vice Borgomastro, sì il compagno di gioco del calcio di Cannio, una coppia di attacco... al tram. Non ne fa mistero nella sua prolusione oratoria. A lui preme che si liberi anche l'ipoteca sul campo di calcio che sin tanto che sta in piedi con la Provincia non gli consente di spenderci sopra un mezzo milione di euro per un tappeto sintetico. E' il suo sogno, se ci fosse stato ai suoi tempi, quella coppia avrebbe fatto fortuna nel mondo del calcio e non avremmo avuto la sventura di averla tra i nostri piedi. Povero Borgomastro, non sembra che i numeri in Consiglio girino a suo favore, ma arriva in volo Radaelli, questa volta sembra proprio un pilota acrobatico e affronta di petto la questione, spazzando via tutte le obiezioni che sino a quel momento si sono sentite. Macché ammnistrazione arrivata a fine mandato, fin che c'è vita c'é speranza e quindi si va avanti sino all'ultimo minuto. Poi, a lui, la soluzione Provincia piace. Non ne fa alcun mistero: le obiezioni del Professore ? Sono tutte minchiate; Mica si sta approvando un progetto, solo una idea guida, un indirizzo, le questione tecniche saranno risolte più avanti e con gli opportuni approfondimenti, per ora basta e avanza che la verifica speditiva abbia giudicato fattibile l'operazione. Quanto poi ai soldi, non è certo un problema del Comune, ma della Provincia, quindi nessuna preoccupazione e quanto alla soluzione della scuola unica primaria gli pare perfetta. Almeno un voto a favore del Borgomastro questa volta c'é. Forse un po' poco , ma la posizione almeno ha il pregio della razionalità. Ma la minoranza non coglie, non capisce che potrebbe fare un colpo grosso, ribaltando il gioco delle parti, far votare il documento che con il loro consenso potrebbe magari passare e spaccare totalmente la maggioranza. No, si preferisce prender tempo che ormai è un perder tempo e allora si invoca il fine mandato fosse manco il fine vitae e prepare l'argomento per fare poi una volata durante la campagna prossima elettorale. Così tutti cadono nel tranello che un altro uomo di Cannio in Consiglio propone: non si vota il documento, ma un altro, qualche cosa che è importante non decida nulla, rimetta in gioco tutto e rinvii le cose sine die. Su questo inutile documento tutti si trovano d'accordo, cioè sul nulla e, Borgomastro scornato, alzano le mani. Non è un voto, è una resa. 

sabato 20 giugno 2020

ALL'ULTIMO MINUTO II



 
 Istituto Maggia: gli 80 anni di scuola alberghiera di Stresa


Dopo una gestazione lunghissima, durata quasi l'arco di vita di un vivente, il governo cittadino dovrebbe, il condizionale è quasi un obbligo, dare alla luce la nuova idea risolutiva della questione "Alberghiera". La cosa viene infilata all'ultimo momento nell'ordine del giorno del Consesso la cui convocazioe era già nota per la giornata di mercoledì prossimo. Vien quasi a pensare che se lo fossero dimenticati, tanta è l'attenzione con cui badano al governo cittadino o che invece sia uno sorta di colpo di mano escogitata dal Borgomastro all'ultimo momento per spiazzare alcune resistenze interne. Comunque vedremo e dall'esito della votazione capiremo. Non ci stupiremmo che alcuni nostalgici, riesumando argomentazioni degne di un pensiero anteriore a quello della pietra, lamentassero la violazione dell'identità culturale locale, sostituendosi con altre, le aule dentro cui generazioni di cittadini, tengo a precisare che lo scrivente da lì non è passato, hanno appreso i rudimenti delle lettere. Comunque sia, la gestazione è durata ben oltre dieci anni; è costata almeno tre progettazioni, includendo quella del nuovo canpo di calcio, e se aggiungiamo lo studio di fattibilità della strada di arroccamento ai Campetti, studio che il Borgomastro aveva ordinato e pagato soltanto alcuni mesi fa, fanno quasi quattro. Poi si sono acquistati terreni, altri sono stati permutati, versati credo 300 000 euro alla Provincia, andati a finire non si sa ben dove e depositati i materiali di dragaggio del porto sulla motta Vinea per farne il capo che non si farà più. Almeno quattro mandati amministrativi si sono succeduti nel periodo; governi di sinistra e di destra si sono avvicendati presso l'Ente Provincia, ognuno dei quali ha cambiato quello che aveva fatto il precedente. Insomma, quasi un record e per fortuna che i lavori che erano stati appaltati per l'esecuzione della scuola al campo calcio, non hanno mai preso avvio. Se fosse avvenuto ci troveremmo lì un cantire abbandonato, vista la fine che l'impresa aveva poi fatto. In tutto questo trambusto, bisogna riconoscere che il governo cittadino ha tenuto. Indipendentemente da chi fosse in quel momento ad occupare il vertice amministrativo, ognuno ha dato alta prova di completa confusione mentale, escogitando le soluzioni più innovative e quelle più strampalate, ma mai arrivando a proporre ciò che oggi si discute. Devo dire che essendo notorio essere idea più volte sostenuta da questo blog, ci si provò anche a suggerire la soluzione ad un esponente governativo. La risposta fu che mai le scuole elementari sarebbero state toccate. Vedremo come il soggetto voterà mercoledì prossimo. Comunque sia, finalmente la situazione della curva demografica dei nati, che dire drammatica è poco, deve aver aperto gli occhi anche ai più orbi e l'evidenza essere tale da non più possibile rifiutare una proposta che, tra l'altro, offre l'occasione di una ristrutturazione dell'edilizia scolastica, a spese d'altri, che diversamente la cittadella avrebbe dovuto, prima o poi, affrontare da sola. Per evitare confusione e per fare i dovuti distinguo, tengo a precisare che la proposta sempre esposta in questo blog, non ha mai contemplato la possibilità di investimenti in casa d'altri, ossia al collegio Rosmini, cosa che messa così lascia qualche dubbio sotto il profilo della sua ammissibilità contabile. Non voglio fare previsioni. Non sappiamo neppure se il Consesso approverà e se sì, tra progetti, finanziamenti, appalti, contenziosi e ben altro, il tutto rischia di superare in durata la storia del porto. Per il resto non devo sottoscrivere nulla perchè è la fotocopia di quello che da anni vado dicendo, sentendomi tante critiche. Critiche dai più e insulti da parte del Borgomastro ogni volta che mi incontra per strada. Pazienza, ancora qualche mese e tutto finirà.
         

venerdì 19 giugno 2020

ALL'ULTIMO MINUTO






CITTA’ DI STRESA

Oggetto: Voce aggiunta Ordine del Giorno del Consiglio Comunale del giorno 24 GIUGNO 2020


I L B O R G O M A ST R O   D I S P ON E

 di integrare l’Ordine del Giorno del CONSIGLIO COMUNALE del giorno di mercoledì 24 giugno 2020, ore 18.30 presso Palazzo dei Congressi, Sala dei Quattrocento  con la seguente voce 

5. – Relazione tecnica-economica di fattibilità e atto di indirizzo relativa all’Istituto Professionale Alberghiero E. Maggia. Distinti saluti. 

Firmato: BOTTINI

mercoledì 17 giugno 2020

GLI ULTIMI SPETTACOLI

Consiglio comunale dell'8 aprile 2020 - partecipazione del ...

 

 

 

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE

IL BORGOMASTRO BOTTINI

Visti l'art. 50 del D.Lgs. 18.8.2000, n.267;
Visto l'articolo 13 dello Statuto Comunale;

DISPONE

di convocare il CONSIGLIO COMUNALE

in sessione ordinaria - seduta di 1° convocazione per il giorno 24/06/2020 alle ore 18.30
presso Palazzo dei Congressi, Sala dei 400

e, qualora non si raggiunga il numero legale in 1° convocazione, in sessione ordinaria seduta di 2° convocazione, per il giorno
24/06/2020 alle ore 19.30
presso Palazzo dei Congressi, Sala dei 400

Per deliberare il seguente

ORDINE DEL GIORNO

Seduta pubblica.

1. Ratifica deliberazione della Giunta Comunale n. 68 del 20.05.2020 avente per oggetto "Esame ed approvazione quinta variazione al bilancio di previsione 2020-2022".

2. Esame ed approvazione del Rendiconto della gestione per l'esercizio finanziario 2019.

3. Esame ed approvazione VII variazione al bilancio di previsione 2020-2022.

4. Esame ed approvazione convenzione tra il Comune di Stresa e la Provincia del V.C.O. relativa all'utilizzo dell'ultimo piano dell'immobile di proprietà comunale adibito a sede distaccata dell'Istituto Alberghiero "E. Maggia" di Stresa - triennio 2020/2023.

(Giuseppe Bottini)

domenica 14 giugno 2020

MIETERE IL GRANO




Che il governo cittadino, o meglio i governanti si rimbocchino le maniche e si mettano di lena a tagliare erba o erbacce che crescono un po' troppo nel verde cittadino, sembrerebbe giudicarsi dai commenti dei sudditi anche un bene. Non voglio qui ricordare o fare un paragone forse eccessivo, con la storia del Duce che il regime di quel tempo mostrava mietere il grano, immagine di virile forza italica impegnata nel raccolto della produzione agraria. Più modestamente i nostri arzilli governanti si sono cimentati a tagliare un po' d'erba che cresceva floridamente intorno alla vasca per il bagno ormai destinata, almeno per quest'anno, all'abbandono. Cosa abbiano voluto dimostrare con tale cimento, rimane un mistero. Forse hanno voluto mostrare che, se in fondo non hanno mai capito molto di amministrazione pubblica e hanno infilato sventure una dietro l'altra, almeno sono degli ottimi operai cantonieri, attività ormai rara, per lo più affidata a maestranze extra comunitarie. Come a dire: "Guardate cosa sappiamo fare. Non disdegnamo svolgere attività manuali volontarie a favore del nostro Comune, vi stiamo dando un bel esempio di civismo applicato alla manutenzione dei beni comuni...." Bravi; peccato che a voi è ed era richiesto ben altro, cioé nel caso di cui parliamo, evitare che l'erbaccia crescesse a livelli tali per i quali occorreva poi fornire questa estemporanea e bizzarra soluzione. Invece la vasca per il bagno rimarrà tutta l'estate a disposizione delle fortunate paperette che vi porteranno pure i loro nuovi nati, insegnando loro i primi rudimenti natatori, salvo che, ma questa sarebbe proprio una bella novità, la poderosa squadra volontaria, formata dagli uomini del governo, si trasformasse in squadra di salvamento e, a turno, venisse impegnata nell'attività di vigilanza durante l' improbabile periodo di riapertura della vasca. Certo, in questo caso non basterebbero le capacità cantoniere, ma occorrerebbe un patentino da bagnino e non sappiamo quanti, vuoi per aver superato il limite di età, vuoi per non aver mai toccato acqua in vita loro, potrebbero dotarsene. Io comunque non mi fiderei affidarmi alla loro sorveglianza. Comunque vedremo cosa mai succederà e se i governanti ci forniranno altri virtuosi esempi di civismo applicato. Raccomanderei comunque di accendere una polizza speciale assicurativa contro gli infortuni sul lavoro. Di danni durante la normale attività amminitrativa ne hanno provocati una quantità industriale e non vorrei che, sempre considerata l'età e la manualità di cui dispongono, non certo molto professionale, si procurassero infortuni cui poi noi dovremmo, nostro malgrado, provvedere a risarcire.


sabato 13 giugno 2020

BANCOMAT






Ci aggiorna l'anonimo lettore vittima della frode bancaria di cui, tempo fa, ne abbiamo fatto oggetto di un paio di post comparsi su questo blog. Lo sfortunato correntista ha appreso di essere in buona compagnia e che negli scorsi mesi molti sono stati gli attacchi informatici ai conti correnti di banca Intesa andati a buon segno. Proprio le filiali della zona sono state l'oggetto privilegiato di questi attacchi che, per un certo periodo, addirittura quotidianamente si sono verificati. Non sappiamo quale sia stata l'entità del bottino che la banda è riuscita a mettere insieme, certo è che gli attacchi sono pervenuti sempre dalla stessa zona geografica e quindi fondatamente ascrivibili allo stesso gruppo criminale che, evidentemente, aveva trovato la chiave di accesso al sistema e faceva man bassa dei conti dei correntisti. D'altra parte, a leggere quale sia il livello di intrusione che i criminali sono capaci di attuare, non c'é da stare per nulla tranquilli e se le banche non si attrezzano mettendo in campo capacità di difesa adeguate, questi fatti sono destinati soltanto a ripetersi con sempre maggior frequenza. Certo che i criminali dimostrano anche di avere complicità adeguate e tanto per darvene una prova è risultato, sempre al nostro sfortunato correntista , che gli acquisti delle SIM intestate al proprio numeto di telefono Vodafone, sono avvvenute utilizzando una sua carta di identità, ma ritirata dalla circolazione almeno 13 anni prima. Probabilmente quella carta era stata all'epoca utilizzata dal correntista per l'acquisto di un qualche numero di cellulare Vodafone ed è stata prelevata dagli archivi di Vodafone per essere passata ai criminali. Non sappiamo invece quale sorte sia toccata a tutti quelli che sono stati oggetto dei prelievi indebiti; immaginiamo che Banca Intesa abbia da subito rimborsato le somme indebitamente sottratte per poi riprendersele con tante scuse. Le ultime informazioni che ci giungono sembrerebbero far pensare che la Banca abbia intenzioni di proporre soluzioni transattive, cose a cui si ricorre quando si sa di aver torto. In questo caso i correntisti si apprestino a subire un nuovo prelievo, questa volta dalla Banca.

lunedì 1 giugno 2020

CONSIGLIO IN MASCHERA




1. Lettura e approvazione verbali sedute precedenti. Credo non ci sia stato nulla da segnalare, ma sono arrivato dopo
8. Esame ed approvazione Ordine del Giorno: “Emergenza coronavirus e interventi immediati per i bilanci dei Comuni”.La discussione sul punto 8 è stata anticipata al punto 2. Tutto molto calmo, solo forse il Professore è parso un po' più nervoso del solito e, in corso di serata, rivolgendosi al Comandante, gli ha rimproverato di giocare su due tavoli: quello dell'offerta della collaborazione da un lato e quello delle pugnalate alle spalle dall'altro. Insomma un classico dall'età del rinascimento. Comunque, al più, le solite punzecchiature tra maggioranze e minoranze del tipo: "potevate coinvolgerci di più, eravamo disponibili ..." A tutto ha rimediato il Borgomastro, mostrandosi come l'uomo delle istituzioni, quello che non ha voluto approfittare del virus per mettersi in mostra, ma si è limitato a mantenere un basso profilo, ligio a diffondere le ordinanze e le informazioni secondo le istruzioni governative e regionali. Insomma una vero regalo della provvidenza che ci ha salvato dallo sterminio da C19. A tal proposito non è mancato l'autoelogio pronunciato dall'orazione del Professore che, dandosi il voto da solo, ha promosso il Borgomastro con lode, tanto quest'anno manco si fanno gli esami sul serio.
2. Ratifica deliberazione N. 48 dell’8/4/2020 “Esame ed approvazione 3° variazione al bilancio di previsione 2020/2022”. Non si è sentito nulla, parlano piano e non vicino al microfonomo, quindi aspettiamo il relativo verbale.
3. Ratifica deliberazione G.C. N. 62 del 06/05/2020 “Esame ed approvazione 4° variazione al bilancio di previsione 2020/2022”. Non si è sentito nulla, parlano piano e non vicino al microfonomo, quindi aspettiamo il relativo verbale.
4. Esame ed approvazione 6° variazione al bilancio di previsione 2020/2022. Non si è sentito nulla, parlano piano e non vicino al microfonomo, salvo che manca la quinta variazione, quindi aspettiamo il relativo verbale.
5. Esame ed approvazione del Regolamento di disciplina dell’imposta comunale propria (I.M.U.). Non si è sentito molto, parlano piano e non vicino al microfonomo, quindi aspettiamo il relativo verbale,ma dovrebbe aver riguardato il trattamento delle abitazioni dei residenti estero che vengono equiparate ai residenti prima casa. Era ora.
6. Esame ed approvazione modifiche al Regolamento di disciplina della tassa sui rifiuti (T.A.R.I.). Non si è sentito nulla, parlano piano e non vicino al microfonomo, quindi aspettiamo il relativo verbale.
7. Approvazione aliquote e detrazioni per l'applicazione dell'imposta municipale propria - "I.M.U." e determinazione valori aree edificabili - anno 2020. Non si è sentito nulla, parlano piano e non vicino al microfonomo, quindi aspettiamo il relativo verbale.
9. Gruppo consiliare Uniti per Stresa – Interpellanza “Omessa pubblicazione del PEC H3 definitivo concernente lavori di ampliamento Hotel des Iles Borromées di proprietà SIALM S.p.a.” La questione viene trattata solo nel Consiglio odierno, ma l'interpellanza è datata. Il Comandante ripercorre la vicenda di quel piano urbanistico che lo ha visto cotrariare la monetizzazione degli standar parcheggi che giudica illegittima e lamentare il gravissimo ritardo con cui gli atti sono stati resi pubblici e solo dopo interventi dell'autorità di Governo Centrale. Risponde il Borgomastro che, con la scusa di non voler polemizzare, passa sopra a tante domande ( lo farà anche rispondendo alle altre interpellanze). Sul punto dei gravi ritardi, allarga le braccia, ma siccome non vuole polemizzare, sta zitto. Facile noh ?
10.Gruppo consiliare Uniti per Stresa – Interpellanza “Una storia di soldi in cerca di verità. Presunto danno alle casse comunali di € 1.142.155,00 – Presunto danno all’immagine del Comune” Si riesuma la vicenda dell'asta urbanistica: quella voluta da Canio per spostare 13.500 cubi da Corso Italia alla Palma. L'acquirente era stato Zanetta, ma poi l'asta era stata tagliata, cioé ridotta a soli 3.500 cubi e quindi ridotti di Euro 1.142.155,00 gli euro da pagare. Peccato che tagliati lì, i 10.000 cubi mancanti sono stati attributi poi con la variante stalcio, la cosi detta " Zanetta". In tal caso però non sono stati richiesti soldi da pagare. Immaginate la risposta: un resoconto burocratico della vicenda che non tocca il nervo scoperto. Siamo in linea con il non voler fare polemiche, cioè non rispondere.
11.Gruppo consiliare Uniti per Stresa – Interpellanza “Formazione abusiva di un lussuoso appartamento padronale ed esclusivo all’Isola Bella, all’ultimo piano del fabbricato ex-Albergo Elvezia” Trattasi di una vicenda che aveva preso avvio in un consiglio comunale di parecchi anni fa dove la questione venne posta. I fatti esistevano e furono anche accertati, ma adesso, dopo infiniti silenzi, saltono fuori una serie di autorizzazioni, scia e non scia che avrebbero messo a posto tutto, se a sanatoria o no questo viene rigorosamente tenuto riservato.
12.Gruppo consiliare Uniti per Stresa – Interpellanza “Quante stranezze in questo Comune! D.C.C. NN. 28/2012 e 68/2013 aventi entrambe ad oggetto la variante strutturale alberghiera, stralcio a favore SIAV SRL: l’una come prima fase, l’altra come fase conclusiva” Il Comandante rileva che la famosa Variante stralcio:" la Zanetta" presenterebbe un risvolto poco chiaro, quello che ha consentito di cambiare la destinazioe d'uso dell'attuale alberghiera per assegnarli una destinazione d'uso residenziale; infatti la sua vendita doveva finanziare la costruzione della nuova alberghiera. Operazione dunque contestata dal Comandante, ma difesa dal Borgomastro. Rimane la domanda se e quando la nuova alberghiera non si farà mai, ritornerà il Maggia alla sua naturale e originaria destinazioene urbanistca ?
13.Gruppo consiliare Uniti per Stresa – “Scioglimento della Fondazione “Villa Palazzola” costituita tra Regione Piemonte e Comune di Stresa. Invito a convocare il Consiglio Comunale per deliberarne lo scioglimento. Vicenda nota ripercorsa dal Comandante che, non da oggi, propugna lo scioglimento della Fondazione e la riattribuzione al Comune del bene. Così anche motiva il suo mancato voto favorevole all'ipotesi transattiva, a cui aveva contribuito, a suo tempo proposta dal Borgomastro, ma bocciata dall'intero suo Consiglio. Non si comprende dalla risposta che il Borgomastro ha dato, se via sia intendimento di proporre ricorso contro la sentenza del Tar, ricorso avversato dal Comandante, ma su questo il Borgomastro è stato sfuggente; brutto segno, lite eterna in vista.
4.Gruppo consiliare Uniti per Stresa – Interpellanza “Nuovo porto affondato prima di essere ultimato. Perizia ing. idraulico prof. ing. Davide Poggi (costo € 29.182,40) Parere legale prof. avv. Mario E. Comba (costo € 12.688,00). Nulla di nuovo sotto il sole. Il Borgomastro non vuole polemizzare quindi... silenzio, la fabbrica dei soldi andrà avanti ancora un bel pezzo.